Russell Crowe conquista Roma, dopo esserne diventato Ambasciatore nel Mondo con la cerimonia in Campidoglio, e lo fa con una masterclass con gli studenti di cinema come non se ne erano mai viste. Il Gladiatore entra in sala con un urlo in mezzo alle persone, fa capire da subito che direzione vuole far prendere a questa giornata. Russell Crowe rifiuta l‘Idea di commentare delle clip della sua carriera con un moderatore decide di prendersi il pubblico di Roma aprendo il suo cuore. Noi di TAG24 abbiamo seguito l’evento.
Russell Crowe, un neozelandese a Roma
Russell Crowe ha svelato al pubblico di Roma quando è stata la sua prima volta sul grande schermo: ”Sono nato a Wellington, ho cominciato a recitare all’età di sei anni. Mia madre si occupava dei catering dei set cinematografici: un giorno vado a trovarla al lavoro e sono stato messo in mezzo perchè mancavano dei bambini per la serie Spy Force. Da quel momento non mi sono più fermato, ho iniziato un viaggio che continua oggi all’età di 58 anni”.
Un grido per i giovani a non smettere di lottare
“Non ho mai seguito una scuola di recitazione, il lavoro l’ho imparato sul campo”, spiega Russell Crowe al pubblico di Roma ”A 14 anni ho iniziato a suonare in una band, la musica è una mia passione ma non mi permette di pagare le bollette, chi dice che si può fare una cosa sola nella vita sbaglia.Non c’è nessun coraggio a stare seduto sul divano ad aspettare che il mondo bussa alla tua porta. Voi siete carichi di passioni, di interesse e di energia, non sprecatela, convogliatela verso quello che vi piace”.
Russell Crowe continua sul suo amore per il cinema: ”mio primo film l’ho girato quando avevo 25 anni ma prima di allora avevo fatto circa 2.000 performance dal vivo, tra teatro e musica, e nel frattempo svolgevo anche molti altri lavori, da barman a dj. Dopo tutta questa fatica sono entrato nel mondo del cinema: è stato un sogno che si è realizzato, un desiderio che bruciava dentro di me, ma che ho sempre tenuto nascosto”.
Russell Crowe a Roma svela il suo film che odia di più
Russell Crow parla di tre film fondamentali per la sua carriera: “Ogni singolo ruolo che fai è una sfida, da un punto di visita psicologico, tra le mie performance preferite il mio ruolo in A Beautiful Mind è quello che mi ha fatto impazzire di più. Abbiamo rappresentato gli aspetti fisici della patologia, con i vari tic che si sviluppavano, fino ai 16 che il protagonista aveva contemporaneamente. Da un punto di vista fisico Cinderella Man è stato il film più difficile. Abbiamo girato per sette settimane di cui 36 giorni sotto la pioggia di scena, mi ricordo che era inverno e l’acqua che mi veniva gettata era molto fredda”.
Il film che più di tutti lo ha deluso è un grande kolossal: ”Les Miserables è stata una delle più grandi esperienze della mia vita, andare sul set per cantare e recitare le cose che amo di più con degli attori e compagni di set importanti come Hugh (Jackman), Anne (Hathaway) e Samantha (Barks) è stato fantastico. Poi però quando ho visto il montaggio finale alla première, a metà film sono andato via: quello che è stato fatto in post produzione al mio personaggio non è stato granché. Il film è bellissimo, ma è stata una delusione quello che hanno messo di me nel film”.
Russell Crowe e i ricordi de Il Gladiatore di Roma
Russell Crowe ricorda il set de Il Gladiatore con Ridley Scott: ”Era stato terribile per me nel ’99, non conoscevo ancora bene Ridley e lui è cosi puntiglioso e maniacale. La scena in cui Massimo torna a casa lui voleva che io guardassi solo i piedi sulla pira, niente altro. Ricordo ancora che piansi cosi tanto che mi uscì il muco dalla faccia e toccai i piedi, tutti applaudirono ma lui volle comunque rifarla”. Poi un aneddoto su Joaquin Phoenix sua co-star nel film: ”All’inizio delle riprese de Il gladiatore, Joaquin Phoenix venne sul set per provare i costumi e dopo aver visto i vestiti disse al regista: ‘Che cavolo sto facendo qui? Ridley credo che qualcuno abbia fatto un errore, non sono nel posto giusto, ho visto i costumi, sono un ragazzino che viene della Florida, vestirmi con quel costume da gelataio a salutare le persone non è per me. Non so nemmeno cosa ci faccio qui’. Ci è voluta mezza giornata per tranquillizzarlo e toglierli quell’insicurezza. Poi lui ci ha regalato quella performance pazzesca e ce l’ha fatta”
Russell Crowe e la franchezza sullo starsistem
Russell Crowe a Roma lancia un monito per i giovani attori: ”Ricordate sempre che la sera prima potete stare ad una bella serata con produttori registi e una cena di gala, ma il mattino dopo potreste ritrovarvi ad affogare in una pozzanghera. State attenti alle persone che cercano di farvi un favore”.
Il prossimo appuntamento per Russell Crowe a Roma sarà alle 21 di questa sera all’Auditorium Conciliazione in cui presenterà in anteprima mondiale il suo nuovo film Poker Face.