Nel 2023, l’Italia ha affrontato una serie di eventi climatici estremi che hanno provocato danni significativi. Secondo il dossier presentato dall’Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) il 2 luglio, i danni complessivi ammontano a oltre 6 miliardi di euro. Questo importo si riferisce ai soli beni assicurati, escludendo i beni non coperti da polizze e il lucro cessante per imprenditori e lavoratori colpiti. Andiamo a vedere nel dettaglio i dati presentati dall’Ania, l’impatto economico dei disastri naturali e le misure necessarie per affrontare il cambiamento climatico.
Danni da maltempo e alluvioni in Italia: il rapporto Ania 2024
L’assemblea annuale dell’Ania, tenutasi presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma, ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica e ha evidenziato i danni causati dalle calamità naturali. Nel 2023, i danni assicurati ammontano a 6 miliardi di euro, di cui 5,5 miliardi sono attribuiti a eventi atmosferici e 800 milioni alle alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana. Questo rappresenta un massimo storico per l’Italia, segnalando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.
A livello mondiale, l’industria assicurativa ha pagato quasi 100 miliardi di euro per sinistri legati a catastrofi naturali nel 2023. La presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, ha sottolineato che il cambiamento climatico è una sfida molto importante, con eventi naturali sempre più estremi che mettono a rischio persone e beni. In Italia, solo il 6% delle unità abitative e il 5% delle imprese sono assicurati contro questi rischi, mettendo quindi in evidenza una protezione insufficiente.
Statistiche sull’assicurazione in Italia
Le statistiche presentate durante l’assemblea dell’Ania mostrano una preoccupante mancanza di copertura assicurativa in Italia. Con solo il 6% delle abitazioni e il 5% delle imprese coperte, il divario con altri paesi europei è evidente. Questo è particolarmente critico considerando che ogni anno le assicurazioni devono far fronte a risarcimenti medi di 2 miliardi di euro per danni da catastrofi naturali.
Il cambiamento climatico presenta infatti sfide particolari per il settore assicurativo. Le previsioni dell’Ania indicano che eventi emergenziali come alluvioni e terremoti potrebbero comportare perdite assicurative di circa 15 miliardi di euro una volta ogni 200 anni. Il patrimonio delle imprese soggette al nuovo obbligo assicurativo per i rischi da catastrofi naturali è stimato in circa 4.000 miliardi di euro.
Danni da maltempo e alluvioni in Italia: è necessario ampliare la copertura assicurativa?
L’Ania auspica un rapido ampliamento della copertura assicurativa contro le calamità naturali, inclusa la proprietà immobiliare privata. Questo potrebbe essere facilitato da incentivi fiscali, almeno inizialmente. La presidente Farina ha inoltre evidenziato la necessità di una partnership tra pubblico e privato per affrontare le sfide legate a sanità, welfare e previdenza.
Nel 2023, le compagnie assicurative italiane hanno confermato il loro ruolo di principali investitori istituzionali nel paese, con un totale di investimenti pari a quasi 960 miliardi di euro, di cui circa 250 miliardi in titoli di Stato italiani.
Le differenze con l’Europa
Secondo l’Eiopa (Autorità Europea delle Assicurazioni e delle Pensioni Aziendali e Professionali), in Europa solo il 25% delle perdite legate alle catastrofi climatiche è assicurato. L’Ania sottolinea che questa percentuale dovrebbe necessariamente aumentare per far fronte ai danni crescenti causati dal cambiamento climatico, che colpisce particolarmente l’Italia a causa della sua fragilità territoriale.
Il 2023, infine, ha visto una riduzione del divario tra i premi assicurativi RC auto italiani e quelli europei. Il divario è sceso a 36 euro, rispetto agli oltre 200 euro della prima metà degli anni 2000. Questa diminuzione è attribuibile alla dinamica inflazionistica che ha influito sul costo dei risarcimenti, sebbene l’aumento sia stato inferiore alla media degli altri paesi europei.
In sintesi
Nel 2023, eventi climatici estremi in Italia hanno causato danni assicurati per oltre 6 miliardi di euro, secondo l’Ania. Di questi, 5,5 miliardi derivano da eventi atmosferici e 800 milioni da alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana. Solo il 6% delle abitazioni e il 5% delle imprese sono assicurate contro tali rischi. L’Ania sottolinea la necessità di ampliare la copertura assicurativa per affrontare meglio le sfide climatiche future.