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Tag: verdure

Goloso e super filante: il tortino di zucchine al forno, anche light

Croccante fuori, morbido e filante dentro: il tortino di zucchine al forno è un piatto unico davvero irresistibile, che piace sempre a grandi e piccini. Se poi pensate che è anche facilissimo e si può realizzare il giorno prima… beh, davvero non avete più scuse!

Gli ingredienti sono semplici e quasi sempre già presenti in dispensa. Ecco quali sono:

  • Zucchine 850 gr
  • Formaggio filante 120 gr
  • Prosciutto cotto 90 gr
  • Pangrattato 40 gr
  • Olio evo 30 ml
  • Paprica dolce
  • Sale
  • Pepe

La ricetta passo passo

Una volta recuperati tutti gli ingredienti necessari per preparare il tortino di zucchine al forno, è tempo di mettersi all’opera. Per prima cosa lavate le zucchine e poi tagliatele a rondelle dello spessore di circa mezzo cm. Mettetele in una ciotola capiente e conditele con paprica, sale, pepe e una bella spolverizzata di pangrattato. Mescolate bene in modo da distribuire il condimento, poi irrorate con l’olio e infine mescolate ancora bene il tutto con le mani, in modo che il condimento si distribuisca in modo uniforme.

Trasferite metà delle zucchine in una teglia foderata con carta forno e unta con un filo d’olio: dovete formare sul fondo un primo strato di zucchine, disponendole in modo da non lasciare buchi. Ricopritele quindi con le fette di prosciutto cotto e, sopra di queste, posizionate le fette di formaggio a intervalli regolari, ricoprendo del tutto il prosciutto.

Versate sopra al formaggio le zucchine rimanenti, formando uno strato, quindi cospargete la superficie con altro pangrattato, un giro d’olio e dei tocchettini di burro, fondamentali perché si formi la crosticina croccante in superficie. Cuocete infine in forno statico a 180 °C per 40 minuti.

Anche con le zucchine grattugiate

Il tortino di zucchine al forno si può preparare anche seguendo una ricetta più veloce, che prevede di grattugiare direttamente le zucchine nell’impasto. Quello che vi serve è:

  • 800 g zucchine
  • 300 g ricotta
  • 100 g parmigiano reggiano
  • 100 g pangrattato
  • 2 uova
  • Sale
  • Pepe
  • Pangrattato
  • Olio evo

Per prima cosa lavate bene le zucchine, spuntatele e grattugiatele ancora crude. Strizzatele bene con le mani, in modo da far perdere loro tutta l’acqua di vegetazione, e poi mettetele in una ciotola. Aggiungete la ricotta, le uova, il parmigiano grattugiato, il pangrattato, un pizzico di sale e uno di pepe, dopodiché mescolate bene il tutto in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Trasferite il composto di zucchine in una teglia e livellate bene la superficie con il dorso di un cucchiaio o con una spatola. Cospargete tutta la superficie del vostro tortino con del pangrattato e fate un giro abbondante di olio extravergine di oliva. Cuocete infine in forno preriscaldato ventilato a 200° per 25 minuti circa.

    Tortino di zucchine al forno super light senza latticini

    Per chi segue una dieta ipocalorica, ma anche per chi è intollerante al lattosio, il tortino di zucchine al forno si può fare anche in una versione light, del tutto priva di latticini. Ecco che cosa vi serve per realizzarlo:

    • 4 zucchine
    • 2 uova
    • 1 albume
    • 1 cucchiaio di olio evo
    • erbe aromatiche a piacere
    • sale
    • pepe

    Lavate le zucchine e tagliatele a fettine molto sottili, ricordandovi però di tenerne da parte una intera. Sbollentate le zucchine a fette in modo che diventino morbide, ma sode e compatte. A questo punto prendete una teglia rettangolare da forno, oliatela leggermente e disponeteci le fette di zucchine, sia sul fondo, sia sui lati.

    Recuperate ora la zucchina intera e grattugiatela. Sbattete con una frusta le uova assieme alle spezie e poi amalgamateci anche la zucchina grattugiata. Versate il composto nella teglia, disponeteci sopra le zucchine a fette che sono avanzate e cuocete il tutto in forno a 180° per circa 25 minuti.

    E’ primavera! Ricette sfiziose con gli agretti

    Se ci sono delle verdure che fanno primavera, queste sono sicuramente gli asparagi e gli agretti, due vere icone della bella stagione. Se i piatti golosi con gli asparagi sono moltissimi e tutte stra collaudati, uno fra tutti il mitico risotto, le ricette sfiziose con gli agretti sono forse meno note.

    Eppure questi straordinari frutti della primavera si prestano perfettamente a condire la pasta, ma anche a realizzare fantastici secondi piatti e golosi contorni. Vediamo quali sono.

    1. Agretti al limone

    La prima delle nostre ricette sfiziose con gli agretti è un contorno facile facile, ma estremamente gustoso, perfetto per accompagnare piatti di carne e pesce, ma anche a base di uova o formaggio. Partiamo con gli ingredienti necessari:

    • 2 mazzetti di agretti
    • 1 spicchio d’aglio
    • 1 limone
    • Olio evo
    • Sale fino

    Eliminate la parte finale del gambo degli agretti, che è quella più dura e legnosa, dopodiché sciacquateli bene. Sbollentateli per 3-4 minuti in acqua bollente, quindi scolateli e immergeteli subito in una ciotola piena di acqua e ghiaccio, in modo che non perdano il loro bel colore verde.

    Fate imbiondire uno spicchio d’aglio in un abbondante giro d’olio, poi aggiungete gli agretti scolati e cuoceteli a fuoco vivo per qualche minuto. Versate il succo di un limone, fate cuocere per qualche altro minuto e infine regolate di sale.

    2. Ricette sfiziose con gli agretti: le tortine salate

    Tra le ricette sfiziose con gli agretti non possono certamente mancare queste golose tortine salate: irresistibili! Ecco gli ingredienti per 10 pezzi:

    • Olio extravergine d’oliva 65 g
    • Farina 0 200 g
    • Acqua fredda 45 g
    • Sale fino 1 pizzico

    Per il ripieno:

    • Agretti 190 g
    • Olio extravergine d’oliva 10 g
    • Panna fresca liquida 50 g
    • Uova 1
    • Robiola 200 g
    • Parmigiano grattugiato 50 g
    • Sale fino 1 pizzico

    Per completare:

    • Pangrattato 10 g
    • Parmigiano 10 g
    • Olio extravergine d’oliva

    Il procedimento

    Preparate gli agretti come spiegato sopra, poi sbollentateli e lasciateli in acqua ghiacciata a riposare. Quando si saranno raffreddati, scolateli, tamponateli con un foglio di carta da cucina, trasferiteli all’interno di una ciotola e conditeli con olio e sale. In un’altra ciotola lavorate la robiola con una spatola, stemperatela con un po’ di panna, aggiungete il Parmigiano grattugiato e l’uovo leggermente sbattuto, quindi amalgamate il tutto. Da ultimo aggiungete anche gli agretti.

    Continuate la preparazione della seconda delle ricette sfiziose con gli agretti occupandovi dell’impasto per realizzare le basi delle tortine: in un mixer versate la farina, un pizzico di sale, l’olio e l’acqua fredda, quindi azionatelo fino ad ottenere un composto sbriciolato. Trasferitelo su un piano di lavoro, compattatelo con le mani, dividetelo in 10 porzioni e stendete ognuna di esse ricavandone poi dei dischetti con un coppapasta.

    Ungete e spolverizzate con il pangrattato 10 stampini rotondi e foderateli con i dischi di pasta che avete realizzato. Bucherellateli con i rebbi di una forchetta e versateci dentro di essi un po’ di crema con gli agretti, arrotolandoli con una forchetta e un cucchiaio, aggiungendo ancora un pò di crema su ciascuno stampino. Da ultimo spolverizzate leggermente con il pangrattato e il Parmigiano grattugiato, mettete le tortine su una leccarda e cuocetele in forno statico preriscaldato a 180° per circa 30 minuti.

    3. Agretti con le uova

    L’ultima delle ricette sfiziose con gli agretti gioca su un abbinamento classico, ma sempre vincente: quello con le uova. Ecco che cosa vi serve:

    • 1 foglio di pasta sfoglia
    • 1 mazzetto di agretti da 200 g
    • 1 peperoncino
    • Sale
    • Pepe
    • Olio evo
    • 4 uova
    • cocottine per cuocere

    Sbollentate gli agretti per qualche minuto e poi passateli in padella con olio, aglio e peperoncino. Ritagliate dei dischi di pasta sfoglia della dimensione delle vostre cocottine, adagiateci dentro i dischi di pasta sfoglia e un nido di agretti, quindi cuocete in forno a 180 gradi. Quando vedete che la pasta sfoglia è quasi cotta, togliete le cocotte dal forno ed aggiungete in ognuna l’uovo. Rimettetele nuovamente in forno fino a cottura desiderata dell’uovo.

    Come cucinare il porro? Ricette semplici, ma d’effetto

    Lo avete in cucina, lo guardate e vi chiedete: come cucinare il porro? La risposta ve la diamo noi e, anzi, ve ne diamo più di una perché questo ortaggio è molto versatile in cucina e si presta a diventare protagonista di tantissimi piatti sfiziosi. Non va inoltre dimenticato che il porro fa anche molto bene al nostro organismo: ricco di acqua e sali minerali, è diuretico, disintossicante e fornisce un buon livello di vitamine, soprattutto A, C, B6 e B9.

    Torta salata porro e patate

    Come cucinare il porro se non facendo una golosa torta salata? L’abbinamento è quello con il quale non si sbaglia mai: porro e patate. Provare per credere! Ecco gli ingredienti che vi servono:

    • 1 rotolo di pasta brisée rotondo
    • mozzarella 125 gr
    • 2 patate
    • 1 porro
    • sale
    • pepe
    • olio evo

    Tagliate le patate a fette abbastanza sottili e il porro a rondelle di medio spessore. Fate scaldare in padella un filo d’olio evo, aggiungete le patate e poi fatele rosolare su fiamma vivace per qualche istante. Versate poi un mestolo d’acqua e proseguite la cottura per circa 10 minuti: non mescolate troppo, altrimenti le patate si sfaldano. Aggiungete anche i porri, mescolate bene, regolate di sale e di pepe, quindi proseguite la cottura per circa 5 minuti. Quando il porro risulterà bello morbido e il liquido di cottura sarà evaporato, spegnete la fiamma e lasciate intiepidire.

    Rivestite una tortiera rotonda con la pasta brisée e versateci dentro il ripieno. Aggiungete la mozzarella tagliata a tocchetti e cuocete in forno statico preriscaldato 180 °C e per 25-30 minuti.

    Come cucinare il porro con il prosciutto

    La seconda proposta su come cucinare il porro gioca sul piacevole contrasto di sapori tra i porri e il prosciutto crudo, per un piatto unico davvero goloso che si prepara al forno. Vediamo quello che vi serve:

    • 200 gr porro
    • 100 gr prosciutto crudo
    • 200 ml panna fresca liquida a temperatura ambiente
    • 30 gr Parmigiano grattugiato
    • 20 gr farina 00
    • 20 gr burro
    • origano
    • sale
    • pepe

    Spuntate i porri, incideteli nel senso della lunghezza, togliete le foglie esterne e tagliateli infine in 3-4 parti uguali. Attorno ad ogni pezzo di porro avvolgete infine una fetta di prosciutto crudo.

