Un gigante buono nell’immaginario di un bambino ha il volto burbero e rassicurante al tempo stesso di Bud Spencer. Il gigante buono di una intera generazione si è spento ieri. Bud Spencer è morto all’età di 86 anni. E’ morto, Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Bud Spencer. Aveva 86 anni. Ad annunciarlo il figlio Giuseppe Pedersoli: “Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata ‘grazie”. Bud Spencer. morto ieri a Roma, era nato a Napoli il 31 ottobre del 1929. Ha vissuto di sicuro almeno due volte.

La prima, da Carlo Pedersoli, come atleta invincibile:  da giovanissimo, con la tessera dalla società sportiva Lazio Nuoto, diventa uno dei più grandi nuotatori d’Italia, si impone nello stile libero e nelle staffette miste, vince diversi campionati, scrive il suo nome nella leggende, come  primo italiano a infrangere la barriera del minuto netto, per l’esattezza 59”5 (nel 1950 a Salsomaggiore e poi a Vienna). Dalla Lazio alla Nazionale,  Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer, è una delle punte di diamante della squadra azzurra, partecipa agli Europei di Vienna, si aggiudica due medaglie ai Giochi del Mediterraneo del 1951 in Egitto.

Dopo aver smesso col nuoto, Bud Spencer, morto ieri a Roma, ha fatto vari esperimenti. Ha giocato a rugby,  ha studiato giurisprudenza e sociologia, poi ha capito che avrebbe potuto sfondare nel mondo dello spettacolo. Prima ha avuto un discreto successo col canto, incidendo centinaia di brani. Poi ha scoperto il grande amore per la recitazione. Fu Giuseppe Colizzi nel 1967 ad offrire a Bud Spencer, morto ieri a Roma all’età di 86 anni, il primo ruolo in un film.

Proprio sul set di quel film Bud Spencer ha avuto modo di conoscere il suo partner di lavoro, un altro giovane attore ancora sconosciuto al grande pubblico, Terence Hill. La pellicola Dio perdona… io no! rappresenta il primo film del duo, diventato poi nel tempo indissolubile. A seguire, per Bud Spencer morto a Roma ieri all’età di 86 anni, arrivarono una serie di film tutti di grande successo. Da “Lo chiamavano trinità” a “Piedone”,  senza dimenticare classici del genere, come “Porgi l’altra guancia” o “Altrimenti ci arrabbiamo”.

Per quanto mi riguarda, però, sperando che possiate perdonarmi questa digressione personale, Bud Spencer sarà per sempre “Bomber”, dal film del 1982 diretto da Michele Lupo. Chi ha visto Bomber sicuramente lo porta nel cuore. Chi ha visto Bomber sa certamente perché Bud Spencer, morto ieri a Roma all’età di 86 anni, sarà per sempre un’icona della generazione ’80 e non solo. Brusco, rude, orso e un po’ asociale. Ma sempre pronto a battersi in difesa dei più deboli.