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Tag: Sci Alpino

Sci alpino, Giuliano Razzoli annuncia il ritiro

Giuliano Razzoli annuncia ufficialmente il proprio addio allo sci alpino. A 39 anni compiuti il portacolori dell’Esercito ha deciso che è arrivato il momento di cambiare totalmente vita, di dedicarsi alla famiglia e ai suoi affari, con un occhio sempre attento a quella che è stata la sua vita e la sua passione per quasi quarant’anni: lo sci.

Giuliano Razzoli appende gli sci al chiodo

Lo sciatore ha deciso di mettere la parola fine alla sua carriera dopo 157 start in Coppa del mondo, cui vanno aggiunte le 3 partenze alle Olimpiadi e le 8 ai Mondiali: 168 volte ai cancelletti che contano, in totale. Avrebbe voluto salutare tutti i colleghi in pista, affrontando l’ultimo slalom sulla Podkoren di Kranjska Gora, ma il meteo ha remato contro e la gara fu cancellata. Non mancherà l’occasione per l’ultima passerella, dove salutare i compagni di squadra e gli avversari di una vita. Gli amici e i tantissimi tifosi che lo hanno accompagnato durante i 17 anni della sua carriera al vertice dello sci internazionale. Arriva ora il momento delle celebrazioni. Un primo appuntamento è già fissato: il prossimo 20 luglio, gli amici a Razzolo organizzeranno una grande festa di addio. Poi, il “Razzo” vorrebbe trovare l’occasione per salutare il mondo dello sci da una pista di gara.

L’oro olimpico nel 2010

Memorabile è stata la giornata vissuta sotto il cielo plumbeo di Whistler Mountain, il 27 febbraio del 2010, quando Razzoli conquistò la medaglia d’oro nell’ultima giornata delle Olimpiadi canadesi. Quell’oro che mancava all’Italia da 22 anni, quando a vincerlo fu il suo corregionale e mentore Alberto Tomba. Un oro che lanciò il “Razzo” tra i più grandi di sempre.

La stagione passata non è andata proprio come Giuliano Razzoli avrebbe voluto: la solita schiena lo ha afflitto rallentandone gli allenamenti e impedendogli di esprimere il suo potenziale ancora alto. Si è aggiunta anche una caduta durante un allenamento nello scorso gennaio, che l’ha costretto a saltare alcune delle gare classiche, da lui tanto amate. Gli era già successo, in passato, di dover combattere con una stagione senza gioie, ma aveva trovato la forza per risalire ancora fino al vertice, grazie a quel memorabile 5° posto a Campiglio nel 2018, quando partiva con il pettorale 69, un piazzamento che valeva oro. E da lì tornare addirittura a sfiorare una medaglia olimpica nell’edizione 2022 dei Giochi, quando si classificò ottavo, ma a soli 26 centesimi dal bronzo. Memorabili quelle lacrime nel post-gara cinese, di un campione che si rende conto che l’ultima, grande occasione, se n’è andata per un nulla.

Giuliano Razzoli: “Lascio con serenità”

Nella sua carriera ci sono stati undici podi, con due vittorie: a Zagabria, nel 2010, e a Lenzerheide, l’anno successivo. L’ultimo podio a Wengen, il 16 gennaio del 2022, quando se ne stava già andando dal parterre e fu richiamato di corsa per diventare lo slalomista più in su con l’età, capace di agguantare i primi 3. E quello rimane, al momento, anche l’ultimo podio di un italiano nella disciplina. Ma i successi sarebbero potuti essere molti di più se Giuliano non avesse dovuto costantemente combattere con infortuni e acciacchi. “Sono un diesel – ha sempre detto di se stesso”. Partiva ad ogni stagione un po’ a rilento, per arrivare nel pieno della forma nella parte centrale del calendario e riuscire così a levarsi molte, belle soddisfazioni.

“Lascio sereno perché sono felice di come ho attraversato tutta la mia avventura, e sono grato di averla potuta vivere. La mia grande fortuna è quella di essere nato in un territorio particolare per lo sci, e mi sono reso conto di essere riuscito a trasmettere molte emozioni alle persone. Ma tutto quello che ho dato mi è tornato indietro amplificato. Ringrazio le persone che nella vita mi hanno insegnato qualcosa, e sono state tante, e che mi hanno permesso di crescere come atleta e come uomo: la mia famiglia, mia moglie, mio figlio, i miei genitori e le mie sorelle. Ringrazio la Federazione e il Centro Sportivo Esercito che mi ha supportato e tuttora mi supporta. I tecnici, i compagni di squadra, gli sponsor, gli amici e tutte le persone che mi hanno voluto bene, aiutandomi per tutta la mia vita. Ringrazio anche il mondo dello sci che ha permesso tutto questo”.

Sci alpino, Hirscher torna a gareggiare a cinque anni dal ritiro

Marcel Hirscher, leggenda dello sci alpino, è pronto a tornare a gareggiare. Lo sciatore vuole infatti essere al via del mondiale di Saalbach, in Austria, città natale di sua madre Sylvia. La notizia era stata riportata dai media austriaci da un po’ di tempo, ma oggi diventa un dato di fatto a tutti gli effetti: Hirscher ha infatti ottenuto il via libera ufficiale dalla Federazione Austriaca di Sci (OESV) per competere sotto la bandiera olandese nella stagione 2024/25.

Hirscher torna a gareggiare sotto bandiera olandese

L’annuncio di questo ritorno è stato accolto con stupore e interesse nel mondo dello sport. Sebbene il suo possibile ritorno alle gare sia stato oggetto di discussione da diverso tempo, pochi avrebbero immaginato che avrebbe abbandonato i colori austriaci per quelli olandesi. Questa decisione sembra essere dettata dal cuore, con l’intenzione di partecipare ai Mondiali del 2025 senza però privare la sua ex squadra della possibilità di schierare altri atleti.

Il ritorno dopo cinque anni

Perché questo cambio di nazionalità si potesse concretizzare, si è reso necessario l’assenso della Federazione Austriaca di Sci (OESV), che è stato prontamente concesso. Il segretario generale della federazione, Christian Scherer, ha confermato che, nonostante il rammarico per la decisione di Hirscher, il supporto alla sua richiesta è stato unanime. Questo gesto è stato motivato dall’apprezzamento per i successi passati di Hirscher e dalla volontà di supportare lo spirito internazionale dello sci.

Marcel Hirscher torna a gareggiare

Dopo cinque anni lontano dalle competizioni, Hirscher dovrà ripartire da zero per realizzare il suo sogno di conquistare un altro titolo mondiale. È probabile che lo vedremo partecipare alle gare estive in Nuova Zelanda, alla ricerca dei punti FIS necessari per qualificarsi sia per la Coppa del Mondo sia per i Mondiali. Questa potrebbe essere l’ultima stagione della sua illustre carriera prima del definitivo ritiro dallo sport agonistico: un’ultima grande sfida prima di appendere definitivamente gli sci al chiodo.

L’entusiasmo e il sostegno del pubblico saranno sicuramente una fonte di ispirazione per Hirscher, che torna a gareggiare a distanza di 5 anni dal suo ritiro, mentre cerca di riconquistare la forma migliore e di lasciare il segno in questa nuova fase della sua carriera. La sua decisione di gareggiare per una nuova nazione aggiunge un elemento di novità e imprevedibilità al mondo dello sci alpino, mantenendo viva l’attenzione degli appassionati di questo sport.

La nota della federazione austriaca

Il segretario Generale dell’ÖSV Christian Scherer ha spiegato in una nota la presa di posizione della Federazione Austriaca, che ha concesso senza alcun problema il nulla osta a Hirscher, uno degli atleti più rappresentativi nella storia dello sport austriaco.

“Negli ultimi giorni abbiamo avuto colloqui con diverse parti e siamo stati informati che Marcel Hirscher può immaginare il ritorno nel circuito sciistico internazionale. Come Associazione sciistica austriaca, abbiamo ovviamente fatto ogni sforzo per offrire a Marcel le migliori condizioni possibili in caso di ritorno alle gare e abbiamo anche modo di spiegargliele in uno scambio personale. Naturalmente, siamo molto dispiaciuti della sua decisione di chiedere un cambio di nazione all’Associazione sciistica olandese, ma alla fine l’abbiamo anche sostenuta. Marcel ha realizzato cose enormi per lo sci e per l’ÖSV. In segno di apprezzamento e nello spirito dell’internazionalità dello sci, la Conferenza dei Presidenti dell’ÖSV ha approvato oggi all’unanimità la sua richiesta di cambio di associazione“. 

Campionati assoluti sci alpino, Brignone vince il gigante

Si conclude con l’ennesima vittoria la grande stagione invernale di Federica Brignone: La talentuosa sciatrice valdostana del Centro Sportivo dei Carabinieri ha aggiunto un altro trionfo alla sua già impressionante carriera conquistando per la quarta volta il titolo di campionessa italiana di gigante. La sua straordinaria performance è avvenuta durante i Campionati Italiani Assoluti, che si sono svolti sulle impegnative piste di Lazaun, nella pittoresca cornice della Val Senales, Bolzano. Con questa vittoria, Brignone porta a dieci il totale dei suoi titoli italiani, consolidando ulteriormente il suo status di icona dello sci alpino italiano.

Brignone campionessa italiana di gigante

Nella gara di gigante, Brignone ha dimostrato una superiorità indiscutibile, dominando sia nella prima che nella seconda manche. Il suo tempo complessivo di 2’00″96 le ha garantito un vantaggio confortante di 2″40 sulla sua più giovane compagna di squadra, Giorgia Collomb, anch’essa proveniente dalla Val d’Aosta e membro dei Carabinieri. Per Collomb, questa medaglia rappresenta il secondo successo assoluto della sua carriera, dopo il bronzo conquistato nella combinata dello scorso inverno.

Il podio

Il podio tricolore è stato completato da Lara Della Mea, atleta dell’Esercito, che ha compiuto una notevole rimonta durante la manche decisiva per conquistare il quarto posto assoluto, seguita dalla svizzera Vanessa Kasper, terza a 3″01. Tuttavia, non sono mancate le sorprese, con la meranese Elisa Platino (Carabinieri) che ha dovuto accontentarsi del quinto posto nonostante una promettente performance a metà gara, e con Ilaria Ghisalberti (Carabinieri) e Francesca Carolli (Esercito) che hanno completato la classifica al sesto e settimo posto rispettivamente, quest’ultima con una spettacolare rimonta di dieci posizioni nella seconda manche.

