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L’ombra di Caravaggio di Michele Placido con Riccardo Scamarcio: “Lui come Elvis Presley”



L’ombra di Caravaggio di Michele Placido con Riccardo Scamarcio: “Lui come Elvis Presley”

L'Ombra di Caravaggio esce al cinema il prossimo 2 novembre, noi abbiamo partecipato all'anteprima presso la Festa del Cinema di Roma.

L’ombra di Caravaggio esce al cinema il 3 novembre ed era uno dei titoli più attesi in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Cinque anni di lavoro sul set per realizzare un’opera maestosa dal punto di vista della ricostruzione, meno da quello di sceneggiatura ed interpretazione in particolare a causa di Riccardo Scamarcio, che paga in modo evidente il confronto con un mostro di bravura come Louis Garrel. L’ombra di Caravaggio esce dai canoni classici del biopic, con Michele Placido che sceglie di proporre quasi un mistery con il personaggio fittizio dell’ombra che  indaga per scoprire cosa c’è dietro l’artista sublime che trasformava le prostitute in madonne rendendole eterne bei suoi capolavori.

L’Ombra di Caravaggio uscita e progetto, le parole di Michele Placido

L’ombra di Caravaggio è un progetto iniziato molto prima che Michele Placido decidesse di realizzarlo, come ha svelato lui stesso nell’incontro che abbiamo avuto con lui: “Quattro anni di lavoro sofferti. Dal momento che abbiamo ripreso a girare, dopo la pandemia, non guardavamo al futuro con sfiducia anzi sapevamo di avere tra le mani un gioiello e abbiamo continuato a preservarlo. L’ultimo anno e mezzo di lavoro è stato ancora più interessante tra il montaggio e la scelta della musica. Non è una biografia di Caravaggio ma qualcosa di più. Questo film ha una maturazione antica nata 53 anni fa da parte mia sotto la statua di Giordano Bruno. Ero un ragazzo rivoluzionario che aveva voglia di impegnarsi nella politica e noi artisti parlavamo all’ombra di Giordano Bruno e un giorno abbiamo scritto un progetto in cui Caravaggio incontrava proprio Giordano Bruno”. 

L’ombra di Caravaggio e il divieto della Chiesa  

Michele Placido svela poi una delle difficoltà più dure di questo progetto: “Ho ripreso il progetto 5 anni fa solo che avevo bisogno di un’idea ed è arrivato il personaggio di Ombra. Io sono convinto che Caravaggio facesse delle vere e proprie prove teatrali e aveva i suoi attori che erano proprio quelle prostitute, compagne della sua vita. La chiesa ci aveva chiesto il copione, ma lo hanno rimandato indietro. Ci siamo spostati su Napoli perché sapevo di queste curie che davano la possibilità di girare. Lo scenografo ha fatto ricostruire la maggior parte dei quadri uguali a quelli che sono a Roma. Le chiede romane e napoletane sono gemelle, anche se ovviamente gli interni sono stati ricostruiti, ma nessuno se ne è accorto, certo è che abbiamo dovuto stringere i campi”.

Riccardo Scamarcio e il suo Caravaggio rock and roll

Riccardo Scamarcio racconta come è stato interpretare Caravaggio, ma anche e soprattutto l’uomo Michelangelo Merisi che tutti chiamano Michele: “Non avevamo molti elementi per capire come fosse. Avevamo poco da imitare ma piuttosto da immaginare. Siamo due provinciali e siamo arrivati a Roma mossi da una passione molto forte. Il mio riferimento era Elvis Presley. La pittura all’epoca era il mainstream, i quadri erano potentissimi perché parlavano alla coscienza delle persone. Lui ha parlato dei santi partendo da un fondo nero, cosa mai successa. È incredibile per come usa la luce, noi ci siamo concentrati a raccontare la vita del personaggio e ho cercato di dargli quella luce che è la stessa che ho io quando mi infervoro e vado controcorrente. Oltre a questo ho voluto dargli anche un lato fragilissimo perché nei grandi artisti questo dualismo è fondamentale”, poi cita Carmelo Bene che ha voluto inserire personalmente in sceneggiatura con una frase che identifica bene il grande pittore “Voi applaudite l’ovvio”.

L’ombra di Caravaggio, su tutti Isabelle Huppert

Attrice meravigliosa e di straordinario magnetismo Isabelle Huppert è Costanza Colonna, quasi una madre che intreccia poi un rapporto passionale con Caravaggio: “Costanza è un personaggio incredibile, lei conosce Caravaggio da quando è bambino e lo accompagna nelle fasi della sua vita maturando per lui un amore che cambia nel tempo. Lei riconosce la portata politica delle sue opere e ci si riconosce. Ci siamo chiesti che cosa farebbe oggi Caravaggio, forse si allontanerebbe dalle sue esigenze artistiche e si schiererebbe con i miserabili oppure farebbe il fotoreporter in zone di guerra, come dice Michele”.

L’ombra di Caravaggio nel volto e nel corpo di Louis Garrel

Louis Garrel interpreta tutto ciò contro cui il Caravaggio ha combattuto, rappresenta quella stessa chiesa che dopo averne esaltato le doti che ancora oggi risplendono nelle chiese lo ha lasciato morire condannandolo a morte: “Non ho fatto il battesimo, non sono cattolico ma la cosa che mi interessava di più è vedere un film sul più grande pittore classico e capire come lui era considerato. La storia di un artista che è diventato un classico, questa era la cosa che mi interessava. Il mito di Caravaggio, il contrasto tra la bellezza dei suoi quadri divini e la leggenda attorno alla sua vita umana. Era una vita più che violenta, lui ha ucciso un uomo. Siamo tutti più o meno reazionari come l’ombra. Il fronte della long guard sociale e artistica è l’ombra, che vuole che le cose vadano fatte in un certo modo. L’Ombra è un prete integralista, è un fascista. Il fascismo nasce dalla paura e dal conformismo. Ho cercato cosa ci fosse di fascista dentro di me e ho preparato il personaggi così”.

L’ombra di Caravaggio e le donne dell’artista 

Nel cast internazionale spicca anche la presenza di Micaela Ramazzotti che ne l’Ombra di Caravaggio interpreta forse la donna a cui più di tutti si legò sentimentalmente: “Il personaggio di Lena è quello di una prostituta che ha avuto un bambino. Caravaggio immagina subito la messa in scena della Madonna con il bambino è affascinante questa unione tra sacro e profano”, mentre  Lolita Chammah è la prima folgorante musa, una prostituta che ha trovato tra i perseguitati curati da Filippo Neri: “Anna era una prostituta, è un personaggio terrestre e organico ma attraverso lo sguardo di Caravaggio è diventata santa. Lui era capace di dare luce al buio”

L’ombra di Caravaggio quando esce al cinema, uscita dopo l’anteprima

L’Ombra di Caravaggio di Michele Placido con Riccardo Scamarcio arriverà nelle sale a partire dal prossimo 3 novembre distribuito da 01Distribution.