    Passate quindi a preparare la crema al parmigiano. Fate sciogliere il burro in un pentolino a fuoco lento, poi versate la farina e mescolate energicamente con una frusta a mano. Un po’ alla volta sggiungete la panna fresca liquida e mescolate. Salate, pepate, unite il Parmigiano e mescolate fino ad ottenere una crema densa.

    Versatela in una pirofila, aggiungete i porri e guarnite con ancora un po’ di Parmigiano e con l’origano. Cuocete in forno già caldo a 180 °C per 20 minuti: negli ultimi 2 minuti di cottura accendete il grill e alzate la temperatura a 220 °C, fino a formare una crosticina dorata-

    Pasta con crema di porri

    Se avete voglia di un primo piatto super facile e davvero goloso, ecco come cucinare il porro e realizzare un’ottima pasta. Gli ingredienti che vi servono sono:

    • 240 g pasta a piacere
    • 200 g porro
    • 50 g pecorino grattugiato
    • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
    • sale
    • pepe

    Scaldate l’olio in padella e poi aggiungeteci i porri tagliati a rondelle. Lasciateli imbiondire per qualche minuto, poi copriteli con acqua, salateli leggermente e lasciateli cuocere fino a quando saranno belli morbidi e l’acqua completamente assorbita. Aggiungete quindi il pecorino e una grattata di pepe, poi mescolate accuratamente.

    Mettete a cuocere la pasta in acqua salata e, nel mentre, trasferite i porri in un mixer. Aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e frullateli fino ad ottenere una crema omogenea. Rimettete la crema ottenuta nella padella, aggiungete la pasta scolata al dente e, se necessario, qualche cucchiaio di acqua di cottura. Fate mantecare per qualche minuto a fuoco spento e servite con una spolverata di pepe e un po’ di pecorino grattugiato.

    Come cucinare gli asparagi bianchi? 2 ricette per voi

    La stagione degli asparagi è finalmente iniziata! Siete pronti a sbizzarrirvi con mille ricette, una più buona dell’altra? Asparagi verdi, asparagi selvatici, asparagi bianchi… c’è chi ha i suoi preferiti e chi invece li ama tutti. In questo articolo andiamo a scoprire come cucinare gli asparagi bianchi.

    Che differenza c’è tra asparagi verdi e asparagi bianchi

    Prima di vedere come cucinare gli asparagi bianchi, soffermiamoci un attimo sulla differenza tra questi e quelli verdi, dovuta esclusivamente al metodo con cui vengono coltivati. La pianta di origine è infatti la stessa, ma l’asparago bianco cresce sotto dei tipici cumuli di terra e viene raccolto non appena la pianta fa capolino dal sottosuolo, prima che esca del tutto dalla terra. Grazie a questa tempestività, anche le punte degli asparagi restano bianche. Gli asparagi verdi crescono invece sopra il terreno e acquistano il loro colore verde grazie all’effetto dei raggi solari.

    Per quanto riguarda il gusto, l’asparago bianco ha un sapore meno intenso e  va spellato, mentre l’asparago verde può essere mangiato anche con la buccia. 

    Come cucinare gli asparagi bianchi alla veneta

    Come cucinare gli asparagi bianchi se non alla veneta, terra d’eccellenza di questi ortaggi? Si tratta di una ricetta semplicissima, ma estremamente gustosa, che consiste nel lessare gli asparagi e servirli accompagnati da una salsa a base di uova e aceto bianco. Gli ingredienti che vi servono sono:

    • 500 g asparagi bianchi
    • sale grosso
    • 3 uova sode
    • olio extravergine d’oliva
    • 1 cucchiaio aceto di vino bianco
    • sale fino
    • pepe bianco

    Per prima cosa lessate le uova, poi sbucciatele, conditele con un filo di olio evo e pepe e mettetele da parte. Mettete a bollire dell’acqua con un po’ di sale grosso in una pentola alta e, nel mentre, pulite gli asparagi: togliete la scorza esterna più dura ed eliminate la base. Prima di tagliarla, cercate di capire la misura ideale facendo la prova con la pentola: l’obiettivo è che durante la cottura le punte degli asparagi, che sono più tenere, rimangano fuori dall’acqua senza rovinarsi. 

    Legate il mazzetto di asparagi con dello spago da cucina e, quando l’acqua inizia a bollire, metteteli dritti in padella, di modo che le punte restino fuori dall’acqua, e cuoceteli per circa 10 minuti con il coperchio. Una volta cotti, scolateli in acqua fredda, in modo tale da fermare la cottura e preservarne il colore.

    Passate quindi alla salsa di uova. Frullate le uova sode che avete tenuto da parte con 1 cucchiaio di aceto di vino bianco, 5 cucchiai di olio evo, sale fino e pepe bianco. Continuate a frullare aggiungendo olio evo a filo, fino a raggiungere la consistenza desiderata.

    Servite i vostri asparagi bianchi accompagnati dalla salsa: una vera delizia!

    Pasta con pesto di asparagi bianchi

    Come cucinare gli asparagi bianchi in un primo piatto goloso che non sia il solito risotto? Se amate il pesto, dovete assolutamente assaggiare questa versione fatta con gli asparagi bianchi, da utilizzare per condire la pasta che più amate. Ecco gli ingredienti:

    • 350 g pasta a scelta
    • 300 g asparagi bianchi
    • 80 g Parmigiano reggiano grattugiato
    • 20 g Pecorino grattugiato
    • 20 g Pinoli
    • Sale fino 
    • Pepe nero 
    • Olio extravergine d’oliva 

    Anche in questo caso pulite gli asparagi e tagliate la parte finale dei gambi, quella più dura, pareggiandoli. Legateli poi a mazzetto con dello spago da cucina. Riempite d’acqua per ¾ una pentola stretta dal bordo alto, salate e fateci lessare gli asparagi, ricordando di tenere le punte appena fuori dall’acqua: ci vorranno circa 20 minuti. Una volta cotti, scolateli, lasciateli intiepidire e poi tagliateli a tocchetti, tenendo da parte le punte.

    Mettete nel mixer i gambi a pezzetti, il pecorino e il parmigiano grattugiati, i pinoli, il pepe e il sale, quindi frullate il tutto per ottenere una crema omogenea. Fermate quindi il mixer, versate  l’olio e poi fate andare ancora le lame per qualche minuto. Trasferite la crema ottenuta in una padella ampia. 

    Lessate ora la pasta, quindi versatela nella padella con la crema e fate saltare. Servite guarnendo con le punte che avete tenuto da parte.

    Come cucinare il radicchio rosso in 4 modi facili e sfiziosi

    Se vi state chiedendo come cucinare il radicchio rosso non soltanto come contorno o in insalata, siete nel posto giusto. Questo ortaggio si presta infatti benissimo a diventare protagonista di tante ricette golose, che renderà speciali grazie al suo particolare gusto amarognolo. Curiosi? Indossate il grembiule e correte in cucina.

    1. Involtini di radicchio

    La prima idea su come cucinare il radicchio rosso è quella di realizzare degli involtini facili facili, nei quali le foglie di radicchio vengono riempite con una farcia a base di patate e fontina. Ecco gli ingredienti che vi servono:

    • 1 cespo di radicchio rosso
    • 400 gr di patate
    • 150 gr di fontina
    • 3 cucchiai di formaggio grattugiato
    • Noce moscata
    • Olio evo
    • Sale
    • Pepe

    Lessate le patate, poi sbucciatele e riducetele a purea con una forchetta o uno schiacciapatate. Tritate la fontina e aggiungetela alla purea di patate, quindi salate, pepate e mescolate bene. Sfogliate il radicchio, sbollentate le foglie per 3 minuti in acqua bollente salata, dopodiché scolatele ed eliminate la costa centrale più dura. Disponete al centro di ogni foglia una pallina di ripieno e poi arrotolate la foglia in modo da formare l’involtino.

    Posizionate gli involtini in una pirofila leggermente unta d’olio, cospargete con il formaggio grattugiato, versate un altro filo d’olio e cuocete a 180 °C per circa 20 minuti.

    2. Come cucinare il radicchio rosso: la torta salata

    Vediamo ora come cucinare il radicchio rosso facendo una buonissima torta salata con radicchio e robiola: facile e veloce da fare, è un’idea perfetta anche per un apericena in compagnia. Quello che vi serve è:

    • Pasta sfoglia 400 g
    • Radicchio rosso 100 g
    • Cipolla 100 g
    • Formaggio grattugiato 100 g
    • Robiola 200 g
    • Uova 3
    • Olio evo
    • Sale
    • Pepe

    Tagliate la cipolla a fettine sottili e il radicchio a striscioline, dopodiché fateli stufare per 10 minuti in padella con un po’ di olio extravergine di oliva. Salate, pepate e lasciate intiepidire. In una ciotola schiacciate la robiola con una forchetta, quindi unite le uova, il formaggio grattugiato, le verdure stufate e mescolate bene in modo da amalgamare il tutto. 

    Srotolate la pasta sfoglia e mettetela in una teglia rivestita di carta forno. Versateci dentro il ripieno e ripiegate leggermente i bordi verso l’interno. Cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 35/40 minuti.

    3. Crema di radicchio

    Come cucinare il radicchio rosso in un modo insolito? La risposta è questa crema super densa e nutriente, che può essere un ottimo piatto unico. Gli ingredienti sono:

    • 350 gr di radicchio rosso
    • 200 gr di patate
    • 100 gr di fontina
    • 600 gr di brodo vegetale
    • 1 cipollotto
    • Olio extravergine d’oliva 
    • Sale

    Fate imbiondire il cipollotto tritato in due cucchiai d’olio, quindi aggiungete il radicchio tagliato a pezzetti e lasciatelo andare fino a farlo appassire. A questo punto aggiungete le patate tagliate a tocchi e coprite con il brodo vegetale. Coprite e fate cuocere a fuoco moderato per 20 minuti circa.

    Al termine della cottura togliete la pentola dal fuoco e frullate il contenuto fino ad ottenere una crema liscia. Aggiungete la fontina tagliata a dadini e rimettete la crema a scaldare su fuoco dolce finché il formaggio non sarà fuso. Regolate di sale e completate con un filo d’olio, rosmarino e qualche dadino di fontina. 

    4. La frittata

    Concludiamo la nostra carrellata dedicata a come cucinare il radicchio con una frittata velocissima, per la quale vi servono:

    • 1 cespo di radicchio rosso
    • 5 uova
    • Burro
    • Sale
    • Formaggio grattugiato
    • 2 cucchiai di latte
    • Taleggio

    Tagliate il radicchio a striscioline, fatelo rosolare per dieci minuti con una noce di burro e poi salate. A parte sbattete le uova assieme a due cucchiai di latte e al formaggio grattugiato. Aggiungete infine anche il radicchio e versate il tutto in una pentola ben oliata. Fate cuocere la frittata per dieci minuti, poi disponete sulla superficie delle fettine di taleggio e mettete tutto sotto il grill del forno per cinque minuti. 

    Quali sono le verdure con meno calorie?

    Le verdure sono i principali alleati in una dieta ipocalorica. Se bilanciate con altri nutrienti in maniera equilibrata, donano un grande senso di sazietà, posticipando così il richiamo della fame. In generale, l’apporto energetico delle verdure è molto basso, stimabile in media intorno alle 20\30 kcal ogni 100 grammi di prodotto. Il contenuto calorico è infatti rappresentato per la maggior parte da carboidrati semplici, mentre possono considerarsi marginali nella loro composizione le proteine e i grassi. Scegliere quali mangiare è spesso una questione di gusto o una necessità in base alle ricette che si vogliono realizzare. portarle in tavola è sempre una scelta vincente, soprattutto quando si vuole perdere peso. Scopriamo dunque quali sono le verdure con meno calorie in assoluto e come gustarle al meglio.