Slalom gigante, quattro titoli tricolori per Brignone

Questo successo segna il quarto titolo assoluto di Brignone in gigante, affiancandosi a quelli conquistati nel 2011, 2017 e 2018, portando il totale dei suoi titoli italiani a dieci, considerando anche le altre specialità come superG, combinata e slalom.

In Coppa del Mondo, l’ultimo trionfo stagionale di Federica Brignone risale all’ultimo gigante della stagione che si è disputato a Saalbach, in Austria, dove ha sfidato la concorrenza con un vantaggio considerevole su Alice Robinson, aggiudicandosi il primo posto. Tuttavia, nonostante il suo straordinario successo, Brignone è stata superata da Lara Gut-Behrami nella classifica finale della Coppa del Mondo di gigante: l’azzurra si è quindi piazzata al secondo posto a 21 punti di distacco dalla Gut-Behrami. Indipendentemente dalla classifica, Brignone merita applausi per la sua incredibile stagione, che ha dimostrato una combinazione di classe e costanza che la rende una delle più grandi atlete italiane nello sci alpino. Inoltre, Brignone ha davvero lottato fino alla fine per conquistare il successo in classifica generale, ma anche il meteo non è stato dalla sua parte, con le varie prove che sono state annullate prima delle finali.

Le gare del fine settimana

La stagione degli sci alpino non si ferma qui, con i Campionati Italiani Assoluti che proseguiranno nei prossimi giorni in Val Senales con gli slalom femminile e maschile, seguiti dal gigante maschile. Questi eventi offriranno ulteriori opportunità per gli atleti di mettersi in gioco e dimostrare il loro talento sulle nevi italiane.

Discesa libera Saalbach 2024: Huetter vince, Delago sul podio

La tappa finale di discesa libera di Saalbach valevole per la Coppa del Mondo femminile di sci alpino ha regalato spettacolo, con il podio di Nicol Delago, il quinto in carriera per l’azzurra, e il dominio dell’Austria nella prova di casa. In una giornata caratterizzata da condizioni meteorologiche calde (dieci gradi alla partenza a 1800 metri di quota) e le interruzioni dettate proprio dal caldo, il successo finale è andato a Cornelia “Conny” Huetter, che ha coronato il sogno di conquistare la sfera di cristallo a 31 anni. A fare da contraltare a questo successo è la beffa per Lara Gut Behrami, che deve cedere la Coppa del Mondo di discesa per soli 28 punti in classifica generale.

Huetter si prende la sfera di cristallo dopo la discesa libera di Saalbach

Il trionfo di Huetter nella discesa libera di Saalbach ha segnato il culmine di una carriera segnata da alti e bassi, comprese alcune vittorie significative ma anche numerosi infortuni che hanno messo a dura prova il suo talento. Tuttavia, in questa giornata memorabile, la sciatrice del ’92 ha recuperato tutte le sue battute d’arresto, conquistando la Coppa del Mondo di discesa davanti al pubblico entusiasta di Saalbach. Un trionfo “in casa” per questa sciatrice, che ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento senza avere nulla da perdere.

Discesa libera Saalbach 2024, bene Delago

La discesa libera, caratterizzata da condizioni climatiche insolite e alcune interruzioni, ha visto emergere la determinazione della Huetter, che si era preparata minuziosamente per questo momento cruciale. Nonostante la concorrenza agguerrita, la sua prestazione impeccabile le ha consentito di superare Lara Gut-Behrami, leader in classifica prima di questa prova. L’elvetica ha infatti finito la prova di discesa libera fuori dalla zona punti: un risultato che, alla vigilia, sembrava essere quasi impossibile per una delle dominatrici della stagione. La svizzera avrebbe potuto conquistare la Coppa del Mondo in tutte le discipline, e invece dovrà rinunciare a quella di discesa.

Il bilancio italiano

Ilka Stuhec e Nicol Delago hanno celebrato rispettivamente il secondo e il terzo posto, mentre Christina Ager e Ramona Venier hanno completato la top five. Per l’Italia, oltre al podio di Delago, c’è Federica Brignone che ha chiuso al nono posto in 1’46″2, mentre Laura Pirovano, dodicesima, ottiene il tempo di 1’46″40. Più staccata Laura Bassino (1’47″10), ultima delle azzurre in gara, che ha chiuso al 18° posto. Delago ha messo in pista tutte le sue doti di scorrevolezza, che le hanno permesso di avere un risultato davvero importante sulla strana neve salata di Saalbach. L’Italdonne chiude con un bilancio di 23 podi stagionali, con 9 vittorie conquistate dalle tre punte azzurre: Brignone, Goggia e Bassino.

La discesa libera che è andata di scena oggi in Austria è stata anche un’occasione per salutare un’atleta di grande levatura come Ragnhild Mowinckel, che ha annunciato il ritiro dopo una carriera ricca di successi.

Le parole di Flavio Roda

Al termine della gara odierna, il presidente della Federazione Italiana Sport Invernale, Flavio Roda, ha tracciato un bilancio della stagione azzurra.

“E’ stata una bella stagione, peccato davvero per gli infortuni che hanno colpito in generale questo sport, ed è stata la pecca di questa stagione. E gli infortuni hanno colpito anche la nostra Federazione, soprattutto con Goggia e Curtoni. Le ragazze, nel complesso, sono state vermente brave, hanno fatto una stagione di altissimo livello, in particolare Federica Brignone che, a 33 anni, dimostra una competitività e una positività che sono molto importanti per tutto il movimento. Nel settore maschile, dobbiamo dire bravi ai velocisti perché hanno saputo fare risultati importanti quest’anno. Dal settore tecnico, invece, ci aspettavamo molto di più e quindi dovremo fare delle riflessioni per capire cosa non ha funzionato”.

Saalbach 2024, Brignone seconda nel superG alle spalle di Ledecka

Federica Brignone chiude in seconda posizione il superG di Saalbach, l’ultimo della stagione. Grazie a questo piazzamento, l’azzurra ottiene anche il secondo posto nella classifica generale di Coppa del Mondo di specialità, alle spalle di Lara Gut-Behrami. In gara nel superG anche gli uomini, con Dominik Paris che è stato il migliore degli azzurri, in sesta posizione.

Saalbach 2024, Brignone seconda nel superG

La sciatrice ceca Ester Ledecka ha conquistato la vittoria nel superG finale a Saalbach davanti a Federica Brignone, ottenendo la sua quarta vittoria in carriera. Ledecka può infatti vantare, fino ad oggi, due discese libere e due superG. Il suo tempo di 1’15″94 è risultato insuperabile per tutte le avversarie, compresa Federica Brignone, che ha chiuso la gara al secondo posto con un ritardo di 28 centesimi. Il podio è stato completato dalla norvegese Kaisa Lie, che ha terminato a 30 centesimi dalla Ledecka.

Le altre azzurre

Per quanto riguarda le altre azzurre in gara, Marta Bassino ha chiuso al nono posto con un ritardo di 80 centesimi, mentre Laura Pirovano è arrivata all’undicesimo posto con un ritardo di 83 centesimi. Roberta Melesi è stata più distanziata, finendo a 1″67 dal primo posto.

Saalbach 2024, Brignone chiude dietro Gut-Behrami in classifica generale

Lara Gut-Behrami, con il settimo posto conquistato in superG a Saalbach, si è portata a casa anche la Coppa del Mondo di superG, aggiungendola alla Coppa assoluta e a quella di gigante. Brignone ha cercato un recupero finale, ma si è fermata a 30 punti di distanza dall’elvetica, stabilendo comunque il record di punti per un’italiana, chiudendo con 1552 punti in classifica.

Paris sesto nel superG maschile

Tre sciatori svizzeri hanno conquistato il podio nel superG maschile che si è svolto sotto il sole splendente di Saalbach, con la neve che cominciava a sciogliersi. È stata una sfida davvero impegnativa per i concorrenti con pettorali oltre il 10, poiché è apparso difficile per tutti entrare nei primi posti della gara. Il vincitore è stato Stefan Rogentin, con un tempo di 1’13″36, battendo di soli 3 centesimi Loic Meillard e di 15 Arnaud Boisset. Altri atleti hanno seguito da vicino, con Cyprien Sarrazin che ha concluso a 59 centesimi dal vincitore e Marco Odermatt a 64.

Dominik Paris si è distinto arrivando sesto, con un ritardo di 76 centesimi, nonostante il pettorale numero 13, con lo stesso ritardo ottenuto da Vincent Kriechmayr. Guglielmo Bosca è stato decimo con un ritardo di 82 centesimi dal leader, ma ha chiuso la stagione con il primo podio della sua carriera all’attivo, piazzandosi al quinto posto nella classifica di specialità. Mattia Casse ha concluso con un ritardo di 1″40, mentre Max Perathoner ha chiuso a 2″96 dal primo posto. Odermatt si è assicurato la Coppa di specialità, superando Kriechmayr, e ha ancora la possibilità di battere il suo record complessivo di punti con la discesa prevista per domenica.

Saalbach 2024, Brignone soddisfatta del podio

Le parole di Federica Brignone al termine dell’ultimo superG della stagione a Saalbach.

“Oggi la neve era fin troppo morbida. Velocità ce n’era, perché era praticamente tutta dritta, ma non pensavo di fare una prestazione di questo livello, perché non pensavo di riuscire a fare la differenza. Sono soddisfatta del risultato. Non ho da recriminarmi niente per questa stagione. Per quanto riguarda la Coppa, io sono convinta che Lara avrebbe vinto anche se ci fosse stata Shiffrin in gara. Ho dovuto fare un po’ di concorrenza a Lara, perché altrimenti ce l’avrebbe avuta troppo facile! Scherzi a parte, so che quando sto bene posso essere pericolosa, come ho dimostrato in questo finale di stagione. Quando finisce, però, si resetta tutto e si riparte da capo verso la prossima. Domani cercherò di fare un bel risultato anche in discesa”.

Saalbach 2024, Shiffrin vince lo slalom speciale

Mikaela Shiffrin ha dimostrato ancora una volta la sua grandissima abilità sulla neve vincendo lo slalom speciale che ha inaugurato le finali della Coppa del Mondo femminile di sci alpino a Saalbach 2024. La campionessa americana, rientrata solo una settimana fa con una vittoria nella gara di Are nello slalom, ha replicato l’impresa ottenendo la sua 97ª vittoria in carriera, la 67ª nello slalom speciale. La statunitense ha conquistato la vittoria in rimonta dopo aver ottenuto il secondo posto nella prima manche. La norvegese Holtman si è classificata al secondo posto, risalendo dall’ottavo posto. Amara delusione per la norvegese Ana Svenn Larsson, in testa a metà gara ma alla fine “solo” terza a causa di una tracciatura sbagliata del suo allenatore.

