Giorgia nuovo album Blu. “Ho pensato di smettere, di ritirarmi, mi dicevo: ‘ormai quello che dovevo fare l’ho fatto’“. Giorgia si racconta, in occasione della presentazione del suo nuovo album ‘Blu‘, tira fuori tutte le paure che ha affrontato nell’ultimo periodo e sottolinea un aspetto a cui praticamente nessuno fa mai cenno: “Ho scritto molte canzoni dai tempi di ‘E poi’, ma molti non mi considerano una cantautrice“. Quella che si è chiusa è stata una fase che lei per prima definisce difficile e delicata e in cui ha rischiato anche di dare l’addio alla musica. “Ho pensato di ritirarmi – ha raccontato all’Ansa – Mi dicevo che forse quello che dovevo fare lo avevo fatto, non volevo insistere. Anche cantare mi sembrava difficile, non sapevo più quale fosse lo stile“. Affrontare il pianoforte, mettersi davanti al pc per scrivere canzoni, era diventato tutto difficile. “Mi sono trovata disorientata, la musica era cambiata, non capivo come posizionarmi nel nuovo panorama e come trovare un posto adatto a me. All’inizio non trovavo la chiave, non mi piaceva niente e non mi piacevo neanche io“. Poi ha capito quale poteva essere la chiave, doveva rinnovarsi, studiare, reinventarsi e così ha fatto. “Ho cercato il mio posto tornando alle origini, alla black music che mio padre mi obbligava ad ascoltare da piccola e alle sonorità r’n’b”, spiega. “Ho dovuto provare molto il pezzo scritto da Mahmood, è un modo di cantare serrato che ho dovuto imparare. Alle nuove generazioni viene naturale questa modalità. Per me una piacevole evoluzione.
Giorgia presenta il nuovo album ‘Blu’, abbiamo dato uno sguardo contemporaneo agli anni 90
E il suo progresso di aggiornamento l’ha portata anche a non disdegnare l’autotune, molto usato dai ragazzi oggi, anche se ci tiene a sottolineare: “non per intonare ma solo come leggero effetto, riverbero”. Poi il progetto con Big Fish, che fa parte anche questo del suo aggiornamento. “Big Fish è un compagno di viaggio perfetto e anche lui voleva fare qualcosa che non aveva mai fatto. Ora posso tenere presente quello che il pubblico di me ama ma aggiungere qualcosa che non conosce. L’ispirazione va agli anni Novanta e li abbiamo trasportati a ora. Ho lavorato anche sul canto. Mi sono messa a studiare e ho capito che il mio posto è il passato ma con uno sguardo al contemporaneo“. A Sanremo Giorgia non ha portato un pezzo scritto per il Festival ma quello che Amadeus ha scelto dall’album, ‘Parole dette male‘, già pronto. “Sapevo che non avrebbe colpito al primo ascolto ma ho voluto essere coerente con questa nuova fase“. Perché la maturazione di Giorgia passa anche attraverso questo, senza necessariamente fare la figura della prima della classe, ruolo che c’è da dirlo, le riusciva bene e senza troppi sforzi viste le sue capacità vocali.
Giorgia, oggi preferisco le parole alle note non mi interessa più dimostrare quello che so fare
“Oggi – spiega la cantante – ho l’esigenza di soffermarmi sulle parole più che sulle note. Ho deciso di cantare meno, non mi interessa più dimostrare quello che so fare“. Come non ha mai dimostrato, per esempio, di saper suonare il pianoforte, davanti al pubblico si è sempre presentata lei da sola con il microfono. Complice di questo un po’ di perfezionismo. “Mi vergogno, perché sono una secchiona e non lo faccio in modo impeccabile“. Giorgia si reinventa, si adatta ai tempi moderni ma lasciando comunque qualcosa di se del passato ed è ripartita dal Festiva di Sanremo. E prorio sul palco dell’Ariston, nella serata delle cover, ha duettato con Elisa che è una delle autrice dei brani del suo nuovo album ‘Blu’. oltre alla stessa Giorgia e poi Francesca Michielin, Mahmood, Dardust, Jake La Furia, Ghemon, Sissi, Jacopo Ettorre, Alberto Bianco e Francesco Roccati. Anticipato dal singolo ‘Normale‘ e contenente il brano presentato in gara al Festival di Sanremo, ‘Parole dette male’, l’album contiene alcune perle tra cui, ‘Se’, musica e testo di Giorgia. “Mi è venuta per grazia divina mentre litigavo con pianoforte e computer. E’ il mio nuovo modello di ballad 2.0. Ho scritto molte canzoni, dai tempi di ‘E poi’, ma molti non mi considerano una cantautrice“. Tra i brani del nuovo disco c’è ‘Se’, che Giorgia spiega sia figlia della malinconia del lockdown e di quel senso di “isolamento, disagio, angoscia” nel periodo clou della pandemia da Covid. Nell’album anche un passaggio dedicato ad Alex Baroni, nel brano ‘Tornerai’, che firma insieme a Francesca Michielin, “non ho resistito e ho citato Alex (Baroni ndr), quando canto quell’onda che arriva e non torna mai”. E poi ‘Meccaniche celesti‘, completata nel giorno della morte di Franco Battiato pensando a ‘Segnali di vita’, un pezzo che l’ha segnata. E presto il tour durante il quale vuole tornare a sentire le emozioni dei suoi inizi, di quando cantava nei locali a Roma, insieme al gruppo del padre (Gli ‘Io vorrei la pelle nera’). “In tour ci saranno echi del passato in armonia con il presente: “Canterò nei teatri più belli cercando una dimensione da club, guardando negli occhi il pubblico. Sarà un’alternanza di elettronico e acustico. Con me sul palco anche Andrea Faustini e Diana Winter”.