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Tag: Nuoto

Quadarella, delusione nella finale 1500 stile libero a Parigi 2024. Grimaldi: “Troppa pressione, si rifarà negli 800”

Simona Quadarella era una delle più attese, ma nella finale dei 1500 stile libero alle Olimpiadi di Parigi 2024, non è riuscita ad conquistare la medaglia, chiudendo al quarto posto. “Ho lottato tantissimo, è stata una gara molto faticosa, ma sono sincera per me è una delusione enorme“, ha detto la nuotatrice italiana. “Forse c’erano troppo aspettative, troppa tensione, l’ho vissuta come la gara più importante della mia vita” ha poi aggiunto al termine della gara. Ora proverà a rifarsi con gli 800 stile libero, e l’augurio è che almeno in questo caso lei possa riuscire a salire sul podio. Per commentare i risultati del nuoto italiano in queste Olimpiadi, ripartendo proprio dalla prestazione della Quadarella, Martina Grimaldi, ex nuotatrice specializzata nelle gare di fondo, è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Quadarella delusione nella finale 1500 stile libero a Parigi 2024: l’intervista a Martina Grimaldi

D: Ieri Simona Quadarella ha chiuso al quarto posto nella finale dei 1500 stile libero, alle Olimpiadi di Parigi 2024: è giusto definirla una delusione?

R: Non ho letto come ha commentato la sua prestazione ieri nel post gara, ma credo che la prima delusa sia proprio la Quadarella. Era una gara molto importante per la sua carriera, l’ha definita lei stessa la più importante, ma ci è arrivata con tantissime pressioni addosso. Purtroppo ha chiuso al quarto posto ed è chiaro che tutti ci aspettavamo qualcosa di più. Sono sicura che avrà modo di rifarsi, perché ha ancora gli 800 da gareggiare. Lei è una di quelle che può giocarsi sempre qualcosa di importante.

D: Proprio su di lei e su Gregorio Paltrinieri c’erano grandissime aspettative, questa pressione può avergli giocato un brutto scherzo?

R: Ho vissuto Londra in condizioni simili e vi assicuro che non è stato semplice. Sono arrivata in vasca con molta tensione addosso, perché sentivo le aspettative che c’erano su di me. Ero reduce da tre medaglie mondiali è tutto il mondo del nuoto mi stava aspettando. Ho capito in quel caso che gareggiare sotto pressione, di te stesso in primis e anche degli altri, non è positivo. È molto difficile in questi casi fare bene, perché entri in acqua con troppa tensione e non riesci a nuotare come vorresti.

D: Mi sembra di capire però che ti aspetti altre medaglie importanti nel nuoto?

R: Da questo punto di vista sono una molto scaramantica e preferisco sempre evitare di parlare prima. Lo ero per me e lo sono anche adesso da spettatrice. Quel che è certo è che i nostri atleti scenderanno in acqua per dare il massimo e con l’obiettivo di farci divertire. Faccio a tutti un grandissimo in bocca al lupo e incrocio le dita rispetto a quello che potrebbe arrivare. Sono sicura che ce la metteranno tutta e che entreranno in acqua con un obiettivo chiaro.

La medaglia di Greg Paltrinieri

D: Come hai letto e valutato invece il bronzo di Gregorio Paltrinieri?

R: Credo che lui sia una vera e propria leggenda, un nuotatore eterno. Il suo percorso olimpico è lungo, perché dovrà arrivare fino all’8 di agosto per poi capire se continuerà a gareggiare oppure no. Purtroppo alcuni atleti non sono stati neanche bene dopo aver nuotato nella Senna. Mi auguro che si prendano tutte le precauzioni del caso, perché per prima cosa si deve pensare alla salute degli atleti. Purtroppo mi rendo conto che i soldi spesi di solito hanno un peso specifico più importante di tutto il resto, ma non è giusto.

D: Effettivamente paradossale tutto ciò che sta avvenendo da questo punto di vista…

R: Sapendo che c’era un possibile rischio e che l’acqua fosse inquinata, determinate cose si potevano evitare. Mi metto anche nei panni di questi atleti, che non sanno dove dovranno gareggiare, che non hanno provato il campo gara e che devono aspettare di capire come evolverà la situazione. Tutto questo rende le gare ancor più difficili, soprattutto se pensiamo alla 10 km, in cui i nuotatori devono fare il tragitto per sei volte. Ho visto che c’è anche molta corrente e il percorso è davvero impegnativo.

Il movimento e la crescita di Benedetta Pilato

D: Per il movimento italiano è comunque un momento molto importante e sono tanti gli atleti sulla cresta dell’onda, questo ci fa ben sperare anche per il futuro?

R: Gli ori che sono arrivati da Ceccon e Martinenghi sono stati davvero importanti perché mancavano da tantissimo tempo. In campo femminile l’ultimo oro di Federica Pellegrini e anche in campo maschile dobbiamo andare indietro negli anni. Sono due medaglie importantissime, così come lo è quella di Greg. Io ci metto però anche il quarto posto di Benedetta Pilato e quella di Simona Quadarella e tutte le finali raggiunse dai nostri ragazzi. Non dobbiamo sottovalutare neanche la medaglia nella staffetta 4×100 stile. Insomma è un movimento che sicuramente sta facendo bene e che sta crescendo tantissimo. Continuiamo a stare sempre a livelli alti, anche nel ricambio generazionale.

