Un’orribile tragedia in India si è verificata nella primissima mattinata di oggi, 24 maggio 2024, intorno alle 6:40, ora italiana (le 13:30 di ieri ora locale). Una devastante esplosione ha raso al suolo una fabbrica chimica nel distretto di Thane, nell’ovest del Paese.
Devastante esplosione in una fabbrica chimica in India, le autorità: “Danni anche alle case vicine, si cercano altri corpi”
Una giornata nera per il Paese, soprattutto per il Maharashtra, che si stringe attorno alle famiglie in lutto. Almeno 10 sono le vittime registrare e recuperate da sotto le macerie, ma le squadre dei soccorritori stanno ancora lavorando per cercare altri sopravvissuti o estrarre i corpi intrappolati dai detriti.
Si lavora anche per spegnere l’incendio originato dall’esplosione di una caldaia e che ha deformato la struttura in ferro, provocando il distacco dei tetti adiacenti. Il terribile boato, infatti, ha fatto esplodere anche le finestre delle abitazioni vicine, mentre le fiamme hanno lambito una casa e un autosalone.
Le ricerche
Impiegati tutti i mezzi possibili, fra cui anche droni telecomandati e attrezzature di raffreddamento, per cercare di localizzare gli operai della fabbrica. Secondo le prime informazioni, la struttura era adibita alla produzione di coloranti alimentari.
Per cui, le autorità si stanno muovendo ancora con estrema cautela dato l’uso di perossidi, ovvero sostanze chimiche particolarmente instabili in determinate condizioni. Il grande incendio divampato potrebbe provocare ulteriori scoppi e crolli, qualora incendiasse altre sostanze.
Denunciati i proprietari della fabbrica
A coordinare le operazioni, la National Disaster Response Force (NDRF), mentre la polizia indaga sulla vicenda. Al momento sono state ascoltate le 64 persone rimaste ferite nell’esplosione, ma i media locali hanno riportato che i proprietari della fabbrica sono stati denunciati.
Si tratterebbe di Malti Pradeep Mehta, Malay Pradeep Mehta della Amudan Chemicals, indagati per omicidio colposo. Gli ospedali della zona si sono attrezzati per ospitare le salme e i feriti, soprattutto donne, ma la situazione rimane critica.
Tuttavia, questo non è il primo episodio del genere che si verifica in India. Spesso, infatti, le imprese non hanno sistemi di sicurezza e gli operai lavorano senza alcun tipo di tutela. Tornano alla memoria i casi dello scorso febbraio 2024, quando a esplodere sono state una fabbrica di fuochi d’artificio, che ha provocato la morte di 8 persone, e una fabbrica di vernici, dove i morti sono stati 11.