Saalbach 2024, Peterlini diciottesima

L’unica atleta italiana in gara, Martina Peterlini, ha ottenuto una buona prestazione in rimonta risalendo dal 18º posto della prima manche e chiudendo a punti. Nonostante una prima manche non eccezionale, Martina Peterlini ha fatto registrare una grande prestazione nella seconda discesa. Anche se non ha brillato al mattino, l’atleta italiana è riuscita a guadagnare molte posizioni, chiudendo 18ª con un ritardo di +2.64. Nella seconda manche, partendo con un buon pettorale, è stata superata dalla Dvornik ma è riuscita a rimontare molte posizioni, garantendosi così un piazzamento a punti.

Saalbach 2024, Shiffrin si prende l’ultima vittoria

Non sono mancate altre sorprese, come la grandissima rimonta della slovena Dvornik, che è giunta ai piedi del podio grazie a una seconda manche fenomenale, partendo dalla 21ª posizione. Tuttavia, ci sono stati anche incidenti, come l’uscita di pista della croata Ljutic, terza alla fine della prima manche, e un brutto infortunio al ginocchio per un’altra croata, la Popovic. La gara si chiude quindi con la vittoria di Shiffrin davanti alla la norvegese Mina Fuerst Holtmann, risalita di 6 posizioni nella seconda manche e al terzo podio della carriera, mentre terza è la svedese Anna Swenn Larsson, che era al comando a metà gara.

Domani si terrà l’ultima gara di slalom gigante della stagione con la partecipazione, tra le altre, di Federica Brignone e Marta Bassino, che oggi non hanno gareggiato in quanto hanno preferito concentrarsi sulla gara di domani.

Shiffrin, vittoria numero 97

Come già accaduto la settimana scorsa ad Are, in Svezia, dove ha trionfato nello slalom al suo ritorno nel circuito, a Saalbach 2024 Mikaela Shiffrin ha deciso di non partecipare alle finali di gigante previste per domani. È stata la stessa atleta americana a comunicare la sua decisione tramite il suo account Instagram. “Naturalmente speravo di poter competere nuovamente in una gara di gigante in questa stagione, ma non ho avuto il tempo di fare abbastanza progressi per essere pronta a gareggiare domenica”, ha scritto la Shiffrin, che vanta ben 97 vittorie in Coppa del Mondo.

Lo slalom speciale di Saalbach 2024, per la Shiffrin, è stata quindi l’ultima gara della stagione. La sua partecipazione alle gare di velocità della settimana successiva è esclusa a causa dell’infortunio al legamento esterno del ginocchio sinistro, riportato in seguito a una caduta a Cortina lo scorso gennaio.

Slalom Saalbach 2024, Odermatt manca l’en plein: vince Meillard

Nell’ultima gara della stagione di slalom a Saalbach 2024, Marco Odermatt manca l’en plein. Anche un talento del calibro dello sciatore svizzero ha conosciuto la delusione: sarà la cabala o sarà semplicemente il sale cosparso sulla pista di Saalbach, ma nel secondo slalom gigante delle finali lo svizzero manca la tredicesima vittoria su tredici impegni, spezzando così la sua straordinaria serie positiva in questa disciplina. Il 26enne di Buochs, a un passo dall’impresa di chiudere da imbattuto, ha commesso un errore decisivo nell’ultimo evento della Coppa del Mondo di sci alpino, permettendo al connazionale Loic Meillard di trionfare, seguito dall’andorrano Joan Verdu e dall’altro svizzero Thomas Tumler.

Slalom Saalbach 2024, Meillard si prende il successo

Nella prima manche dello slalom di Saalbach 2024, Odermatt ha dominato, creando un solco significativo nel tratto finale di una pista compromessa dal caldo, trattata con solfato. L’unico a rimanere in scia allo svizzero è stato Meillard, che ha ottenuto migliori prestazioni nel tratto centrale ma ha dovuto arrendersi nel finale, concludendo la manche con 40 secondi di ritardo, mentre il norvegese Aleksander Steen Olsen si è piazzato terzo a 1″39 dal miglior tempo.

Slalom Saalbach 2024, l’errore di Odermatt

Odermatt stava scendendo lungo la pista senza alcuna apparente difficoltà, mantenendo un ritmo paragonabile ai tempi di Meillard nella seconda manche (addirittura incrementando il suo vantaggio di un decimo dopo il primo quarto della manche). Tuttavia, improvvisamente ha subito un rimbalzo sul terreno, inclinandosi verso sinistra e scivolando basso su una porta, perdendo il controllo e non riuscendo più a rientrare nel tracciato, il che lo ha costretto a rinunciare. Il colpo di scena si è quindi verificato nella seconda manche, quando Odermatt è stato sorpreso da un rimbalzo su un tratto non uniforme della pista, tentando invano di recuperare il tempo perso. Meillard ha sfruttato l’occasione, nonostante le difficoltà incontrate, per superare Verdu di 71 centesimi e Tumler di 1″20. Lo svizzero stava per realizzare un’impresa straordinaria e quasi senza precedenti: vincere tutte le gare di una singola specialità nella stessa stagione, un risultato davvero eccezionale. L’errore dimostra che anche Odermatt è umano, e non cancella assolutamente i numeri eccezionali fatti nel corso di questa stagione.

La giornata difficile dell’Italia

Per l’Italia, la giornata dello slalom a Saalbach 2024 è stata a dir poco difficile, con Luca De Aliprandini che ha chiuso dodicesimo a 2″64, faticando dopo un buon avvio, lasciando del tempo prezioso a causa di vari rimbalzi e chiudendo appena dentro la zona punti al quattordicesimo posto. Borsotti e Vinatzer non sono riusciti a migliorare le loro posizioni, con il primo che ha peccato di eccesso di aggressività e il secondo che ha commesso un errore sotto la porta, terminando rispettivamente diciottesimo e diciannovesimo. Fa ammenda sull’andamento dello slalom Luca De Aliprandini:

“Non posso dire di essere andato male, ma neppure bene. Su questo tipo di neve faccio un po’ di fatica. Ci lavorerò, continuerò a lavorarci. Complessivamente un buon finale di stagione. All’inizio della stagione non riuscivo a concretizzare in gara quello che riuscivo a fare in allenamento. Poi, ho sistemato qualcosa negli attacchi e sono riuscito a fare bene le gare americane. Ora, si guarda già alla nuova stagione”.

Coppa Europa sci alpino, Mondinelli vince e sarà in Coppa del Mondo

Emilia Mondinelli, diciannovenne di Alagna Valsesia, ha conquistato il suo primo successo in Coppa Europa garantendosi così un posto fisso nella prossima stagione di Coppa del Mondo. La vittoria nello slalom di Norefjell le assicura la matematica certezza di chiudere la stagione sul podio della classifica di specialità, mancando solo lo slalom delle finali di Hafjell per completare il calendario di Coppa Europa.

Mondinelli verso la Coppa del Mondo

Dopo aver preso il comando già nella prima manche, Mondinelli ha mantenuto la leadership anche nella seconda, terminando con un tempo di 1’51″45 e un vantaggio di 0″22 sulla svizzera Elena Stoffel, mentre il terzo posto è andato alla svedese Cornelia Öhlund, distanziata di 0″26. Lucrezia Lorenzi è arrivata quindicesima, perdendo quattro posizioni nella seconda manche e chiudendo a 1″65 da Mondinelli, mentre Vera Tschurtschenthaler è stata 19esima in rimonta (+2″62); Francesca Carolli si è classificata trentacinquesima.

La situazione in Coppa Europa

Con uno slalom ancora da disputare, la svizzera Nicole Good guida la classifica di specialità con 444 punti, seguita da Mondinelli (389) e dalla norvegese Bianca Bakke Westhoff (376), mentre la britannica Charlie Guest è quarta. Restano quattro gare nel complesso al termine della stagione, con la situazione in testa alla classifica generale che vede la svizzera Schmitt in testa con 485 punti seguita dall’austriaca Schöpf (484) e dalla francese Clement (478); grazie alla vittoria odierna, Mondinelli sale al settimo posto con 398 punti.

Mondinelli verso la prossima Coppa del Mondo

La vittoria arriva dopo un’ottima stagione per Emilia Mondinelli, che nel corso di questa stagione era riuscita ad ottenere il suo primo podio a Malbun, dove si è svolta la priva valevole per la Coppa Europa di sci alpino. L’azzurra si è piazzata al terzo posto nello slalom. In quella circostanza, la vittoria è andata alla croata Leona Popovic, considerata la favorita per la vittoria fin dalla vigilia. Tesserata per le Fiamme Gialle, in questa stagione ha conquistato anche il quarto posto in Valle Aurina, raccogliendo in totale ben otto piazzamenti in top-10 alla sua terza stagione nel circuito europeo. Emilia Mondinelli ha inoltre debuttato in Coppa del Mondo quest’anno nelle due prove di Levi e in quella Courchevel, non riuscendo però ad andare a punti. Dal prossimo anno sarà una delle speranze azzurre dello slalom, con l’obiettivo di continuare a crescere anche in Coppa del Mondo.

Le finali

Le finali in Norvegia inizieranno sabato 16 marzo, con lo slalom e il gigante in programma nel primo weekend ad Hafjell; la settimana successiva, ci si sposterà a Kvitfjell per le prove veloci. Anche per la Coppa Europa siamo quindi al gran finale di stagione, con un’altra ottima notizia per l’Italia in ottica futura. Poter puntare su una ragazza che ha già conquistato questi risultati è senza dubbio un valore aggiunto per la nostra nazionale.

Sci alpino, Mikaela Shiffrin torna e si prende slalom e coppa del mondo 2024

Signore e signori, Mikaela Shiffrin è tornata. La statunitense si è imposta nello slalom che si è svolto oggi ad Are, che ha segnato il suo ritorno alle competizioni dopo l’infortunio di Cortina, ed è andata a prendersi la Coppa del Mondo di specialità, l’ottava nella propria strepitosa carriera. Shiffrin si avvina sempre più a quota 100: quella odierna è infatti il suo successo numero 96 in carriera.