D: A proposito di Benedetta Pilato, ha soltanto 19 anni, può crescere ancora?

R: Quest’anno per Benedetta è stato fondamentale. Ha cambiato tutto: allenatore, modo di vivere, casa e compagni. Ha lasciato la sua città e si è trasferita a Torino per inseguire un sogno e sono convinta che lei possa crescere ancora tantissimo. Si è affacciata qualche anno fa in modo esplosivo nei 50 e adesso sta sicuramente lavorando sui 100, proprio in vista delle Olimpiadi. Continuerà a maturare e io le faccio il mio più grosso in bocca al lupo. 

Immenso Ceccon, è medaglia d’oro alle Olimpiadi. Fioravanti: “Era il più atteso. Pilato? Giudizi gratuiti”

E’ successo davvero, è successo di nuovo. Dopo la medaglia d’oro conquistata da Nicolò Martinenghi nei 100 metri rana ai Giochi di Parigi 2024, che ha regalato all’Italia il primo grandissimo successo di questa rassegna olimpica, ieri sera ci ha pensato Thomas Ceccon ha riscrivere la storia. Vola sull’acqua, compiendo una rimonta incredibile nella parte finale dei 100 metri dorso, dopo una partenza in sordina. Ha chiuso la sua gara in 52″00, 4 centesimi in più rispetto al suo record del Mondo, diventando leggendario e strameritando la medaglia d’oro. Serata magica ma al tempo stesso beffarda per Benedetta Pilato, che non arriva al podio nei 100 rana femminile per un solo centesimo. Il nuoto però vuol stupire ancora e proverà a farlo sicuramente con la Quadarella e Paltrinieri, ma non solo. Intanto l’Italia si gode un immenso Ceccon, medaglia d’oro alle Olimpiadi e per commentare quanto visto finora a Parigi 2024, l’ex campione, Domenico Fioravanti è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Immenso Ceccon, è medaglia d’oro alle Olimpiadi. L’intervista a Domenico Fioravanti

D: Thomas Ceccon è medaglia d’oro alle Olimpiadi. Qualcuno l’ha definita una medaglia quasi scontata, sebbene ai Giochi non ci sia mai nulla di scontato. Ti aspettavi questo oro?

R: Diciamo che sulla carta, quella di Thomas, era la medaglia più attesa, sulla quale puntavamo tutti. Ceccon aveva gli occhi addosso di tutto il nuoto italiano, mentre quella di Martinenghi è stata una bellissima sorpresa.

D: I primi due ori arrivano dal nuoto, a dimostrazione del fatto che si sta vivendo un grande momento?

R: Abbiamo sempre dei campioni che riescono a venir fuori e molto spesso questo accade soprattutto da piccole realtà. Abbiamo la bravura e la fortuna di avere un buon ricambio generazionale. Poi ci sono delle Olimiadi in cui riusciamo ad ottenere meno, ed altre, come in questo caso, in cui riusciamo a partire forte. Da 24 anni a questa parte c’è stato un bel cambio di rotta nel nuoto italiano.

D: Sia Ceccon che Martinenghi, possono migliorare ancora? Cosa ti aspetti dal futuro?

R: Uno più dell’altro è già da diversi anni che conquista medaglie in ambito intenazionale e mi riferisco a Nicolò. Thomas se vogliamo è un pò più acerbo, da questo punto di vista. La speranza è che il prossimo quadriennio possa riservarci belle sorprese in entrambi i casi. E’ chiaro però che la speranza è una cosa, e la realtà è un’altra. E’ sempre difficile prevedere cosa succederà nella carriera di un atleta. Quel che è certo è che sono giovani e forti e hanno un bel futuro davanti.

Benedetta Pilato

D: Per un centesimo manca la medaglia Benedetta Pilato, che termina in lacrime e con qualche polemica, rispetto alle dichiarazioni della Di Francisca. Che ne pensi?

R: Purtroppo nello sport e soprattutto nel nostro, si lotta per un centesimo e la medaglia passa da dettagli minimi. Dispiace perchè queste cose un pò ti segnano e le occasioni perse, difficilmente possono ricapitare. La speranza è che lei possa arrivarci di nuovo, ma non è così socntato. Per quel che riguarda le polemiche, non voglio entrare nel merito e penso che ognuno possa dire quel che vuole, nei limiti dell’educazione. La Pilato è una ragazza giovane e ognuno è diverso dagli altri. La reazione ci sta e quello che per noi può sembrare strano, per noi può essere normale e viceversa. Credo che in quelle lacrime ci fosse anche nervosismo e tensione. In questi anni ha fatto tanti cambiamenti, ha lasciato la sua città e ha scelto un nuovo allenatore. Dare giudizi, un pò gratuiti, mi sembra che si possa evitare. E’ sempre quarta alle Olimpiadi, purtroppo per un centesimo.

D: Può crescere ancora, considerando che ha 19 anni?

R: La speranza è questa, ma poi non si sa mai perchè in ambito femminile va detto che le atlete maturano prima rispetto ai ragazzi. Non voglio gufargliela, ma è difficile da dire. Tra l’altro lei è specialista dei 50 e da poco tempo si è specializzata anche sui 100, visto che i 50 metri alle Olimpiadi non ci sono.

Le altre gare

D: Abbiamo iniziato alla grande, ma ora cosa ti aspetti da queste Olimpiadi?

