Marco Travaglio a Più Libri più Liberi protagonista di un incontro sulla situazione politica globale. Il direttore del Fatto Quotidiano ha parlato da un Auditorium gremito alla Nuvola Convention Center, lanciando delle vere e proprie bordate a tutti i protagonisti della scena politica attuale, da Mattarella fino a Mario Draghi, risparmiando forse solo Giuseppe Conte. Noi di TAG24 abbiamo avuto modo d’intervistarlo in esclusiva subito dopo il suo intervento, la nostra intervista esclusiva a Marco Travaglio.
Marco Travaglio libri firmati e incontro, nella nostra intervista “l’attacco” a Mattarella
Marco Travaglio riconosce l’importanza di Più Libri più Liberi una manifestazione cardine nel panorama italiano, dove ai nostri microfoni ha avuto modo di analizzare la situazione della Guerra in Ucraina che va avanti da molto più che lo scorso febbraio. Ai nostri microfoni il giornalista attacca Mattarella: “Certamente quando gli sento dire che è la prima guerra nel cuore dell’Europa dalla Seconda Guerra Mondiale mi permetto di rinfrescargli la memoria perché quando era vice premier nel Governo D’Alema nel 1999 ha contribuito a scatenare una guerra ancor più nel cuore dell’Europa perché hanno bombardato Belgrado per diverse settimane facendo gli stessi disastri dei russi in Ucraina. Non possiamo fare i moralisti e dare lezioni agli altri. Dopodiché il garante della Costituzione avrebbe dovuto evitare di firmare i decreti per mandare le armi perché violano palesemente la costituzione, come diceva la prima costituzionalista donna ad insegnare in università Lorenza Carlassare che è mancata proprio quest’anno. Lei ha fatto in tempo a dire che sono incostituzionali, quindi Mattarella non avrebbe dovuto firmarli”.
Putin e la ricerca di un accordo forzato sulla guerra
Nelle ultime ore il presidente della Federazione Russa ha dichiarato che un accordo bisognerà farlo, dopo le elezioni anche gli USA protendono per questa soluzione e forse l’unico che non vuole la pace è Zelensky stesso: “Noi lo abbiamo illuso che a furia di armi avrebbe riconquistato tutti i territori e le regioni, più la Crimea occupata da Putin nella guerra precedente. È un obiettivo che il capo di stato maggiore americano ha dichiarato poco credibile. Ora che si sono convinti gli americani, i cinesi lo sono sempre stato, anche Putin si è convinto di arrivare a un compromesso che tutti conoscono: la Crimea è sempre stata Russa, il Donbass una regione speciale russofona stile Trentino Alto Adige e l’Ucraina nell’Unione Europea con un impegno preciso alla neutralità e a non entrare mai nella Nato. Se gli ucraini vogliono continuare a combattere l’Occidente gli dirà di farlo con le loro armi”.
Trump non rinviato a giudizio e il cambiamento per la politica USA
Trump è stato assolto dal giudice federale e non andrà a processo, Marco Travaglio a Più Libri più Liberi analizza per noi questo aspetto fondamentale della politica internazionale: “L’idea che Trump possa essere sconfitto per via giudiziaria fa abbastanza ridere, Trump va su nei sondaggi perché Biden è rincoglionito e gli americani in un momento come questo rimpiangono un presidente che si occupava del fronte interno. Trump è il presidente migliore per gli USA, ma il migliore degli Europei perché non impiccioni come Obama e Biden. Agli americani l’idea di ritornare a vedere le bare dei soldati che tornano in America è terribile e non vogliono più vederli. Si sentono più tutealati da Trump che da Biden, ma se i democratici trovassero un candidato migliore degli interventisti e più giovane di Biden lo batterebbero. Trump non si batte per via giudiziaria, anche perché che sia un trafficone e un malfattore lo sanno tutti”.