Mikaela Shiffrin torna e vince

44 giorni sono passati dall’infortuno che Mikaela Shiffrin ha subìto a Cortina d’Ampezzo. Nel frattempo, la Coppa del Mondo di sci alpino, tra una prova annullata per maltempo e l’altra, è andata avanti premiando sempre di più la svizzera Lara Gut – Behrami, capace di insidiare la statunitense verso un trionfo che, a inizio stagione, sembrava ormai già scritto. E invece Shiffrin è tornata al momento giusto, dopo un lungo lavoro per tornare al top della forma: dopo aver dominato la prima manche ad Are, l’americana si è imposta anche nella seconda, chiudendo quella che è sembrata a tutti gli effetti una formalità verso la conquista dell’ottava sfera di cristallo in carriera.

Oltre un secondo sulle altre

La vittoria di oggi è maturata davanti alla diciannovenne croata Zrinka Ljutic, superata di di 1″24. Al terzo posto c’è Michelle Gisin, a 1″34, bravissima a conquistare il secondo podio stagionale. La classifica di coppa del mondo di specialità vede Mikaela Shiffrin in testa con 730 punti realizzati contro i 505 di Petra Vlhova, assente per infortunio, e i 492 di Lena Duerr, oggi quarta.

La classifica generale

Molto diverso, invece, il discorso che riguarda la classifica generale, che non è in discussione. Lara Gut-Behrami rimane in vetta con 1654 punti, davanti alla nostra Federica Brignone che oggi prende 4 punti e sale a 1372. Shiffrin è terza e sale a 1309, ma ha già annunciato che non disputerà tutte le gare che compongono le finali.

Le azzurre

Tutte le azzurre chiudono oggi ad Are oltre la ventesima posizione: Lara Della Mea ottiene il 23/o posto, recuperando due posizioni rispetto alla prima manche; Martina Peterlini è 26/a, piazzamento sufficiente per rappresentare l’Italia dello slalom femminile alle finali di Saalbach. 27/o posto per Federica Brignone, che lascia due posizioni nella seconda manche, ma chiude l’ottimo week-end svedese andando a punti.

Mikaela Shiffrin è tornata e detta legge

Mikaela Shiffrin aveva annunciato il suo ritorno nel mese di febbraio. Attraverso un post sui social, la statunitense aveva spiegato che dopo l’infortunio di Cortina d’Ampezzo era finalmente riuscita a fare dei progressi significativi, che gli permettevano di esprimersi al massimo livello sulla neve. In un primo momento si era paventato anche un possibile ritorno anticipato, ma non è stato possibile: l’americana è tornata e ha mostrato al mondo intero che l’infortunio ormai è alle spalle, e si può guardare a questo scampolo finale di stagione con grande ottimismo. Era il 26 gennaio quando Shiffrin subì l’infortunio al ginocchio sinistro a Cortina: un recupero molto veloce e il rientro immediato a livelli non alti, ma altissimi, con una vittoria pazzesca ottenuta ad Are.

CDM sci alpino 2024, Federica Brignone vince in rimonta ad Are

Rimonta pazzesca di Federica Brignone nello slalom gigante di Are. L’azzurra ha vinto dopo aver chiuso la prima manche in terza posizione: nella seconda compie un vero e proprio capolavoro, ottenendo la prima vittoria per l’Italia nella storia del gigante svedese: un successo con il quale l’azzurra tiene aperto il discorso Coppa del Mondo 2024, con la possibilità di poter rimontare dalla seconda posizione che attualmente occupa dopo aver superato, grazie al successo attuale, la statunitense Mikaela Shiffrin.

Rimonta di Brignone ad Are

La rimonta di Federica Brignone ad Are si concretizza nella seconda manche. Per l’azzurra si tratta della quinta vittoria stagionale: per ora ha eguagliato il record della stagione 2019/2020, quando aveva conquistato lo stesso numero di successi. Al termine della prima manche la valdostana occupava la terza posizione davanti a Marta Bassino, ma nella seconda ha compiuto un vero e proprio capolavoro, reso ancora più importante dal fatto che, a causa delle condizioni meteo nella prima parte di gara, i giudici hanno deciso di abbassare la partenza. Al termine della gara, l’azzurra riesce a rifilare quasi un secondo e mezzo a Sara Hector, la quale, a sua volta, aveva 1”16 di margine dopo la prima manche. Un numero che fa capire quanto sia stata perfetta Federica Brignone nell’affrontare ad Are la seconda manche, sotto delle condizioni meteo completamente differenti rispetto alla prima, quando c’era molto vento e nevischio. Insieme al sole, è spuntato anche il sorriso di Federica Brignone, che ad Are mette a segno la rimonta perfetta.

Brignone rimonta ad Are, Bassino quarta

Chiude in terza posizione la svizzera Lara Gut – Behrami, la grande favorita della vigilia. L’elvetica chiude a 40 decimi da Federica Brignone: un match point annullato per la Gut – Behrami, che se oggi avesse vinto si sarebbe potuta portare a casa la coppa di specialità. Il discorso vittoria finale, invece, è tutt’altro che chiuso. Marta Bassino sfiora il podio, ottenendo la quarta posizione finale davanti alla norvegese Thea Louise Stjernesund.

Sfuma la coppa del mondo 2024 per Lara Gut-Behrami (per ora)

Per ora, Lara Gut – Behrami non può mettere le mani sulla coppa di specialità. Alla luce della rimonta di Federica Brignone ad Are, la nuova classifica dice Lara Gut-Behrami in testa con 745 punti e Federica Brignone seconda a 650. In vista della gara finale di Saalbach, tutto può essere ancora possibile: considerando che la prima classificata prende 100 punti, la seconda 80 e la terza 60, la Brignone potrebbe ancora vincere la Coppa del Mondo di specialità slalom gigante qualora Gut – Behrami non riuscisse a conquistare punti. Sulla carta è molto difficile, ma la speranza che l’elvetica possa non arrivare nelle prime 15 può essere mantenuta sempre viva. Anche in classifica generale Federica Brignone è seconda: l’azzurra si trova a 286 lunghezze da Lara, divario quasi incolmabile ma ancora non definitivo, considerando anche il prossimo rientro alle competizioni di Mikaela Shiffrin.

Le altre azzurre

Per quanto riguarda le altre azzurre al via dello slalom gigante ad Are, a punti sono finite anche Roberta Melesi (23sima), Asja Zenere (25sima) ed Elisa Platino (29sima), piazzamenti purtroppo inutili ai fini della qualificazione per le finali di Saalbach. Domenica 10 marzo il programma prevede lo slalom (prima manche ore 10.30, seconda manche ore 13.30).

Sci Alpino, Odermatt sbaglia e rimonta nel gigante di Aspen

Ad Aspen brilla ancora Marco Odermatt, il vero dominatore della stagione di sci alpino. Anche quando potrebbe essere per lui tutto facile, possono arrivare dei momenti in cui ci si complica la vita: ma con una seconda manche fenomenale, lo svizzero ha rimesso le cose a posto, portandosi a casa la coppa del mondo di specialità nel gigante al termine della gara di Aspen.

Aspen, Odermatt vince in rimonta

Arrivare a dodici successi stagionali è stata una vera impresa, soprattutto quando le cose si mettono in un certo modo. Sulla pista di Aspen i materiali tecnici di tutti gli sciatori sono stati messi davvero sottopressione, ed è diventato chiaro che solo un fuoriclasse come Odermatt avrebbe potuto realizzare l’impresa, aggiudicandosi così la decima vittoria nelle gare di gigante della Coppa del Mondo di sci alpino.

Ghiaccio protagonista

La prima manche ha riservato sorprese, con il norvegese Aleksander Steen Olsen che ha dimostrato precisione su un tracciato ghiacciato, simile a quanto accaduto il giorno precedente. Lo scandinavo ha evitato errori cruciali, tagliando il traguardo in 1’01″42, resistendo all’abilità di Loic Meillard, che ha combinato potenza e precisione, ma ha sofferto la vicinanza delle porte. Marco Odermatt si è classificato al terzo posto, apparentemente meno aggraziato del solito, scivolando più volte tra le porte e accumulando ritardo in vista del cambio di ritmo, dove è riuscito a rialzarsi evitando problemi.

Aspen, Odermatt mette tutti in fila

Nella seconda manche, Marco Odermatt ha ribaltato completamente le aspettative, affrontando un brutto rimbalzo appena uscito dal cancelletto, ma rientrando con un recupero impressionante e cambiando modalità di sciata, più attenta ma anche molto più veloce, concludendo la prova in 2’03″20 e aggiudicandosi la vittoria. Loic Meillard ha completato la doppietta svizzera, mentre Luca De Aliprandini ha perso l’opportunità del podio, giungendo quarto a 68 centesimi da Odermatt.

De Aliprandini migliore azzurro

Il migliore degli italiani al termine del gigante di Aspen è stato Luca De Aliprandini, apparso decisamente a suo agio sulle piste ghiacciate americane, che si è classificato sesto, a soli 61 centesimi da Steen Olsen, nella prima manche. Nel corso della seconda manche, nonostante un piccolo errore che gli ha impedito di salire sul podio, ha mostrato un notevole recupero. Alla fine, si è piazzato al quarto posto, distanziato di 68 centesimi dal vincitore perenne, Marco Odermatt.

Alex Vinatzer, 14° nella prima manche, ha esibito un’ottima performance nella seconda, caratterizzata da un attacco deciso e una precisione evidente, specialmente nella parte centrale del percorso. Il recupero di posizioni gli ha permesso di concludere al nono posto, a soli 1″15 dal leader. Dopo un 12° posto nella prima manche, Filippo Della Vite ha nuovamente incontrato difficoltà, entrando troppo dritto in una porta centrale e finendo fuori pista. Giovanni Borsotti, pur avendo concluso la prima manche al 20° posto, è uscito nella seconda, mentre Hannes Zingerle ha incrociato gli sci nella stessa manche ed è uscito.

Odermatt leader dopo Aspen

Con la Coppa già in tasca, Odermatt comanda la classifica di specialità con 900 punti. Il miglior italiano è Vinatzer, 12° con 178 punti. De Aliprandini si posiziona al 15° posto con 154 punti, Della Vite è 24° con 87 punti e Borsotti 25° con 86 punti.

Sci Alpino, a Kvitfjell trionfa ancora Lara Gut-Behrami

Lara Gut-Behrami ha conquistato la sua vittoria numero 45 in carriera vincendo il primo superG a Kvitfjell, la gara che rappresentava il recupero di uno degli eventi cancellati a Passo San Pellegrino. La gara aveva rischiato seriamente di non disputarsi a causa delle pessime condizioni meteo dei giorni scorsi: quest’oggi, però, le condizioni sono apparse fin da subito decisamente migliori rispetto a ieri, quindi le gare si sono potute svolgere con la massima regolarità e in piena sicurezza.

