Continuano gli sforzi dei mediatori per facilitare il raggiungimento di un accordo di tregua tra Israele e Hamas. Mentre il conflitto a Gaza si avvicina all’11esimo mese, gli Stati Uniti intensificano la pressione per un cessate il fuoco e per un accordo sul rilascio degli ostaggi. La delegazione israeliana ha lasciato, oggi 23 agosto, il Cairo dopo un nuovo round di negoziati. Nella Striscia di Gaza, la crisi umanitaria diventa sempre più grave e i palestinesi ora si trovano a dover affrontare un’ulteriore crisi sanitaria altrettanto allarmante.
I negoziati di tregua tra Israele e Hamas oggi 23 agosto 2024
La delegazione israeliana è tornato ieri sera al Cairo. In seguito ai colloqui svolti è emersa una nuova proposta che dovrebbe essere presentata al leader di Hamas, Yahya Sinwar, dai mediatori durante la giornata di oggi. Le disposizioni che riguardano il Corridorio di Filedelfia, il pezzo di terra che separa l’Egitto da Israele e Gaza.
Il Corridorio di Filedelfia è uno dei principali temi di discussione che coinvolge anche l’Egitto. Secondo il quotidiano Ynet, il Cairo e Tel Aviv stanno facendo progressi sulla questione. Finora, l’amministrazione Netanyahu vuole mantenere la presenza israeliana sulla zona cuscinetto. Sostiene che è fondamentale per bloccare l’armamento di Hamas. Il gruppo palestinese rifiuta una soluzione che include la presenza di truppe israeliane nel Corridorio.
Secondo quanto riportano i media, nell’ultima proposta, la delegazione israeliana ha richiesto il dispiegamento permanente di una missione di monitoraggio dell’Onu in vari punti fissi lungo il corridorio. Inoltre, una presenza di una seconda missione dell’Ue sull lato palestinese al valico di Rafah per la riapertura e la gestione del passaggio. Le tempistiche e la presenza israeliana sono le questioni aperte. Tuttavia, è noto che Benjamin Netanyahu è fermo sulla necessità di mantenere la presenza israeliana.
I mediatori lavorano per assicurare la partecipazione indiretta di Hamas ai negoziati che svolgerà probabilmente domenica 25 agosto.
Onu: “Sfollati il 90 per cento dei palestinesi a Gaza”
Mentre i negoziati diplomatici proseguono, i combattimenti continuano a Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Secondo Al-Jazeera, molte famiglie sono rimaste intrappolate nella zona occidentale della città. L’ordine di evacuazione rimane in vigore anche a Khan Younis, nel sud di Gaza.
Il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, Muhannad Hadi, ha dichiarato che dall’inizio della guerra il 90 per cento dei 2,1 milioni di residenti è stato sfollato. Solo nel mese di agosto, sono stati emessi 12 ordini di evacuazione. Hadi ha sottolineato che questi ordini stanno esponendo i civili a maggiori pericoli, anziché proteggerli.
Primo caso di poliomielite a Gaza in 25 anni
La situazione sanitaria nella Striscia di Gaza sta peggiorando rapidamente. Il commissario generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, ha dichiarato oggi, 23 agosto, che l’OMS ha confermato il primo caso di poliomielite a Gaza in 25 anni. La malattia ha colpito un bambino di 10 mesi. Il virus era stato rilevato già a luglio in campioni di acque reflue di Deir al-Balah e Khan Younis.
Very sad. @WHO confirms that a 10-month-old baby in #Gaza is now paralysed due to #Polio. The first case in more than 25 years.
— Philippe Lazzarini (@UNLazzarini) August 23, 2024
Polio will not make the distinction between Palestinian & Israeli children.
Delaying a humanitarian pause will increase the risk of spread among…