    Quali sono le verdure con meno calorie?

    Quasi tutte le verdure entrano di diritto nel gruppo dei cibi a caloria negativa. Stiamo parlando di quei cibi per i quali le funzioni di introdurli, digerirli, rielaborali ed espellerli bruciano più dell’apporto calorico dell’alimento stesso. Il risultato “negativo” determina di fatto l’effetto positivo di far dimagrire chi li mangia.

    Sul podio delle verdure con meno calorie troviamo senza dubbio quei vegetali comunemente usati per realizzare le insalate, classico contorno o piatto forte dell’estate. In primis troviamo le diverse varietà di lattuga, iceberg e romana, che si attestano intorno alle 14 kcal. Lo stesso apporto calorico lo ritroviamo nel cetriolo, ottimo e fresco spezza fame, da mangiare con la buccia per aumentare la quantità di fibbre.

    Scorrendo la classifica, troviamo poi il cavolo cinese con 16 kcal, ricco di sostanze nutritive e ideale per comporre piatti dal sapore asiatico. Seguono a breve distanza i ravanelli , ingrediente perfetto per chi segue una dieta vegetariana in quanto presentano un’alta concentrazione di ferro. Grande risorsa per una molteplicità di utilizzi in cucina arrivano le zucchine (17 kcal), seguite da un altro ingrediente che la fa da padrona, soprattutto nella cucina mediterranea, ovvero il pomodoro (21 kcal).

    Troviamo poi la rucola (28 kcal), mentre spinaci e melanzane segnano un ex equo (23 kcal). Nella parte alta della classifica si posizionano crescione (32 kcal), broccoli (34 kcal) e cavolfiore (26 kcal), seguiti da asparagi (27 kcal) e broccoli (31 kcal). Chiude la lista dei principali ortaggi con meno calorie la “dolce” carota che con le sue 38 kcal riesce comunque a rientrare della categoria dei cibi a caloria negativa.

    Le proprietà delle verdure

    Vere regine della tavola salutare, le verdure sono ricche di acqua, che può addirittura arrivare al 95% del peso totale, e presentano una quantità ottimale di fibre, utilissime al transito intestinale e al senso di sazietà di cui si accennava in precedenza.

    Il miglior contributo nutritivo apportato dalle verdure al nostro organismo è senza dubbio costituito dalle vitamine, come quelle del gruppo A, C, E, e K. Le verdure a foglia inoltre contengono i folati, veri toccasana per la nostra salute, utili tra le altre cose, alla formazione del sangue e al sistema immunitario.

    In ultimo, ma non meno importanti, le verdure sono piene di sali minerali come zinco, selenio, magnesio e potassio. in più, alcune verdure contengono anche percentuali di calcio e ferro. I nutrizionisti raccomandano di mangiare tre porzioni di verdura al giorno, sia cruda che cotta.

    L’apporto calorico inevitabilmente dipenderà anche dal tipo di condimento prescelto e senza dubbio le cruditè di verdure, in particolare durante la stagione calda, sono da preferire, soprattutto per preservarne tutti i principi nutritivi, che vengono in parte dispersi con la cottura.

    Zucchine: ricette light a tutto gusto

    La primavera è alle porte e già ci immaginiamo sulla spiaggia, in riva al mare, con il costume… altolà! Abbiamo detto costume? Se non siete proprio in forma, è il momento di darsi una regolata con un’alimentazione più sana e leggera, a base di verdure e cereali. Come iniziare? Con le nostre ricette light con le zucchine. Leggere, ma con tanto sapore.

    Al forno con le spezie

    Le ricette light con le zucchine sono tantissime, super buone e con poche calorie. Possibile? Certamente sì: provate questa con le zucchine al forno e ve ne convincerete. Gli ingredienti che vi servono sono:

    • 4 zucchine
    • pane raffermo
    • 1 cucchiaio origano secco
    • 1 cucchiaino paprika dolce
    • 1/2 cucchiaino aglio secco 
    • olio extravergine di oliva
    • Sale

    In una ciotola mescolate bene l’olio, la paprika, l’aglio secco in polvere e l’origano. Tagliate le zucchine a fettine dal lato lungo e poi mettetele su una teglia ricoperta di carta forno. Distribuitevi sopra il pane raffermo precedentemente e poi spennellate con il condimento. Cuocetele in forno statico preriscaldato a 190°C per 15-20 minuti, cioè fino a quando le zucchine risulteranno morbide e il pane ben dorato. Estraete dal forno, salate e servite.

    I rosti di zucchine

    Se vi piacciono i rosti di patate, provate anche questi con le zucchine: ve ne innamorerete! Quello che vi serve è:

    • 600 gr zucchine
    • 1 uovo
    • 30 gr farina
    • 30 gr parmigiano grattugiato
    • Prezzemolo tritato
    • Olio evo
    • Sale
    • Pepe

    Grattugiate le zucchine con una grattugia a fori grossi, salatele leggermente e mettetele a scolare per 10 minuti in modo che perdano la loro acqua di vegetazione. Strizzatele bene e poi mettetele in una ciotola con l’uovo, la farina, il parmigiano grattugiato e un ciuffetto di prezzemolo tritato, quindi regolate di sale e pepe e mescolate.

    Scaldate due cucchiai di olio in una padella antiaderente e poi versateci dentro l’impasto, poco per volta: formate dei dischetti e schiacciateli leggermente con il dorso del cucchiaio. Cuoceteli a fuoco basso circa 5 minuti per lato e poi serviteli con le vostre salse preferite.

    Ricette light con le zucchine: ecco le chips

    Tra le ricette light con le zucchine non può certamente mancare qualcosa da gustare con l’aperitivo al posto delle super caloriche patatine fritte. Ecco quindi delle chips poco caloriche, ma davvero gustose. Per farle vi servono soltanto le zucchine e un po’ di sale.

    Tagliate le zucchine a rondelle sottili, disponetele su una teglia rivestita di carta assorbente da cucina e lasciatele asciugare per un paio d’ore. Trasferitele su una leccarda ricoperta di carta forno senza sovrapporle, salatele leggermente cuocetele in forno a 100° per 30-40 minuti, fino a quando risulteranno belle croccanti.

    Provate gli spaghetti

    Vi piace la pasta, ma siete a dieta? Nessun problema: provate gli spaghetti di zucchine. Leggeri, dietetici e ricchi di sapore. Ecco gli ingredienti per questa ricetta light con le zucchine:

    • 400 g zucchine
    • 300 g pomodorini
    • 1 spicchio aglio
    • 1 mazzetto timo
    • olio extravergine d’oliva
    • sale
    • pepe

    Lavate le zucchine, togliete le estremità e ricavate gli spaghetti utilizzando l’apposito attrezzo. Fate imbiondire l’aglio sbucciato in un giro di olio evo, quindi aggiungete i pomodorini tagliati a metà e fateli rosolare a fiamma vivace per due o tre minuti. Unite gli spaghetti di zucchine, salate, pepate e fate saltare appena un paio di minuti. Eliminate l’aglio e completate con qualche fogliolina di timo. Serviteli tiepidi oppure freddi.

    Anche con i gamberetti

    Se vi è piaciuta l’idea degli spaghetti di zucchine, ecco una variante con i gamberi. Gli ingredienti sono:

    • 3 zucchine medie
    • 200 g di gamberetti
    • mezza cipolla
    • aglio 1 spicchio
    • olio extravergine d’oliva 
    • succo di limone

    Dopo aver preparato gli spaghetti di zucchine, fate rosolare l’aglio nell’olio evo, dopodiché levatelo e unite i gamberetti e due cucchiai di succo di limone. Una volta cotti, regolate di sale e pepe e toglieteli dal fuoco. 

    Versate nella padella altri due cucchiai di olio e fateci rosolare mezza cipolla tritata finemente. Aggiungete gli spaghetti di zucchine e lasciate cuocere per 10 minuti mescolando continuamente. Salate, pepate e poi aggiungete i gamberetti e un altro po’ di succo di limone.

    Sono buonissimi i peperoni ripieni senza carne

    Chi lo dice che i peperoni ripieni senza carne non sono golosi? Se lo trovate, ditegli di provare le nostre ricette e scoprirà che questi ortaggi si possono farcire con tantissimi ingredienti, in modo alternativo e gustoso. Se vi abbiamo incuriosito, indossate il grembiule e correte in cucina!

    Peperoni ripieni senza carne alla pugliese

    In Puglia i peperoni ripieni si fanno senza utilizzare la carne, che viene sostituita da un fantastico mix di scamorza, uova e pane raffermo. Il risultato è un piatto unico davvero speciale: provare per credere. Gli ingredienti per realizzarli a casa vostra sono:

    • Peperoni 3
    • Pane raffermo 250 g
    • Latte a temperatura ambiente 250 ml
    • Scamorza 1
    • Uova 3
    • Spicchio di aglio 1
    • Sale
    • Pepe
    • Prezzemolo tritato 2 cucchiai
    • Olio extravergine di oliva

    Lavate i peperoni, divideteli a metà per il lungo e togliete i semi, facendo attenzione a non intaccare la polpa. Ricordatevi anche di mantenere il picciolo, così il ripieno non rischierà di fuoriuscire. Tagliate a dadini il pane raffermo e mettetelo in una ciotola con il latte a temperatura ambiente e lasciatelo in ammollo per 5 minuti, in modo che si ammorbidisca. Tagliate a dadini anche la scamorza e mettetela poi in una ciotola assieme al pane ben strizzato.

    Sbattete le uova con il sale, il pepe, lo spicchio d’aglio e il prezzemolo, entrambi tritati finemente. Trasferite poi il composto nella ciotola con il pane e la scamorza, amalgamate bene e regolate di sale.

    Riempite i peperoni con la farcia, disponeteli in una teglia rivestita con carta forno, irrorate con un filo di olio e coprite con un foglio di alluminio. Fate cuocere in forno ventilato già caldo a 200° per 30/35 minuti; a metà cottura ricordatevi di togliere il foglio di alluminio. Quando i peperoni sono quasi cotti passateli per 5 minuti con la funzione grill in modo da dorarli bene.

    Buonissimi alla napoletana

    Tra i peperoni ripieni senza carne ci sono anche quelli alla napoletana, che nel dialetto campano si chiamano “puparuoli ‘mbuttunati”. Caratterizzati dai tipici sapori mediterranei, sono un secondo piatto davvero ricco e goloso. Ecco gli ingredienti:

    • Peperoni rossi 1
    • Peperoni gialli 1
    • Pane 250 g
    • Olive di Gaeta 80 g
    • Parmigiano grattugiato 40 g
    • Pangrattato 40 g
    • Capperi sotto sale 20 g
    • Uova 1
    • Aglio 1 spicchio
    • Prezzemolo 
    • Basilico 
    • Olio extravergine d’oliva 
    • Pepe 

    Per prima cosa arrostite i peperoni in una padella molto calda, quindi trasferiteli in una teglia, copriteli con della pellicola trasparente e lasciateli così per almeno 15 minuti. Nel mentre dedicatevi al ripieno. Mettete nel mixer il pane tagliato a dadini, l’uovo, le olive precedentemente denocciolate, il basilico, il prezzemolo, i capperi dissalati e lo spicchio di aglio intero sbucciato. Frullate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo e aggiungete un po’ di pepe macinato. 

    Recuperate ora i vostri peperoni, levate la buccia, tagliate la calotta superiore ed eliminate i semini interni. Disponeteli quindi in una pirofila ben oliata e farciteli con il ripieno che avete preparato.