Gut-Behrami, show a Kvitfjell

La sciatrice svizzera, attuale leader di Coppa del Mondo, ha interpretato alla perfezione la pista Olympiabakken e, nonostante abbia perso terreno nella parte iniziale, è stata estremamente veloce nel tratto finale, chiudendo con il tempo di 1’33″52, inarrivabile per le sue avversarie. Le austriache Cornelia Hutter e Mirjam Puchner si sono classificate rispettivamente al secondo e terzo posto, con un ritardo di 12 e 13 centesimi, persi nell’ultimo tratto.

Brignone sesta

Il quarto posto è stato condiviso da Kira Weidle ed Ester Ledecka, entrambe a 29 centesimi dalla leader, mentre la sesta posizione è stata occupata da Federica Brignone, distante soli 31 centesimi dalla vincitrice. La performance della campionessa valdostana è stata in linea con le migliori, ma ha perso qualche decimo nel tratto finale, mancando così il podio. Teresa Runggaldier ha ottenuto un ottimo 13º posto, a 1″40 dalla leader, confermando le sue buone qualità. Marta Bassino ha invece chiuso al 15º posto, con un ritardo di 1″51. Roberta Melesi ha vissuto una gara altalenante, mostrando eccellenza nella prima parte ma rallentando nella parte finale, terminando al 20º posto a 1″87. Nicol Delago è giunta 26ª a 2″24. Sara Thaler si è classificata al 31º posto a 2″68, mentre Laura Pirovano è stata più indietro a 2″99. Nadia Delago è stata eliminata.

La nuova classifica

Con questa vittoria, Lara Gut-Behrami consolida la sua posizione in cima alla classifica di specialità, accumulando 100 punti e portandosi a quota 460, con un vantaggio di 25 punti su Hutter e 94 su Brignone. Nella classifica generale, l’atleta svizzera raggiunge i 1514 punti, distanziando Mikaela Shiffrin di 305 punti e Federica Brignone di 346 punti. Per domenica è previsto un altro superG, con partenza alle 11.

Kvitfjell premia Gut-Behrami, Brignone perde terreno

Federica Brignone ha atteso con molta ansia questo superG al fine di poter lottare ancora per la classifica generale di coppa del mondo, ma ora si ritrova a dover inseguire ancora di più l’elvetica. In attesa del ritorno di Mikaela Shiffrin, previsto per la prossima settimana, c’è però da affrontare ancora il superG di domani. L’azzurra ha fatto notare che la classifica finale è davvero molto corta, ha perso tanto nella parte bassa e non è riuscita a recuperare in seguito. L’azzurra ha incensato la sua avversaria Lara Gut-Behrami, definendola una grande atleta, e. a livello personale si rammarica per essere l’ultima delle migliori sulla pista norvegese. Buone sensazioni anche per Marta Bassino, la quale ha fatto notare che non era facile spingere in tutte le diverse situazioni del tracciato. L’attesa è quindi ora verso il superG di domani: dopo la cancellazione della discesa libera, le nostre azzurre hanno un’altra possibilità per cercare di conquistare almeno un podio in una delle specialità dove le nostre portacolori riescono sempre a brillare. La doppietta di due settimane fa messa a segno da Bassino e Brignone è ancora negli occhi di tutti: il meteo sfavorevole che è arrivato successivamente non ci voleva, ma le azzurre domani possono battere un colpo in vista delle finali.

Sci alpino, cancellata anche la seconda prova a Kvitfjell: cosa succede ora?

Un altro calvario culminato con la stessa decisione di ieri: la prova libera della discesa libera di Kvitfjell, in Norvegia, non si è svolta. La nebbia e il vento forte hanno reso la pista impraticabile, con conseguente nuovo stop per le atlete che avrebbero dovuto testarsi in vista della gara di domani. L’annullamento è una brutta notizia, in quanto, da regolamento, non è possibile far svolgere una discesa libera se prima non viene fatta una prova cronometrata.

Seconda prova a Kvitfjell annullata: cosa succede ora?

In linea teorica ci potrebbero essere due opzioni al vaglio della giuria, che nel corso delle prossime ore dovrà decidere le sorti della discesa di Kvitfjell dopo l’annullamento della seconda prova. Da una parte c’è la possibilità che domani mattina si possa svolgere una prova, con la discesa libera valevole per la coppa del mondo di sci alpino da disputare il pomeriggio: dall’altra, bisogna valutare se può essere possibile inserire due prove di superG entrambe nella giornata di domenica. Nemmeno a dirlo, le decisioni dipendono tutte dal meteo: ieri la pioggia e oggi nebbia e vento hanno fatto sì che il grande circo bianco vivesse altre due giornate da incubo dopo l’annullamento, la scorsa settimana, della discesa in Val di Fassa, al Passo San Pellegrino. Un weekend che non promette nulla di buono nemmeno questo, con le condizioni meteorologiche che continuano a non dare tregua alla coppa del mondo femminile.

Il regolamento

La giuria ce l’ha messa tutta per far sì che le prove libere di Kvitfjell potessero svolgersi. Ci sono stati ben due rinvii di orario, ma alle 13:30 è arrivata la comunicazione ufficiale: non ci sono condizioni tali da permettere agli atleti di poter sciare. Un finale di stagione dove il vero protagonista della coppa del mondo di sci alpino femminile è il meteo: la stessa situazione fu vissuta la scorsa settimana sulla pista La VolatA, dove le ragazze non hanno potuto gareggiare a causa della nevicata intensa che si è abbattuta sulla pista italiana. Ancora una volta, bisogna sperare nella clemenza del meteo nelle prossime ore, anche se nell’ambiente non prevale di certo ottimismo dopo queste ultime giornate.

Annullata la seconda prova a Kvitfjell

L’annullamento della discesa libera di Kvitfjell complica la marcia di Federica Brignone, che vuole insidiare Lara Gut-Behrami e Mikaela Shiffrin nella lotta al podio finale di coppa del mondo. Proprio la Brignone, la scorsa settimana, ha chiesto che la Federazione Internazionale degli Sport Invernali possa in futuro rivedere il calendario di coppa del mondo, in quanto si è partiti per la stagione invernale con l’assenza di neve e invece adesso ce ne è anche troppa. Insomma, mentre il meteo cambia, si fa avanti la necessità di rivedere l’intero calendario iridato. Anche Marta Bassino, oggi, era indicata tra le possibili favorite per una vittoria nella discesa libera norvegese. La speranza, però, è l’ultima a morire: la giuria ha dimostrato a più riprese che sta facendo di tutto per far sì che la gara si possa svolgere, vedremo quindi quali saranno le decisioni che arriveranno nelle prossime ore sulla base del meteo.

Sci alpino, annullate per neve le prove libere di Kvitfjell

Annullate per neve le prove libere di Kvitfjell, dove sono in programma una discesa libera e un superG per il fine settimana. Lo scenario per la Coppa del Mondo femminile di sci alpino è diventato sempre più complicato a Kvitfjell, con la persistente nevicata che ha portato all’annullamento della prima delle due prove in programma sulla pista Olympiabakken. Si trattava della prima giornata di prove in vista della discesa programmata per sabato. La giuria, dopo aver già posticipato l’allenamento alle 13:00, ha preso in seguito la decisione di cancellare l’evento di oggi a causa delle avverse condizioni meteorologiche. La situazione sembra destinata a non migliorare, tutt’altro: secondo il meteo, il quadro potrebbe addirittura peggiorare nei prossimi giorni. Dopo le due cancellazioni nello scorso fine settimana sulla pista La VolatA del Passo San Pellegrino, si rischia seriamente di vivere un altro fine settimana senza sci alpino.

Annullate le prove libere a Kvitfjell

La giornata di giovedì 29 febbraio è stata descritta dagli addetti ai lavori e dagli atleti come un vero e proprio calvario. Si partiva con delle previsioni meteo iniziali già molto poco favorevoli, situazione che ha spinto la giuria a ritardare l’inizio delle prove libere di discesa dalle 11:00 alle 13:00. Le cose sono però poi peggiorate ancora di più, con abbondante neve che continua a cadere a Kvitfjell e una fitta nebbia che rende difficile la visibilità sulla pista Olympiabakken, dove ci si aspettava finalmente una tornata di gare dopo l’annullamento della scorsa settimana. Dopo un intero fine settimana saltato, un altro weekend rischia di andare seriamente a monte.

Kvitfjell, dopo le prove libere rischia di saltare tutto il weekend

Dopo le cancellazioni dei due super-G in Val di Fassa, la Coppa del Mondo femminile di sci alpino si trova quindi nuovamente bloccata. Il fine settimana in Norvegia prevede una discesa libera per la giornata di sabato e un super-G nella giornata di domenica. In entrambe le gare era particolarmente attesa la nostra Federica Brignone, che attualmente è terza in classifica generale e che avrebbe potuto sfruttare queste due gare per cercare di accorciare il gap rispetto a Lara Gut Behrami e Mikaela Shiffrin. Dopo la doppietta realizzata insieme a Marta Bassino due settimane fa, però, il circo bianco è incappato in pessime condizioni meteo, che rischiano di far saltare anche questo fine settimana. In calendario, restano infatti ormai solo le finali di Saalbach prima di assegnare definitivamente i titoli di questa stagione.

Finale di stagione difficile

Questa complicata stagione invernale ha già causato tre cancellazioni di gare nella disciplina regina, con Lara Gut-Behrami che ha conquistato il pettorale rosso a Crans-Montana, attualmente in testa con un margine di 19 punti su Goggia. Le atlete come Venier e Huetter seguono rispettivamente a -68 e -72 punti. L’attenzione è ora rivolta a domani, con Mikaela Shiffrin che è fuori anche per Kvitfjell e prevede di tornare per le gare di gigante e slalom nel successivo fine settimana ad Are. Shiffrin segue con interesse gli sviluppi in Norvegia, poiché spera di rimanere in lizza per la classifica generale.

Le parole di Federica Brignone

La scorsa settimana, Federica Brignone, intervistata da Tina Maze su Eurosport, ha condiviso le sue riflessioni riguardo i numerosi annullamenti avvenuti durante la stagione nel mondo dello sci alpino, attribuendoli alle avverse condizioni meteorologiche e ai cambiamenti climatici. Brignone ha sottolineato la necessità di riconsiderare i calendari, evidenziando come la stagione sia iniziata con una carenza di neve, solo per essere improvvisamente seguita da un eccesso, il che ha influenzato negativamente la preparazione degli atleti. In questo contesto, la campionessa ha sottolineato come le condizioni meteorologiche non stiano facilitando il mondo dello sci alpino e ha indicato la probabile necessità di ripensare alcune strategie in prospettiva futura.

