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Medici a gettone la denuncia della Cgil



Medici a gettone la denuncia della Cgil

Medici a gettone, dopo la lettera denuncia dell’ Anac, in merito ai medici presi a sopperire le carenze di personale nelle strutture pubbliche e pagati anche 1.350 euro a turno, Radio Cusano Campus ha chiesto un parere al sindacato, che  sollecita l’intervento del ministro alla Salute. Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici e dirigentiSsn, è intervenuto sul tema ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente.

Medici a gettone la denuncia della Cgil

“Per noi è molto importante che finalmente si accendano i riflettori su una situazione così grave. Dal 2018 denunciamo la carenza dei medici nei pronto soccorso. Trovarono toppe inutili che non portarono a nulla. Andavano riviste le retribuzioni dei medici dei pronto soccorso, andava reso più attrattivo il lavoro nei pronto soccorso, e adesso ci troviamo in questa situazione perché l’hanno voluta costruire. Bisogna rivedere i posti letto negli ospedali, dare la possibilità di assistere le persone in modo dignitoso, evidentemente a qualcuno fa comodo usare i medici a gettone perché non vogliono trovare soluzioni strutturali.” Queste le dure parole utilizzate da Filippi sul servizio sanitario pubblico. Il sindacalista della Cgil si è poi soffermato sulla questione dei vincoli imposti alla spesa pubblica sottolineando che “noi oggi abbiamo ancora una mannaia che si chiama tetto di spesa per il personale, per cui non si può spendere più di quello che è stabilito, però si possono fare trucchetti manageriali mettendoli su un altro bilancio. Bisogna sbloccare il tetto di spesa per il personale, per fare contratti più dignitosi per chi lavora nei pronto soccorso. A qualcuno deve far comodo questo sistema di smantellamento del SSN, forse al privato”. Cosa fare quindi? investire sulla sanità, la cosa più semplice ma mai presa in considerazione.