Mission Impossible Dead Reckoning è destinato a dominare il box-office anche in Italia, dove Tom Cruise potrà contare ancora una volta sul doppiaggio di Roberto Chevalier storica voce del divo americano. Un doppiatore straordinario, che nel corso della sua carriera ha anche prestato la voce a personalità quali Tom Hanks, Andy Garcia e l’indimenticato David Bowie. Noi di TAG24 abbiamo avuto modo d’intervistarlo in esclusiva proprio per discutere di questo ritorno al cinema della saga con protagonista Ethan Hunt.

Mission Impossible Dead Reckoning doppiaggio l’intervista esclusiva a Roberto Chevalier, l’emozione di incontrare Tom Cruise

Roberto Chevalier è d’accordo con noi quando gli chiediamo dell’importanza di film come Mission Impossible per la crescita del box-office, anche perché l’anno scorso a dominare tutto il mondo fu Top Gun Maverick sempre con Tom Cruise: “Sono contento che finalmente il pubblico di tutto il mondo, in particolare quello italiano, abbia la possibilità di vedere un grande film con una lavorazione resa difficoltosa dal covid-19. Io ho visto il film all’anteprima mondiale dove ho avuto modo d’incontrare nuovamente dopo tanto tempo Tom Cruise, che negli ultimi anni non era mai venuto a fare promozione in Italia. Sono contento per lui e per il pubblico, questo è un film che ti toglie il respiro. Le immagini sono spettacolari, la trama è sorprendente”, mentre confessa il debole per un’attrice straordinaria che ha incontrato alla prima mondiale di RomaPoi c’è Rebecca Ferguson per cui ho un debole e lei mi ha detto di essere onorata di conoscermi. Più sono grandi e più sono umili. Stanno già preparando Mission Impossible 8 che uscirà l’anno prossimo. Saranno altri due grandi successi”.

L’accusa all’Academy

Roberto Chevalier poi se la prende con l’Academy, colpevole di aver ignorato Top Gun Maverick e di conseguenza Tom Cruise agli Oscar: “Lui è l’artefice del ritorno al cinema, la cosa incredibile è che sia lui che Avatar non hanno ricevuto Oscar importanti. All’Academy la cinematografia di massa e di qualità di certo livello non interessa, premiano fesserie come Parasite e questo dimostra lo scadimento culturale di chi è chiamato ad esprimersi. Dovrebbero comprendere i gusti del pubblico mondiale”, spiega cosa hanno di unico certi film che riescono ancora oggi a riempire le sale “Sul secondo film di Top Gun il pubblico ha riscoperto la magia di come si racconta una storia, è quello che crea il feeling con il pubblico. Questi ultimi film degli Oscar non hanno quella magia e il pubblico non li ha premiati. Top Gun Maverick ha fatto 1,6 miliardi e anche Avatar ha superato ogni record. Questi due film che hanno salvato il cinema americano sono stati ignorati per filmucoli con qualcosa di bello ma nulla di paragonabile. Questo è un malinteso dell’Academy che va corretto”.

I tempi di lavorazione

La lavorazione di Mission Impossible Dead Reckoning per quanto riguarda il doppiaggio è stata molto veloce ed intensa: “Io ho lavorato una settimana facendo 9 turni. A noi non fanno vedere immagini quando dobbiamo, in questo caso Carlo Cosolo immenso direttore di doppiaggio raccontava la storia. Noi vediamo solo dei frammenti di film esclusivamente con la scena che dobbiamo doppiare. Sono i pro e i contro, ma c’è la super sicurezza per evitare la diffusione pirata”, mentre ricorda ancora la prima volta che ha incontrato la voce di Tom Cruise “Venni scelto da Mario De Angelis per Top Gun, era indeciso se darlo a me o Sandro Acerbo che è poi finito a fare Ice. É stato un bellissimo caso”.

L’aneddoto su quando Tom Cruise gli venne “rubato”

Ricorda poi un aneddoto per lui particolarmente doloroso, ovvero di quando per ragioni tutt’altro che artistiche gli venne tolto momentaneamente proprio il doppiaggio di Tom Cruise:Subito dopo Top Gun c’è stato Il colore dei soldi e quel doppiaggio andò al gruppo 30 che scelse il mio amico d’infanzia Mauro Gravina. Poi sono tornato a farlo io. Le altre volte che me l’hanno tolto è stato per il film di Kubrick su scelta di Mario Maltesi, le altre due volte perché per La Guerra dei Mondi di Spielberg c’era un capo ufficio edizione italiano mi aveva detto che ero troppo vecchio avendo 10 anni in più di Tom Cruise. Lui convinse che ero troppo vecchio e mi fecero fuori anche da Mission Impossible 3″, la situazione si risolse proprio grazie al divo che ascoltando le proteste dall’Italia decise di riavere Roberto Chevalier “Si sono levate migliaia di lettere di fan in America, Sky Cinema stesso chiese a Tom Cruise di questo cambio di voce di cui lui non sapeva niente. Gli Americani hanno notato che in Italia era andato male e quindi fu Tom Cruise da produttore a volere il mio ritorno. Io ho sempre avuto 10 anni in più di Tom Cruise, anche sei mesi prima che avevo fatto Collateral. La voce se tenuta bene non risente dell’età, fortunatamente quella persona è stata licenziata”.

Noi abbiamo finito il doppiaggio mentre continuavano ad arrivare aggiornamenti sul montaggio di questo settimo capitolo, non so quando potremo iniziare a lavorarci”, confessa quando gli chiediamo del prossimo capitolo atteso in sala a luglio 2024 mentre si fa serio nel dare un consiglio agli aspiranti doppiatori di oggi “I giovani devono capire che per lavorare ci vogliono lacrime, sangue e studio. Oggi in tanti non hanno voglia di fare niente e non c’è più la scuola dei maestri che abbiamo avuto noi”.