Molto probabilmente le parole di qualche giorno fa di Renatone sono apparse come fossero un preludio considerato quello che poi gli accaduto.

“C’era bisogno di andare al voto così in fretta? Stavamo così bene con Draghi! Poteva finire il suo mandato. Così andremo a votare come si fa una schedina del totocalcio. Non conosciamo i candidati. Abbiamo avuto gli Almiranti, i Saragat, Togliatti e Nenni gente che girava le borgate e invece ora brancoliamo nel buio”.

Il cantautore romano, reduce dal terzo live al Circo Massimo stava ‘tentando’ di rientrare in albergo ma la struttura, sede del comitato elettorale di Fratelli d’Italia, era completamente assediata dai giornalisti che aspettavano l’arrivo della leader Giorgia Meloni.

La situazione ha innervosito molto Renato Zero. Stizzito, dunque, per essere rientrato in albergo con non poche difficoltà, ma lucido a tirare frecciatine, a colpire dritto, perché la parola “regime” non poteva che essere indirizzata a una sola persona in particolare. Non ai giornalisti che pure l’hanno fatto arrabbiare.

Scendendo dalla Jeep nera si è sfogato, è come se avesse voluto sprigionare la delusione dei risultati elettorali. Non si è trattenuto, ha dovuto farlo, ci teneva a farlo sapere a tutti magari che la sua preferenza politica era da tutt’altra parte, sta di fatto che si è lasciato andare in un:

“Manco più in albergo se va? Eh? È regime questo? E’ regime. Str..zi!” ..Votate la merda che siete!!..

Renato Zero comitato Meloni: da Gasmann a Ferilli, anche Skin: gli artisti contro la Meloni

E se lui si espresso ambiguamente, in modo molto più espliciti, altri artisti si sono esposti contro la Meloni. L’ultima in ordine di tempo Skin, leader e frontwoman degli Skunk Anansie che, su Instagram, spara ad alzo zero contro la leader di fratelli d’Italia:

“Mi rattrista vedere la mia amata Italia sprofondare verso il fascismo per la prima volta dalla seconda guerra mondiale. Questa è Georgia Meloni, che potrebbe diventare il prossimo presidente del Consiglio italiano, il suo partito discende da Benito Mussolini e demonizza profughi e clandestini. Stessa vecchia m…, stessa vecchia agenda di destra fascista e razzista. I neri e i mulatti non hanno alcun potere in Italia, ma vengono incolpati per tutto quello che l’élite italiana rovina continuamente.”

C’è, dunque chi è molto preoccupato, chi richiama la resistenza e chi, invece, cerca di sdrammatizzare e magari riderci su. Sono molti i commenti degli artisti il giorno dopo le elezioni che hanno visto trionfare la destra in Italia. In generale, di seguito le reazioni di altri artisti.

Alla vigilia del voto aveva postato una frase di Sandro Pertini: “Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie”.

scrive su Twitter Alessandro Gassmann “La democrazia è così. Buon lavoro a chi ora dovrà guidare il Paese in un momento così drammatico”.

Il commento, su sfondo nero, postato tramite storia Instagram dall’attrice Kasia Smutniak.

 “A ottobre indietro di un’ora, oggi di un secolo”.

Luciana Littizzetto si affida a una battuta fotografata:

“Indecisi se fare il cambio di stagione o il cambio di Nazione”.

Sabrina Ferilli, in una storia Instagram sul suo profilo da quasi un milione di follower ha condiviso una delle immagini che in queste ore girano maggiormente per ironizzare sui risultati dello spoglio:

“Il treno viaggia in orario”. “Nuova era”

Fiorello all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma:

Oggi è una giornata particolare. Siete andati a votare? Siete contenti di cambiare il destino di questo Paese? Non voglio fare satira, perché questa non è la serata giusta. Ma qualcosa bisogna pur dire”….”Da domani cambia tutto. Ma non avete sentito tutte le promesse che ci hanno fatto? Da domani non ci saranno più tasse. Da domani vi pagheranno pure le bollette della luce. Faranno i ponti sullo stretto. E mica solo uno: ne avremo tre. Addirittura, ne avremo uno che collegherà la Sicilia e Genova”.