R: Mi aspetto un proseguo di un certo tipo perchè siamo partiti bene, i primi giorni sono stati ottimi e dobbiamo mantenere questo livello. Mi sembra di rivedere Sydney 2000 perchè anche all’epoca la partenza fu ottima, con un quarto posto per un centesimo e diversi podi già dalle prime giornate. Occhi puntati sulla Quadarella e su Paltrinieri che sono i nostri alfieri. La sorpresa però ci può sempre stare, perchè se vogliamo anche Martinenghi non era previsto. Non sarà facile, questo è sicuro.

Nuoto, dal Sette Colli a Parigi, Filippi: “Questa Olimpiade ci darà soddisfazione. Ai ragazzi dico solo di divertirsi”

Dopo gli ultimi risultati agli Europei di Belgrado e al Sette Colli, ieri la Federazione Italiana Nuoto ha comunicato la selezione nazionale che parteciperà alle Olimpiadi presso La Defense Arena, dal 27 luglio in poi. Saranno 36 atleti in tutto, 20 uomini e 16 donne, capitanati da Gregorio Paltrinieri che, insieme a Ginevra Taddeucci, sarà impegnato sia in piscina, che nella 10 chilometri di fondo. Il programma prevede batterie dalle 11:00, finali dalle 20:30 (eccetto il 4 agosto, quando invece le finali inisieranno alle 18:30). Per commentare gli ultimi risultati di nuoto e del Sette Colli, in vista delle Olimpiadi di Parigi, Alessia Filippi, campionessa mondiale nei 1500 stile libero e medaglia d’argento ali Giochi di Pechino, è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Nuoto, dal Sette Colli a Parigi: Alessia Filippi a Tag24

Gli Europei di Belgrado per gli atleti in acque libere e nel frattempo il Sette Colli di Roma per l’ultimo sprint in vasca corta. Gli azzurri del nuoto si sono dati da fare nell’ultima settimana e adesso, finalmente, possono pensare solo ai Giochi Olimpici di Parigi che apriranno i battenti esattamente tra un mese. Si ripartirà dalle certezze, dal capitano Greg Paltrinieri, da Martinenghi e Ceccon per gli uomini e da Simona Quadarella per le donne, ma ci sarà spazio anche per i più giovani e per alcuni volti nuovi. All’esordio assoluto in nazionale Biagiotti, Caserta e Scotto di Carlo. Per commentare gli ultimi risultati di nuoto e del Sette Colli, in vista delle Olimpiadi di Parigi, Alessia Filippi, campionessa mondiale nei 1500 stile libero e medaglia d’argento ali Giochi di Pechino, è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Gli Europei e il Sette Colli, con la necessità, da parte della Federazione, di fare una scelta che ha portato con sè anche qualche polemica. Come hai visto i nostri ragazzi?

“Sicuramente molto in forma, ce ne hanno dato dimostrazione qui al Sette Colli. Partecipare anche all’Europeo sarebbe stato da folli. Il programma di quest’anno era troppo ricco e c’è stato anche il Mondiale. Purtroppo qualcosa abbiamo dovuto tralasciare, perchè manca poco alle Olimpiadi. Sarebbe stato difficile anche a livello logistico. Parliamo di ragazzi che si allenano tanto e che sono stati in ritiro. Gareggiare a Roma era più semplice e poi c’era un’atmosfera unica. Credo che questo possa dargli una spinta in più. Ho visto molto bene la Pilato, la Quadarella e anche Ceccon e tutti e tre, evidentemente, non avrebbero potuto fare altrettanto bene agli Europei di Belgrado”.

Ieri è uscita la lista dei convocati per Parigi, tante certezze, ma anche giovani di talento. Cosa ne pensi? Può esserci qualche sorpresa?

“Perchè no! Io non metto mai limiti. Ci si aspetta sempre tanto dai grandi, ma nello sport le sorprese non mancano mai. Lo spero per loro. C’è una nuova generazione molto ricca e questo mi fa piacere. Dobbiamo guardare al presente ma anche al futuro. Ad agosto finisce un quadriennio e ne inizierà uno nuovo”.

Aspettative altissime sui grandi nomi. Dobbiamo ambire a qualche medaglia?

“Direi più di qualche. Mi aspetto tanto anche dalle staffette e credo che questa Olimpiade ci potrà dare davvero tante soddisfazioni. Da ex atleta non mi sbilancio mai, ma più che altro per scaramanzia. Non mi piace fare nomi ed evito, ma sono sicura che ci potremo sentire dopo i Giochi di Parigi per commentare qualche bel successo”.

Come sta Simona Quadarella?

“Direi molto, molto bene. E’ in forma, ha fatto il ritiro a Livigno e l’ho vista gareggiare qui a Roma. Sia mentalmente che fisicamente è pronta. Per raggiungere determinati traguardi non basta solo il fisico e a me è sembrata davvero tranquilla e concentrata. Viene da un Mondiale in cui ha vinto due ori ed è carica. Credo abbia anche grande autostima in questo momento”.

Manca un mese all’inizio delle Olimpiadi e come hai già sottolineato, l’aspetto mentale sarà determinante. Ti senti di dare qualche consiglio ai più giovani?

