Matilde Gioli Fernanda Wittgens un’interpretazione intensa che il pubblico di Rai 1 potrà vedere stasera in tv. Un film dedicato alla vita dlela prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, un ruolo prestigioso perché le garantiva la sovrintendenza degli innumerevoli musei della Lombardia. La prima volta di una donna in un ruolo tanto prestigioso per l’arte che l’attrice ha riproposto sullo schermo con cura cercando di regalare una verità al pubblico. Il film non si limita però a raccontare della carriera artistica, bensì andrà in profondità anche sull’aspetto umano visto che Fernanda Wittgens salvò moltissimi ebrei nascondendoli all’interno dei camion dietro le opere d’arte. Un’opera la sua che le è valsa il riconoscimento di “Giusta tra le nazioni”. Matilde Gioli racconta in esclusiva a TAG24 le sue emozioni per questa sua prima volta da protagonista assoluta in un film.
Matilde Gioli Fernanda Wittgens, una prima volta da protagonista assoluta
Matilde Gioli si sofferma su una duplice difficoltà nel portare sullo schermo Fernanda Wittgens, perché oltre che essere una donna realmente esistita per lei è stato il primo ruolo da protagonista assoluta dopo tante fiction e film con un cast corale: “Interpretare un personaggio realmente esistito porta con sé responsabilità, io ho sentito subito l’esigenza di dare maggiore attinenza possibile alla realtà a questa donna. Non ho potuto parlarle, ma l’ho incontrata attraverso dei testi e delle biografie ben scritte come “L’Allodola”. Anche il regista ha fatto un lavoro di ricerca incredibile aiutandomi a tornare indietro nel tempo per poter parlare di come fosse davvero questa donna: come si pettinava, come si vestiva, come parlava, a che ora faceva colazione. È stato un lavoro come non mi era mai capitato prima, ho amato fare questo personaggio e mi piacerebbe continuare a dar vita a personaggi storici che hanno cambiato il mondo di cui sappiamo poco”.
La bellezza dell’arte e la strada tracciata per molte donne
“Si la bellezza salverà il mondo“, risponde sorridendo Matilde Gioli quando le chiediamo della forza dell’arte “parliamo di un concetto di sentimento piuttosto che un canone. La bellezza è negli occhi di tutti noi ed è soggettibile. La cosa bella fa nascere in noi un sentimento di amore, pace, tranquillità. Ci rende centrati, la bellezza è reagire tirando fuori il meglio di sé“. L’attrice poi si sofferma su come Fernanda Wittgens sia stata pioniera per tante donne, che oggi sono in posti di assoluto prestigio come I Musei Vaticani o la Galleria Borghese a Roma: “La situazione in cui lei è diventata direttrice della Pinacoteca non è stata delle migliori perché Ettore Modigliani era stato mandato via dopo non essersi iscritto al partito. Lei aveva dimostrato talmente tanta fame di sapere e gusto che lui ha fatto un gesto memorabile dandole la direzione. Forse ci voleva un esempio, dovevamo far vedere che una donna era perfettamente di essere a capo della direzione di qualcosa. Lei ha cambiato tantissimo nel modo di lavorare, dalla conservazione dei quadri fino alla disposizione delle luci. Lei ha fatto capire che una donna poteva farlo”.
L’esperienza del reality show per Netflix e l’attesa per DOC 3
Matilde Gioli è stata anche protagonista di un esordio alla conduzione con il reality di Netflix Summer Jobs: “In realtà sicuramente l’esperienza di Fernanda è stata molto impegnativa e venivano trattate tematiche che richiedevano attenzione e serietà. L’esperienza del reality con Summer Jobs è stata invece divertentissima, non ho mai avvertito la fatica e non ho mai sofferto il ruolo o la responsabilità di essere conduttrice. Alla fine grazie al team di autori siamo riusciti a farlo al meglio“, mentre ci conferma che presto tornerà a vestire i panni della Dottoressa Giordano “Può essere che ci rivedremo per DOC”, conferma con il sorriso che la contraddistingue sempre.