Momento particolare per Monica Cirinnà. Negli ultimi giorni alcuni sostenitori di Renzi l’hanno accusata di essere una specie di voltagabbana. Il tutto da quando si è schierata apertamente con Orlando, affiancandolo nella corsa alla Segreteria del Partito Democratico.
Monica Cirinnà risponde direttamente a chi, tra i sostenitori di Renzi, l’ha attaccata per aver espresso la propria preferenza nei confronti di Orlando: “Io direi che ci sono i nervi tesi, da parte di coloro che pensano che ormai il Pd sia roba propria. Come è accaduto ieri in Senato, quando vuoi imporre un candidato senza condividere fino in fondo alcune situazioni, e come sta accadendo nel congresso, forse vai avanti anche a colpi di tessere, certe cose poi non funzionano. Io ho detto semplicemente ciò che penso – ha proseguito la senatrice Monica Cirinnà, accanto ad Orlando nella corsa alla segreteria del Partito Democratico – e cioè che Renzi ha incarnato quel cambiamento che serviva all’Italia facendo bene il premier, ma sicuramente è stato un cattivo segretario del Partito Democratico, perché per costruire una forza inclusiva ci vuole una persona cauta, misurata, che sappia ascoltare, che abbia voglia di impegnarsi davvero contro le disuguaglianze, culturali, sociali ed economiche. O noi torniamo ad essere un partito che ascolta e propone situazioni a partire dalle persone più disagiate, o continueremo a perdere voti”.
A chi ricorda il ruolo di Renzi nell’approvazione delle Unioni Civili, Monica Cirinnà risponde così: “Penso che una larga parte del Pd non abbia una visione netta e limpida di quanto è accaduto negli ultimi anni del governo Renzi e tutto viene identificato come frutto del lavoro di Renzi. Io lo ripeto, Renzi è stato un bravo Presidente del Consiglio, ma da fuori la gente deve sapere che molto lavoro si fa anche nelle commissioni e nei gruppi parlamentari. Io sono stata inchiodata due anni in commissione giustizia a fare battaglia sulle unioni civili. Dire che io lascio Renzi e che lo tradisco è una lettura sbagliata. Io sono molto umile, imparo dai cani che la forza è nel branco, senza di me probabilmente unioni civili avrebbe avuto una vita diversa. Ci ho messo la mia caparbietà, la fatica e le suole delle mie scarpe per due anni“.