“Io ero spaventatissima e spaesata all’inizio. E’ difficile gestire anche il villaggio olimpico, che è ben diverso da quello europeo o mondiale. C’è da camminare di più, non c’è solo la navetta che ti porta diretto in piscina e ci sono orari diversi per cui bisogna muoversi molto prima. L’unico consiglio che mi sento di dare a tutti è di divertirsi e di godersela. Penso che non ne abbiano bisogno e che a prescindere dalle mie parole si approcceranno così a Parigi. Devono essere spensierati, anche perchè non hanno le pressioni dei big, da cui ci si aspetta sempre qualche medaglia. Questa sarà esperienza per i giovani, che gareggeranno per la prima volta davanti a tutto il mondo. Sarà emozionante anche poter vedere gli atleti più forti a livello internazionale. Sarà un bagaglio che li accompagnerà nei prossimi anni”.

Parigi 2024, i convocati per il nuoto: Paltrinieri capitano della spedizione

La Federazione Italiana Nuoto ha annunciato la selezione nazionale che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi 2024. La decisione è stata presa dopo aver valutato i risultati cronometrici ottenuti alla 60esima edizione del trofeo Settecolli IP e le indicazioni del direttore tecnico Cesare Butini. Le Olimpiadi si terranno da sabato 27 luglio a domenica 4 agosto presso La Defense Arena, con le batterie previste dalle 11:00 e le finali dalle 20:30, eccetto il 4 agosto, quando il programma sarà composto esclusivamente da finali con inizio alle 18:30.

L’Italia del nuoto a Parigi 2024 con 36 atleti

La squadra italiana sarà composta da 36 atleti, suddivisi in 20 uomini e 16 donne. Tra loro, il più giovane è il debuttante stileliberista Carlos D’Ambrosio, nato il 5 febbraio 2007. Anche Sara Curtis, nata il 19 agosto 2006, e Alessandro Ragaini, nato il 2 agosto 2006, sono minorenni. Una particolarità di questa squadra è la presenza di due coppie di fratelli: Matteo e Michele Lamberti, figli del campione Giorgio Lamberti e della nuotatrice Tanya Vannini, e Luca e Marco De Tullio, quest’ultimo già olimpico a Tokyo 2020 (edizione disputata nel 2021 a causa della pandemia da Covid-19).

Tra i debuttanti assoluti in nazionale ci sono Matilde Biagiotti, Giovanni Caserta e Viola Scotto di Carlo. Il capitano Gregorio Paltrinieri e Ginevra Taddeucci avranno un doppio impegno, gareggiando sia in piscina sia nella 10 chilometri di nuoto di fondo. Inoltre, D’Ambrosio, Curtis e Ragaini parteciperanno ai campionati europei giovanili che si terranno a Vilnius, in Lituania, dal 2 al 7 luglio.

Gregorio Paltrinieri, il capitano

Gregorio Paltrinieri, una delle stelle del nuoto italiano, ha già un palmarès impressionante e sarà il leader della squadra. La sua esperienza e versatilità, competendo sia in piscina che in acque libere, saranno cruciali per il team. Ginevra Taddeucci, con la sua determinazione e capacità di eccellere in diverse discipline, rappresenta un altro punto di forza per l’Italia. La selezione è stata fatta con grande attenzione ai dettagli e alla forma attuale degli atleti. Cesare Butini ha sottolineato l’importanza di basarsi sui riscontri cronometrici più recenti, garantendo così che solo i migliori rappresentino l’Italia a Parigi. Il trofeo Settecolli IP ha fornito un’ottima occasione per testare gli atleti in un contesto di alta competizione, e i risultati ottenuti sono stati determinanti nella formazione della squadra.

La presenza di giovani talenti del nuoto a Parigi 2024 come D’Ambrosio, Curtis e Ragaini è un segno positivo per il futuro del nuoto italiano. Questi giovani atleti avranno l’opportunità di fare esperienza a livello internazionale ai campionati europei giovanili, un’ottima preparazione in vista delle Olimpiadi. La partecipazione a competizioni di alto livello a una giovane età può essere un fattore determinante per il loro sviluppo e successo a lungo termine.

I giovani

Matilde Biagiotti, Giovanni Caserta e Viola Scotto di Carlo, anch’essi all’esordio in nazionale, avranno l’occasione di mettersi in mostra sul palcoscenico olimpico. La loro inclusione nella squadra riflette non solo il loro talento, ma anche il potenziale che la direzione tecnica vede in loro per il futuro del nuoto italiano. L’entusiasmo e la motivazione della squadra saranno elementi chiave per affrontare le sfide delle Olimpiadi. La combinazione di atleti esperti e giovani promettenti crea un mix ideale per puntare a risultati importanti. La leadership di Paltrinieri, insieme alla determinazione dei nuovi arrivati, potrebbe portare a momenti di grande successo per l’Italia a Parigi 2024.