    In una ciotola mescolate pangrattato e Parmigiano grattugiato, poi distribuite il composto sopra i peperoni, irrorate con un filo di olio di oliva e date una macinata di pepe. Cuocete i peperoni ripieni senza carne alla napoletana in forno statico preriscaldato a 180° per 35 minuti.

    Anche con il tonno

    Concludiamo con la ricetta dei peperoni ripieni senza carne, ma con il tonno! Vi servono:

    • Peperoni 2
    • Tonno al naturale 280 g
    • Pomodorini 200 g
    • Pangrattato 55 g
    • Olio extravergine d’oliva 25 g
    • Basilico 
    • Sale 
    • Pepe 

    Anche in questo caso pulite i peperoni come abbiamo visto in precedenza, tagliateli a metà e scavate le calotte. Per il ripieno versate in una ciotola il tonno sgocciolato, schiacciatelo con una forchetta e poi aggiungete i pomodorini e il pangrattato. Condite con sale, pepe e qualche foglia di basilico spezzettato e poi usate il composto per farcire i peperoni.

    Cuocete infine in forno statico preriscaldato a 180° per circa 30 minuti.

    Facilissime e golose: le verdure ripiene alla ligure

    Facili da fare, super golose, le verdure ripiene alla ligure sono un piatto della tradizione in grado di valorizzare il gusto e il sapore delle verdure, utilizzate sia come involucro, sia nella farcitura, assieme a pangrattato, formaggio, mortadella e uova. Un piatto unico, spesso utilizzato anche come antipasto, che conquista davvero tutti.

    Una tira l’altra

    Anche se la ricetta può essere realizzata anche con una sola tipologia di ortaggi, vi suggeriamo di prepararle con tutte le verdure dell’orto, in modo da creare una piacevole armonia di sapori, ma anche di colori. Zucchina o peperone, cipolla o melanzana, quale sarà la vostra preferita?

    Ecco quindi gli ingredienti per cominciare a cucinare:

    • Zucchine 3
    • Cipolle 10
    • Melanzana piccola 1
    • Pomodori 4
    • Mortadella 100 g
    • Parmigiano grattugiato 50 g
    • Maggiorana
    • Uova 2
    • Ricotta 100 g
    • Pangrattato
    • Olio evo
    • Sale
    • Pepe

    La ricetta delle verdure ripiene alla ligure

    Per preparare le verdure ripiene alla ligure spellate le cipolle e tagliate le estremità delle zucchine. Lavate bene le melanzane e tagliate via la parte verde. Mettete in una pentola l’acqua leggermente salata e quando bolle fateci scottare le verdure per 5/6 minuti, quindi scolatele e passatele sotto l’acqua fredda.

    Tagliate le zucchine e le melanzane a metà dal lato lungo, scavate la polpa con un cucchiaino e tenetela da parte. Sfogliate le cipolle in modo da ricavarne dei pezzi concavi e tritate le parti non utilizzate assieme alla polpa delle zucchine e delle melanzane che avete tenuto da parte.

    Mettete la polpa tritata delle verdure in una ciotola insieme alla mortadella, anch’essa tritata, alle foglioline di maggiorana, al parmigiano grattugiato, alla ricotta, alle uova, al sale e al pepe, quindi mescolate bene in modo da amalgamare bene il tutto.

    Rivestite una teglia con un foglio di carta forno e disponeteci sopra le verdure scavate. Riempitele poi con la farcia e cospargete bene la superficie con il pangrattato. Irrorate con olio extravergine di oliva e cuocete le verdure ripiene alla ligure in forno preriscaldato ventilato a 180/200° per circa 25 minuti: la superficie delle verdure dovrà essere ben dorata.

    Servite le verdure ripiene calde, tiepide o fredde, a seconda dei gusti.

    Verdure ripiene alla ligure con carne macinata

    Le verdure ripiene alla ligure si possono anche realizzare nella variante che presenta un ripieno a base di carne macinata, pangrattato, formaggio e aromi mediterranei, particolarmente diffusa nella zona di Genova. La ricetta originale indicherebbe un ripieno di magro, cioè senza carne, ma spesso si aggiunge quello che si trova in dispensa, come del prosciutto avanzato, della carne trita, salsiccia o piselli.

    Ecco dunque cosa vi serve:

    • 6 zucchine,
    • 4 peperoni 
    • 2 melanzane piccole
    • 2 cipolle bianche grosse
    • 2 pomodori
    • 200 g di pane raffermo,
    • 5 cucchiai di pane grattugiato
    • 2 cucchiai di parmigiano
    • 1 bicchiere di latte
    • 150 g. di carne trita 
    • 2 uova
    • 3 cucchiai di olio 
    • 2 spicchi di aglio
    • Mezza cipolla,
    • prezzemolo e maggiorana

    Tagliate a tocchetti il pane raffermo e lasciatelo ammorbidire in una ciotola con il latte. Lessate tutte le verdure intere, tranne i pomodori, scolatele e lasciatele intiepidire. Tagliatele a metà e poi svuotatele della polpa, andando così a creare un contenitore dove inserire il ripieno. Foderate infine una teglia con della carta forno e metteteci sopra le verdure svuotate.

    Preparate ora il ripieno. Per prima cosa mescolate pangrattato e formaggio. Fate poi soffriggere una cipolla tritata finemente con gli spicchi d’aglio interi e due cucchiai di olio, quindi aggiungete la polpa delle verdure e mescolate bene. Lasciate cuocere per qualche minuto e poi aggiungete il pane ed il latte e fate cuocere sino ad assorbimento dei liquidi.

    Lasciate intiepidire il composto e poi unite le uova, il prezzemolo, la maggiorana e mescolate bene il tutto. Riempite le verdure con la farcia, cospargete con il pane grattuggiato mischiato al formaggio e cuocete per circa 20-30 minuti a 180°.

    E se avete ancora voglia di farcire, provate le patate ripiene alla napoletana: deliziose!

    Tre idee per cucinare i porri

    Gli ortaggi sono una fonte inesauribile di suggestioni per la cucina: possono diventare protagonisti, oppure sostenere la primazia di altri ingredienti, carne, pesce o pasta che sia. Da questo punto di vista cucinare i porri ci può restituire una grande varietà di possibili preparazioni. Questo ortaggio ha infatti origini antichissime: già gli egizi e gli antichi romani ce l’avevano abitualmente nella dispensa perché lo ritenevano un ingrediente molto interessante e ottimo da utilizzare in cucina. 

    Un’insolita crostata

    Utilizzare questo ingrediente in cucina è piuttosto facile per la duttilità che lo contraddistingue: cucinare i porri è dunque un’operazione che tutti possono fare affidandosi a preparazioni facili e veloci. Andiamo a scoprire alcune ricette tra le tante che riportano i ricettari tradizionali e familiari. Partiamo con una crostata di porri, facile e dal sicuro risultato. Se vi piacciono le torte salate, sarete sicuramente soddisfatti.

    Ecco gli ingredienti: 

    • 1 rotolo di pasta sfoglia rotondo
    • 4-6 porri
    • 60 g di prosciutto cotto
    • 4 uova
    • 100 ml di panna
    • 60 g di grana padano grattugiato
    • olio extravergine di oliva
    • sale
    • pepe

    Fate scaldare 2 cucchiai di olio EVO per far poi insaporire i porri affettati finemente per 5 minuti. Bagnateli con 3 cucchiai di acqua e lasciate cuocere per 15 minuti mescolando. 

    Intanto sbattete le uova in una ciotola aggiungendo panna, formaggio grattugiato e una presa di sale. Provvedete anche a infarinare una teglia da crostata e metteteci la pasta sfoglia. Copritela con i porri cotti, aggiungendo poi il prosciutto tagliato a tocchetti e versateci sopra il composto a base di uova. Girate i bordi verso l’interno tagliando la pasta in eccesso. Fate cuocere in forno già caldo a 220° per 25 minuti. Lasciate raffreddare prima di servire. 

    Cucinare i porri: le crepes

    Continuiamo la nostra carrellata di idee su come cucinare i porri proponendovi la ricetta di queste crepes. Gli ingredienti sono:

    • 8 crepes
    • 4 porri
    • 200 g di pancetta arrotolata tagliata in un paio di fette
    • 100 g di pecorino dolce
    • 4 cucchiai di panna fresca
    • olio extravergine di oliva
    • sale
    • pepe nero

    Per prima cosa si mondano e si lavano i porri per poi tagliarli a fettine sottili. La pancetta invece va tagliata a cubetti. Mettete in una padella 4 cucchiai di olio e fateci ammorbidire i porri. Aggiungete la pancetta e salate leggermente, spolverando con una macinata di pepe. Fate cuocere per 5-6 minuti, dopodiché toglieteli dal fuoco e aggiungete panna e pecorino grattugiato: mescolate per ottenere un composto morbido e uniforme.  

    Dopo aver preparato le crepes, spalmate su ognuna un bel cucchiaio di ripieno. Richiudetele a metà e mettetele in una pirofila già oliata. Sulla superficie aggiungete delle noci di burro e spolverizzate con il pecorino avanzato. Cuocete in forno già caldo a 180° per 10-12 minuti. Sfornate e servite. 

    Ecco una frittata particolare

    Andiamo a scoprire ancora un modo per cucinare i porri in modo sfizioso: una frittata particolare con il nostro ortaggio preferito e le acciughe. Ecco gli ingredienti: 

    • 6 uova
    • 2 porri (la parte verde)
    • 6 acciughe
    • 1 ciuffo di origano
    • 50 g di grana grattugiato
    • olio extravergine di oliva
    • sale
    • pepe

    Lavate, mondate e affettate finemente i porri per poi metterli ad ammorbidire in una padella con un giro d’olio. Scolate le acciughe e tamponatele con carta da cucina, quindi tagliatele a tocchetti e mettetele in padella con i porri. Lasciate insaporire e poi spegnete la fiamma. 

    Intanto sbattete le uova assieme a olio, una presa di sale e una di pepe. Aggiungete anche i porri e amalgamate mescolando. Unite anche il grana e una spolverata di origano secco. Mescolate e poi mettete tutto nella stessa padella nella quale avete cotto i porri. Fate cuocere a fuoco alto per qualche minuto, poi abbassate il fuoco e coprite e lasciate andare per 10 minuti. Passato questo tempo girate la frittata utilizzando il coperchio e fate cuocere anche l’altro lato per 5 minuti prima di servire.

    Taccole: ricette sfiziose e golose

    L’orto è una galassia di mondi dai quali ci possono arrivare bellissime suggestioni con una continuità praticamente quotidiana e straordinaria. Chi non conosce i fagiolini? Ovviamente nessuno. Però accanto a questi bisogna esplorare anche le ricette con le taccole, che sono imparentate con i fagiolini, ma hanno qualità, gusto e proprietà diverse. 

    Alla scoperta delle taccole

    Prima di andare alle ricette con le taccole, scopriamo di più su questa varietà di legumi molto interessante e ricca di suggestioni per la nostra cucina. A differenza dei fagiolini, le taccole si mangiano intere, senza sgranarle: frutto e baccello si consumano insieme.

    Non fatevi ingannare dalle apparenze: di taccole ne esistono di due tipologie, quelle più piatte e inconfondibili e quelle che invece hanno il baccello più tondo e simile ai piselli. Fra le cose da tenere in considerazione c’è la stagionalità del prodotto: si trova tutto l’anno negli scaffali, ma durante le stagioni più fredde è molto probabile che siano importate dai paesi caldi.

    Dal punto di vista della preparazione le taccole si possono trattare in modo molto semplice. Basta, infatti, togliere le punte e il filo del baccello. Per il resto questo legume, una volta lavato e mondato, è già pronto da preparare. Un consiglio: se le volete degustare tutto l’anno potete anche congelarle e in freezer durano anche un anno. 

