Antonio Di Pietro tra Pedemontana e legalizzazione della cannabis. Passando dal dibattito scaturito in questi giorni dai maxi compensi che agitano la Rai. Per parlare di questo, partendo proprio dalla Pedemontana per terminare sul dibattito legato alla legalizzazione della cannabis, è intervenuto stamattina su Radio Cusano Campus l’ex magistrato Antonio Di Pietro.
Archiviato il discorso Pedemontana, Antonio Di Pietro, prima di parlare della legalizzazione della Cannabis, ha affrontato il caso trasparenza in Rai: “Se è stata stabilita una regola che prevede che il massimo stipendio debba essere 100, perché devono guadagnare 300? Poi ci sono tante persone che pagano il canone Rai e non gli arriva la Rai. A me, ad esempio, la Rai non prende. Perché io devo pagare il canone? Molte persone mi chiedono di non pagare, di assisterle come avocato per non fargli pagare il canone. Prima o poi farò una class action per difenderli – assicura Antonio Di Pietro, che poi scherza sulla Rai -mi chiedo comunque se sia un bene o un male non vedere la Rai. Non vedrò Pippo Baudo, mannaggia…Magalli? Almeno Magalli mi fa ridere”.
Infine, dopo aver parlato di Pedemontana e Rai, Antonio Di Pietro ha detto la sua a proposito della legalizzazione della cannabis: “Legalizzazione cannabis? Io lo dico in modo molto chiaro, rispettando chi non la pensa come me. Io sono contro tutte le droghe, sono all’antica, sono dell’idea che uno se inizia a zoppicare poi finisce con lo zoppicare sempre di più. Legalizzazione cannabis? Sono contrario all’idea che si possa fumare cannabis e sono contrario anche al fatto che lo Stato guadagni con le sigarette, pensate un po’. Sono quindi contro la legalizzazione della cannabis”.