Frankenstein Junior, uno dei film più amati della carriera di Mel Brooks, torna al cinema in una versione rimasterizzata e digitalizzata, in attesa di celebrarne il cinquantesimo anniversario.
Frankenstein Junior, torna al cinema per tre serate evento il capolavoro comico di Mel Brooks!
Frankenstein Junior, probabilmente la pellicola più amata dell’intera filmografia del geniale Mel Brooks, torna al cinema per tre serate evento, in attesa di tagliare il traguardo del cinquantesimo anniversario, che si celebrerà nel 2024.
Di seguito, potete vedere il trailer di annuncio dell’evento.
Frankenstein Junior torna al cinema: le serate e gli eventi collaterali
Per tutti gli appassionati del Dottor Frederick Frankenstein, discendente del famoso barone Victor, il capolavoro comico di Mel Brooks, con l’indimenticabile doppiaggio di Oreste Lionello, arriverà nelle sale italiane solo dal 27 febbraio al 1° marzo con la Frankenstein Junior Night al cinema, tre notti di festeggiamenti in attesa del 50esimo anniversario del film uscito nel 1974.
La pellicola tornerà sul grande schermo grazie a Nexo Digital, in una nuova versione restaurata e digitalizzata. Si punta, quindi, a replicare il grande successo di dieci anni fa, quando la pellicola venne riportata nelle sale raccogliendo migliaia di spettatori. Saranno, inoltre, tantissime le iniziative collaterali, promosse per accrescere il coinvolgimento del pubblico, specialmente dopo gli oltre due anni di pandemia. E quindi ecco l’invito, per chi vorrà, a presentarsi nei cinema vestiti come gli indimenticabili protagonisti del film. Inoltre, le sale cinematografiche che ospiteranno l’evento (a breve l’elenco completo sul sito nexodigital.it) metteranno a disposizione materiali visuali per scattare il proprio selfie accanto al poster celebrativo e speciali allestimenti a tema.
Infine, sui social sarà lanciata la challenge con l’hashtag #FrankensteinJuniorNight, nella quale i più coraggiosi e creativi potranno cimentarsi nel riproporre alcune delle sequenze più famose del film di Mel Brooks.
Frankenstein Junior, quando Mel Brooks e Gene Wilder rivoluzionarono il concetto di parodia
“Si-può-fare!”, “Rimetta a posto la candela”, “Potrebbe essere peggio… potrebbe piovere”, ”Se-da-ta-vo?!”. Sono solo alcune delle battute che qualsiasi fan di Frankenstein Junior manda ormai a memoria da anni.
Ma perché questo film di Mel Brooks è, ancora oggi, a distanza di quasi mezzo secolo, così amato e apprezzato, da appassionati vecchi e nuovi? Il motivo, come spesso avviene in questi casi, è un misto di talento, tenacia e una buona dose di fortuna. La sceneggiatura venne ideata da quello che sarebbe poi stato il protagonista del film Gene Wilder, che la completò con lo stesso Brooks. Dopo aver ottenuto un successo clamoroso con la commedia di Woody Allen, Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere, Wilder pensò a questa storia nella quale il nipote del barone Frankenstein, scienziato folle artefice di macabri esperimenti per riportare in vita i morti, veniva richiamato in Transilvania perché erede della fortuna del barone. Una versione riveduta e (s)corretta del classico di Mary Shelley, ispiratore di tanti registi e film nella storia del cinema, compreso l’ultimo adattamento cinematografico di Pinocchio, diretto dal regista Guillermo del Toro.
Altri elementi fondamentali della storia vengono dagli attori coinvolti per i ruoli secondari della pellicola: da Cloris Leachman, attrice premio Oscar per L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich, nel ruolo dell’indimenticabile Frau Blücher, e Marty Feldman, attore comico scoperto per caso da Wilder, avendolo visto in una puntata dello show televisivo The Marty Feldman Comedy Machine, e diventato la straordinaria spalla comica nei panni dell’assistente Igor.
Con Frankenstein Junior, Wilder e Brooks diedero una lezione fondamentale al cinema comico: per far ridere, occorre essere tremendamente seri. Ogni aspetto del film, dalla sceneggiatura alle musiche, dal cast alle scenografie – esplicitamente ispirate a quelle dei classici del cinema horror di cui il film si prendeva gioco, in grado di rivaleggiare con esse in termini di cura del dettaglio e fedeltà ai topoi del genere – venne realizzato con la meticolosità tipica di un film di serie A, e non con il pressapochismo solitamente riservato alle pellicole comiche. Il risultato fu un film candidato a due premi Oscar – Miglior sceneggiatura non originale e Miglior sonoro – e due Golden Globes alle due attrici Cloris Leachman e Madeline Kahn.
Un capolavoro senza tempo che ora torna al cinema per chi non lo ha mai visto e per chi vorrà ridere di nuovo, per l’ennesima volta, come se fosse la prima.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.