Sci Alpino, Feller vince lo slalom di Palisades Tahoe

Manuel Feller continua a dominare gli slalom, conquistando la vittoria nell’ottavo evento della stagione a Palisades Tahoe, negli Stati Uniti. La sua straordinaria performance nella seconda manche gli consente di risalire dalla terza alla prima posizione, estendendo il proprio vantaggio in classifica di specialità a un totale di 590 punti. Feller conclude lo slalom con il tempo di 1’42″08, battendo di 28 centesimi Clement Noel e di 38 centesimi Linus Strasser, quest’ultimo secondo in classifica di specialità ma distante di 204 punti dalla vetta, con ancora tre gare che mancano da qui alla fine della stagione.

Feller domina lo slalom, Vinatzer migliore degli azzurri

Alex Vinatzer mostra un’eccellente abilità nella seconda metà della gara, guadagnando ben 10 posizioni rispetto alla prima frazione. Per l’azzurro si tratta del proprio miglior risultato stagionale in coppa del mondo, in quanto chiude in sesta piazza, distante 85 centesimi dal vincitore dello slalom, Manuel Feller. Stefano Gross dimostra una buona performance, recuperando 7 posizioni nella seconda manche e chiudendo al 19º posto, a 1″92 dal primo classificato. Purtroppo, Tommaso Sala non riesce ad andare forte anche nella seconda manche, perdendo 16 posizioni e terminando al 23º posto, a 2″24 dalla vetta, dopo essersi posizionato settimo a metà gara.

Gli altri azzurri

Corrado Barbera e Giuliano Razzoli, con ritardi di 4″59 e 4″98, escono dalla top trenta. Filippo Della Vite è fuori nella prima manche, mentre Tobias Kastlunger è eliminato nella seconda. Nella classifica italiana, Sala si mantiene al 18º posto con 121 punti, mentre Vinatzer sale al 22º posto con 100 punti, attualmente i due unici qualificati per lo slalom delle Finali di Saalbach.

Feller vince lo slalom a Palisades Tahoe, in Italia c’è ancora amarezza

C’è ancora una forte amarezza in Italia per la decisione di cancellare i due superG in Val di Fassa a causa della troppa neve. Le azzurre si erano presentate al Passo San Pellegrino con ambizioni significative e la determinazione di ripetere gli ottimi risultati ottenuti nel week end precedente a Crans Montana. La doppia cancellazione ha colpito duramente Federica Brignone, attualmente impegnata in una serrata lotta per la conquista della coppa della specialità del superG. Alla valdostana rimangono ora solamente due gare per cercare di raggiungere il suo obiettivo: quella di Kvitfjell nel prossimo weekend e quella delle finali di Saalbach.

Sfida complicata

Gli obiettivi di Federica Brignone sono davvero molto difficili da raggiungere, soprattutto se si considerano i 34 punti che deve recuperare recuperare nei confronti di Lara Gut-Behrami, senza trascurare la presenza della talentuosa austriaca Cornelia Huetter. Le numerose cancellazioni in questa stagione a causa delle mutevoli condizioni climatiche hanno rappresentat una sfida significativa, mettendo a dura prova la tenacia degli atleti e sollevando la necessità per la FIS di trovare soluzioni adeguate per il futuro. La gestione delle gare in condizioni atmosferiche variabili dovrà essere rivista e migliorata per garantire una maggiore stabilità e coerenza nelle competizioni invernali a venire. Ad oggi non c’è ancora stata una presa di posizione ufficiale da parte della Federazione Internazionale degli Sport Intervali, ma è chiaro che qualcosa bisognerà fare: nell’attesa, la testa delle nostre azzurre è già proiettata verso i prossimi appuntamenti, dove l’obiettivo principale sarà quello di fare il massimo fino all’ultima gara, cullando la speranza di poter rimanere ancora una volta là davanti, nelle posizioni migliori.

Sci alpino, annullato anche il secondo superG in Val di Fassa

Dopo l’annullamento in Val di Fassa del superG femminile di Coppa del Mondo che era programmato per ieri, un’altra delusione ha colpito gli appassionati di sci alpino con la cancellazione del secondo superG femminile che era previsto per oggi sulla pista La Volata di Passo San Pellegrino. Nonostante il diligente lavoro del personale della pista per assicurare le condizioni ideali per la competizione, la nevicata copiosa scesa giù nella notte ha reso impossibile garantire gli standard richiesti dal regolamento per la realizzazione della gara domenicale.

Annullato anche il secondo superG in Val di Fassa

Il supergigante annullato non verrà recuperato, e ora rimangono otto prove da disputare per concludere la stagione. Le prossime tappe includono la discesa e il supergigante a Kvitfjell (Norvegia) il 2 e 3 marzo, il gigante e lo slalom ad Are (Svezia) il 9 e 10 marzo, e il gigante e lo slalom delle finali a Saalbach (Austria) il 16 e 17 marzo. Le gare di supergigante e discesa delle finali a Saalbach il 22 e 23 marzo completeranno la stagione.

Il calendario

Nel fine settimana di Are, tra l’altro, tornerà in gara anche Mikaela Shiffrin, che tenterà così di riaprire il discorso Coppa del Mondo dopo che nell’ultimo periodo, a causa della sua assenza, Lara Guy – Behrami è riuscita a strapparle la leadership. Questa presenza aggiunge ovviamente molto pepe alle prossime gare, ma la delusione di non vedere il grande circo bianco in Italia, con la grandissima condizione di forma che ha contraddistinto le ultime prove di Federica Brignone e Marta Bassino, lascia senza dubbio l’amaro in bocca a tutti i tifosi, non solo italiani. Questo fine settimana era particolarmente atteso: purtroppo, le condizioni climatiche non hanno permesso di godere di due gare che sarebbero state spettacolari, e che probabilmente avrebbero potuto regalare alla nostra nazionale un’altra gioia molto importante.

Val di Fassa, delusione per l’annullamento del superG

La due giorni della velocità della Coppa del Mondo di sci alpino femminile non si è svolta come previsto sul Passo San Pellegrino a causa delle abbondanti nevicate degli ultimi giorni. L’episodio della Val di Fassa, con l’annullamento dei due superG, quanto accaduto a Garmisch-Partenkirchen (Germania) il 3-4 febbraio, dove furono cancellati sia la discesa che il supergigante. Anche queste gare non verranno recuperate, poiché il calendario non offre spazio per farlo, come spiegato dal capo del circuito femminile, Peter Gerdol.

Il calendario e la classifica

In questo contesto, alle atlete restano solo due discese e due supergiganti, con il prossimo appuntamento fissato per il 2-3 marzo a Kvitfjell (Norvegia). Questa situazione non sorride particolarmente a Federica Brignone, che era desiderosa di sfruttare le due gare in Italia per mettere in discussione il primato nella classifica di specialità (supergigante) detenuto dalla svizzera Lara Gut-Behrami. L’elvetica guida la classifica con 360 punti, mentre la campionessa valdostana è terza con 326 punti. Si pone anche la questione se l’americana Mikaela Shiffrin potrà trarre vantaggio da queste cancellazioni, considerando il suo ritorno nel week end di Åre, in Svezia, dove sono programmati un gigante e uno slalom, sebbene la statunitense ritenga di essere fuori dalla lotta per la Sfera di Cristallo (generale).

Brignone: ripensare il calendario

Brignone, intervistata da Tina Maze su Eurosport, ha condiviso le sue valutazioni sui numerosi annullamenti di questa stagione nel Circo Bianco, attribuendoli al meteo poco favorevole e ai cambiamenti climatici. Federica Brignone ha inoltre sottolineato la necessità di ripensare i calendari, poiché all’inizio della stagione c’era scarsità di neve, seguita improvvisamente da un eccesso, influenzando la preparazione degli atleti. Il meteo, insomma, non aiuta il grande circo bianco, che probabilmente deve ripensare a qualcosa in ottica futura.

Sci Alpino, Mikaela Shiffrin annuncia la data del rientro

Mikaela Shiffrin è pronta a fare il suo ritorno alle gare dopo lo stop che ha caratterizzato quest’ultimo periodo. La notizia è stata confermata direttamente dall’atleta statunitense attraverso i suoi canali social. Inizialmente, si era ipotizzato che la fuoriclasse americana avrebbe potuto partecipare alle gare di Kvitfjell, in Norvegia, in modo particolare al superG previsto per il 3 marzo. La Shiffrin ha infatti dimostrato in passato di avere davvero dei grandi numeri su quella pista. Ma la data del rientro di Mikaela Shiffrin non sarà quella: dopo il brutto infortunio patito a Cortina, c’è bisogno di qualche giorno in più per lei.

Il rientro di Mikaela Shiffrin

La campionessa americana ha annunciato ufficialmente il suo ritorno alle competizioni nel corso del week-end di prove tecniche ad Are, con una gara di gigante il 9 marzo e uno slalom previsto per il 10 marzo. Questo le offrirà l’opportunità di consolidare il suo vantaggio al fine di conquistare l’ottava coppa del mondo di slalom. Nel messaggio condiviso sui social, accompagnato da un video che la mostra nuovamente tra i pali stretti, Shiffrin ha dichiarato di aver fatto progressi significativi e di essere tornata in pista questa settimana.

Il ritorno anticipato di Mikaela Shiffrin non era stato possibile a causa di varie circostanze, ma l’americana si mostra ottimista e annuncia di partecipare alle gare di Are il 9-10 marzo. Nel suo messaggio, ha elogiato anche le prestazioni delle sue compagne di squadra Wiles, Hurt e Moltzan, che sono state protagoniste sul podio durante il periodo in cui Shiffrin era assente a causa dell’infortunio al ginocchio sinistro subito il 26 gennaio nella prima discesa di Cortina.

Il rientro di Shiffrin e la difficile corsa al titolo

Con la rinuncia alle gare di Kvitfjell, la sfida di Shiffrin per la sesta sfera di cristallo assoluta diventa più difficile. Molto dipenderà da eventuali cancellazioni future delle gare veloci, in quanto ci sono ancora nove prove in calendario, con Shiffrin a 205 punti dalla leader Lara Gut-Behrami. La campionessa statunitense avrà sei opportunità (due gare ad Are e quattro alle finali di Saalbach), mentre la svizzera Gut-Behrami avrà sette possibilità di accumulare punti. La situazione potrebbe complicarsi ulteriormente, considerando l’incognita legata alla partecipazione di Brignone, attualmente distante 286 punti dalla vetta.

