Inchiesta Covid, Avvocato Locati:”Amareggiati, ma la verità é scritta”. La Procura di Brescia ha chiesta l’archiviazione per l’ex Presidente del consiglio Giuseppe Conte e l’ex Ministro della salute Roberto Speranza. Accusati di omicidio colposo, per la gestione della prima fase della pandemia, quella dei primi mesi del 2020. Dopo gli interrogatori, i pm di Brescia hanno ritenuto soddisfacenti le ricostruzioni di Conte e Speranza. Non sono ivece soddisfatti i familiari delle vittime del Covid, parlano di oltraggio alla memoria dei loro cari.
Inchiesta Covid, Avvocato Locati:”Amareggiati, ma la verità é scritta”
Inchiesta Covid e la verità storica secondo la Locati
L’indagine verte in primo luogo sulla mancata istituzione della zona rossa nei comuni di Alzano Lombardo e Nembro . Li si registrò durante la pandemia una delle situaioni più tragiche, con tantissimi morti per covid. La battaglia giudiziaria dei familiari di quelle vittime parte da quella situazione, dalla necessità di non lasciare al fatalismo la genesi di quella situazione. Per questo Consuelo Locati non perde fiducia nella giustizia : “Noi confidiamo sempre nella giustizia e confidiamo che il tribunale dei ministri valuti le risultanze di 3 anni d’indagine della procura di Bergamo. Mi lascia un po’ perplessa che in 15 giorni si siano analizzate migliaia di pagine e si sia arrivati a questa conclusione. La verità storica è già contenuta nelle informative della Procura di Bergamo basate su dati oggettivi, se davvero si arrivasse attraverso il tribunale dei ministri a chiedere un’archiviazione forse questo percorso per andare alla ricerca di una verità potrebbe essere compromesso.”
L’Italia delle emergenze
Quando si prova a sottoporre all’Avvocato Locati, il tema, non astratto della situazione emergenziale, di uno tsunami pandemico imprevedibile, la reazione è quasi stizzita, in quanto, spiega la Locati, “siamo stati presi dal panico in una situazione emergenziale, ma il problema è che non ci dovevamo trovare in una situazione di panico perché non eravamo pronti. Se ci fosse stata la volontà delle istituzioni di mettersi davanti ai cittadini per dire: abbiamo sbagliato, chiediamo scusa, ai familiari probabilmente sarebbe anche bastato questo per ricostituire un rapporto di fiducia e trasparenza. Questo non c’è stato e il fatto di continuare a negare e a dare versioni che non corrispondono ai fatti è chiaro che non può soddisfare non solo noi, ma nessun cittadino”.