Autunno 2023: boom di casi di influenza intestinale, il nuovo virus stagionale che sta colpendo più di 60mila persone a settimana. Una patologia che è solitamente causata da vari tipi di virus che provocano disturbi da lievi a moderati. Vediamo come riconoscere i sintomi dell’infezione, cosa cambia per il contagio tra bambini e adulti e come evitarlo, quanto dura e quali sono le cure più efficaci, compresa la dieta specifica consigliata per stare meglio.
Influenza intestinale 2023: boom di contagi in Italia
L’autunno in genere è caratterizzato dalla comparsa di alcuni virus tipici stagionali. Nel 2023 l’influenza intestinale sembra essere preponderante tra la popolazione, visto l’allarme lanciato dai medici di famiglia che stanno riscontrando un vero e proprio record di casi. Si stimano tra i 60 e gli 80mila a settimana.
Questo perchè si tratta di un virus, o di una combinazione di agenti patogeni che sono particolarmente contagiosi e provocano fastidi e disturbi, che anche se transitori, costringono spesso le persone a restare a casa a riposo e assentarsi dal lavoro o da scuola. Vediamo quali sono le principali regole per evitare il contagio e come riconoscere i primi sintomi tempestivamente per trattare al meglio il problema, che se curato nel modo giusto permetterà una più breve durata della convalescenza.
Quali sono i sintomi dell’influenza intestinale
I virus responsabili delle infezioni intestinali di tipo virale, sono particolarmente mutevoli, e cioè come quelli dell’influenza che colpisce l’apparato respiratorio, cambiano di anno in anno. Uno tra i principali responsabili di questa patologia è il norovirus che provoca gastroenteriti, più frequenti nel periodo dei primi freddi, da lievi a moderate. I sintomi dell’influenza intestinale in genere compaiono dopo le prime 12-24 ore dal contagio e si manifestano con:
- Malessere e debolezza
- Diarrea
- Vomito
- Mal di stomaco o dolori addominali
- Febbre
- Perdita di appetito
È importante non sottovalutare questi segnali, perchè se protratti nel tempo potrebbero generare ulteriori conseguenze anche gravi come la disidratazione con perdita di liquidi che andranno necessariamente reintegrati al più presto. Inoltre occorre monitorare attentamente l’andamento dell’infezione virale sia nei bambini più picoli che nelle persone anziane e nei soggetti che hanno già patologie pregresse. In questi casi alla prima comparsa di uno dei sintomi è opportuno consultare il medico di famiglia.
Virus intestinale: quanto dura?
L’influenza intestinale 2023 non differisce come sintomi e durata dalle altre stagionali degli anni precedenti. La durata dei sintomi a partire dalla prima comparsa ha generalmente tempi medio brevi. Ma tutto dipende dalla risposta del sistema immunitario. Questo virus infatti può risolversi spontaneamente in due o tre giorni. Così come per altre persone potrebbe volerci più tempo a causa di una risposta meno tempestiva ed efficace dei globuli bianchi.
La convalescenza per una guarigione completa potrebbe arrivare a una settimana intera durante la quale occorrerà prendere precauzioni per non infettare altre persone. Il consiglio, come per tutti gli altri tipi di virus è quello di lavare spesso le mani, non stare a contatto diretto con familiari che ancora non sono stati contagiati specialmente bambini e persone over 65enni. Disinfettare sanitari e non condividere oggetti ad uso personale come asciugamani, bicchieri e posate.
Come curare l’influenza intestinale
L’influenza intestinale può risolversi in breve tempo grazie ad una risposta del sistema immunitario che agisce naturalmente contro gli agenti patogeni. Tuttavia per alleviare i sintomi che possono essere anche molto fastidiosi e causare sonseguenze più gravi occorre spesso ricorrere ad un trattamento farmacologico.
I farmaci da banco possono aiutare contro il mal di stomaco, la diarrea, così come gli antinfiammatori per trattare la febbre alta o i dolori muscolari. Ma come avvertono i medici, è bene per quanto possibile non bloccare del tutto il corso naturale dell’infezione, per permettere all’organismo di reagire correttamente. L’importante è restare correttamente idratati e non aggravare la situazione con un’alimentazione scorretta.
Cosa mangiare per alleviare i sintomi del virus gastro intestinale
I virus gastrointestinali possono essere combattuti al meglio anche con l’alimentazione. Una dieta ricca di sali minerali, vitamine e liquidi è infatti consigliata per permettere all’organismo di non disidratarsi nel corso dell’infezione. Quindi anche in mancanza di appetito una dieta liquida può essere indicata per reintegrare nutrienti mancanti.
Sono quindi consigliati: the e tisane, brodi di carne, in particolare di carni bianche come pollo e tacchino. Mentre una volta passata la prima fase di inappetenza, si può inziare a mangiare anche cibi solidi ma leggeri. Come ad esempio: riso in bianco, pane, pasta, patate bollite o pesce e carni non grasse.