Cancellato il superG in Val di Fassa

A causa della troppa neve, quest’oggi è stato cancellato il superG previsto in Val di Fassa. Sulla pista La VolatA al Passo San Pellegrino gli addetti alla pista stanno lavorando alacremente per ripulire l’intero tracciato e assicurare le condizioni di sicurezza necessarie affinchè si possa assicurare il secondo superG, previsto per domani, domenica 25 febbraio. La gara non verrà recuperata, quindi rimangono da disputare nove prove: supergigante in Val di Fassa, discesa e supergigante a Kvitfjell (Nor) sabato 2 e domenica 3 marzo, gigante e slalom ad Are (Sve) sabato 9 e domenica 10 marzo, gigante e slalom delle finali di Saalbach (Aut) sabato 16 e domenica 17 marzo, supergigante e discesa delle finali di Saalbach (Aut) venerdì 22 e sabato 23 marzo. L’annullamento del superG è un vero peccato per i colori azzurri, in quanto Federica Brignone e Marta Bassino erano entrambe pronte a regalare altre grandi soddisfazioni alla nostra nazionale dopo la doppietta della scorsa settimana in discesa libera. Correre in casa portava sicuramente delle motivazioni davvero molto importanti per le nostre ragazze: adesso bisogna concentrarsi sui prossimi appuntamenti, soprattutto perchè Brignone deve difendere il terzo posto attuale in classifica generale. per l’azzurra sarebbe il coronamento di una stagione che l’ha vista sempre pronta nei moneti cruciali.

SuperG, Dominik Paris torna sul podio a Kvitfjell

Il superG di Kvitfjell vede brillare Dominik Paris, che torna sul podio dopo una grande prestazione. Gli italiani non erano partiti con il piede giusto per la trasferta norvegese. In modo particolare, proprio Dominik Paris, al termine della discesa libera di ieri, aveva fatto un errore troppo importante per un atleta della propria caratura. Lo stesso Dominik Paris non aveva risparmiato critiche a sé stesso anche nelle dichiarazioni pubbliche: ma non c’è niente di meglio che rispondere con i fatti, e così stavolta l’azzurro è riuscito ad ottenere un podio davvero brillante nel superG di Kvitfjell.

SuperG Kvitfjell, Paris ancora secondo

Sulla pista Olympiabakken si è vissuta un’emozionante battaglia, con distacchi minuti e posizioni in gioco sui passaggi chiave. Vincent Kriechmayr ha brillato nel tratto finale, dalla Tommy Moe al traguardo, conquistando la vittoria con il tempo di 1’09″23, solo 17 centesimi più veloce del canadese Jeffrey Read e 19 davanti alla coppia composta da Dominik Paris e Marco Odermatt. Questo piazzamento riporta il campione della Val d’Ultimo sul podio del superG e segna il suo 48º piazzamento fra i primi tre nella propria carriera. Paris, pur essendo veloce, ha dovuto cedere le posizioni di testa all’austriaco e al canadese a causa di una gestione meno ampia della Tommy Moe.

SuperG Kvitfjell, non solo Paris: bene anche Bosca

E’ stata una vera e propria risposta di squadra per tutta la nazionale italiana. Anche Guglielmo Bosca ha offerto una prestazione notevole, piazzandosi sesto dopo il podio a Wengen. Sebbene sia risultato un po’ basso sulla Tommy Moe, i 31 centesimi di distacco da Kriechmayr testimoniano il suo attuale livello di competitività. Pietro Zazzi, con il pettorale 50, ha sorpreso tutti con il suo miglior risultato di carriera, terminando sesto a pari merito con Bosca. Nella top 10 è entrato anche Mattia Casse, costante tranne nel tratto finale, piazzandosi decimo a 41 centesimi dal leader. Quattro italiani nei primi 10 dimostrano una solida prova di squadra. Christof Innerhofer ha mantenuto la corsa per il podio per tre quarti della pista, chiudendo comunque al 19º posto con un distacco di 66 centesimi. Nicolò Molteni è a 1″31 e Marco Abbruzzese a 2″08, al suo debutto.

Soddisfazione in casa azzurra

Paris ha commentato la sua prestazione dichiarando di essere soddisfatto ma consapevole che la sua sciata deve migliorare. Un grande atleta come lui è sempre alla ricerca della perfezione, e anche stavolta ha notato di poter avere dei margini di miglioramento per poter tornare a competere per il successo. Bosca ha espresso la sua gioia per la gara e ha spiegato il suo errore alla Tommy Moe, che può essere analizzato e superato in vista delle prossime competizioni. Casse ha posto il fatto, non a caso, che la classifica si è decisa davvero per pochi centesimi, e chi si è avvicinato di più alla perfezione è riuscito a competere per il successo.

La classifica

Il superG di Kvitfjell ha rivoluzionato la classifica di specialità, proiettando Bosca al quarto posto con 204 punti. Marco Odermatt guida la classifica con 450 punti, seguito da Kriechmayr con 369. Dominik Paris è ottavo con 157 punti. Paris, Bosca e Casse rappresenteranno l’Italia nel superG delle finali di Saalbach.

Sci alpino, Venier toglie a Brignone e Bassino la seconda doppietta

Poteva essere la seconda doppietta azzurra nello sci alpino per Federica Brignone e Marta Bassino. Dopo il bellissimo uno – due di ieri a Crans Montana, questa volta ci è voluta tutta la classe di Stephanie Venier per far sì che la località svizzera non si tingesse di nuovo completamente di azzurro. Brignone e Bassino, nel superG di oggi, chiudono quindi rispettivamente in seconda e in terza posizione finale, confermando quindi che le azzurre si sono fatte trovare pronte ad alti livelli in questa parte di stagione.

Sci alpino, Brignone e Bassino sfiorano l’en plein

Per il superG di oggi sulla Mont Lasceaux, il grande Circus dello sci alpino aveva puntato su Brignone e Bassino tutti gli occhi. La grande vittoria di ieri in discesa libera ai danni di Lara Gut-Behrami, sempre più candidata a vincere la Coppa del Mondo di sci alpino, è stata accolta con grande entusiasmo. Vincere non è facile, ripetersi è ancora più difficile. Ecco perchè le nostre ragazze hanno davvero sfiorato una grande impresa, cogliendo ancora una volta il secondo e il terzo posto finale nella prova odierna valevole per la Coppa del Mondo. Brignone e Bassino nello sci alpino sono sempre più le regine.

Sci alpino, Venier supera Brignone e Bassino

Stephanie Venier ha regalato una performance straordinaria nel superG sulla Mont Lasceaux di Crans Montana, conquistando la vittoria nonostante due discese precedenti non eccezionali. Il tempo dell’atleta austriaca è stato di 1’16″52, appena 4 centesimi più veloce di Federica Brignone, che ha ottenuto un ottimo secondo posto e il suo 65° podio in carriera. Questo è il secondo podio consecutivo in Svizzera per Brignone, il quale le ha permesso di recuperare punti nella classifica di specialità, visto che Lara Gut-Behrami si è fermata al sesto posto.

La classifica femminile

Attualmente, la valdostana Brignone si trova al terzo posto nella classifica di specialità, a soli 34 punti dalla leader svizzera e a 29 dalla seconda classificata, l’austriaca Hutter. Nonostante la delusione di aver perso per soli 4 centesimi, Brignone è riuscita a interpretare in modo perfetto il finale, ma la differenza si è creata nella parte centrale della gara, dove Venier ha dimostrato una maggiore abilità, staccando l’azzurra. Un risultato quindi davvero molto buono per la Brignone, sicuramente molto regolare nel corso di tutta la stagione. Bisogna fare un grande plauso anche a Marta Bassino, che ieri si è sbloccata in discesa libera e ora sembra non voler scendere più giù dal podio. Davvero un grande risultato per questa ragazza.

Le altre azzurre

Il terzo posto è stato conquistato da Marta Bassino, che ha mostrato un ritrovato stato di forma, terminando la gara a soli 15 centesimi dalla vincitrice Venier. Anche per la piemontese, la parte centrale è risultata più lenta rispetto alle prime due, ma un recupero finale notevole le ha garantito il terzo gradino del podio. Laura Pirovano, partita con il pettorale numero 1, si è classificata all’11º posto con uno svantaggio di 1″04, mentre Roberta Melesi è giunta 13ª con un distacco di 1″20. Nicol Delago e Teresa Ruggaldier si sono piazzate a 2″31, Sara Thaler a 3″05, Nadia Delago a 3″68, mentre Vicky Bernardi è uscita dalla competizione.

Il circuito femminile si sposterà ora in Val di Fassa, sulla pista della Volata al Passo San Pellegrino, per l’ultima tappa italiana della stagione.

Sci alpino, italiani fuori dalla top-10 a Kvitfjell

Non sorride agli italiani la pista di Kvitfjell. Gli azzurri restano fuori dalla top-10 finale al termine della discesa libera che si è svolta oggi in terra norvegese. Lo svizzero Niels Hintermann ha riconquistato l’Olympiabakken, aggiudicandosi la vittoria per la seconda volta nella sua carriera dopo il trionfo di due anni fa. Lo sciatore elvetico ha chiuso con un tempo di 1’44″62, risultato inattaccabile per i suoi avversari. Nonostante Vincent Kriechmayr sia arrivato secondo a soli 8 centesimi e il canadese Cameron Alexander terzo a 19, la gara è stata estremamente combattuta, con scarti minimi che hanno reso ogni errore molto costoso.

Kvitfjell, italiani fuori dalla top-10

Durante la gara è sembrato, in alcuni momenti, che gli azzurri potessero competere per un piazzamento sul podio finale, ma non è stato così, in quanto alcuni errori hanno avuto un prezzo significativo nell’economia della gara. Guglielmo Bosca è il migliore degli azzurri, piazzandosi al 14º posto a 93 centesimi di distanza dal vincitore. Dominik Paris, invece, ha dovuto fare i conti con un errore all’atterraggio di un salto a metà percorso, che lo ha fatto finire a terra e perdere oltre un secondo. Il campione della Val d’Ultimo si è classificato a un secondo di distacco da Hintermann, dimostrando quanto potesse essere competitivo al massimo livello.

