Ezra Miller cosa ha fatto? Si dichiara colpevole e scampa la prigione. La star dell’adattamento cinematografico del celebre supereroe DC The Flash è stato accusato di furto ai danni del suo vicino nel Vermont: la vicenda risale allo scorso maggio.
L’attore, presentatosi in tribunale, ha preferito dichiararsi colpevole di di violazione di domicilio illegale e, in questo modo, è riuscito a scampare la prigione.
Le altre accuse contro di lui, infatti, sono state archiviate senza pregiudizi, nonostante quella di furto con scasso possa essere ripresentata, qualora Miller violi i termini della libertà vigilata cui verrà sottoposto per un anno.
E’ proprio questa la pena decisa dal tribunale: un anno di libertà vigilata, 500 dollari di multa (cui se ne aggiungono 192, che valgono come supplemento aggiuntivo) e, infine, l’impegno a rimanere lontano dall’alcol, oltre che a continuare la terapia, che l’attore aveva già iniziato, in seguito ai comportamenti tenuti in svariate occasioni.
Senza il patteggiamento, l’attore avrebbe potuto rischiare fino a 25 anni di carcere.
L’accusa di colpevolezza arriva dalla Corte Superiore Criminale della Contea di Bennington.
Ezra Miller cosa ha fatto? I misfatti dell’attore
Ezra Miller è stato protagonista di molti avvenimenti incresciosi e ha avuto diversi problemi con la legge in quest’ultimo anno: oltre ai due arresti alle Hawaii, per disturbo della quiete pubblica e molestie, l’attore di The Flash è stato accusato di violenza da parte di una donna in Islanda, paese in cui l’attore ha risieduto durante il periodo difficile della Pandemia.
Proprio nel paese nordico, Ezra Miller sembrerebbe esser diventato capo di una setta, in cui assume una figura ruolo di carattere messianico. L’attore, infatti, avrebbe detto di essere un Gesù pronto a dare il via ad una rivoluzione apocalittica. A questa narrazione dai tratti deliranti si sarebbero sommate dichiarazioni sconcertanti, come quella secondo la quale “The Flash è colui che porterà il multiverso insieme, proprio come Gesù”.
Sono le parole dell’attore stesso, emerso da un dossier più approfondito sull’Islanda.
Ezra Miller torna con The Flash
Ezra Miller avrebbe anche circuito una ragazza nativo-americana, secondo le parole dei genitori, fin da quando la ragazza aveva 12 anni, costringendola a vivere nel suo ranch in Vermont tra armi e droghe. Una situazione inquietante, che avrebbe fatto aspettare all’opinione pubblica un licenziamento dal ruolo dell’attore di The Flash.
Ma la cosa non è successa e, insieme alle prime scuse e alla promessa di lavorare su se stesso, Ezra Miller attende di vedere il film
dedicato al supereroe che interpreta nelle sale a partire dal giugno 2023.
Proprio la storia difficile della star ha creato una particolare aspettativa attorno ad un film che molti avrebbero creduto di non vedere.
Le dichiarazioni dell’attore: le scuse e la terapia
Ezra Miller si è scusato per i suoi comportamenti aggressivi e ha spiegato di soffrire di problemi mentali complessi: la terapia dovrebbe aiutarlo a controllarsi e a superare le difficoltà che lo hanno portato a commettere i reati di cui è stato accusato e a mostrare in diverse occasioni un comportamento violento e aggressivo.
Queste sono le parole con le quali l’attore descrive la sua situazione: “Di recente sono andato incontro ad un periodo di crisi intensa e ora capisco che soffro di problemi mentali complessi e per questo sono andato in terapia. Voglio scusarmi con tutti coloro che ho messo in allarme e disturbato con il mio comportamento in passato.”
Anche l’avvocato di Ezra Miller, Lisa Shelkrot, si esprime riguardo alla situazione del suo assistito:
“Ezra desidera ringraziare il tribunale e la comunità per la fiducia e la pazienza dimostrate durante questo processo, e ancora una volta desidera riconoscere l’amore e il sostegno che hanno ricevuto dalla famiglia e dagli amici, che continuano a essere una presenza vitale.”