    Ricette con le taccole: ecco una pasta

    La prima delle ricette con le taccole che vi proponiamo è un primo sfizioso e semplice: le penne al salmone e taccole. Andiamo a scoprire gli ingredienti e poi i passaggi:

    • 320 g penne rigate 
    • 160 g salmone affumicato 
    • 250 g taccole 
    • 150 g cipollotto fresco 
    • Erba cipollina
    • Sale fino
    • Pepe
    • 30 g olio extravergine d’oliva 

    Prendiamo il cipollotto e, dopo averlo mondato, affettiamolo finemente per poi farlo appassire in un tegame con olio EVO. L’importante è tenere un fuoco dolce, quasi una fiamma di candela. Approfittate di questo tempo per lavare e mondare le taccole e per poi tagliarle in due.

    Quando il cipollotto sarà pronto aggiungete le taccole e regolate di sale e pepe. Fate cuocere per 7-8 minuti prima di aggiungere 100 ml di acqua o ancor meglio brodo vegetale. La cottura sarà conclusa quando l’acqua sarà completamente assorbita.

    Intanto preparare un trito con l’erba cipollina. Il salmone va tagliato a fettine e poi messo in una padella antiaderente già calda per 2-3 minuti: l’obiettivo è farlo diventare croccante. Nel frattempo avrete lessato le penne: scolatele al dente tenendo da parte l’acqua di cottura, aggiungetela alle taccole e ultimate la cottura bagnando con un mestolo di acqua di cottura. Infine aggiungete il salmone e l’erba cipollina tritata. Fate amalgamare il tutto e impiattate con una bella spolverata di pepe e qualche fogliolina di aneto fresco. 

    Ricette con le taccole: la frittatina

    Eccoci pronti per un’altra ricetta: le taccole questa volta le abbiniamo alle uova e ancora al salmone per fare una frittatina speciale. Se vi piacciono le frittate sfiziose siete nel posto giusto! Ecco gli ingredienti: 

    • 5 uova
    • 200 g tranci di salmone 
    • 120 g provola 
    • 100 g taccole 
    • 2 cucchiai di latte intero 
    • 2 rametti di timo 
    • Olio extravergine d’oliva
    • Sale
    • Pepe

    Questa che state per fare è una ricetta con le taccole veloce e sfiziosa, da condividere con gli amici in una serata di allegria oppure da portare in una festa per fare una sorpresa. Mondate le taccole come già spiegato e poi lavatele quindi mettetele in abbondante acqua fredda, accendete e portate a bollore facendo lessare per 10 minuti. Scolate e lasciate raffreddare nel colino. 

    Una volta fretta tagliatele a tocchetti. Intanto tagliate a cubetti la provola, spinate minuziosamente il salmone e poi tagliatelo a strisce di un 1 centimetro e poi a cubetti.

    Rompete le uova in una ciotola e sbattetele con una frusta, salate e aggiungete il latte a temperatura ambiente. Mescolate aggiungendo il timo. Unite taccole, provola e salmone (un terzo tenetelo per dopo) e amalgamate tutti gli ingredienti. Imburrate gli stampini e poi metteteci la carta forno. Quindi versate il composto con gli ingredienti fino ad arrivare ad 1 centimetro dal bordo. Sopra mettete i pezzetti di salmone avanzati e fate cuocere a 170° per 15-20 minuti in forno. Fate intiepidire prima servire. 

    Come cucinare il broccolo fiolaro, curiosità e ricette

    A dirlo intero il titolo dovrebbe essere “come cucinare il broccolo fiolaro di Creazzo”, perché questa è la dicitura esatta di questa pianta conosciuta in Veneto fin dall’antichità e che è recentemente stata inserita nell’elenco dei prodotti tipici regionali. 

    Come dicevamo la pianta è ben conosciuta da tempi immemorabili: addirittura citata da uno scrittore latino, ne parlò anche Goethe dopo averla vista primeggiare sulle bancarelle dei mercati locali quando il sommo poeta germanico vagabondava per il Veneto alla fine del Settecento. 

    Alla scoperta di questo particolare ortaggio

    Come cucinare il broccolo fiolaro se non attingendo dalle decine di ricette della tradizione? Ricette che, come questa pianta, stavano per essere dimenticate a causa della dura legge del mercato che ha imposto prodotti di importazione. Quanto più buoni è tutto da dimostrare. Fatto sta che i vicentini, primi custodi di questa tradizione, hanno recentemente ripreso a coltivare e consumarlo, dandoci così modo di restituirgli il giusto posto nelle nostre cucine. 

    Il broccolo fiolaro è un ortaggio che porta con sè tutti i benefici delle crucifere. Un prodotto tipico veneto che si coltiva sulle colline del paese di Creazzo. Un broccolo, molto diverso da quelli che conosciamo, che in questa ricetta vi proponiamo in padella. Un prodotto tipico italiano tutto da scoprire!

    Andiamo dunque alla scoperta della prima ricetta che ci spiega come cucinare il broccolo fiolaro.

    Come cucinare il broccolo fiolaro in padella

    A Creazzo, provincia di Vicenza, come cucinare il broccolo fiolaro? Ovviamente attingendo alla tradizione. Tra novembre e febbraio si entra negli orti per raccogliere le piante (meglio farlo dopo le prime gelate, i broccoli saranno più saporiti) per poi prepararli come antipasti, trasformarli in farcia di una torta salata oppure come contorno a secondi piatti di carne.
    Scopriamo la preparazione di base che è quella in padella. Ecco gli ingredienti:

    • 2 cespi di broccolo fiolaro
    • aglio
    • sale
    • pepe
    • cipolla (a piacere)
    • acqua o brodo vegetale

    Scontato dire che per prima cosa l’ortaggio va mondato: bisogna staccare le foglie dal torsolo e poi si taglia il tutto partendo dalla parte più bassa dei gambi per salire verso la cima. Una volta fatto, bisogna mettere il broccolo fiolaro in acqua per lavarlo con cura. 

    Scolatelo e lasciatelo asciugare mentre fate scaldare un giro d’olio in padella assieme a uno spicchio d’aglio. C’è chi oltre all’aglio ci mette anche della cipolla a soffriggere, ma è una questione di gusti personali. Comunque quanto l’olio è ben caldo e l’aglio l’avrà insaporito, potete togliere lo spicchio e aggiungere il broccolo fiolaro nella padella. Coprite e lasciate cuocere a fuoco dolce per 20-30 minuti finché anche i gambi saranno belli teneri. Se serve aggiungete un po’ d’acqua (o brodo) calda durante la cottura. 

    Un pesto col broccolo? Certo!

    La cucina è il regno della fantasia. Se da una parte ci chiediamo come cucinare il broccolo fiolaro, dall’altra perché non lo trasformiamo semplicemente per ottenerne uno squisito pesto? Se vi piace quello tradizionale adorerete anche questa versione. Ecco gli ingredienti:

    • 1 cespo broccolo fiolaro di Creazzo
    • 1 spicchio aglio fresco
    • 80 g noci
    • 60 g grana
    • q.b olio extravergine di olive
    • 1 pizzico sale grosso

    Eliminate le foglie più esterne e grandi del broccolo, tagliate le cimette interne e lasciatele in ammollo. Dalle foglie grandi togliete la parte centrale del fusto. Mettete quindi tutto in acqua bollente salata e sbollentate per 5 minuti. Passato questo tempo, usando una schiumarola, togliete dall’acqua bollente il broccolo e mettetelo in una ciotola con acqua gelata. 

    Quindi scolate, strizzate, versate nel bicchiere di un mixer e, aggiungendo olio a filo, frullate fino a ottenere una crema. Potete mettere il broccolo frullato in vasetti sterilizzati coprendo con olio EVO: in questo modo si conserva per una settimana. Altrimenti lo potete congelare già porzionato. 

    Un primo veloce e saporito: la zuppa

    Se vi piacciono le zuppe di verdure, come ad esempio quella di cavolo nero, vi innamorerete di questa ricetta. Per prepararla vi servono:

    • 1/2 Broccolo Fiolaro di Creazzo
    • 1/2 cipolla dorata
    • 3 rametti di timo
    • 2 foglie di alloro
    • 600 ml brodo vegetale
    • 2 cucchiaini di pasta di acciuga

    Mentre mondate il broccolo, preparate un soffritto con la cipolla. Aggiungete timo e alloro interi, quindi il broccolo. Lasciate insaporire per 15 minuti. Aggiungete la pasta di acciughe, mescolate per 5 minuti e poi versate il brodo. Frullate il tutto e lasciate cuocere per altri 5-10 minuti. Poi impiattate aggiungendo nel piatto una fetta di pane abbrustolito.

    Come cucinare il pak choi, il cavolo cinese

    Avete preparato ogni genere di cavolo e cavolfiore, broccolo o verzottino e avete voglia di sperimentare qualcosa di diverso, di insolito, che vi faccia cambiare un po’ la prospettiva culinaria. Se ve la sentite di virare verso l’etnico, ecco come cucinare il pak choi, il cavolo cinese dal sapore delicato e leggermente amarognolo.

    Come pulire e cucinare il pak choi?

    Prima di scoprire come cucinare il pak choi, è bene fare un rapido cenno alla preparazione di questo ortaggio. E’ infatti necessario eliminare con un coltello la base, alla quale sono attaccate le foglie. Bisognerà poi separare le foglie e sciacquarle bene sotto l’acqua corrente, strofinando bene i gambi per eliminare eventuali residui di terra. Dopo queste operazioni, potete consumare il pak choi crudo in insalata, cotto al vapore, saltato in padella o grigliato, da solo o come protagonista di tantissime ricette. Vediamone alcune.

    Come cucinare il pak choi all’orientale, in padella

    Come cucinare il pak choi se non all’orientale? Saltato nel wok (o in padella) con salsa di soia e semi di sesamo è una vera delizia. Ecco gli ingredienti necessari per questo contorno speciale:

    • 600 g pak choi
    • 2-3 cucchiai salsa di soia
    • 1 spicchio aglio
    • Zenzero fresco 
    • Semi di sesamo 
    • Olio di sesamo
    • Sale

    Lavate il pak choi ed eliminate la base se risulta troppo dura. Tagliate ogni cespo in 4 o 6 spicchi, lasciando le foglie unite alla base. In un wok (o in una padella antiaderente se non lo possedete) scaldate un filo di olio di sesamo con uno spicchio d’aglio schiacciato e un pezzetto di zenzero grattugiato. Aggiungete il cavolo cinese, fatelo rosolare per qualche minuto, dopodiché versate la salsa di soia. Salate leggermente, ma solo se vi sembra necessario: la salsa di soia è già sapida di suo. Continuate a cuocere a fuoco moderato, rigirando di tanto in tanto.

    Quando il cavolo sarà cotto (valutate voi i tempi, a seconda che lo preferiate più croccante o più morbido), aggiungete una manciata di semi di sesamo e spegnete il fuoco. Servite caldo con il suo sughetto al sesamo e salsa di soia.