L’eterno Christof Innerhofer ha realizzato un’ottima prestazione, chiudendo a 1″09 dal vincitore. Mattia Casse è arrivato a 1″26, preceduto da Pietro Zazzi, che ha ottenuto punti importanti e ha contenuto lo svantaggio in 1″23. Nicolò Molteni si è piazzato a 1″65, mentre Gregorio Bernardi è stato a 2″41 di distanza. Florian Schieder è risultato più indietro, con un ritardo di 2″58 a causa di un grave errore sulla pista “Tommy Moe”.

Kvitfjell, Bosca. migliore degli italiani

Guglielmo Bosca ha commentato la sua prestazione, spiegando che in questo momento dell’anno sta sciando bene, ma oggi ha fatto qualche errore di troppo. L’azzurro sapeva di avere nelle corde un buon piazzamento, vedendo anche le prove, ma ha saltato un po’ troppo e ha perso decimi che in una gara così stretta si pagano. L’obiettivo è di cercare riscatto già da domani.

Dominik Paris ha espresso rammarico per il suo errore, spiegando di aver perso l’equilibrio all’atterraggio di un salto: l’azzurro ha provato a riprendere lo sci ma è scappato e non c’è stato niente da fare. UParis ha spiegato che ovviamente non è contento della prestazione fornita, soprattutto perchè nella prima parte di gara era in prima posizione e fare un errore così è peggio di quando si scia male dall’inizio alla fine di una gara.

Christof Innerhofer ha confermato il proprio trend positivo, ma anche in questo caso c’è stato qualche errore di troppo. Infine, Mattia Casse ha affermato che sta cercando di attaccare e di fare velocità, ma non arriva quella velocità che vorrebbe. L’azzurro sta sciando bene, ma è come se non riuscisse a rischiare quel pelino in più, faticando così a trovare il limite”.

Paris terzo in generale

Questa discesa è stata l’ultima prima delle finali, alla quale parteciperanno per l’Italia Paris, che conserva il terzo posto nella classifica di specialità con 342 punti, alle spalle di Odermatt (552) e Sarrazin (510), Schieder 11/o con 194 punti, Casse 12/o con 185 e Bosca 25/o con 73. Innerhofer rimane escluso, classificandosi 28/o a 69 punti. A fare notizia quest’oggi in Norvegia è proprio la non vittoria di Marco Odermatt: l’azzurro ha mancato per la seconda volta un podio Ion stagione, chiudendo in sesta posizione finale nella discesa libera.

Sci alpino: Bassino-Brignone, doppietta azzurra a Crans Montana!

Marta Bassino e Federica Brignone mettono a segno una doppietta strepitosa a Crans Montana. Dopo i piazzamenti ottenuti nella prima giornata, che avevano fatto ben sperare, oggi le azzurre hanno regalato uno spettacolo incredibile, riscattando la deludente prestazione della scorsa settimana. A Soldeu, infatti, Bassino e Brignone erano rispettivamente al primo e al secondo posto dopo la prima manche in superG, per poi farsi rimontare entrambe nella seconda parte di gara. Stavolta, nella discesa libera di Crans Montana, tutto è filato per il verso giusto: Bassino è prima, Brignone è seconda. L’Italia detta legge sugli sci in Svizzera, sul terreno della leader della classifica di Coppa del Mondo, Lara Gut-Behrami, proprio sulla pista dove, circa 365 giorni fa, ci fu un’altra doppietta italiana, in quella circostanza sempre con Federica Brignone in seconda posizione e Sofia Goggia davanti a tutte. Anche in quel caso le azzurre avevano sciato in discesa libera.

Crans Montana, doppietta azzurra con Bassino e Brignone

A Crans Montana la doppietta Bassino-Brignone si realizza dopo la prova di ieri, in occasione della prima discesa libera. Marta Bassino aveva fatto notare nel dopo gara che le sensazioni erano buone dopo il quinto posto nella prima discesa libera, vinta proprio dalla svizzera Lara Gut-Behrami. Un risultato un po’ bugiardo, diciamo così, per i valori messi in campo. Stavolta Marta Bassino non sbaglia nulla, e va a prendersi la prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo di discesa libera. La piemontese ha superato Federica Brignone per 54 centesimi di secondo, fermando l’orologio sul tempo di 1:26.84. Per la valdostana si conferma l’ottimo feeling con la pista di Crans Montana, visto che oggi ha conquistato l’ottavo podio in carriera. Si tratta della diciannovesima doppietta per lo sci alpino femminile italiano, l’ultima delle quali si era verificata sulla stessa pista e nella stessa specialità nel febbraio 2023 con Sofia Goggia e Federica Brignone.

Lara Gut-Behrami dietro le azzurre

Chiude subito dietro le due azzurre la leader della classifica di Coppa del Mondo di sci alpino, Lara Gut-Behrami: dopo il successo ottenuto ieri, l’elvetica si deve accontentare della terza posizione. Si tratta però di un terzo posto odierno che vale oro per Lara Gut-Behrami, in quanto le ha permesso di consolidare il primato in classifica generale con il punteggio complessivo di 1374 punti. Viene così superata l’assente Mikaela Shiffrin, che rimane ferma a 1209 punti. Federica Brignone si trova invece al terzo posto della classifica generale (1048 punti), sorpassando l’infortunata Sofia Goggia nella classifica di specialità con 369 punti contro i 350 della bergamasca. Per l’elvetica, quindi, la leadership è ipotecata: manca davvero poco alla conquista della Coppa del Mondo, e ci sono davvero tutti i presupposti affinché possa essere completata la rimonta sull’assente Shiffrin.

Bassino-Brignone, Crans Montana si tinge di azzurro

La doppietta Bassino-Brignone a Crans Montana manda in estasi lo sci alpino azzurro. Per Marta Bassino si tratta del sesto successo in Coppa del Mondo, ma solo il primo conquistato in discesa libera, in quanto le altre vittorie erano arrivati tutti in gare di slalom gigante. Ottima prestazione anche per Laura Pirovano, che ha sfiorato per pochi centesimi l’opportunità di completare la tripletta italiana. L’azzurra ha chiuso al al quinto posto a 1″24 da Bassino. Questo risultato conferma le ottime sensazioni di ieri, quando la Pirovano ha ottenuto la quarta piazza. Anche l’undicesimo posto di Teresa Runggaldier e il quindicesimo di Nicol Delago hanno aggiunto valore al risultato complessivo. Al di fuori della zona punti, altre atlete azzurre come Nadia Delago (32esima), Sara Thaler (37esima) e Vicky Bernardi (43esima) hanno comunque partecipato alla competizione.

Discesa Crans Montana, Gut-Behrami vince ancora

A Crans Montana, Lara Gut-Behrami ha ottenuto la sua vittoria numero 44 in carriera. Grazie a questo trionfo ottenuto nella prima delle due discese previste in questo fine settimana, l’elvetica è riuscita ad estendere il proprio vantaggio in classifica generale a 1314 punti contro i 1209 di Mikaela Shiffrin. La decisione di Shiffrin di saltare gli eventi di velocità fino alla fine della stagione ha contribuito a consolidare la posizione di Gut-Behrami.

Gut-Behrami, trionfo a Crans Montana

La discesa di Crans Montana si è svolta su una pista accorciata di quattro porte a causa delle alte temperature, ma Lara Gut-Behrami ha offerto una prestazione sostanzialmente impeccabile, chiudendo con il tempo di 1’19″11. La svizzera superato di soli 21 centesimi la compagna di squadra Jasmine Flury, che ha condiviso il secondo posto con l’austriaca Cornelia Hutter. Sfiora il podio l’azzurra Laura Pirovano, che ha conquistato il quarto posto a soli 9 centesimi dalla coppia Flury-Hutter e a 30 centesimi da Gut-Behrami. Pirovano ha sfruttato il basso numero di partenza, avvicinandosi alle posizioni di rilievo.

Le altre azzurre

Marta Bassino ha ottenuto un eccellente quinto posto al termine della prima discesa di Crans Montana: rispetto a Lara Gut-Behrami paga soli 38 centesimi di differenza. Nel dopo gara, Bassino ha spiegato di essere felice per non aver commesso i tanti piccoli errori che ha commesso durante le prove libere: c’è quindi fiducia in occasione della prossima discesa. Federica Brignone si è classificata sesta, perdendo posizioni nella penultima curva, ma mantenendo comunque il terzo posto nella classifica generale. L’errore principale è arrivato nella penultima curva. Nicol Delago si è piazzata sedicesima con un ritardo di un secondo, mentre Teresa Runggaldier è migliorata, chiudendo ventunesima a 1″33. Ci sono poi Roberta Melesi con un ritardo di 2″18, Nadia Delago con 2″25, Vicky Bernardi con 2″47 e Sara Thaler con 2″61.

Gut-Behrami, a Crans Montana vittoria e leadership

La vittoria è stata molto importante ai fini della Coppa di specialità per Lara Gut-Behrami a Crans Montana, in quanto ha accumulato 309 punti, distanziando di soli 41 punti Sofia Goggia, mentre Stephanie Venier è terza a 63 punti. La seconda discesa delle ragazze è programmata per sabato alle 10.30.

Uomini impegnati a Kvitfjell 

L’Italia ha ottenuto buoni risultati nella complicata seconda prova cronometrata in vista della discesa maschile di Coppa del Mondo a Kvitfjell, Norvegia, programmata per sabato 17 febbraio alle ore 12 (in diretta su Raisport ed Eurosport). A causa delle intense nevicate delle ultime ore, gli organizzatori hanno dovuto accorciare il tracciato, spostando il traguardo al Russi Jump e riducendo complessivamente la lunghezza della pista di circa 40″. Questo ha comportato una lunga interruzione dell’allenamento.

Il miglior tempo è stato registrato dal francese Ken Caillot (pettorale numero 65), che ha segnato 49″63, seguito dal connazionale Adrien Fresquet (pettorale numero 60) a 14 centesimi. La terza posizione è stata conquistata da Dominik Paris, distante 19 centesimi dal leader. Guglielmo Bosca si è classificato quarto, a soli 24 centesimi di distanza, seguito dal canadese Cameron Alexander e dall’austriaco Ralph Weber. Mattia Casse è arrivato settimo, con un ritardo di 44 centesimi.

Christof Innerhofer si è piazzato ventesimo, con un ritardo di 64 centesimi. Altri sciatori come Pietro Zazzi, Florian Schieder, Nicolò Molteni, Gregorio Bernardi e Marco Abbruzzese hanno registrato tempi più distanti dalla vetta.

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