Giuseppe Antoci, ex Presidente del Parco Nebrodi, ha parlato a Radio Cusano Campus in merito alla maxi processo che ha portato all’arresto di 91 persone. Un inchiesta che l’ha portato a vivere sotto scorta (tra le più dure in Italia), ma che lo fa sentire “pulito” quando la mattina si guarda allo specchio.
Le parole di Giuseppe Antoci sulla maxi processo Nebrodi
“Questa è una storia che nasce per proteggere 5 agricoltori che venivano vessati, nessuno pensava di scoperchiare quello che poi è venuto fuori. Il silenzio è stato devastante in questi anni. Quando c’è qualcuno che parla diventa nemico. Io ho il più elevato regime di protezione che esiste in questo Paese, è una vita complicatissima. Però c’è sempre un momento in cui tu, con alti e bassi, fai i conti con quello che avresti potuto vivere in alternativa. Si può morire in un attentato di mafia, ma muori una volta. Si può morire anche guardandosi allo specchio sentendosi sporco, a quel punto muori ogni giorno. Io penso che quello specchio dovrebbe essere il punto di riferimento per tutti.”