Postura corretta schiena: chi la assume più nel 2022? Chi pensa alla postura corretta della schiena, quando si devono fare dei regali di Natale, soprattutto ai giovani? Sembra un po’ difficile, considerando che il sogno di molti e, soprattutto, dei più piccoli è poter scartare sotto l’albero l’ultimo modello di cellulare o di tablet.
Ma non tutti sanno che questi fedeli apparecchi elettronici possono influenzare in modo negativo la nostra postura, fino a creare un notevole stress alla colonna vertebrale e ai muscoli. Queste posizioni potrebbero diventare irreversibili, qualora venissero assunte per molto tempo.
Postura corretta schiena: sempre più adolescenti hanno problemi
E’ così. I dati ISTAT testimoniano un utilizzo sempre maggiore di questi strumenti, col risultato che, con le loro tre ore di utilizzo, possono far peggiorare la postura di chi li utilizza. E’ stato calcolato che problemi posturali e dolori alla colonna vertebrale tocchino il 30% dei giovanissimi -un terzo!-, secondo i dati forniti dall’International association for the study of pain (IASP). Se, poi, vogliamo calcolare anche i problemi di cui soffrono gli adulti, è calcolato che il 7,5% della popolazione soffre di lombalgia. Inoltre, l’80% della popolazione nella sua vita soffrirà di un episodio di lombalgia, stima che cresce se si va a considerare anche la colonna cervicale.
Postura corretta: perché tablet e cellulari non aiutano?
L’origine sembra risiedere nelle informazioni errate che provengono dai nostri organi di senso: è questa errata percezione della realtà intorno a noi a portare il corpo ad assumere posizioni compensative, che possono non essere il massimo per la nostra salute. Protendendo sempre i muscoli della colonna cervicale, li sottoponiamo ad uno sforzo eccessivo, per avvicinarci maggiormente allo schermo del cellulare, motivo per il quale spesso sono proprio questi strumenti a far peggiorare la postura di molti.
Per questo motivo, potrebbe essere importante fare una pausa ogni quarto d’ora di utilizzo di questi mezzi e fare degli esercizi specifici che possano aiutare il collo (stretching).
Parola allo specialista: si può tornare indietro
Luca Marin, coordinatore dell’area riabilitativa dell’Istituto di Cura Città di Pavia (Gruppo San Donato) e membro del Laboratorio di attività motoria adatta (LAMA), afferma che è necessario intervenire tempestivamente, prima che certe posture scorrette non si possano più modificare. Di seguito, riportiamo le sue parole in merito:
“Se tempestivamente corrette, le posture errate sono reversibili. Ma se si trascura il problema e non si corre ai ripari, la colonna vertebrale tenderà a fissarsi definitivamente in posizioni sbagliate, molto più difficili da risolvere e a rischio di diventare irreversibili. La postura influenza ed è influenzata anche dall’equilibrio ma sino a poco tempo fa era molto complesso studiare in modo combinato i due fattori. La tecnologia più recente consente di valutare contemporaneamente e in modo non invasivo il rapporto tra postura della colonna vertebrale ed equilibrio. “
Qual è l’atteggiamento da seguire, per riuscire a correggere la propria postura? Interviene ancora Luca Marin, che fornisce alcuni consigli utili:
“Quando usiamo lo smartphone o il tablet per lunghi periodi è importante modificare regolarmente la postura flessa, abitualmente adottata, usando le braccia per alzare lo schermo sino a consentirci di mantenere allineate testa e colonna cervicale. Le stesse indicazioni valgono per il pc, modificando correttamente la postazione di lavoro. Sono consigliati anche esercizi di auto-allungamento.”
Un esempio di esercizio di auto-allungamento? Basta mettersi seduti, con il busto staccato dallo schienale e il bacino e la colonna vertebrale bene allineati. Bisogna anche rilassare le spalle e mettere le ginocchia flesse a novanta gradi. Inspirando lentamente, bisogna allungare la colonna verso l’alto e trovare un’altezza confortevole: a quel punto bisogna rimanere fermi nella posizione per venti secondi.
Ma, in generale, le terapie utilizzate possono essere molto diverse e, soprattutto, risultano in ultima analisi personalizzate per il paziente.