Obiettivo principale: avanti tutta in velocità. Questo quello che sembra emergere dalla decisione di porre la fiducia alla Camera per quanto riguarda il decreto sulla Pubblica amministrazione. L’Esecutivo ha annunciato oggi la questione di fiducia tramite il Ministro Paolo Zangrillo.

Passato il vaglio della Camera, il decreto procederà a velocità spedita verso il Senato, manovra che il Governo spera di compiere già in settimana.

Decreto Pa e le reazioni dell’opposizione, M5S: “Il ritardo sul Pnrr è inaccettabile”

Al centro della bufera che ha investito il dl Pa ci sono soprattutto gli emendamenti che limitano i controlli della Corte dei Conti sulla spese relative al Pnrr. L’epicentro della polemica è proprio il rischio che sorvolare sui controlli sulle spese dei fondi europei potrebbe implicare un loro uso arbitrario e non completamente in linea con gli obiettivi e le necessità del Paese.

Così lamenta la deputata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, durante un suo intervento al programma radiofonico Forrest:

I controlli concomitanti della Corte dei Conti servono e devono rimanere. Lo Svimez ci dice che una donna su tre al sud in quanto mamma non può lavorare perchè non ci sono i servizi, nel Pnrr ci sono miliardi per creare 260mila posti negli asili nido e il governo non li spende. Ci sono soldi per contrastare il dissesto idrogeologico e il governo non li spende. È assurdo.

Inoltre, la deputata pentastellata punta il dito sul Governo per la gestione dei fondi del Pnrr, per il momento in netto ritardo rispetto alla dead line europea:

Questo governo ha speso 1 miliardo su 33 previsti dal Pnrr per il 2023, è in un ritardo pazzesco e anzichè velocizzare le procedure per mettere a terra queste risorse sposta l’attenzione sui controlli concomitanti della Corte dei Conti cercando un nuovo capro espiatorio. È folle, dal Pnrr dipende il futuro del nostro Paese.

E il Terzo polo? Patia: “No alla fiducia, ma tema semplificazione resti centrale”

Se il Movimento 5 stelle, insieme al Partito Democratico, alza imperiosamente le barricate davanti alla richiesta di fiducia alla Camera per quanto riguarda il Pa, un atteggiamento simile (anche se meno veemente) è tenuto anche dal Terzo Polo, che non intende recedere sull’importanza rivestita dai controlli della Corte dei Conti.

Per Italia Viva e Azion infatti il “no” alla fiducia è l’unica opzione percorribile, ma il tema della velocizzazione delle procedure burocratiche e della loro semplificazione rimane effettivamente centrale. Secondo Raffaella Patia, Presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato, la chiave non sarebbe però risparmiare tempo sui controlli della Corte dei Conti, bensì sull’efficienza dei procedimenti.

Non voteremo la fiducia al decreto sulla pubblica amministrazione, non è nel novero delle possibilità. Siamo all’opposizione e ci restiamo, ma senza scontri ideologici. Prendiamo il tema della semplificazione: è un tema importante e bisogna dire chiaramente che velocizzare è un valore. Velocizzare non esclude i controlli, si può essere efficienti e controllare allo stesso tempo.