Risveglio complicato per Kiev, Dnipro e per molte città dell’Ucraina: un dispiegamento di attacchi aerei con missili ha infatti bombardato le principali metropoli del Paese nel cuore della notte. Kremenchuk, Poltava e Mykolaiv sono gli altri distretti sotto assedio.
A Dnipro, Ucraina centrale, ci sono due vittime, probabilmente mamma e figlio. Lo riporta il sindaco Boris Filatov in un messaggio pubblicato sul proprio canale Telegram. Nel villaggio di Uman, alla periferia del capoluogo, sarebbero morte almeno altre dieci persone oltre a un numero per ora imprecisato di feriti (stimati tra le 15 e le 20 unità dal ministro degli interni Igor Klymenko). In quest’ultimo caso fatale il raid che ha colpito un palazzo residenziale di circa una decina di piani, oltre a un magazzino industriale nelle vicinanze.
Kiev, dotata sicuramente di una difesa aerea più pronta a questo tipo di offensive, ha retto con maggiore efficacia. Un portavoce dell’ufficio guidato dal sindaco Vitaly Klitschko ha comunicato l’abbattimento di 11 missili da crociera e due droni Shabaaz di fabbricazione iraniana. Il capo delle Forze Armate di Kiev ha ricordato come la città non fronteggiasse una simile minaccia da quasi due mesi (51 giorni per la precisione). Nessuna vittima o feriti, solo danni lievi alle linee elettriche già martoriate soprattutto durante i mesi invernali.
Le altre informazioni diffuse dall’Aeronautica ucraina parlano di aerei Tu-95 provenienti dall’area del Mar Caspio all’alba. 21 dei 23 missili da crociera X-101 e X-555 sono stati intercettati.
Missili su Kiev e Dnipro, Zelensky: “Un’altra notte di terrore”
In costante contatto con i funzionari, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affida ai suoi canali il grido di allarme e la denuncia di quanto accaduto:
Un’altra notte di terrore provocato dai russi, almeno 10 edifici residenziali colpiti a Uman. Il male può essere fermato dalle armi, come sta facendo il nostro esercito, ma anche dalle sanzioni, che devono essere inasprite
Guerra in Ucraina, le ultime notizie di venerdì 28 aprile
Sempre più drammatico il bilancio delle vittime dell’attacco aereo a Uman, nella regione centrale di Chersky, vero epicentro rispetto alle iniziali preoccupazioni per i missili lanciati su Dnipro e Kiev.
- Con l’ultimo bollettino sono 14mila i civili uccisi
Lo comunica la Polizia Nazionale ucraina tramite il suo capo, Ivan Vyhivskyi. Ricordiamo che il presidente Volodymyr Zelensky ha richiesto la creazione di un Tribunale speciale per i crimini di guerra commessi dai russi. Secondo Vyhivksyi, ci sarebbero almeno 3mila corpi non ancora identificati o scomparsi, di cui una buona parte si teme siano stati deportati da Mosca oltre il confine
Migliaia di vite perse, di famiglie distrutte, bambini uccisi e mutilati: questo è il prezzo altissimo che l’Ucraina paga ogni giorno per la sua indipendenza e la sua fedeltà all’Europa
- I presidenti di Repubblica Ceca e Slovacchia in visita a Kiev
Proseguono le visite istituzionali a Kiev. Oggi è la giornata di Petr Pavel e Zuzana Caputova, i presidenti di Repubblica Ceca e Slovacchia. Intanto la Bulgaria denuncia preoccupazione per il numero di “attacchi ibridi” lanciati dalla Russia nelle ultime settimane. Il ministro degli Esteri Nikolai Milkov ha dichiarato che “tutto ciò mina la stabilità e la sicurezza di Sofia”.
- Rischio ritardi nelle riforme, Ue concede proroga a Kiev
Matti Maasikas, ambasciatore dell’Unione Europea in Ucraina, ha dichiarato che Bruxelles posticiperà l’aggiornamento sulla valutazione dei progressi nell’attuazione al prossimo giugno. In precedenza, la valutazione era attesa in primavera. In particolare si attende il focus sulle riforme in ambito giudiziario e di tutela delle minoranze.