I dati del bollettino covid-19 del 10 ottobre 2022: 15.089 contagi e 51 decessi. Questi in sintesi i principali indicatori diffusi dal Ministero della Salute nel consueto aggiornamento giornaliero. Completano il quadro dei dati salienti le ospedalizzazioni: terapie intensive in leggero aumento (+5) mentre è consistente la salite dei ricoveri ordinari (+288). Tasso di positività al 18,1%, oltre 19mila i guariti.

Bollettino covid-19 di oggi, l’analisi completa

Il bollettino covid-19 di oggi segna un leggero peggioramento su base settimanale nell’andamento della curva: i valori sono infatti peggiori ma in maniera nemmeno così critica rispetto al 3 ottobre. Molte regioni (7) registrano andamenti migliori a livello di contagiosità ma se parliamo di circolazione del virus solamente la Basilicata ha un quadro meno aggressivo rispetto a settimana scorsa: la sua incidenza pari a 236 casi/100mila abitanti è al terzo posto dietro Sicilia (182) e Puglia (233).

Tolta la Valle d’Aosta, il cui confronto non tiene conto della ridotta popolazione, le regioni del Nord continuano a essere in difficoltà sotto il profilo dei numeri. Emilia-Romagna e Lombardia crescono del 35%, continuando a registrare sempre molti decessi. La situazione più critica rimane quella del Trentino Alto-Adige, con Bolzano (963) e Trento (877) capofila. Anche il Piemonte vede il quadro complessivo in peggioramento. Nel Centro-Italia l’Umbria rimane sempre in allerta a causa dei pochi posti letto disponibili: 25,5% quelli attualmente occupati, solo Bolzano (28,8%) e Aosta (31,3%) fanno peggio ma con popolazioni nettamente inferiori.

Infine il tradizionale confronto settimanale di cui si faceva cenno in apertura. L’incidenza, espressione della circolazione del virus, cresce del 26% rallentando rispetto al brusco +59% di 7 giorni fa e si assesta a quota 486. Stabile la crescita della popolazione attualmente positiva (+8%, poco più di 503mila persone), analogo il numero dei tamponi processati (83mila).

Anche il numero di decessi, che abbiamo visto essere l’indicatore più in rincorsa, è sovrapponibile. Non così i dati ospedalieri che sono la fotografia della probabile nuova ondata: crescono in maniera maggiore le terapie intensive (+76, 216 posti occupati – 2,3%), aumentano le proporzioni dei reparti ordinari (+1.467, 5.987 quelli occupati – 9,4%).