Master Unicusano in giornalismo sportivo, ne abbiamo parlato con Biagio Angrisani ad Open Day, su Radio Cusano Campus. “Più che di giornalismo sportivo parlerei di comunicazione sportiva, dello sport. E’ un master dove si impara la comunicazione strutturato in 1500 ore in tutto e si svolge alla presenza di diversi docenti specializzati in determinate branche. Sono disponibili 15 moduli dove vengono sviluppati vari aspetti del settore dell’informazione.

Master Unicusano in giornalismo sportivo: com’è strutturato?

Master Unicusano in giornalismo sportivo: il professor Biagio Angrisani, durante l’intervista ha spiegato com’è strutturato il corso. “Si comincia da un excursus storico sulla comunicazione e sull’informazione, dove si analizza il ruolo degli storici, dei narratori nei vari mezzi di comunicazione e nelle diverse epoche storiche, successivamente si passa ad analizzare la deontologia della comunicazione nel nostro ordinamento, la libertà di espressione e di critica, cos’è il diritto di cronaca, la rettifica, tutte regole che fanno parte della comunicazione – in generale – e di quella sportiva – ha spiegato Angrisani – nelle varie epoche storiche lo sport ha sempre interagito con la società. Senza dimenticare che è anche attraversato da fenomeni negativi come il doping. Poi bisognerà capire cos’è una news, cos’è una fake news, come evitarle: conosceremo la comunicazione 2.0 e l’informazione crossmediale. Una volta fare il comunicatore, il giornalista, era più semplice di oggi, venivano chieste poche cose. Oggi un comunicatore deve saper fare più cose. Può comprendere un mondo che si conosce dall’esterno, avvertire, sentire, comprendere la sensibilità per svolgere determinate professioni. Fare il cronista è difficile, non è facile. Occorre un notevole bagaglio nel conoscere la materia, un buon rapporto col pubblico.”

Il ruolo dei social network

Alla luce dei cambiamenti tecnologici che hanno portato le professioni a cambiare, si parlerà anche dei social network. “C’è un modulo dedicato ai social network: Facebook, Twitter, Instagram. Comunicare lo sport può essere fatto non solo sui media tradizionali, c’è tutto un mondo dove ci sono informazioni sportive. Sono gli stessi protagonisti che adesso comunicano. Per quanto riguarda i calciatori, i ciclisti, tutti gli atleti hanno quasi tutti un profilo social, e si deve anche interagire. Buona parte di queste persone che utilizzano materiale fotografico, video, sono spalleggiati da comunicatori, esperti – ha fatto notare Biagio Angrisani – il talento è importante, ma senza fortuna non è niente. La tecnica di base è fondamentale, lo studio anche duro è necessario, poi ognuno ha una propria sensibilità, un proprio modo di proporsi, comunicare, raccontare, avere un certo feeling col pubblico aiuta.”

I docenti

Tra i nomi principali dei docenti presenti al master ci saranno: “Valerio Alessandro Cassetta, giornalista professionista, ha lavorato in RAI, Adnkronos; Salvatore Coriale, specializzato in giornalismo e comunicazione di massa, Riccardo Mancini, Emanuela Perinetti, Franco Esposito”.