L’Oxfam attacca duramente la cifra record toccata dalla spesa militare mondiale nel 2022, pari a 2200 miliardi di dollari, e lancia un appello all’Onu affinché prenda posizione contro le situazioni di conflitto crescenti nel pianeta.

Spesa militare da record nel 2022, l’Oxfam chiede all’Onu di agire contro il proliferare di guerre e armi

Sono numeri terribili quelli diffusi dall’Oxfam, l’associazione internazionale da sempre in prima linea per la lotta alla povertà nel pianeta. La confederazione ha, infatti, reso note le cifre della spesa militare mondiale relativa all’anno 2022, una somma record che arriva a toccare i 2200 miliardi di dollari.

L’indignazione della confederazione nasce dalla considerazione che una cifra simile avrebbe potuto esser rivolta a scopi più nobili e meno catastrofici di quanto possano essere i conflitti che, purtroppo, imperversano nel pianeta, dalla guerra in Ucraina alle tensioni che caratterizzano da tempo il continente africano e che vivono una nuova escalation con gli scontri in Sudan. L’Oxfam fa presente che una minima parte di quei soldi sarebbe bastata a fare i conti con alcune delle crisi umanitarie più gravi del pianeta o a fornire aiuti per lo sviluppo globale, per cui l’Onu ha richiesto, rispettivamente, circa 51 e 206 miliardi.
Un sentimento di sdegno accresciuto dal dato, raccapricciante, che gli stessi conflitti finanziati in modo tanto ingente hanno portato, dal 2018 al 2022, alla morte di circa 9 milioni di persone al giorno per fame e stenti.

Proprio per questo, la confederazione si rivolge direttamente alle Nazioni Unite affinché metta in campo interventi decisi per mettere in sicurezza le persone coinvolte nei conflitti e prenda una posizione netta contro l’aumento delle guerre e la proliferazione di armi.

85 miliardi guadagnati dai primi cinque paesi esportatori di armi, Italia sesta

La denuncia dell’Oxfam prende, poi, di mira le singole nazioni che, più delle altre, hanno tratto profitti dalle situazioni di conflitto e dal conseguente commercio di armi.
L’organizzazione no profit sottolinea infatti che i profitti per i primi cinque paesi esportatori di armi al mondo – di cui quattro fanno parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu – hanno raggiunto la cifra di 85 miliardi negli ultimi quattro anni. Questi sono:

  • Stati Uniti
  • Russia
  • Francia
  • Cina
  • Germania

Segue subito dopo l’Italia che, nello stesso periodo, ha coperto il 3,8% del commercio globale di armamenti.

Le guerre nel 2022, i numeri di un dramma mondiale

Per capire l’impatto devastante che i conflitti hanno avuto a livello globale, andandosi a sommare alle catastrofi ambientali provocate dal cambiamento climatico e dalla recessione economica, l’Oxfam ha diffuso altri dati particolarmente indicativi:

  • 48 mila civili uccisi nel corso di conflitti armati
  • 90 milioni di sfollati a causa delle guerre in tutto il mondo.