Parigi 2024, i convocati per l’Italia del nuoto

16 atlete
Lisa Angiolini (Carabinieri / Virtus Buonconvento)
Matilde Biagiotti (Fiamme Oro / RN Florentia)
Costanza Cocconcelli (Fiamme Gialle / NC Azzurra)
Sara Curtis (CS Roero)
Giulia D’Innocenzo (Carabinieri / CC Aniene)
Francesca Fangio (Esercito / In Sport)
Sara Franceschi (Fiamme Gialle / Livorno Aquatics)
Emma Virginia Menicucci (Esercito / CC Aniene)
Sofia Morini (Esercito / NC Azzurra 91)
Margherita Panziera (Fiamme Oro / CC Aniene)
Benedetta Pilato (Fiamme Oro / CC Aniene)
Simona Quadarella (CC Aniene)
Giulia Ramatelli (Esercito / Aurelia Nuoto) 
Viola Scotto di Carlo (Napoli Nuoto)
Ginevra Taddeucci (Fiamme Oro / CC Napoli)
Chiara Tarantino (Fiamme Gialle / In Sport)

20 atleti 
Giacomo Carini (Fiamme Gialle / Canottieri Vittorino da Feltre)
Giovanni Caserta (Esercito / In Sport)
Thomas Ceccon (Fiamme Oro / Leosport Nice Footwear)
Paolo Conte Bonin (Fiamme Oro / Team Veneto) 
Carlos D’Ambrosio (Fondazione Bentegodi)
Luca De Tullio (Fiamme Oro / CC Aniene)
Marco De Tullio (CC Aniene)
Leonardo Deplano (Carabinieri / CC Aniene)
Manuel Frigo (Fiamme Oro / Team Veneto)
Matteo Lamberti (Carabinieri / GAM Team)
Michele Lamberti (Fiamme Gialle / GAM Team)
Nicolò Martinenghi (CC Aniene)
Filippo Megli (Carabinieri / RN Florentia)
Alessandro Miressi (Fiamme Oro / CN Torino)
Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto)
Alessandro Ragaini (Carabinieri / Team Marche)
Alberto Razzetti (Fiamme Gialle / Genova Nuoto My Sport)
Matteo Restivo (Carabinieri / RN Florentia)
Ludovico Blu Art Viberti (Fiamme Oro / CN Torino)
Lorenzo Zazzeri (Esercito / RN Florentia)

Nuoto, il Sette Colli e poi le Olimpiadi, Rosolino: “Qualcuno farà all-in. Non è un competitor degli Europei, ma l’Italia ci crede fortemente”

Il conto alla rovescia in vista dei Giochi Olimpici che si disputeranno a Parigi, è già cominciato. L’Italia si sta preparando e nelle varie competizioni dell’ultimo periodo, tutti gli atleti hanno iniziato a scaldare i motori. Lo stanno facendo anche i nuotatori italiani, che si preparano a scendere in acqua, chi invasca e chi in acque libere. Qualche posto per Parigi c’è ancora e per questo i nostri ragazzi si giocheranno il tutto per tutto nel corso del Trofeo Sette Colli, di Roma. Motivo per cui, la Federazione, ha addirittura deciso di disertare gli Europei di Belgrado (per quel che riguarda le gare in vasca), che sono in corso in questo momento. Per commentare questa decisione, commentare il Sette Colli e proiettarci alle Olimpiadi di Parigi, per quel che riguarda il nuoto, Massimiliano Rosolino, ex nuotatore e campione Olimpico, mondiale ed europeo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Nuoto, dal Sette Colli alle Olimpiadi: Rosolino a Tag24

Gli Europei, il Sette Colli e poi le Olimpiadi di Parigi. E’ un calendario fitto di impegni, per i nostri nuotatori, che ha portato con sé anche qualche polemica. La Federnuoto ha infatti deciso di disertare, per quel che riguarda le gare in vasca, gli Europei che in questo momento stanno andando in scena a Belgrado. Decisiva, in tal senso, la concomitanza con la sessantesima edizione del Trofeo Sette Colli. Bene, nel frattempo, i nostri atleti nelle acque libere. Per commentare gli Europei, il Sette Colli, e proiettarci alle Olimpiadi di Parigi, per quel che riguarda il nuoto, Massimiliano Rosolino, ex nuotatore e campione Olimpico, mondiale ed europeo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Iniziamo dalla decisione della Federazione di disertare gli Europei di Belgrado, per quel che riguarda le gare in vasca. Che ne pensi?

“Il Trofeo Sette Colli, per noi, è praticamente l’ultima possibilità per strappare il pass per i Giochi Olimpici di Parigi ed è normale che non ci si sia voluto rinunciare. Se fosse stato un anno diverso, probabilmente si sarebbe deciso di mandare una squadra da una parte e una squadra dall’altra, ma stavolta non può essere così. Chi ha organizzato gli Europei, sapeva bene che ci sarebbe stato anche il Sette Colli, ma preferisco non entrare in merito su questo. Il problema è che la nostra squadra, che si sta preparando per Parigi, ha già fatto il grosso, ma adesso si attende qualche conferma. Io sono ovviamente pro campionati europei, mondiali e olimpici, ma è anche giusto che ognuno trovi la propria tranquillità e si gestisca come meglio crede”.

Anche perchè il Sette Colli, per qualcuno, è l’ultima chance…

“Gareggiare a Roma magari vuol dire prendere un treno e potersi spostare con maggiore tranquillità. Per chi deve fare una qualificazione all-in, e non ha più momenti, è giusto prendere in considerazione qualunque aspetto. Il Sette Colli è comunque un trofeo molto competitivo e fa parte di quel girone di eventi, simili agli Internazionali di tennis e agli Europei di Atletica che sono appena terminati. Per fortuna adesso c’è anche il nuoto. Non è un competitor degli Europei, ma è comunque una manifestazione su cui l’Italia crede fortemente. È una promozione del nostro sport e in questo caso del nuoto”.

Le Olimpiadi

Tutto il lavoro viene fatto in vista di Parigi. Quali sono le tue aspettative in merito?

