Influenza australiana bambini, l’epidemiologo Ciccozzi spiega : “Controllare la febbre e informare il pediatra”. Più del covid, il mondo scientifico e sanitario sta tenendo sotto controllo con particolare attenzione la situazione del virus influenzale australiano. Il virologo Fabrizio Pregliasco, ha parlato di un rischio di 20 mila morti a causa di questo virus, ma preoccupa anche la situazione dei bambini. Si registra infatti un dato che da 15 anni non si palesava, rispetto al rapporto influenza minori.
Influenza australiana bambini, l’epidemiologo Ciccozzi spiega : “Controllare la febbre e informare il pediatra”
Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Biomedico di Roma, è intervenuto questa mattina nel contenitore d’informazione sull’attualità “L’Italia s’è desta”, in onda sull’emittente Radio Cusano Campus, spiegando che “Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Biomedico di Roma, è intervenuto questa mattina nel contenitore d’informazione sull’attualità “L’Italia s’è desta”, in onda sull’emittente Radio Cusano Campus, spiegando che ” l’australiana è arrivata un paio di settimane in anticipo rispetto a quello che era normalmente previsto. Ma se dovessimo fare un paragone tra il Covid e l’influenza di oggi, l’influenza vince ai punti per quanto riguarda i sintomi.”
Influenza australiana bambini, la situazione preoccupa
All’ospedale Bambino Gesù di Roma nelle ultime due settimane si sono registrati circa 400 accessi al pronto soccorso, generati dall’influenza, che secondo i dirigenti medici dell’ospedale pediatrico rappresentano numeri da record. Per Massimo Ciccozzi la situazione va sicuramente tenuta sotto controllo, ma senza farsi prendere dal panico :”Quello che può preoccupare la famiglia sono i
bambini piccoli perché loro ancora peggio non hanno il sistema immunitario allenato. Per questo quando un bambino ha 39 di febbre i
genitori si preoccupano e vanno in ospedale, ecco perché gli ospedali si intasano. Bisogna ascoltare solo il pediatra di famiglia, è lui che deve dire se serve che il bambino vada in ospedale”
Ospedali in allarme per l’influenza australiana dei bambini
Un’altra eccellenza della sanità italiana, l’ospedale Meyer di Firenze, racconta di un’affluenza fuori dal normale, tanto che si è resa necessaria un’operazione di ampliamento dei posti letto, per accogliere i bambini che lamentano in modo particolare difficoltà respiratorie. Tra l’altro si registra una situazione complessa a causa della compresenza del virus scinciziale con l’influenza che rende il quadro difficile.
Influenza australiana, le indicazioni del Prof. Ciccozzi
Sul picco di influenza australiana, Massimo Ciccozzi, che ricordiamo é uno dei più autorevoli epidemiologi italiani, da una parte rassicura gli italiani, dall’altra non sottovaluta l’aggressività dei sintomi del virus, che in questi termini sembrano essere molto più pesanti di quelli del covid. Le preoccupazioni dell’epidemiologo si sintetizzano in questo modo: “Ci dobbiamo preoccupare nella giusta misura, dobbiamo bere molto, prendere una tachipirina quando la febbre è molto alta. Noi non vediamo virus respiratori da due anni
perché abbiamo avuto i mezzi di prevenzione del Covid. Il nostro sistema immunitario non era più abituato. Ecco perché abbiamo tanti contagi.”
Servizio sanitario di nuovo sotto stress
Oggi i dati pubblicati dal Ministero della salute sul covid, mostrano una situazione dei contagi sotto controllo, ma un aumento dei ricoveri, che come sempre rappresenta un campanello dall’allarme per la tenuta del servizio sanitari nazionale. Il Prof. Ciccozzi, conosce bene la situazione, e sulla sanità impegnata nelle cure afferma che “c’è una maggiore attenzione mediatica rispetto ai virus respiratori. Siamo stati fin troppo faciloni in passato. Il Sars Cov 2 almeno questo ce l’ha insegnato, solo questo finora, perché per il resto di riforme sanitarie non ne ho sentito parlare. La prossima pandemia ci farà del male perché andremo ad inseguire il virus, anziché anticiparlo”.