    La zuppa con cavolo cinese e gamberetti

    Continuiamo la nostra carrellata su come cucinare il pak choi con una zuppa dai sapori tipicamente asiatici, che piacerà a chi ama piatti come il riso alla cantonese o il pad thai. Ecco cosa mettere nel carrello della spesa:

    • Cavolo cinese 175 g 
    • Gamberetti 75 g
    • Fagiolini 50 g 
    • Carote 1 
    • Rape 1 
    • Brodo vegetale 1 l 
    • Olio di sesamo 1 cucchiaio 
    • Salsa di soia 2 cucchiai 
    • Salsa chili dolce 1 cucchiaio 
    • Sherry 2 cucchiai 

    Fate scaldare l’olio in un wok (o in una padella), quindi  aggiungete i fagiolini, la carota e la rapa. Fate cuocere a fiamma bassa per 5 minuti, dopodiché aggiungete il brodo vegetale, la salsa di soia, la salsa di chili e lo sherry. Andate avanti con la cottura a fuoco lento per 15 minuti, in modo che le verdure diventino tenere.

    A questo punto mettete in padella anche il pak choi e i gamberetti e fate cuocere per 2-3 minuti, finché il cavolo non risulterà tenero ma ancora croccante. Servite la vostra zuppa caldissima e buon appetito!

    Come cucinare il pak choi con il ramen di miso

    Infine, come cucinare il pak choi se non realizzando una ricetta tipica giapponese? Stiamo parlando del ramen di miso con cavolo cinese e funghi: facilissima e veloce da fare, soddisferà i gusti di chi ama la cucina del Sol Levante. Ingredienti:

    • 200 g di pasta per ramen
    • olio di arachidi o di cocco
    • 1 cipolla
    • 2 spicchi d’aglio
    • 1 l di brodo vegetale leggero
    • 2 c. di pasta di miso
    • 4 Pak Choi
    • 100 g di funghi
    • 1 manciata di anacardi tostati

    Affettate la cipolla e tagliate a metà i funghi. Lavate i pak choi e poi tagliateli a metà o in quarti nel senso della lunghezza. Nel wok fate rosolare in un giro d’olio  la cipolla e l’aglio, quindi aggiungete il brodo di verdura e insaporite con la pasta di miso. Unite anche i funghi e i cavoli cinesi. Dopo qualche minuto aggiungete la pasta e continuate la cottura fino a quando questa non sarà pronta. Guarnite la zuppa con gli anacardi tostati e servitela bollente.

    Facili, veloci e buone le ricette con la zucca Hokkaido

    La stagionalità non è un’opinione. Ma neppure una moda temporanea. E mentre Halloween passa in una notte, le zucche rimangono. Quindi non scoraggiamoci e riprendiamo in mano il filo del discorso parlando di una varietà di zucca molto interessante e preziosa in cucina: la zucca Hokkaido. Ricette con questa varietà di zucca ce ne sono tante e tutte provvedono a valorizzare questo ingrediente semplice ma prelibato.

    Perché è interessante questa zucca? Allora partendo dal presupposto che non è del tutto determinata la sua origine, siccome si chiama Hokkaido o, in alternativa Uchiki Kuri, si suppone arrivi direttamente dal Giappone. Qui da noi prende anche il nome di zucca castagna o Potimarron, una parola di origine francese che ci fa capire quanto la amino i cugini d’oltralpe. 

    Scopriamo di più su questa varietà

    Dicevamo che le ricette con la zucca hokkaido sono tante e veloci da preparare. Si tratta infatti di un ingrediente facile da trattare e altrettanto da trasformare per diventare un piatto singolo oppure sposarsi con altri interessanti elementi. Il sapore della zucca Hokkaido ricorda quello delle castagne. Ha una dimensione più piccola rispetto a quella di altre zucche nostrane: quindi in cucina la potete lavorare più facilmente evitando sprechi. Ha una durata piuttosto prolungata: quindi se vi fate ispirare oggi dalle sue forme, potete tranquillamente pensare di utilizzarla in cucina fra qualche settimana se la conservate correttamente. Inoltre la sua buccia è commestibile e anche questo è un elemento da tenere in considerazione. 

    La zucca Hokkaido può essere cucinata al forno: una preparazione semplice, alla portata di tutti, che ci regala la trasformazione di un ingrediente che può essere quindi subito consumato oppure essere ancora trasformato (frullato per esempio) per diventare altro.
    Come si cucina la zucca Hokkaido al forno? Lavate per prima cosa la zucca sotto acqua corrente magari aiutandovi con una spazzola da cucina per essere sicuri di aver eliminato ogni eventuale residuo di terra. Quindi apritela, eliminate i semi e i filamenti interni e poi tagliatela a fette. Rivestite una teglia con carta forno e quindi posizionatevi sopra le fette di zucca e poi condite con un trito di erbe aromatiche e aglio. Infornate per 30 minuti a 200°, quindi servite condendo con un filo di olio EVO, sale e una macinata di pepe. 

    La zucca farcita

    Le ricette con la zucca Hokkaido continuano: avete mai pensato alla zucca ripiena… di zucca? Come fare? Laviamo come già spiegato la zucca Hokkaido e poi tagliamola a metà per eliminare semi e impurità interne. Con un cucchiaio preleviamo la polpa della zucca e teniamola da parte mentre inforniamo le due metà della zucca e le facciamo cuocere a 180° per 20 minuti. Per farcire la zucca rosoliamo dei pezzetti di carne di manzo in un giro d’olio, quindi aggiungiamo la polpa della zucca assieme a pomodorini tagliati a metà (ovviamente già lavati) e a olive nere, mozzarella e amaretti. Farciamo la zucca e quindi rimettiamola in forno per altri 20 minuti. 

    Ricette con la zucca Hokkaido: il risotto

    Se c’è un ingrediente che si sposa perfettamente con la zucca questo è il riso. Quindi, tra le ricette con la zucca Hokkaido non può certo mancare un bel risotto per stupire i nostri commensali con un sapore molto particolare. Dopo aver lavato e tagliato a metà la zucca, eliminiamo i semi e le impurità interne. Quindi tagliamola a fette e facciamola cuocere in forno a 180° per 30 minuti.

    Tagliamola poi a cubetti e frulliamola assieme a olio EVO, sale e pepe. Iniziamo a tirare il più classico dei risotti partendo da un soffritto di cipolla e l’aggiunta di brodo vegetale. A pochi minuti dalla fine della cottura del riso aggiungiamo la crema di zucca. A parte facciamo rosolare dei cubetti di pancetta. Mantechiamo il risotto con il parmigiano e impiattiamo mettendo su ogni piatto una cucchiaiata di cubetti di pancetta affumicata rosolata con il suo sughetto.

    Se vi è piaciuto, provatelo anche nella sua versione vegetariana.

    E la vellutata

    La vellutata è immancabile fra le ricette con la zucca Hokkaido. Una preparazione semplice che vi permette di portare in tavola un piatto prelibato. Per prima cosa fate lessare zucca, patate, carote e porri in un’unico tegame pieno d’acqua per 30 minuti. Quindi frullate il tutto e impiattate irrorando il tutto con un giro d’olio. Per dare un tocco alpino una volta impiattato potete aggiungere un’abbondante cucchiaiata di panna acida.

    Ricette con la zucca Hokkaido: i dolci

    Incredibile ma vero: fra le ricette con la zucca Hokkaido c’è anche una torta. Come sempre partiamo preparando una crema di zucca dopo averla lessata e frullata. Ci servono circa 300 g di purea di zucca. Quando sarà tiepida aggiungiamo a questa 170 g di zucchero, 170 g di burro, 4 uova e mescoliamo. In un altro contenitore mettiamo 50 g di farina di nocciole, 370 g di farina bianca, un cucchiaino di sale, cannella, zenzero e 8 g di lievito per dolci. Mescolate e poi aggiungete un po’ alla volta questo composto in quello con la purea di zucca. Mescolate e fate amalgamare. Quando avrete ottenuto un composto omogeneo versatelo in uno stampo e fate cuocere in forno per 45 minuti a 180°. 

    E, se avete ancora voglia di dolce, non perdetevi il tiramisù alla zucca!

    Come cucinare il cavolo rosso? Tre idee golose

    Lo abbiamo in frigo e lo guardiamo con curiosità, senza riuscire a deciderci ad affrontarlo. Come cucinare il cavolo rosso è un dilemma, perché quello che ci viene in mente è solo di farlo grattugiato e mangiarlo così, crudo. Buono, per carità! Ma questo ortaggio si può proporre in mille modi diversi, uno più goloso dell’altro. Curiosi? Ecco qualche idea.

    Come cucinare il cavolo rosso: la vellutata

    La vellutata non si fa solo con i funghi, sappiatelo! Si può preparare con moltissime verdure, tra le quali anche il cavolo rosso. Ecco come cucinare il cavolo rosso a vellutata, a partire dagli ingredienti necessari:

    • Cavolo rosso 600 g
    • Acqua 1,5 l
    • Panna fresca liquida 50 g
    • Scalogno 1
    • Olio extravergine d’oliva 25 g
    • Noce moscata 
    • Sale
    • Pepe

    Per prima cosa fate lo scalogno a fettine non troppo sottili, quindi passate al cavolo rosso: sotto l’acqua dividetelo a metà, eliminate la costa dura interna e tagliatelo a striscioline. Scaldate l’olio in una padella e fateci rosolare a fiamma viva lo scalogno, fino a quando non sarà bello dorato. Aggiungete quindi il cavolo rosso al tegame, salate leggermente e fatelo rosolare per qualche minuto mescolando spesso.

    Versate un litro di acqua, abbassate la fiamma e lasciate cuocere senza coperchio, mescolando di tanto in tanto. Una volta trascorsi 35-40 minuti, versate il restante mezzo litro di acqua  e lasciate cuocere per altri 15 minuti. A questo punto spegnete la fiamma, aggiungete la panna fresca e mescolate. Frullate il tutto con un mixer a immersione fino ad ottenere una crema liscia. Pepate e date una generosa grattugiata di noce moscata. Buon appetito!

    Provate il risotto

    Come cucinare il cavolo rosso se non facendo un goloso risotto? Buonissimo e anche super colorato! Se vi piacciono i risotti autunnali, come quello alla zucca, questo piatto vi conquisterà! Ecco cosa vi serve:

    • Riso Carnaroli 280 g
    • Cavolo rosso 600 g
    • Gorgonzola 180 g
    • Vino rosso 200 g
    • Brodo vegetale 800 g
    • Noci 100 g
    • Cipolla 70 g
    • Grana Padano 30 g
    • Olio extravergine d’oliva 

    Per prima cosa pulite il cavolo: togliete le foglie più esterne, eliminate la parte centrale bianca e e tagliatelo a fette sottili. Affettate anche la cipolla e stufatela un paio di minuti in olio EVO. Aggiungete il cavolo rosso, mettete il coperchio e cuocete per 5 minuti. Togliete circa 2/3 del cavolo dalla padella e frullatelo a crema.

    Versate il riso nella padella con il cavolo e tostatelo per 3 minuti, mescolando continuamente. Bagnate con il vino rosso e e lasciate che si asciughi quasi completamente prima di bagnare con il brodo vegetale caldo. Portate il riso a cottura, aggiungendo altro brodo al bisogno e mescolando di tanto in tanto.

    Quando il riso è quasi cotto tagliate a pezzetti il gorgonzola e sgusciate le noci. Aggiungete la crema di cavolo rosso al risotto e spegnete la fiamma. Salate, quindi aggiungete il gorgonzola, le noci e il grana padano. Mantecate e poi gustate!

    Come cucinare il cavolo rosso al forno

    Vediamo ora come cucinare il cavolo rosso al forno per un contorno sostanzioso e ricco di gusto, che può anche diventare un piatto unico di una cena leggera. Gli ingredienti sono:

    • 350 g cavolo rosso
    • 150 g formaggio di capra
    • 100 g pancetta a dadini
    • 3 cucchiai olio EVO
    • 3 spicchi aglio
    • 1 limone
    • sale
    • pepe
    • coriandolo

    Mescolate in una ciotolina l’olio con il succo di limone e l’aglio tritato. Salate, pepate, date una mescolata e tenete da parte. Tagliate il cavolo rosso a fette, posizionatele su una teglia rivestita con carta forno e spennellatele con la marinata appena preparata. Cuocete in forno già caldo a 160° per circa 20 minuti.