“Personalmente non ho aspettative, ma guardo con fiducia a ciò che l’Italia ha fatto in questi anni. Ci sarà sicuramente una squadra molto forte, fatta di grandi protagonisti, ma al tempo stesso di ragazzi giovani che si stanno affacciando quest’anno. Vedremo quale sarà l’approccio ad esempio della Angiolini, che ha già coronato un sogno. Mi aspetto tanto anche dalla Pilato che sta tornando ad essere molto forte. Quel che è certo che nessuno avrà vita facile. Ho visto un po’ quel che stanno facendo gli americani e gli australiani e mi sono concentrato sul diretto concorrente di Ceccon per i 200 dorso. Sono tempi che magari anche lui ha già fatto, ma adesso bisogna soltanto concentrarsi e pensare a vincere, dimenticandosi il proprio pedigree. Nessuno arriva a Parigi per accontentarsi”.

Si ripartirà dalla certezze, come la Quadarella?

“La Quadarella sta dominando ed è sempre più competitiva, ormai da anni. Parliamo di una grande atleta, che riesce sempre a portare a casa qualcosa di importante. Sono curioso di vedere anche la 4×100 maschile. D’altronde sono tante le specialità su cui possiamo giocarcela. Tokyo è stata una Olimpiade molto particolare per tutto il mondo, perché si sono praticamente qualificati tutti a colpo secco, quasi senza fare neanche le batterie. Questo è il momento di riconfermare chi è già stato bravo e cercare di inseguire il sogno per chi è alle prime armi. Anche il più grande della storia, che è Michael Phelps, alla sua prima Olimpiade è andato soltanto a fare esperienza. Dalla seconda in poi, invece, ha fatto la differenza”. 

Trionfo italiano agli Europei di nuoto 2024: due ori e un argento nella 25km

L’Italia ha vissuto un’apoteosi in questa trionfale giornata agli Europei di nuoto di Belgrado 2024, conquistando due medaglie d’oro e una d’argento nella 25 km. Dario Verani e Barbara Pozzobon hanno trionfato nelle acque dell’Ada Ciganlija, mentre Matteo Furlan ha ottenuto l’argento nella gara maschile. Con otto podi totali nel nuoto di fondo, gli azzurri si sono piazzati al secondo posto nel medagliere complessivo del torneo continentale, con 3 ori, 6 argenti e 5 bronzi. Tuttavia, Mario Sanzullo e Veronica Santoni sono stati costretti al ritiro.

Europei nuoto Belgrado 2024, il dominio azzurro nella prova maschile

Nella gara maschile, Axel Reymond ha imposto un ritmo deciso sin dai primi chilometri, guadagnando rapidamente un vantaggio considerevole sugli inseguitori. Il francese ha mantenuto il controllo della gara fino al passaggio dei 4 km, quando è stato raggiunto dal gruppo principale. Nonostante il recupero degli inseguitori, Reymond ha continuato a mantenersi nelle posizioni di vertice, insieme agli azzurri Verani e Furlan. Al chilometro otto, Mario Sanzullo è stato costretto al ritiro, mentre il gruppo principale, con l’eccezione del ceco Matej Kozubek e del tedesco Yael Balz, è rimasto compatto fino alla fine. Nello sprint finale, Dario Verani ha confermato il suo status di campione mondiale sulla distanza, conquistando l’oro con oltre cinque secondi di vantaggio su Matteo Furlan. Reymond, superato da Furlan, si è dovuto accontentare del bronzo.

Gara femminile: Barbara Pozzobon domina l’ultimo tratto

Anche nella 25 km femminile, le notizie per l’Italia sono state eccezionali. Ines Delacroix, la francese, ha guidato il gruppo per quasi 13 km, ma è stata costretta al ritiro dopo il passaggio dei 17 km. Veronica Santoni, dopo essere scivolata a oltre due minuti dal gruppo di testa insieme all’ungherese Vivien Balogh, ha anch’essa abbandonato la gara. La competizione si è quindi trasformata in una corsa a tre: Barbara Pozzobon, la spagnola Candela Sanchez Lora e la tedesca Lea Boy. È stata Pozzobon a dare la svolta decisiva, attaccando e guadagnando un vantaggio di 15 secondi sulle inseguitrici a meno di tre chilometri dal traguardo. Dopo aver conquistato l’argento nella 10 km alle spalle di Leonie Beck, l’azzurra ha dominato l’ultimo tratto di gara, vincendo con un distacco di oltre tre minuti sulla tedesca Lea Boy, che ha ottenuto l’argento. La spagnola Candela Sanchez Lora ha completato il podio con il bronzo.

Europei nuoto Belgrado 2024, prosegue il dominio azzurro

Gli Europei di Belgrado hanno confermato l’eccellenza dell’Italia nel nuoto di fondo, con prestazioni straordinarie sia nella gara maschile che in quella femminile. Il bilancio complessivo della nazionale azzurra, con 3 ori, 6 argenti e 5 bronzi, è il frutto di una preparazione meticolosa e di un impegno costante da parte di atleti e tecnici. La prossima per le nazionali del nuoto sono rivolte ora alle gare di Ostia, dove gli azzurri cercheranno di confermare e migliorare questi risultati, puntando a nuove vittorie e a consolidare la loro posizione di vertice nel nuoto di fondo europeo. Risultati che sono, soprattutto, dei biglietti da visita davvero molto importanti in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Europei nuoto 2024, Taddeucci e Guidi conquistano due medaglie

Il medagliere azzurro agli Europei di nuoto 2024 in acque libere sale a cinque: Ginevra Taddeucci e Marcello Guidi hanno infatti aggiunto due medaglie al bottino azzurro grazie rispettivamente all’argento e al bronzo conquistati nei 5000 metri, dopo le medaglie di Gregorio Paltrinieri, Barbara Pozzobon e Giulia Gabbrielleschi nella 10 chilometri.

