La situazione militare ed umanitaria a Gaza è sempre più complicata per i palestinesi, stretti da un lato fra le attività militari israeliane e dall’altra dalla mancanza di cibo e medicinali. Il presidente Usa Joe Biden sta cercando, anche se con cautela, di far capire al premier israeliano Bibi Netanyahu che è necessario fornire agli abitanti di Gaza più aiuti umanitari.

Biden avrebbe chiesto al Pentagono di elaborare diversi piani per fornire ai palestinesi della Striscia aiuti tramite aria, terra e mare.

Biden intensifica con cautela le critiche a Israele per la guerra a Gaza

In vista delle elezioni di novembre diversi sondaggi indicano una preferenza dell’elettorato statunitense per il repubblicano Donald Trump ed uno dei motivi che sembrano costare gradimento, per Joe Biden, è rappresentato dal suo atteggiamento verso Israele e la sua offensiva contro Hamas.

Biden è tornato oggi sulla questione degli aiuti umanitari, cercando di far capire ai suoi possibili elettori che si sta impegnando per far capire al premier israeliano Netanyahu che serve un cambio di passo. Ai giornalisti presenti a Camp David Biden ha detto:

Non ci sono scuse per Israele per bloccare agli aiuti umanitari a Gaza. Dobbiamo far arrivare più aiuti a Gaza, non ci sono scuse.

Su consiglio del Pentagono, il presidente ha optato per diversi lanci di aiuti e, durante il fine settimana, gli aerei statunitensi hanno iniziato a lanciare pallet di cibo ed altri rifornimenti con paracadute appena al largo della costa di Gaza. Sono previsti altri lanci, mentre i colloqui per il cessate il fuoco organizzati al Cairo continuano con difficoltà.

E’ cosa risaputa che i rapporti, politici e personali, fra Biden e Netanyahu sono ai minimi termini. Questo gennaio il presidente statunitense avrebbe dato dello “stronzo” al premier israeliano, che non gradirebbe ingerenze in una guerra che per lui significa innanzitutto sopravvivenza politica.

Il “lavoro sporco” di critica ad Israele in questo momento è rappresentato dalla vicepresidente Kamala Harris, che in un discorso pubblico ha affermato:

La gente a Gaza sta morendo di fame. Le condizioni sono disumane e la nostra comune umanità ci costringe ad agire. Il governo israeliano deve fare di più per aumentare in modo significativo il flusso di aiuti. Niente scuse.

Gli Stati Uniti hanno quindi indicato ad Israele che occorre affrontare la questione della sicurezza di chi manda aiuti umanitari e che non si può permettere che i civili palestinesi muoiano di fame.

Alcuni funzionari dell’amministrazione statunitense affermano che il governo israeliano sta iniziando ad ascoltare il loro punto di vista, secondo cui il modo in cui si sta svolgendo la guerra è dannoso per Israele nel lungo termine, ma Netanyahu nelle sue dichiarazioni pubbliche è stato irremovibile nel dire che non prenderà ordini dall’estero su come continuare la guerra.