    Una volta trascorso il tempo estraete la teglia dal forno, mettete su ogni fetta di cavolo rosso il formaggio di capra a pezzettini e poi mettete nuovamente in forno per circa 5 minuti. Prima di servire completate con qualche dadino di pancetta alla griglia e del coriandolo fresco tritato.

    Primi piatti: tre ricette sfiziose con i broccoli

    I broccoli non piacciono a tutti e più di qualcuno non riesce a immaginarseli se non lessi, in un triste piatto a prova di dieta o di degenza in ospedale. In realtà le ricette sfiziose con i broccoli esistono, eccome! Andiamo a scoprirle per sfatare questo mito negativo che vede il broccolo come una verdura triste e sciapa anche se, lo ricordiamo, fa veramente bene all’organismo.

    Ricette sfiziose con i broccoli: la pasta

    Ebbene sì. La prima delle ricette sfiziose con i broccoli che vi proponiamo è una pasta. Un primo piatto vegetariano assai gustoso che si prepara in quattro e quattr’otto. Per realizzarlo vi servono:

    • 800 g broccoli
    • 320 g pasta corta a piacere
    • 5 filetti acciughe sott’olio
    • 1 peperoncino piccante
    • 2 spicchi d’aglio
    • olio EVO
    • sale

    Ricavate le cimette del broccolo, sciacquatele e poi lessatele in acqua leggermente salata per circa 10 minuti. Fate rosolare per un paio di minuti in un giro d’olio gli spicchi d’aglio e il peperoncino tagliato a pezzettini, quindi aggiungete le acciughe, ben scolate dall’olio di conservazione. Lasciatele andare a fuoco dolce finché non si saranno completamente sciolte, quindi spegnete il fuoco e tenete da parte.

    A questo punto scolate i broccoli e buttateli nella padella con le acciughe, il peperoncino e l’aglio. Versate un mestolo di acqua di cottura dei broccoli e proseguite la cottura per altri 15 minuti. Quando i broccoli saranno belli morbidi, schiacciateli con una forchetta riducendoli così in crema.

    Lessate la pasta nella stessa acqua dei broccoli e poi versatela in padella facendola saltare un po’. La prima delle ricette sfiziose con i broccoli è pronta!

    Provatela anche alla romana

    A Roma non c’è solo la carbonara. C’è anche una deliziosa pasta con broccolo romano e guanciale, che è la seconda delle ricette sfiziose con i broccoli che abbiamo in serbo per voi. Ecco gli ingredienti:

    • 1 kg broccolo romano
    • 400 g pasta corta (ideale sono gli ziti)
    • 200 g guanciale
    • 100 g formaggio grattugiato
    • olio EVO
    • sale
    • pepe

    Ricavate le cimette dal broccolo e lessatele in acqua bollente e leggermente salata. Una volta cotte scolatele e conservate l’acqua di cottura. Tagliate il guanciale a listarelle e fatelo cuocere in una padella già calda, senza aggiungere altri grassi. Quando sarà bello croccante, toglietelo dalla pentola e lasciate lì il suo grasso di cottura.

    Versate nel grasso una parte dei broccoli lessati e lasciateli insaporire qualche istante. Mettete nel mixer i broccoli restanti e un filo di olio, quindi frullate il tutto per ottenere un composto omogeneo. Lessate la pasta, quindi scolatela al dente e versatela nella padella. Aggiungete la crema di broccolo e mantecate il tutto con un po’ d’acqua di cottura delle verdure.

    A questo punto aggiungete il guanciale croccante, il formaggio grattugiato e una macinata di pepe: mescolate e buon appetito!

    Ricette sfiziose con i broccoli: la vellutata

    Non solo pasta. Tra le ricette sfiziose con i broccoli non può certamente mancare una vellutata, da preparare in pochissimo tempo e con grande soddisfazione. Gli ingredienti sono:

    • 500 g broccoli
    • 400 g patate
    • 150 g cavoletti di Bruxelles
    • 30 g burro
    • mezzo scalogno
    • 700 ml brodo vegetale
    • sale
    • pepe
    • noci
    • 150 g parmigiano
    • panna da cucina

    Tagliate a pezzetti il broccolo e le patate. Tagliate a metà anche i cavoletti di Bruxelles. Tritate grossolanamente lo scalogno e fatelo dorare nel burro in una padella alta e capiente. Aggiungete quindi le patate, fatele rosolare e poi versate anche i cavoletti di Bruxelles e i broccoli. Lasciate cuocere, irrorando frequentemente con il brodo vegetale, fino a quando tutte le verdure non saranno tenere. A questo punto riducete tutto a crema con il frullatore a immersione, dopodiché salate e pepate.

    A questo punto potete quindi dedicarvi alla crema al parmigiano, facendo sciogliere in un pentolino antiaderente il formaggio con la panna da cucina. Servite la vostra vellutata con la crema di parmigiano e qualche noce tritata grossolanamente.

    Ricette con le rape rosse, sane e buone

    La grande sfortuna delle rape rosse è che troppo spesso vengono sottovalutate perché pensate come un ingrediente semplice. Per questo tradizionalmente le si acquista già precotte e pelate per mangiarle in insalata condite da un filo d’olio, sale e pepe. A volte un tocco di aceto balsamico giusto per darsi un tono. Invece le rape rosse nascondono innanzitutto qualità inaspettate dal punto di vista nutritivo e salutistico e poi, oltre ad essere buone, si adattano anche a una cucina di sperimentazione

    Ecco perché vogliamo proporvi queste ricette con le rape rosse che vi faranno guardare a questo vegetale con occhi nuovi. Dite pure addio alla tristezza del contorno senza guizzi di creatività e preparatevi a lasciarvi sorprendere. Già conosciute e consumate persino dai babilonesi, le rape rosse presentano il 90% di acqua e poi tanti sali minerali, antiossidanti e vitamine. Inoltre ha proprietà disintossicanti, depurative e digestive. Ecco perché presentare alcune ricette con le rape rosse è un dovuto omaggio a questo splendido e poco valutato ortaggio di casa nostra. 

    Un antipasto sfizioso: rape rosse e soncino

    Partiamo con la ricetta di un antipasto sfizioso, qualcosa che lascerà a bocca aperta i vostri ospiti e regalerà un punto di prestigio al vostro personalissimo ricettario: barbabietola e soncino con crema di caprino. Ecco gli ingredienti e come preparare il piatto: 

    • 500 g barbabietole cotte
    • 160 g caprino
    • 80 g soncino
    • 1 lime
    • erba cipollina
    • olio extravergine di oliva
    • sale
    • pepe

    Poiché ne dovremo utilizzare la scorza, per prima cosa lavate accuratamente il lime. Quindi tagliuzzate finemente l’erba cipollina e poi invece riducete in tocchetti da 3 – 4 centimetri per lato la barbabietola. In una ciotola mettete il caprino fresco e aggiungete 2 cucchiai di olio EVO, erba cipollina sminuzzata, 2 prese di sale, succo e scorza grattugiata di lime, pepe in abbondanza. Mescolate con energia e riducete il tutto a una crema morbida. Impiattate componendo con equilibrio i tre elementi: rape rosse a cubotti, soncino e crema di caprino aromatizzata.

    Ricette con le rape rosse: la zuppa

    Fra le ricette con le rape rosse non poteva mancare una classica e tradizionale zuppa che, in questo caso, si presenta con un misto di carni. Volendo se ne può fare anche una versione vegana utilizzando tofu o seitan al posto delle carni. Vediamo quali ingredienti ci servono e poi come procedere:

    • 350 g cavolo cappuccio
    • 230 g 2 costine di maiale
    • 200 g barbabietola precotta
    • 160 g cipolla
    • 150 g polpa di manzo
    • 130 g rapa
    • 125 g panna fresca
    • 125 g yogurt intero
    • 100 g carota
    • uno scalogno
    • alloro
    • chiodi di garofano
    • aneto
    • burro
    • aceto bianco
    • sale

    Come primo passaggio iniziamo a lavorare le carni: il manzo va messo a lessare in una casseruola con molta acqua, chiodi di garofano, foglia di alloro. Accendete pure il fuoco mentre, dall’altra parte, metterete in una pirofila le costine di maiale e poi mettele in forno già caldo a 180° e lasciatele cuocere per 35 minuti. Non serve condimento, vanno infornate al naturale.

    Approfittate di questo tempo per tagliare a tocchetti cavolo, cipolla, rapa, carota. Passata un’ora dalla cottura del manzo aggiungete le verdure e le costine di maiale nella stessa casseruola e lasciate andare un’altra ora. Passato questo tempo togliete dalla casseruola la carne, spolpate le costine e sminuzzare il manzo. Poi rimettete tutto nella casseruola e, quando avrà ripreso il bollore, potete salare.

    Nel frattempo in una padella fate andare le rape rosse grattugiate, dello scalogno affettato finemente e 20 g di burro. Una volta appassito il tutto aggiungete un bicchiere d’acqua, 2 cucchiai di aceto, e lasciate cuocere ancora per 15 minuti prima di versare il composto nella zuppa. Fatto questo aggiungete alla zuppa l’aneto tritato. Impiattate e servite aggiungendo un cucchiaio di panna montata mescolata con yogurt e una presa di sale. 

    Se ancora avete voglia di cucinare, provate qualche altro piatto con le barbabietole.

     

    Esplorazioni in cucina: ricette con chayote

    Un giorno anche voi potrete esclamare “ho visto cose che voi umani”… facendo meravigliare gli astanti mentre portate in tavola l’ultima delle ricette con chayote. Ma di cosa parliamo di grazia? Dell’ultima moda che arriva sulle nostre tavole: la zucchina spinosa originaria del Sud America che ha tutta l’intenzione di affermarsi anche nelle cucine familiari e professionali del Vecchio Continente. 

    Giusto per rispettare il sacro idioma, il chayote altro non è che la zucchina spinosa, coltivata originariamente in Costa Rica e poi diffusasi nel resto delle Americhe. Dal punto di vista visivo si presenta come una pera particolarmente irsuta: ovvero piena di spine. Si tratta del frutto di una pianta che, alla pari di zucche e zucchine tradizionali, è rampicante e possiamo anche coltivarla nei nostri orti oppure invasarla per farla crescere sui nostri terrazzi. 

    Ma fa bene il chayote?

    Prima di presentare le ricette con il chayote specifichiamo che, alla pari delle più note zucchine locali, questo ortaggio presenta pochi carboidrati, praticamente zero grassi e proteine e, invece tante vitamine e sali minerali. Quindi stimolano la diuresi facendo fare tanta “plin plin” contribuendo ad eliminare l’acido urico. E sono anche un valido antinfiammatorio. Dunque un prodotto dell’orto del quale non potrete più fare a meno!

    Ricette con chayote: solo il limite della fantasia

    Presentiamo tre ricette con chayote, ma solo per far capire la facilità d’uso di questo ingrediente che va semplicemente conosciuto per essere apprezzato in tutta la sua bontà. Dal punto di vista della preparazione, le zucchine spinose possono essere cotte al forno, oppure fritte. Se se ne vuole fare scorta per l’inverno possono essere messe sott’olio e, addirittura, il chayote può essere utilizzato per preparare degli ottimi dolci. Come per le zucchine tradizionali il chayote può essere mangiato anche crudo, come cetrioli o diventare l’ingrediente segreto di succhi e centrifughe.