Ginevra Taddeucci, ventisettenne fiorentina, ha ottenuto l’argento nei 5000 metri con il tempo di 58’26″5. La nuotatrice, tesserata con Fiamme Oro e CC Napoli, ha già vinto l’oro nella staffetta 4×1250 agli Europei di Roma 2022 e l’argento nella 4×1500 ai Mondiali di Doha. Questa è la sua prima medaglia individuale nei 5000 metri, una distanza alla quale si è dedicata recentemente dopo essersi concentrata sulle gare olimpiche. In precedenza, Taddeucci si era classificata sesta ai Mondiali di Budapest 2022 e agli Europei di Lupa Lake 2021.

Marcello Guidi, anche lui ventisettenne, tesserato con Rari Nantes Cagliari e Fiamme Oro e allenato da Ivan Sacchi, ha conquistato il bronzo con un tempo di 53’30″8. Guidi, ottavo a Roma 2022 in una gara dominata da Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza, ha ottenuto la sua prima medaglia continentale.

Taddeucci – Guidi, due medaglie importanti agli Europei di nuoto

La gara femminile è stata vinta da Leonie Antonia Beck con il tempo di 58’25″3. La tedesca ha realizzato la doppietta dopo il successo nella distanza olimpica. Beck, quinta a Roma 2022, è stata seguita da Ginevra Taddeucci, che ha ottenuto una meritatissima medaglia d’argento con 58’26″5. Terza è arrivata l’ungherese Bettina Fabian con 58’28″7. Rachele Bruni, argento olimpico a Rio 2016 e mondiale a Gwuangiu 2019 nella 10 chilometri, ha chiuso undicesima con 58’55”. Dopo i primi 600 metri, Taddeucci era in quarta posizione, per poi risalire al secondo posto ai 2300 metri, mantenendo la posizione fino ai 4000 metri. Nell’ultimo tratto, Taddeucci ha sorpassato le avversarie ma è stata superata da Beck nell’imbuto finale, ottenendo comunque l’argento.

Guidi felice e di bronzo

Marcello Guidi ha ottenuto il bronzo nella gara dei 5000 metri a Belgrado con un tempo di 53’30″8, rimontando dalla quinta posizione al secondo giro. La gara è stata vinta dall’ungherese David Betlehem con 53’28″3, seguito dal francese Marc-Antoine Olivier con 53’28″7. Guidi ha affrontato diverse difficoltà durante la gara, inclusi dolori al fegato dovuti a una recente mononucleosi, ma è riuscito a trovare la forza per un sprint finale che gli ha permesso di raggiungere il podio. Anche gli altri italiani in gara hanno ottenuto buoni risultati: Andrea Filadelli è arrivato settimo con 53’38″4, mentre l’esordiente Vincenzo Caso ha chiuso al nono posto con 53’45″3. Guidi, soddisfatto del suo risultato, ha raccontato di aver cambiato molto negli ultimi due anni, inclusi allenatore e metodo di lavoro. Il prossimo obiettivo per lui è la staffetta 4×1500 mixed di sabato, seguita dal 60° Trofeo Settecolli e dai campionati italiani assoluti a Piombino.

Europei nuoto 2024, impresa di Gregorio Paltrinieri nella 10 km

Gregorio Paltrinieri ha conquistato l’oro nella 10 km di nuoto di fondo agli Europei 2024 di Belgrado. La sua vittoria non è stata solo una dimostrazione di superiorità fisica, ma un vero capolavoro di tecnica e strategia. Nell’ultimo giro, infatti, Gregorio Paltrinieri ha sorpreso tutti, prendendo vantaggio rispetto al gruppo e scegliendo una traiettoria diversa da quella degli altri. Questa decisione si è rivelata perfetta, permettendogli di prendere il largo e convergere all’ultima virata visibilmente in testa. Così, ha tagliato il traguardo in solitaria, mentre gli altri nuotatori, impegnati a superarsi a vicenda, non si sono accorti della sua vittoria fino all’ultimo momento.

Europei nuoto 2024, Gregorio Paltrinieri si prende l’oro

La gara è iniziata con Paltrinieri che si è mantenuto defilato, lasciando che fossero gli altri atleti a fare il ritmo. Questo ha permesso a nuotatori come Dávid Betlehem e Domenico Acerenza di prendere la scena nella prima metà della competizione. Acerenza, in particolare, ha adottato una tattica diversa, mantenendosi spesso nelle prime posizioni e controllando da vicino gli avversari. Ha risposto a vari tentativi di fuga, cercando di non perdere il contatto con la testa della gara.

