BigMama, intervento all’Onu su bodyshaming e bullismo: “La musica mi ha salvata”
BigMama è intervenuta oggi, giovedì 22 febbraio 2024, al Palazzo di Vetro dell’Onu, dove ha tenuto un commovente discorso a favore dell’uguaglianza e dell’amore universale. Davanti a una platea composta da giovanissimi provenienti da tutto il mondo, la cantante ha ricordato il suo passato segnato da bullismo e bodyshaming. Accolta da un fragoroso applauso, la rapper campana ha dichiarato di sentirsi finalmente tranquilla, imponendosi come esempio per tutti quei ragazzi che combattono contro quelle stesse discriminazioni subite dall’interprete di La rabbia non ti basta, il brano presentato all’ultimo Festival di Sanremo.
BigMama all’Onu contro bodyshaming e bullismo
“Hi everyone“. Così ha salutato la platea BigMama dal podio dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. La cantante, al secolo Marianna Mammone, in nome dei suoi 23 anni ha bandito qualunque formalismo, rivolgendosi ai più di mille ragazzi con un’età compresa tra i 14 e i 19 anni venuti ad ascoltarla in veste di delegati. Una sorta di sorella maggiore che vuole condividere il suo passato di sofferenza e infondere fiducia nelle proprie possibilità.
Da ragazzina bullizzata a causa del suo peso a speaker in una delle più autorevoli istituzioni al mondo il passo non è stato breve. Ci sono voluti anni di lavoro su di sé e determinazione nel perseguire il suo sogno di diventare una cantante per riuscire a liberarsi di quei limiti imposti soprattutto dallo sguardo degli altri. In un inglese pulito, la rapper campana ha parlato del disagio vissuto durante l’adolescenza per colpa del bullismo e del bodyshaming serrato che l’ha perseguitata anche durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo.
Ci tengo tantissimo a spiegare un po’ la mia storia per far capire quanto sia importante credere nei propri sogni a prescindere da chi si è e da dove si viene
Non a caso, il titolo del suo speech è “Crescere e guardare al futuro“. Emozionata e felice, la cantante e attivista Lgbtq+ ha quindi raccontato ai giovanissimi presenti in aula la sua storia, senza nascondere nulla di un’esistenza molto tormentata. Adesso, però, il successo l’ha portata alla ribalta, rendendola un luminoso esempio di come forza e determinazione possano capovolgere il destino di chiunque.
Poter parlare della mia sofferenza come un qualcosa di superato e ormai passato mi rende finalmente tranquilla
BigMama, da Sanremo a New York in nome della resilienza
Il discorso della rapper tenuto oggi non poteva che essere rivolto a una platea di adolescenti, più di mille ad ascoltarla, appartenenti al vasto gruppo di 5mila studenti provenienti da tutte le parti del mondo arrivati a New York per partecipare all’iniziativa chiamata Global Citizens Model United. Per una settimana, i giovani partecipanti vestono il ruolo di delegati Onu e devono confrontarsi in progetti internazionali dedicati a temi cruciali per il pianeta, come il cambiamento climatico o i diritti civili.
Al Festival di Sanremo, BigMama ha presentato La rabbia non ti basta, brano scaricato più di quattro milioni di volte su Spotify. L’8 marzo uscirà invece il suo album, Sangue. Alcune recenti indiscrezioni avrebbero anche fatto circolare la voce di una sua prossima partecipazione in veste di concorrente a Ballando con le stelle, anche se per il momento non è arrivata nessuna conferma ufficiale.
Oltre alla sofferenza patita per colpa del bullismo, la cantante ha dovuto anche affrontare un linfoma. La malattia è ora sconfitta: ancora una volta la vita le ha imposto di attingere a tutta la sua forza per emergere. Una sfida vinta, grazie anche all’amore per la musica, ancora di salvezza e strumento attraverso il quale BigMama è riuscita a esprimere il suo talento e a lasciarsi alle spalle il doloroso passato.
La musica mi ha salvata davvero. Sono guarita, e quel periodo mi ha insegnato finalmente che io merito il primo posto. Che se non amo me stessa, nessuno lo fa al posto mio. Che se non salvo me stessa, nessuno lo farà per me. Come in La rabbia non ti basta: credere nei propri sogni salva (Fonte Ansa)