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Il Grande Gioco, Giancarlo Giannini intervista: ”Non amo il calcio, mi scateno solo per un’occasione”



Il Grande Gioco, Giancarlo Giannini intervista: ”Non amo il calcio, mi scateno solo per un’occasione”

Il Grande Gioco Giancarlo Giannini intervista video sulla sua passione per il calcio ed il retroscena sui Mondiali.

Il Grande Gioco Giancarlo Giannini è il grande protagonista, il re del calciomercato nei panni di un personaggio che potrebbe ricordare per la qualità nelle negoziazioni Adriano Galliani. Una Serie dove il calcio è il pretesto per raccontare un thriller dal ritmo perfetto, una serie originale Sky che appassionerà anche chi non è così amante del pallone. Noi abbiamo raccolto le parole del leggendario Giancarlo Giannini.

Il Grande Gioco, Giancarlo Giannini e quell’incontro casuale 

Il Grande Gioco è stato presentato al Teatro Eliseo e Giancarlo Giannini scherza subito: “Non sapete quante volte sono stato su questo palco, anche da prima di te” scherza parlando di Luca Barbareschi. L’attore non sapeva se accettare il ruolo: “Io non ho capito nulla del personaggio, non volevo fare questo personaggio e ho fatto moltissimi appunti ai registi. Alla fine mi ha convinto Luca Barbareschi che mi ha dato il doppio del denaro (scherza ndr) . Sono stato fortunato. Andavamo in un famoso ristorante Giannino frequentato dai giocatori. Li ho incontrato due procuratori e ho chiesto loro dei consigli. Mi hanno spiegato che tutto doveva sembrare ambiguo per andare bene. L’ho inventato scena per scena”. 

Gli aspetti più belli de Il Grande Gioco

Giancarlo Giannini loda il lavoro fatto ne Il Grande Gioco dai due registi Fabio Resinaro e Nico Marzano: “Questo spettacolo ha un bellissimo ritmo. Poi però è strano perché reciti una recita con un regista e quella dopo con un altro. Le scene sono molto ritmate e ci sono moltissimi colpi di scena con morì drammatiche. Io vivo nella demenza senile che è facile alla mia età e mi rifugiavo li, è stato difficile. Ci sono molte partite, 11 videocamere mentre io con Tony Scott ne ho usate 45”.

Giancarlo Giannini sui mondiali e quel documentario della Juve 

Momento esilarante quando chiediamo al grande Giancarlo Giannini di quando aveva partecipato al documentario Juventus Story: “Non ricordo di aver mai fatto niente del genere, però sai ho fatto tante cose magari alcune le ho rimosse”, per poi aggiungere sull’essere tifoso “Non sono un tifoso, mi piace ogni tanto vedere le partite perché rappresentano sullo schermo l’unico momento di verità e ritengo siano l’unica cosa bella da vedere in tv. Non sai mai cosa può accadere. Se il cinema rappresenta la finzione il calcio è la verità, come fare un documentario”, poi spiega che si scatena ai MondialiIo sono un appassionato di questa competizione, lì divento un grande tifoso e salto pure sulla sedia. In genere nelle altre occasioni non guardo le partite non avendo una squadra e non essendo appassionato”.