È stata una notte movimentata quella di ieri, 27 maggio 2024, al carcere Minorile di Catania, dove è scoppiato un incendio doloso: due detenuti, infatti, hanno dato fuoco alle loro celle durante una lite. Gli autori del gesto hanno provocato il panico in tutta la struttura: 4 poliziotti sono rimasti intossicati e feriti.

Carcere Minorile di Catania, detenuti in lite provocano un incendio: trasferiti dal Beccaria

“Si stavano prendendo a testate e pugni”

Così esordisce Gioacchino Veneziano, segretario generale UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia, denunciando il terribile episodio accaduto nella nottata di ieri. A scatenare il panico nella casa circondariale del capoluogo ibleo due detenuti minorenni provenienti dal Cesare Beccaria di Milano.

Proprio quest’ultimo è stato protagonista di un episodio simile accaduto lo scorso 6 maggio 2024. Anche in quell’occasione a prendere fuoco una cella situata al secondo piano della struttura. Sebbene non ci siano stati feriti, per spegnere il rogo i vigili del fuoco hanno impiegato quasi 3 ore.

Sulla vicenda catanese, invece, le indagini sono ancora in corso. Ma dalle prime ricostruzioni sembra che i due ragazzi stranieri fossero impegnati in un furioso litigio, per motivi ancora da appurare. Durante la lite, però, i minori avrebbero appiccato un incendio in due celle.

Uilpa: “Troppi maggiorenni nelle carceri minorili e situazione critica”

Nel tentativo di arginare le fiamme, quattro poliziotti sono rimasti intossicati dal fumo, che, nel frattempo, aveva invaso i locali della struttura penitenziaria. Uno di loro si è fratturato un braccio nel tentativo di separare i due litiganti.

L’Uilpa ha denunciato il fatto:

La situazione drammatica negli istituti per minori, con la divulgazione di eventi con alto impatto mediatico racconta una realtà che nelle carceri minorili è totalmente diversa. Ieri notte due detenuti stranieri provenienti dal Cesare Beccaria di Milano hanno incendiato due celle, nelle operazioni di salvataggio tre poliziotti penitenziari sono stati intossicati dai fumi della combustione e obbligati al trasporto in ospedale per le cure del caso

E aggiunge:

Inoltre sempre ieri, a conferma dell’altissima tensione che si registra nella struttura Catanese, un poliziotto penitenziario si è fratturato un braccio mentre divideva due detenuti che litigando si stavano prendendo a pugni e testate. Crediamo che tutti quelli che parlano di carcere vivendolo solo in occasione di visite o eventi, non conoscano la realtà, è cioè che le carceri minorili oggi sono pieni di detenuti maggiorenni, quindi non idonee a consentire un ipotetico percorso rieducativo e di sicurezza, e non saranno gli spostamenti di detenuti dal nord al sud a migliorare la situazione che viene scaricata solo sulla pelle della polizia penitenziaria, giornalmente aggredita e ferita

Protesta pacifica alla casa circondariale di Termini Imerese

Virtuoso, invece, l’esempio di protesta pacifica svolta dai detenuti del carcere di Termini Imerese, in provincia di Palermo. Secondo quanto riportato, infatti, circa una decina di reclusi si sono opposti al rientro nelle loro celle e sono rimasti nei corridoi per tutta la notte.

La manifestazione è scaturita da alcuni provvedimenti disciplinari presi dalla direzione ai danni di alcuni dei loro compagni detenuti. Veneziano ha dichiarato:

Mancano protocolli per gestire queste situazioni. Su questo ci dovrebbero essere delle direttive chiare. Se usiamo la forza veniamo denunciati per tortura. Servono regole precise altrimenti si rischia che queste proteste di possano allargare a macchia in tutti i penitenziari