Lino Guanciale è un nome di garanzia per la Rai ed è sembrato naturale che il servizio pubblico gli affidasse il ruolo del protagonista in Sopravvisuti, raccontato come un vero e proprio kolossal come ci ha svelato nella nostra intervista. L’attore dunque dopo il grande successo de Il Commissario Ricciardi torna e delle repliche di questa estate de La Dama Velata torna in prima serata e lo fa con un cast di grandi nomi per raccontare la storia di un gruppo di sopravvisuti ad un naufragio al largo del mare di Genova. Noi di TAG 24 abbiamo avuto modo di conversare con Lino Guanciale su questa nuova sfida, ecco cosa ci ha raccontato nella nostra intervista esclusiva.
Lino Guanciale, siamo qui per presentare Sopravvisuti una serie che ci è stata anticipata come un vero e proprio kolossal sul modello di Manifest e Lost.
“Il paragone è da far tremare le vene ai polsi, sicuramente è un grande investimento ambizioso fin dalla cura con cui è stata costruita la sceneggiatura e per la macchina produttiva. Speriamo di essere stati efficaci tanto così rispetto a quanto lo siano stati queste references che hai citato. Il nostro non è soltanto un racconto di mistery intorno al mare come accade in Manifest e Lost. Un’altra reference che butto sul piatto è Homeland, tornare a casa quando tutto è cambiato e non poterlo rivelare a nessuno. Questo porta l’azione non soltanto all’esterno, ma soprattuto all’interno dei personaggi. Credo che il vero romanzo d’avventura sia all’interno e questa è la nostra particolarità”
Ci ha sorpreso scoprire dal regista che avete girato poco in esterna benché uno possa pensare il contrario, quanto ti ha sorpreso dover recitare in una nave ricostruita completamente in studio? È un qualcosa che si fa nelle produzioni estere.
“Mi ha sorpreso con grande felicità, sono stato felicissimo di vedere un così grande investimento per questa storia. Questo ha spronato tutti noi del gruppo vacanze naufraghi a fare il massimo per essere all’altezza. Quando vedi che per girare le scene del naufragio è stata ricostruita una barca ancor più grande di quella usata per le frequenze in mare aperto con una piattaforma che la fa vasculara sia con bonaccia che tempesta alta dieci metri ti senti chiamato a fare il meglio possibile il tuo lavoro”.
Ti è mai capitato, metaforicamente parlando, di recuperare da un naufragio nella tua carriera?
“Credo che a tutti quanti nella vita abbiano un’esistenza solcata da successi più piccoli o grandi, fallimenti piccoli o grandi. Tutto è un anello solcato dentro una catena che è il tuo percorso, tutto sommato decidi tu dove va”.
Lino Guanciale moglie, figlio e vita privata del protagonista di Sopravvisuti
Andiamo a scoprire qualcosa in più su Lino Guanciale, il protagonista della nostra intervista. L’attore è fortemente impegnato nel sociale come dimostra il suo impegno con l’Unicef ed in tante altre iniziative umanitarie. La sua formazione teatrale, unita alla grande popolarità che gli hanno regalato le fiction Rai, fanno di lui uno degli interpreti più seguiti sui social con i fan che fanno di tutto per incontrarlo anche dopo i tanti spettacoli di cui è protagonista. Lino Guanciale nel frattempo si è anche sposato con Antonella Liuzzi, diventata sua moglie nel 2020, che lo ha reso anche padre del suo primo figlio Pietro nato nel 2021. Nonostante questo però Lino Guanciale non ha diminuito i suoi impegni lavorativi, ma questo non gli impedisce di essere un padre affettuoso e ha anche pubblicato il libro Inchiostro, ispirato proprio dalla nascita del suo piccolo. Da accanito lettore, passione che ha spesso condiviso sui suoi social, ora Lino Guanciale è diventato anche scrittore e staremo a vedere se riuscirà ad ottenere lo stesso successo della recitazione.