    Ricette con cheyote: provatelo al forno

    Partiamo presentando la prima delle ricette con chayote illustrando una preparazione semplice: la cottura al forno. Per prima cosa eliminate la scorza dura e spinosa: tagliate a metà la zucchina (mettete di guanti imbottiti perché, appunto, sono spinose!), poi tagliarle ancora a metà e quindi eliminare la scorza con un coltello. Sciacquate e asciugate le zucchine e tagliatele a spicchi tenendole immerse in una ciotola con dell’acqua fredda.

    Se preparate la ricetta per 4 persone serviranno circa 5-6 chayote. Una volta pronte scolate e mettetele in un recipiente per condirle con spezie e aromi a piacere: curcuma, paprica, peperoncino, aglio, timo, origano, rosmarino, maggiorana, sale fine e grosso, pepe nero. Bagnate con olio EVO e mescolate. Mettete poi gli spicchi su di una leccarda ricoperta di carta forno e infornate per 50 minuti a 200°. 

    Chips alternative con il chayote

    Il fritto è l’emblema della condivisione, della festa, della spensieratezza. Per cui ecco una ricetta con chayote che prevede la frittura di questa particolare zucchina spinosa. 

    Come fare? Dopo aver eliminato la buccia e sciacquato la zucchina affettatela finemente servendovi di una mandolina. Asciugate le fette tamponandole con carta assorbente e quindi passatele nella farina. Se preferite maggiore croccantezza utilizzate un mix di farina di semola al 50% con l’altra metà di farina di mais. Aggiungete qualche aroma, come la curcuma o il peperoncino, quindi friggete in olio già a temperatura (170°) per pochi secondi. Utilizzate una schiumarola per toglierle dall’olio e lasciate asciugare su carta assorbente. 

    Se invece avete le zucchine normali e volete anche qualcosa di più light, provate le frittelle di zucchine al forno.

    Al naturale o sottolio: sempre una bontà

    Le ricette con chayote come si è potuto notare hanno solo il limite della nostra fantasia. Al pari delle zucchine nostrane, con le quali si possono realizzare tantissimi piatti, anche la zucchina spinosa è adatta a tanti tipi di preparazione. Da quelli più articolati a quello più semplice: l’utilizzo al naturale, ovvero in insalata. Dopo averle sbucciate, lavate e asciugate, affettatele finemente come fosse un cetriolo e aggiungete il chayote a una misticanza che comprenda anche pomodorini pachino, capperi e qualche acciuga dissalata. 

    Se invece volete fare scorta di chayote per l’inverno, preparate dei vasetti di zucchine spinose sott’olio. Come sempre sbucciatele, lavatele, asciugatele e poi tagliate a fettine o a fiammifero il chayote. In una pentola mettete mezzo litro d’acqua, mezzo litro d’aceto e immergete le zucchine spinose. Fate cuocere per 8-10 minuti dal bollore. Scolate e poi allargatele su di un canovaccio pulito per lasciarle asciugare tutta la notte. Dopo aver sterilizzato i vasetti metteteci dentro le fettine di chayote assieme a uno spicchio d’aglio, peperoncino, origano. Coprite il tutto con olio di semi. Lasciate riposare almeno 20 giorni al buio prima di consumare. 

    Verdure di stagione: ricette sfiziose con la scarola

    Quella della cicoria è una famiglia numerosa e trasversale, moderna, che va dalle puntarelle alla scarola. E proprio di questa, ovvero dell’indivia liscia, andiamo a parlare oggi portando alla luce alcune ricette sfiziose con la scarola. La sorella dell’invidia liscia è la già ben conosciuta indivia riccia che andremo a trattare in altro momento. Invece l’invidia così detta belga è una vera cicoria, e non un’indivia. Dopo tutto i russi chiamano insalata francese quella che, comunemente, viene indicata come insalata russa: il mondo della cucina, si sa, è creativo. 

    Come cucinare la scarola: la pizza

    L’indivia liscia la si può trovare in vendita per una lunga stagione: da fine estate a tutto l’autunno inverno. Per utilizzarla in cucina è preferibile acquistare i cespi più verdi e rigogliosi, che ci potranno apportare tante vitamine, fibre e minerali in più. 

    Se vi chiedete come cucinare la scarola la risposta più semplice è quella di lasciarla cruda. Ovvero di prepararla in insalata con olive, acciughe, capperi. Se invece volete entrare nel vasto regno della trasformazione, ecco che potete partire da una ricetta sfiziosa con la scarola molto tradizionale: la pizza.

    Ecco che cosa vi serve:

    • 600 gr di farina
    • olio EVO
    • 15 gr di sale
    • zucchero
    • lievito di birra
    • 350 cl di acqua
    • 1,5 kg di scarole lisce
    • 3 spicchi di aglio
    • 200 gr di olive
    • 100 gr di capperini
    • pinoli tostati al forno
    • 100 gr di uvetta ammollata
    • sale
    • pepe bianco
    • 12 filetti di acciughe sott’olio

    La preparazione è quella di una classica pizza: si parte dal posizionare la farina a fontana e, nel cratere che creerete in cima, aggiungete zucchero, sale, acqua e olio. Quindi mescolate e quindi lavorate per alcuni minuti per poi lasciar lievitare al caldo in un contenitore ben coperto. Aspettando che raddoppi di volume trattate le scarole lavandole accuratamente soprattutto al centro. Quindi lessatele in acqua bollente già salata, scolatele accuratamente e passatele in tegame con uno spicchio d’aglio che avrete già fatto soffriggere. Dopo un paio di minuti aggiungete acciughe, capperi, olive, pinoli e uvette. Regolare di sale e pepe quindi lasciate cuocere per qualche minuto ancora. 

    Stendete metà dell’impasto sul fondo di una teglia da forno e poi versateci sopra la scarola distribuendola in modo uniforme. Con il resto dell’impasto chiudete la pizza saldando i bordi pizzicandoli con le dita. Mettete in forno già caldo a 200° per 30 minuti. Lasciate raffreddare qualche minuto prima di tagliare e servire. 

    Ricette sfiziose con la scarola: ecco le polpettine

    La scarola è un ingrediente semplice da trattare. Ecco perché possiamo prepararla in molti modi. Uno dei quali sono le polpettine di scarola: una ricetta sfiziosa che si prepara in poco tempo e incontra di certo i gusti di chi ama le polpette di ogni tipo, da quelle svedesi a quelle tradizionali al sugo . Ecco gli ingredienti:

    • 500 g scarola 
    • 1 peperoncino 
    • 1 spicchio d’aglio 
    • 20 g uva sultanina 
    • 10 g pinoli 10 g
    • 20 ml olio extravergine di oliva 
    • 50 g parmigiano 
    • 70 g mollica di pane
    • 1 uovo 
    • 100 g pangrattato 
    • Olio di semi
    • Sale e pepe

    Per prima cosa eliminate la radice dai cespi. Lavate e scolate accuratamente la scarola e poi tagliatela finemente e fatela insaporire in padella per 10 minuti con uno spicchio d’aglio e un peperoncino. Passato questo tempo aggiungete l’uvetta, che avrete già fatto ammollare, e i pinoli. Da questo momento lasciate sulla fiamma ancora per 30 minuti, fino a quando l’acqua di vegetazione si sarà asciugata. 

    Lasciate raffreddare e poi frullatela assieme a mollica, uovo, parmigiano regolando di sale e pepe. Otterrete un composto omogeneo. Prendetene delle piccole parti e create delle palline che farete rotolare nel pangrattato e poi andrete a friggere in olio a 170° per 4 minuti. 

    Comfort food: la zuppa di cavolo nero e patate

    Quando le giornate si accorciano, fuori fa freddo e piove, viene voglia di mangiare qualcosa di caldo e avvolgente. Un cibo che sia come una coccola: nutriente, ma leggero. E tanto, tanto saporito. Che cosa c’è di meglio dunque della zuppa di cavolo nero e patate? Un piatto unico che risolve la cena in modo pratico e sfizioso.

    Se vi è venuta già l’acquolina non resta che mettersi all’opera. Indossate il grembiule e iniziate a cucinare!

    Come si fa la zuppa di cavolo nero e patate

    Preparare la zuppa di cavolo nero e patate non è affatto difficile. Anche se non siete dei maghi in cucina, vi stupirete della semplicità di questo straordinario piatto, tanto che diventerà uno dei vostri cavalli di battaglia. Vediamo innanzitutto che cosa mettere nel carrello della spesa per due persone:

    • 100 g di pasta tipo ditalini (o quella che preferite)
    • 6 patate 
    • 10 foglie di cavolo nero
    • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
    • Sale
    • Olio extravergine d’oliva

    Una ricetta facile e veloce

    La prima cosa da fare è dedicarsi alla pulizia del cavolo nero. Lavate bene le foglie e separate la costa dalla parte più tenera della foglia. Tagliate quindi le coste a pezzetti e le foglie grossolanamente. Passate poi alle patate, che vanno pelate e tagliate a dadini.

    Mettete in una pentola sia le patate, sia il cavolo nero e coprite tutto con acqua fredda. Portate ad ebollizione, salate e aggiungete il concentrato di pomodoro. Fate cuocere per una ventina di minuti, dopodiché prelevate un paio di mestoli di patate, schiacciatele con i rebbi di una forchetta e tenetele da parte. Buttate ora in padella i ditalini ( o la pasta che avete scelto) e portate a cottura. Aggiungete infine le patate schiacciate e mescolate bene il tutto. La vostra zuppa di cavolo nero e patate è pronta: buon appetito!

    Zuppa di cavolo nero, patate e zucca

    Se vi piacciono le ricette con la zucca, una variante da provare è sicuramente la zuppa di cavolo nero con patate e zucca. Anche in questo caso si tratta di una ricetta super facile che vi darà un sacco di soddisfazione! Ecco gli ingredienti che vi servono:

    • 200 g pasta per minestra
    • 1 mazzetto di cavolo nero
    • 1 patata grande
    • 3 fette di zucca
    • mezza cipolla
    • olio EVO
    • sale

    Anche in questo caso lavate il cavolo nero e tritatelo finemente, conservando i gambi. Tritate anche la cipolla, quindi pelate la patata e tagliatela a tocchetti. Tagliate a tocchetti anche la zucca. Fate soffriggere la cipolla in un giro di olio EVO, quindi aggiungete la zucca e il cavolo. Salate, mescolate e cuocete per un paio di minuti.

    Portate a bollore circa 2 litri di acqua e versateci le verdure e la patata. Regolate di sale e cuocete per circa 50 minuti. Buttate quindi anche la pasta e fatela cuocere, tenendola molto al dente: questo perché essa continuerà a cuocere anche quando spegnerete il fornello. La vostra zuppa di cavolo nero, patate e zucca è pronta per essere gustata.

    E, se volete qualche altra idea, potete provare tutte le nostre golose ricette a base di cavolo nero.

    A cosa fa bene il cavolo nero?

    Se vi sono piaciute le zuppe con il cavolo nero, sappiate che c’è un motivo in più per mangiarle! Il cavolo nero è un vero e proprio superfood ed ha moltissime proprietà benefiche per il nostro organismo. Questo ortaggio è infatti ricco di minerali e vitamine, molte delle quali dotate di proprietà antiossidanti. Significativo anche il contenuto in vitamine del gruppo B, acido folico, calcio e ferro.

    Grazie all’alto contenuto di fibre, inoltre, il cavolo nero ha anche un alto potere saziante. Ha pochissime calorie, ma è ricco di micronutrienti. Cosa volere di più?