La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è recata a Kiev venerdì 20 settembre per la sua ottava visita in Ucraina. Questo incontro avviene in un momento cruciale, mentre il presidente Volodymyr Zelensky continua a fare pressioni per ottenere l’accesso ai missili a lungo raggio. Ursula von der Leyen, durante la sua visita a Kiev, ha annunciato un prestito fino a 35 miliardi di euro. Tuttavia, nell’incontro con il presidente Zelensky affronterà anche questioni cruciali per la popolazione ucraina, come la preparazione per le sfide legate alle condizioni climatiche rigide e alle necessità energetiche del paese in vista dell’inverno.

La visita di Ursula von der Leyen a Kiev del 20 settembre 2024

L’Unione Europea continua a sostenere Kiev. Ieri, il Parlamento europeo ha votato per la revoca delle restrizioni all’uso di armi occidentali dando così il via libera alle forze ucraine di colpire obiettivi militari in Russia. Oggi, 20 settembre, Ursula von der Leyen si trova in Ucraina.

La presidente della Commissione europea ha ribadito il continuo supporto dell’UE, annunciando che la Commissione erogherà un prestito fino a 35 miliardi di euro all’Ucraina, come parte dell’impegno del G7. Il presidente Zelensky ha sollecitato la creazione di un meccanismo per la confisca completa dei fondi russi congelati che ammonterebbero a oltre 268 miliardi di euro.

La questione dell’energia

Gli ultimi attacchi russi hanno colpito circa la metà delle infrastrutture energetiche ucraine, causando interruzioni elettriche diffuse nel Paese. Kiev sta lavorando intensamente per riparare la rete elettrica in vista dei mesi invernali, che iniziano ad ottobre e durano fino a marzo, quando le temperature scenderanno drasticamente sotto lo zero.

Il piano di Kiev prevede la decentralizzazione della rete elettrica, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza del Paese dalle grandi centrali. Questa strategia punta a rendere l’Ucraina più resiliente agli attacchi e meno vulnerabile alle interruzioni su larga scala.

Von der Leyen ha promesso di fornire assistenza per superare la crisi delle infrastrutture energetiche civili in Ucraina. Ha già annunciato 160 milioni di euro di nuovi fondi energetici per aiutare il Paese ad affrontare l’inverno. Di questi, 100 milioni deriverebbero dai proventi dei beni russi congelati nell’UE. Questo contributo coprirà oltre il 25 per cento del fabbisogno elettrico ucraino, offrendo un sostegno cruciale per il prossimo inverno.

Il secondo summit di pace

L’Ucraina sta pianificando da mesi l’organizzazione un secondo summit di pace, da tenersi prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. L’obiettivo di Kiev è quello di elaborare un piano di pace congiunto. Il tempismo è significativo, anche se Zelensky ha dichiarato di essere pronto a collaborare con Donald Trump in caso di una sua elezione. Lo stesso Trump, candidato repubblicano, ha affermato che porrà fine alla guerra entro 24 ore, senza però fornire dettagli su come intenda raggiungere questo obiettivo.

Il primo vertice si è tenuto nel mese di giugno in Svizzera, con la partecipazione di 92 paesi ma senza la Russia. Questo secondo incontro prevede, invece, anche la presenza della Russia. Durante la conferenza stampa, Zelensky ha ribadito la sua intenzione di convocare il summit per mettere “un punto a questa pagina di guerra”, evidenziando la necessità di un piano di pace globale per porre fine al conflitto in Ucraina:

Siamo tutti interessati alla pace, che non è una guerra congelata. La pace deve essere affidabile.