Tether lancia Alloy: vediamo cos’è e a cosa serve la nuova piattaforma
Tether, la società che provvede all’emissione della stablecoin USDT, ha lanciato una nuova piattaforma per il conio di token, Alloy, sulla Ethereum Virtual Machine. Grazie ad essa gli utenti sono in grado di creare una nuova categoria di asset digitali noti come tethered asset.
I beni in questione vanno a riflettere il prezzo di quelli di riferimento mediante strategie di stabilizzazione come la sovracollateralizzazione con asset liquidi e gli insiemi di liquidità del mercato secondario. Un approccio destinato a fornire valore e stabilità costanti, facendo progredire il settore dei Real World Asset (RWA).
Alloy: vediamo da vicino l’ultimo prodotto di Tether
È stato il CEO di Tether, Paolo Ardoino, a introdurre la nuova piattaforma. Lo ha fatto con queste parole, in un post pubblicato su X: “Alloy by Tether è una piattaforma aperta che consente di creare asset digitali sintetici collateralizzati e presto farà parte della nuova piattaforma di tokenizzazione degli asset digitali Tether, che verrà lanciata entro la fine dell’anno”.
Il primo asset disponibile sulla piattaforma è aUSDT, il cui prezzo è ancorato al dollaro USA. Gli investitori sono in grado di coniare un USDT depositando lo XAUT di Tether come garanzia. Secondo Tether, XAUT ha una capitalizzazione di mercato pari a 570 milioni di dollari ed è sostenuta dall’oro fisico immagazzinato in Svizzera.
Le modalità dell’operazione sono regolate attraverso smart contract compatibili con Ethereum. In particolare, il contratto intelligente di aUSDT va a tracciare tutte le garanzie collaterali e i token coniati, utilizzando gli oracoli dei prezzi. In tal modo è in grado di valutare costantemente il rapporto tra valore e moneta (MTV).
Il token aUSDT si rivolge agli utenti i quali desiderano utilizzare asset digitali per i pagamenti e le rimesse senza essere costretti a vendere i propri token supportati da oro. A spiegarlo è stato il comunicato stampa emesso per l’occasione da Tether. La posizione deve essere sovracollateralizzata, con una quantità di nuovi token che può arrivare al massimo al 75% rispetto al valore della garanzia.
La crescita dei Real World Asset (RWA)
Questo nuovo prodotto offerto da Tether va ad allinearsi alla tendenza crescente per la tokenizzazione di Real World Asset. Stando a quanto riportato da CoinGecko nel suo RWA 2024, i token legati ai beni hanno ormai raggiunto una capitalizzazione di mercato di 1,1 miliardi di dollari, con l’oro che resta il bene più popolare in assoluto.
I token di metalli preziosi come XAUT e PAX Gold (PAXG), in particolare, rappresentano l’83% della capitalizzazione di mercato dei token legati alle materie prime. Sostenuti dall’oro fisico, questi token riescono a offrire una riserva di valore ritenuta estremamente affidabile.
Per quanto riguarda Tether, questo nuovo sviluppo segna l’ennesimo passo dell’azienda teso a espandere i propri servizi. Una politica che è resa necessaria anche dalle problematiche che stanno sorgendo all’orizzonte per USDT, il suo prodotto di punta.
Quella che rappresenta la più grande stablecoin per valore di mercato, si trova infatti sotto attacco negli Stati Uniti e in Europa. Se negli USA l’insidia è ancora in fase di concretizzazione, sotto forma della nuova legge sulle stablecoin presentata da Cynthia Lummis e Kirsten Gillibrand, nell’eurozona USDT sarà praticamente fuori gioco dal prossimo mese di luglio.
A causarne il bando sarà l’entrata in vigore delle nuove norme introdotte dal Markets in Crypto Assets (MiCA). La nuova legge, infatti, impone degli standard che USDT non è in grado di garantire.
Proprio per cercare di ovviare alla situazione, l’azienda di Paolo Ardoino ha quindi iniziato una politica di diversificazione. Testimoniata dagli investimenti nel mining di bitcoin (BTC), nell’elaborazione dei pagamenti e nell’intelligenza artificiale (AI) tramite cloud computing.
Ad aprile, inoltre, il CEO ha delineato i piani relativi al lancio di una piattaforma di tokenizzazione in grado di facilitare la creazione di versioni digitali di una serie di asset, tra cui obbligazioni, azioni, fondi e punti fedeltà.