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Mostro di Firenze. Paolo Cochi: “L’unico elemento certo per arrivare alla verità vera è il DNA”



Mostro di Firenze. Paolo Cochi: “L’unico elemento certo per arrivare alla verità vera è il DNA”

Crimini e Criminologia“, tutte le domeniche dalle ore 21 in diretta su Cusano Italia TV. Nella puntata di domenica scorsa sono stati approfonditi i recenti clamorosi sviluppi legati alla lunga vicenda del Mostro di Firenze. Infatti, i legali dei parenti di alcune vittime del serial killer che insanguinò la Toscana dal 1968 al 1985, e del nipote di Mario Vanni, stanno per chiedere la revisione delle sentenze del processo ai cosiddetti “compagni di merende”.

Le dinamiche del Mostro di Firenze

Tra strane sparizioni di atti e reperti e divieti, pare esistere una sorta di blocco al Palazzo di Giustizia di Firenze e in particolare in Procura; un blocco che non consente agli avvocati Antonio Mazzeo e Valter Biscotti di accedere agli atti dei processi. L’avvocato Antonio Mazzeo al microfono di Fabio Camillacci ha dichiarato: “Questa è una palese violazione delle norme del codice di procedura penale, l’art.116. Sembra quasi uno scaricabarile tra Corte d’Assise e Procura della Repubblica. Sta di fatto che nessuno provvede ad assumersi la responsabilità dell’accesso agli atti. Sembra quasi che si tema particolarmente la visione di questi documenti; soprattutto dopo aver scoperto che la cartuccia rinvenuta nell’orto di Pacciani era artefatta come accertato dai RIS”. Mentre il consulente di parte Paolo Cochi, ha detto che l’unica via d’uscita per arrivare a una verità vera sul Mostro di Firenze è il DNA.