Barriere architettoniche, ancora troppe nelle grandi città. “Chi vive in una grande città sa che le barriere sono tante: non solo architettoniche ma anche sensoriali per chi ha disabilità diversa da quella motoria” le parole della giornalista Eleonora Selvi, esperta di Healthy ageing, nella trasmissione Società Anno Zero, condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, lasciano pochi dubbi. “Pensiamo alle persone ipovedenti o ipoacutiche, oltre a chi ha disabilità motorie, ed alle grandi difficoltà che incontrano ogni giorno per spostarsi nelle città Italiane. Gli amministratori dovrebbero tener conto di queste tematiche e fare dell’abbattimento di ogni tipo di barriera e dell’inclusività una priorità assoluta. Molto è stato fatto, rispetto al passato, ora bisogna provvedere anche nei centri più grandi.” Grazie ai Peba, i piani per l’abbattimento delle barriere architettoniche, molti sindaci annunciano le strategie di cambiamento nella mobilità cittadina; come nel caso di Fasano in cui per la realizzazione del Piano sarà previsto un incontro con cittadini e associazioni del terzo settore per presentare progetti, condividere di idee, proposte, suggerimenti.
Barriere architettoniche, 12 mln alle Regioni per abbatterle
La Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio 2023 n. 2 ha pubblicato il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’Ufficio per le Politiche in favore delle persone con disabilità del 10 ottobre 2022 che recita: “Attribuzione alle regioni e province autonome delle risorse per la progettazione di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il finanziamento di un progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità”. Le Regioni potranno aderire ad un fondo di 12 milioni di euro (https://www.tag24.it/459532-eliminazione-barriere-architettoniche-risorse-regioni-12-milioni/) da destinare alla realizzazione dei Peba.