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Sanremo, Levante canta la depressione post partum



Sanremo, Levante canta la depressione post partum

L'ostetrica e divulgatrice sanitaria Alessandra Bellasio ha sottolineato l'importanza di aver portato a Sanremo il tema delicato della depressione post partum. L'intervista nella trasmissione Società Anno zero condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus.

La cantante Levante ha portato sul palco di Sanremo “Vivo”, una canzone che parla della sua esperienza di depressione post partum, della quale la cantautrice ha sofferto dopo la nascita della primogenita. L’argomento fa discutere perché legato allo stereotipo della “mamma perfetta”: un concetto che il dibattito pubblico tende a proporre come unica interpretazione della maternità ma che è in realtà dannoso per il benessere psico-fisico della donna e del bambino.

“Approfittiamo del faro acceso da Levante affinché le mamme che stanno attraversando una depressione post partum possano riconoscersi e chiedere aiuto. È un’occasione per sensibilizzare la società e per ammettere la nocività dell’incompleta narrazione della maternità felice e perfetta, spesso descritta solo come un momento di gioia assoluta e incondizionata” ha dichiarato Alessandra Bellasio, ostetrica e divulgatrice sanitaria su unimamma.it.

I dati della depressione post partum in Italia

Secondo le statistiche, dal 7% al 12% delle neomamme soffre di depressione post partum. Il dato allarmante è che la metà dei casi resta sconosciuta perché i sintomi vengono sottovalutati dalle stesse mamme e dalle persone loro intorno. Si tratta di una condizione, spesso difficile da riconoscere per i non esperti, che può manifestarsi attraverso tristezza, irritabilità, stanchezza, difficoltà ad addormentarsi o sonno prolungato, difficoltà a prendere decisioni, inclinazione al pianto frequente. È fondamentale, dunque, sensibilizzare e informare durante la gravidanza, e, in caso di sospetto, affidarsi agli specialisti per diagnosticare il disturbo e somministrare un trattamento appropriato. È noto, infatti, che la depressione, i cui effetti possono pregiudicare il benessere psicofisico della donna e del bambino, sia un disturbo prevenibile.