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Pnrr progetti, Zabeo (Cgia):” Nessun impatto sul Pil”



Pnrr progetti, Zabeo (Cgia):” Nessun impatto sul Pil”

Pnrr progetti, Zabeo (Cgia):” Nessun impatto sul Pil”. Incredibile ma vero. Il Piano che doveva far rinascere l’economia italiana rischia di rivelarsi un buco nell’acqua. La Cgia di Mestre ha infatti pubblicato un documento, che evidenzia tutta una serie di problematiche riguardanti la spesa dei soldi previsti da Bruxelles, per poi giungere alla conclusione che non produrranno un granché dal punto di vista economico per il nostro paese.

Pnrr progetti, Zabeo (Cgia):” Nessun impatto sul Pil”

Entriamo nel merito. Come si legge dal documenti, pubblicato sul sito dell’associazione, dei 64,8 miliardi di euro di fondi europei di coesione messi a disposizione dell’Italia nel periodo 2014-2020, di cui 17 di cofinanziamento nazionale, poco meno della metà (29,8) dobbiamo ancora spenderli. Se non lo faremo entro la fine di quest’anno, la parte non utilizzata dovrà essere restituita. Questa è l’ennesima dimostrazione, sottolinea la Cgia di Mestre, che il nostro Paese fatica moltissimo a spendere entro i termini stabiliti i soldi che ci vengono messi a disposizione dall’UE. Paolo Zabeo, direttore del centro studi, intervenuto in diretta su Radio Cusano Campus ha evidenziato che “di fatto c’è un problema strutturale nel riuscire a spendere i soldi che ci arrivano da Bruxelles. C’è una difficoltà della nostra PA ad adattarsi alle procedure di Bruxelles e c’è una lentezza nella realizzazione delle nostre opere pubbliche. Per spendere tutti i 191 miliardi dovremmo spenderne 42 miliardi, ma facciamo difficoltà a spenderne 9 per i fondi di coesione“. Ci si chiede quindi come si farà per il PNRR, visto che. tra il 2021 e il 2026 dovremo investirne 191,5, pari a una spesa media che ne consenta l’utilizzo
complessivo di 42 miliardi di euro l’anno nel periodo 2023-2026. Ebbene, se, come evidenziato in precedenza, stiamo arrancando nel metterne a terra 9 di fondi UE all’anno, come faremo a spenderne addirittura 42 col PNRR, ovvero 4,5 volte tanto? 

Pnrr progetti:”Non riusciremo a spendere i soldi”

Carenze stutturali nella Pubblica Amministrazione, sembrerebbero essere la causa dell’incapacità di utilizzare i miliardi promessi dal Pnrr, ben 139, che secondo la Cgia non riusciremo a tradurre in progetti, perché come sottolinea Zabeo “è evidente che c’è un problema di fondo, non riusciremo a spendere tutti questi soldi perché il sistema Paese non riesce a mettere a terra tutte le opere. Secondo uno studio della Banca d’Italia una piccola pubblica richiede oltre 4 anni e 5 mesi, una grande opera richiede 11 anni.

L’esempio del Ponte di Genova

Ricapitolando, abbiamo ritardi, una burocrazia o per meglio dire una pubblica amministrazione che non sarebbe in grado di gestire il denaro derivante dal Pnrr e tempi infiniti per la fase di progettazione e realizzazione delle opere. Con solo un’eccezione, presa ad esempio da Zabeo che é quella del Ponte di Genova realizzaro da Renzo Piano in poco tempo, per un motivo molto semplice: “Renzo Piano regalò il progetto alla città.”  Capito? solo per questo si è fatto celermente. In Italia infatti spiega Zabeo “non è tanto la durata dei cantieri in senso stretto, che influisce sulla realizzazione delle opere, ma è la fase di progettazione che porta via quasi la metà del tempo necessario.”