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Legge sul fumo, parla Sirchia: “La gente capisce che è fatta per il loro bene”



Legge sul fumo, parla Sirchia: “La gente capisce che è fatta per il loro bene”

Legge sul fumo, parla Sirchia: “La gente capisce che è fatta per il loro bene”. Il prof. Girolamo Sirchia, ex ministro della Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”  su Radio Cusano Campus. Non un Ministro qualsiasi, ma uno dei pochi ad aver lasciato un segno indelebile nella storia delle legislature della nostra Repubblica. La legge Sirchia ha infatti modificato  strutturalmente le abitudini degli italiani rispetto al consumo delle sigarette. Una legge coraggiosa, che andava a confliggere in primis con gli interessi delle potenti multinazionali del tabacco, poi con quelli altrettanto importanti del mondo della ristorazione italiana. Poi non da poco, gli interessi dei fumatori. Abituati ad accendersi la sigaretta al cinema e nei ristoranti, un rito che accompagnava le proiezioni e le serate tra amici. La legge Sirchia cambiò queste abitudini, ora non si fuma neanche in casa e si sfida freddo e maltempo per non fumare a contatto con gli altri.

Legge sul fumo, parla Sirchia: “La gente capisce che è fatta per il loro bene”

A Radio Cusano Campus l’ex Ministro della salute spiega le ragioni di quella rivoluzione. La sua legge fu infatti contestata da alcuni esponenti della cultura liberale, che sostenevano la tesi che lo Stato non può imporsi sulla libertà di scelta anche in ambito salutistico dei cittadini: “Liberale sì, capisco, però non capisco quando la collettività deve sostenere i costi di questa liberalità anche se non fuma. Tutti i costi economici e di salute che devono sostenere coloro che non fumano e subiscono gli effetti del fumo degli altri non è liberale. Si paventano terribili sciagure se questa legge venisse approvata, posti di lavoro che si perdono, all’epoca si diceva: licenzieremo chissà quanto personale nei ristoranti, alla fine non è successo nulla di tutto questo. La gente capisce benissimo quando le leggi sono fatte per il bene pubblico”.

Legge sul fumo : “Gli italiani hanno capito”

Ora tocca la Ministro della salute Orazio Schillaci, che vuole proibire il fumo di sigaretta e sigaretta elettronica anche all’aperto, in contesti particolari e di assembramento :“I dati sono cresciuti a sfavore del fumo, man mano la scienza ha dimostrato che i danni che provoca l’assuefazione a questa droga, la nicotina, è nociva per chi fuma e per chi non fuma. Malgrado in Italia si fumi ancora, gran parte della popolazione ha capito che l’intenzione della mia legge era di migliorare la vita di tutti. Ovviamente non tutti la pensano così, però mi sembra che la maggioranza degli italiani l’abbia capito. Devo dire però che non vengono fatti controlli sui luoghi di lavoro da parte delle Asl e che i contro delle forze dell’ordine, a parte i Nas, sono inesistenti. Malgrado non vi siano sanzioni, la consapevolezza della popolazione mantiene viva questa regole.
 

La salute pubblica é la priorità

Il cambiamento normativo passa ineludibilmente per quello culturale. Sirchia ne è convinto e lo dimostra evidenziando il ruolo dei cittadini su questa tematica: “E’ proprio il rapporto tra le persone che ha cambiato le cose. La salute pubblica è la prima cosa che deve essere assicurata. Essendo un convinto sostenitore della salute pubblica, si vede che la minaccia più grave alla salute pubblica è il fumo di tabacco, cui seguono lo smog, l’alcol, ecc… Il principio è: vuoi fumare? Fuma, ma non addosso a me. Il primo passo è quello lì, infatti la legge passò perché si appellò a questo principio”.