La Vita Bugiarda degli Adulti Valeria Golino grande protagonista della nuova serie originale Netflix e noi l’abbiamo incontrata proprio per parlare del suo personaggio. Zia Vittoria è una donna molto diversa da lei, che pur da napoletana ha dovuto lavorare in modo intenso per vestirne i panni. Un lavoro lodato dalla stampa e che il pubblico potrà apprezzare da domani 4 gennaio su Netflix.
La vita bugiarda degli adulti Valeria Golino intervista, l’attrice nel nostro incontro sul suo approccio al personaggio
Valeria Golino spiega quale sia stata la prima sfida in assoluto per approcciarsi al personaggio di Zia Vittoria: “Raccontare come un attore si prepari a una parte magari anche lontana rispetto a quanto fatto prima è sempre noioso. Ho lavorato sul linguaggio, anche se io sono napoletana era lontana da me, sul corpo sui movimenti. Ho sempre paura di non essere pronta. Mi sono preparata per mesi a suonare la fisarmonica per finta. Prepararsi è stato un periodo pieno di ansia perché Edoardo De Angelis non mi diceva mai molto. Ha fatto in modo che avessi persone speciali che mi preparassero alla parte, come la mia coach di napoletano. Ma era misterioso fino al momento in cui non abbiamo iniziato a lavorare. Poi però ho scoperto che era un suo modo di conoscermi, mi stava odorando”.
Il retroscena con Domenico Procacci
Valeria Golino spiega di aver parlato con il produttore Domenico Procacci de La vita bugiarda degli adulti ben prima che le è stato assegnato il ruolo: “Prima ancora di sapere che vi avrei lavorato, parlavo con Domenico Procacci del romanzo che avevo appena letto. E io gli dissi quanto il personaggio di zia Vittoria è un personaggio enorme, forte e che se avessi avuto un seno enorme l’ avrei fatta volentieri. E sette mesi dopo mi propongono il ruolo. Abbiamo fatto tutto il possibile per il seno”, ha sottolineato ridendo.
L’attore deve essere un bravo bugiardo
Valeria Golino sottolinea come un attore deve essere un bravo bugiardo per eccellere nel suo lavoro: “Un bravo attore non deve essere un bravo bugiardo ma per la maggior parte delle volte lo è. Io a lungo ho pensato che zia Vittoria non fosse bugiarda, poi ho capito che in realtà lo è. Credo che la bugia talvolta è necessaria e in quel caso se serve la dico bene.”