Un progetto per “abbattere le barriere” e promuovere tutta la bellezza di un territorio, quello abruzzese, ricco di natura e storia. Marco Borrelli, presidente dell’ASD Majella Sporting Team di Lama dei Peligni, in provincia di Chieti, racconta con entusiasmo la nascita di ‘Montagne senza barriere‘.

Un’iniziativa che da dieci anni offre l’opportunità alle persone con disabilità fisica o intellettiva di vivere avventure che altrimenti sarebbero a loro precluse, grazie all’utilizzo di una speciale carrozzina mono-ruota, la joëlette. “Perché non esistono esperienze riservate a pochi” si legge sul sito dell’associazione.

Montagne senza barriere, Borrelli: “Il nostro progetto nato per esaudire il desiderio di un’amica”

Marco Borrelli spiega com’è nata l’idea di ‘Montagne senza barriere’.

“Tutto è iniziato nel 2013: una nostra amica con problemi di deambulazione aveva espresso il desiderio di visitare un rifugio sulla Majella, che noi come associazione avevamo ristrutturato e preso in gestione. Un luogo a cui siamo tutti molto legati. Ci siamo così messi alla ricerca di qualche mezzo per riuscire ad accontentarla“.

Non avendo le possibilità economiche per noleggiare un elicottero, tramite delle ricerche in rete i volontari sono venuti a conoscenza dell’esistenza della joëlette: una carrozzina ‘speciale’, inventata in Francia, che consente di trasportare le persone con disabilità sui sentieri di montagna in tutta sicurezza.

“Tramite un’associazione di Roma, siamo riusciti a visionarla. Il progetto è quindi partito da questa richiesta e non ci siamo più fermati” spiega. “Ci siamo detti: perché non sfruttare questa occasione anche per accompagnare persone con disabilità sui sentieri? Ma dalla montagna, alla fine siamo andati un po’ dappertutto: sul Vesuvio, sulle spiagge, ai Fori Imperiali a Roma… In quei luoghi in cui una normale carrozzina non può accedere. “

“Ghiaccio senza barriere”, con la joëlette sulla neve (e sulle piste di pattinaggio)

Le iniziative promosse dall’ASD Majella Sporting Team consente alle persone con disabilità, e ai loro familiari, di vivere esperienze a contatto con la natura. Ogni anno viene stilato un calendario con le uscite in programma: alcune tappe sono “fisse”.

Ma l’associazione è andata anche oltre, dando vita a un’idea del tutto innovativa e inedita, dando la possibilità alle persone con disabilità di godere della neve e persino delle piste di pattinaggio.

“L’anno scorso abbiamo fatto la prima esperienza sulla neve, nella zona di Roccaraso” racconta Marco Borrelli. “Abbiamo creato artigianalmente degli sci, da applicare sotto le ruote della joëlette. Questo ci ha permesso di andare a sciare, ma anche di pattinare sul ghiaccio”.

Gli sci applicati alla carrozzina sono infatti un’attrezzatura “fai da te”, ideata dal responsabile trekking, Peppe Ardente.

“Non esiste una cosa del genere altrove: l’inventore della joëlette non ci ha ancora pensato!” scherza Borrelli. L’iniziativa legata al pattinaggio sul ghiaccio è stata presentata all’inizio del mese di gennaio ad Atessa, in provincia di Chieti, in collaborazione con l’Anffas Centro Desolina; pochi giorni dopo a Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo.

Gli eventi promossi dall’associazione sono sempre accolti con entusiasmo. “A volte partecipano ragazzi con disabilità intellettiva, non verbali: le famiglie ci raccontano spesso che notano subito dei benefici a livello emotivo” racconta Marco Borrelli.

Le attività sono aperte a chiunque: si rivolgono a chi vive sul territorio, ma anche a chi si trova in Abruzzo per un breve soggiorno può usufruirne.

“La scorsa estate una famiglia di Bergamo è venuta in vacanza in Abruzzo: era una coppia con difficoltà di deambulazione. Sono venuti a conoscenza del nostro progetto, ci hanno contattato e abbiamo organizzato un’uscita extra. Noi siamo volontari al 100% e siamo felici di accogliere tutti: vogliamo abbattere le barriere e promuovere il territorio” spiega il presidente.

La formazione all’uso della joëlette

Grazie all’esperienza maturata sul campo e alla disponibilità dei volontari, l’associazione organizza anche dei corsi sull’utilizzo della joëlette, a cui ricorrono anche altre associazioni e Fondazioni per scopi ricreativi. Ad aprile faranno formazione a un’associazione di guide di Vicenza.

“L’obiettivo è quello di diffondere l’uso di questo mezzo, che non tutti conoscono” sottolinea Marco Borrelli. “La joëlette è nata per andare sui sentieri di montagna, ma noi la usiamo anche per andare in spiaggia, nei borghi, per affrontare una scalinata come quella del castello medievale di Roccascalegna. Alla fine siamo diventati anche ‘mare senza barriere’, ‘ghiaccio senza barriere’… E poi chissà cos’altro diventeremo in futuro!”