Chi è Paolino Iorio, l’attuale direttore generale di Sogei, la società informatica del Mef arrestato oggi con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma.
Iorio sarebbe stato fermato in flagranza di reato mentre riceveva una mazzetta da 15 mila euro per mano di un imprenditore. L’uomo al momento è accusato di corruzione e turbativa d’asta e si trova ora agli arresti domiciliari.
Chi è Paolino Iorio: il curriculum del direttore generale di Sogei
Il direttore generale di Sogei è laureato in Ingegneria ET all’indirizzo Elettronico presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” e si trova in Sogei dal 1987 dove nel corso della sua carriera è arrivato a ricoprire ruoli di vertice dell’azienda.
Sogei è infatti la Società Generale d’Informatica S.p.A., un’azienda italiana che opera nel settore dell’ICT, ovvero nel settore dell’Information and Communication Technologies.
La società si occupa di tecnologie riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione, come linee di comunicazione cablate e senza fili, computer, tecnologie audio-video e software. Di fatto la Sogei è una società in house controllata al in tutto e per tutto dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nel curriculum di Iorio, pubblicato su internet, si legge la ricostruzione della sua carriera professionale che lo ha visto ricoprire incarichi e ruoli di responsabilità nell’ambito della gestione e dello sviluppo delle soluzioni infrastrutturali inerenti ai sistemi e alle reti.
Nel 2011 è diventato Cto dell’Azienda ricoprendo l’incarico di Responsabile della Direzione Infrastrutture, Impianti e Innovazione, definendo così la strategia aziendale per l’innovazione, l’evoluzione e la valorizzazione degli asset tecnologici.
Tra i suoi compiti vi è quello di valutare e implementare nuovi servizi, sistemi e infrastrutture tecnologiche governando lo sviluppo tecnico e metodologico delle infrastrutture, oltre che occuparsi di hardware e software del Sistema Informativo dell’Amministrazione Finanziaria.
A gennaio 2018 è diventato responsabile della Direzione Service & Technology Innovation Hub per divenire dal 1° febbraio 2022 Responsabile della Divisione Infrastrutture, Ingegneria e Innovazione.
Dal 1° settembre 2023 infine si trova ad essere a capo della Direzione Ingegneria, Infrastrutture e Data Center e da marzo 2024 ricopre la posizione di Direttore generale Business.
Arrestato per corruzione
Il fermo di ieri lunedì 14 ottobre, di Paolino Iorio farebbe parte di un’inchiesta molto più ampia condotta dalla Guardia di Finanza di Roma e coordinata dalla Procura della Repubblica che riguarda i reati contro la Pubblica Amministrazione.
A Paolino Iorio, nel dettaglio viene contestato il reato di corruzione. L’uomo infatti, come si legge nella nota che spiega il capo di imputazione, pare ricevesse indebitamente e in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro. L’intervento delle forze dell’ordine è giunto proprio durante uno di questi “scambi” in cui Iorio avrebbe ricevuto 15mila euro, poi sequestrato.
Il modo in cui Iorio si muoveva era legato ad un disegno criminoso ben preciso, prima in qualità di direttore del settore di ingegneria delle infrastrutture e dei data center e successivamente come Direttore Generale della società a partecipazione pubblica.
In particolare, grazie ad una serie di contratti stipulati con Sogei per un valore totale di oltre 100 milioni di euro, il manager, secondo le Fiamme Gialle avrebbe ricevuto somme di denaro non quantificate, ma che si aggirerebbero intorno a decine di migliaia di euro con una frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023.
Dalle intercettazioni infatti sono emersi alcuni importanti contatti ed incontri avuti con tale ‘Antonio della Difesa’, capitano di fregata della Marina Militare. Il militare avrebbe, secondo quanto emerso fino ad ora dalle indagini, chiesto compensi e l’assunzione di una persona di sua conoscenza da parte di una delle imprese gestite dall’imprenditore.
In tutto sarebbero ben diciotto le persone e quattordici le società coinvolte nelle indagini. Tra i soggetti economici interessati dalle perquisizioni ci sarebbero anche le società quotate Digital Value Spa e Olidata Spa.