Il 3 marzo 2013, ad Acquanegra sul Chiese, in provincia di Mantova, scomparve in circostanze misteriose Maria Angela Albertoni.

La donna, pensionata, viveva insieme alla madre e alla sorella. Negli ultimi tempi attraversava un intenso momento di crisi personale, una fase che potrebbe aver favorito ulteriormente il suo allontanamento.

Quella domenica sera, intorno alle 22:30, la sessantenne salutò i familiari e andò a dormire. Intorno alle 2 del mattino, la madre anziana si recò nella stanza della figlia, ma non la trovò più.

Dalle immagini raccolte dal sistema di videosorveglianza installato all’esterno dell’abitazione, le forze dell’ordine rilevarono che fosse uscita intorno alle 23:30 dello stesso giorno.

È l’inizio di un mistero lungo undici anni, una battaglia per raggiungere la verità tra tanti domande, dubbi e ancora poche risposte.

Identikit e abbigliamento

Per facilitare un eventuale riconoscimento di Maria Angela da parte di potenziali testimoni, i familiari della donna hanno fornito un identikit dettagliato, incluso il vestiario indossato al momento della sparizione.

Quella notte, l’allora sessantenne portava un piumino bordeaux, una tuta rossa con strisce laterali blu con il logo “Sports e W”, scarpe da tennis bianche “Shape-Ups” e S sul lato destro.

Diversi elementi di bigiotteria su entrambe le braccia, tra cui uno di stoffa a forma di elefante ai polsi.

La donna è alta un metro e 68, capelli e occhi neri, di corporatura normale. Negli anni, potrebbe aver cambiato il suo aspetto per non essere riconosciuta.

Pertanto, si consiglia a prestare maggiore attenzione a eventuali cambiamenti nell’acconciatura o a dettagli del viso, che potrebbe aver subito variazioni a causa del tempo trascorso.

L’ultimo saluto a un conoscente sui social network

Come raccontato dalla sorella gemella di Maria Angela ai microfoni della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, uno dei passatempi preferiti della donna, dopo aver assistito la madre, era chattare con gli utenti del social network Facebook.

Con una segnalazione giunta in redazione il 13 novembre 2013, una coetanea ha asserito di conoscere alcuni dei contatti con cui Maria Angela interagiva.

Nonostante i tentativi di inviare richieste di amicizia a tali profili per ottenere chiarimenti sulle ultime conversazioni della scomparsa, nessuno dei contattati ha fornito informazioni utili per ricostruire i giorni antecedenti alla sparizione.

La giustificazione dell’utente

Tra le sue conoscenze virtuali figurava un uomo che utilizzava come immagine profilo un angelo della morte.

L’individuo in questione le aveva scritto un messaggio di auguri di compleanno sulla sua bacheca il giorno prima dell’allontanamento, il 2 marzo.

Il giorno successivo, subito dopo la messa in onda della puntata televisiva, cambiò immediatamente il proprio pseudonimo e dichiarò di “aver forse parlato con lei, ma di non ricordarlo”.

Una figura avvolta nel mistero, su cui non sono mai emersi ulteriori elementi che possano collegarlo direttamente alla scomparsa.

Suicidio, allontanamento volontario o rapimento?

Sono numerose le piste varate dagli inquirenti nel corso degli anni: suicidio, allontanamento volontario un potenziale rapimento.

La gemella, intervistata dalla “Gazzetta di Mantova”, ha riferito che Maria Angela aveva mostrato negli ultimi tempi un forte interesse della donna per gli angeli, la religione e la creazione di numerosi profili su siti di incontri.

Il timore della famiglia è che un malintenzionato possa averla circuita e portata via con sé con l’inganno, magari coinvolgendola all’interno di una potenziale setta.

Un gruppo mistico che potrebbe averle promesso una vita diversa, offrendole l’illusione di un’illuminazione tanto desiderata quanto difficile da raggiungere, come spesso accade in alcune correnti new age.

Per la congiunta, la pista del suicidio è da escludere tassativamente. Ovunque lei sia è ancora viva: nei dintorni, in boschi, campagne e fiumi, non è mai stato ritrovato alcun corpo.

L’appello disperato della famiglia: “Aiutateci a ritrovarla”

Nonostante gli anni passino, nessuno ha mai dimenticato Maria Angela Albertoni. Familiari, amici e conoscenti proseguono autonomamente le ricerche nella speranza di riabbracciarla al più presto.

Chiunque abbia informazioni relative alla donna, oggi 71enne, è invitato a contattare tempestivamente il servizio d’emergenza al 112 o anonimamente, i parenti, purché le segnalazioni siano veritiere e utili al fine delle indagini.

Una vicenda, la suddetta, che ricorda quella di Silvia Tagliabue, scomparsa da Lodi nel 2009 in circostanze simili, dopo un momento di fragilità e mai più ritrovata.

Due enigmi che meritano di essere risolti per dare risposte e pace a tutte le persone a loro affezionate.