Negli ultimi due giri, però, Paltrinieri ha deciso di rompere gli indugi. Ha aumentato la frequenza delle bracciate e si è portato in testa. Acerenza ha cercato di mantenere il ritmo del suo compagno di squadra per alcuni metri, ma alla fine ha dovuto cedere, concentrandosi invece sulla sfida per la piazza d’onore contro il francese Marc-Antoine Olivier. Anche Dario Verani ha offerto una prestazione eccellente, mantenendosi in quarta posizione e cercando di sfruttare al meglio il suo sprint finale. La gara è rimasta compatta fino all’ultimo giro, con un gruppo di cinque-sei nuotatori che si contendevano le posizioni di testa. Olivier, in particolare, è stato molto attivo, riprendendo Acerenza e vincendo il loro duello, per poi lanciarsi all’inseguimento di Paltrinieri. La competizione in acqua era serrata, con gli atleti vicinissimi, bracciata dopo bracciata, ma è stato a questo punto che Paltrinieri ha fatto la sua mossa decisiva. Ha lasciato il gruppo, preferendo una scia tutta sua, senza le interferenze degli avversari.

La mossa decisiva

La scelta di Paltrinieri ha sorpreso tutti, addirittura anche la regia internazionale della diretta televisiva. Per diversi minuti, le telecamere hanno inquadrato solo i presunti uomini di testa, mentre Paltrinieri sembrava sparito. Sembrava che si fosse arreso, lontano dalle posizioni di vertice, ma la sua era una strategia studiata nei minimi dettagli. All’ultima virata, infatti, aveva decine di metri di distanza dal gruppo, con un vantaggio netto. Sul podio, dietro a Paltrinieri, sono saliti Olivier e Betlehem. Acerenza ha concluso al quarto posto, seguito da Verani, che ha ottenuto un ottimo quinto posto. La prestazione di Paltrinieri è stata una dimostrazione di classe e intelligenza tattica, una gara che resterà nella memoria di tutti gli appassionati di nuoto. Il tempo finale di Paltrinieri è stato di 1h49’19″.

Agli europei di nuoto 2024, Gregorio Paltrinieri ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei migliori nuotatori di fondo al mondo. La sua capacità di leggere la gara, mantenere la calma e scegliere il momento giusto per attaccare lo rendono un campione straordinario. La vittoria agli Europei di Belgrado è solo l’ultimo capitolo di una carriera ricca di successi e di emozioni.

Nuoto, World Cup acque libere 2024: Paltrinieri trascina l’Italia nella staffetta

Un grande Gregorio Paltrinieri trascina l’Italia a Golfo Aranci. La seconda tappa della Coppa del Mondo di nuoto in acque libere, che si è disputata in Sardegna, si conclude con un trionfo per la squadra italiana nella staffetta 4×1500 metri. Nonostante la pioggia iniziale, la competizione ha visto l’Italia superare l’Ungheria e fermare il cronometro a un’ora, 6 minuti e 58,8 secondi, accolti dall’entusiasmo del pubblico locale. La Germania si è piazzata al secondo posto con un tempo di un’ora, 6 minuti e 59,8 secondi, mentre l’Ungheria ha chiuso terza in un’ora, 7 minuti e 1 secondo. La seconda squadra italiana ha ottenuto un quinto posto con un tempo di un’ora, 8 minuti e 28,4 secondi. Un grande riscatto per Paltrinieri a Gold Aranci dopo che nella giornata di ieri è mancata la medaglia nella 10 km.

Paltrinieri trascinatore a Golfo Aranci

Le condizioni della gara sono state inizialmente complicate, con la partenza posticipata di mezz’ora. Tuttavia, la temperatura dell’acqua, superiore ai 19 gradi, e l’apparizione dei primi raggi di sole hanno favorito lo svolgimento della competizione. La squadra italiana a Golfo Aranci era composta da Gregorio Paltrinieri, Ginevra Taddeucci, Veronica Santoni e Andrea Filadelli.

Oro in Coppa del mondo per la staffetta mista

Il percorso di gara prevedeva un quadrilatero di dieci chilometri da nuotare una volta ciascuno, con i cambi effettuati nella zona di rifornimento. La competizione è stata molto combattuta, con l’Italia che ha mantenuto un ritmo sostenuto sin dall’inizio. Ginevra Taddeucci ha iniziato in modo aggressivo, vincendo il testa a testa con la brasiliana Viviane Jungblut, seguita da Veronica Santoni e Andrea Filadelli, che hanno mantenuto l’Italia nelle posizioni di testa.

Paltrinieri, Golfo Aranci test per i Giochi Olimpici

Andrea Filadelli ha offerto un cambio decisivo a Gregorio Paltrinieri, che ha dovuto affrontare il campione del mondo Kristof Rasovszky nell’ultima frazione. Paltrinieri, grazie a una strategia di risparmio delle energie per lo sprint finale, è riuscito a superare Rasovszky negli ultimi metri, chiudendo i suoi 1500 metri in 16 minuti e 51,4 secondi. Il coordinatore tecnico azzurro Stefano Rubaudo ha espresso grande soddisfazione per la prestazione generale della squadra, sottolineando l’importanza del lavoro svolto e degli impegni futuri. Anche Paltrinieri ha condiviso le sue sensazioni positive, riconoscendo l’importanza di questa vittoria in vista delle Olimpiadi, dove gareggerà nei 10 chilometri.

La seconda squadra

La seconda squadra italiana, composta da Barbara Pozzobon, Sofie Callo, Mario Sanzullo e Diego Verani, ha dovuto affrontare maggiori difficoltà, ma ha comunque mostrato un buon spirito competitivo. Barbara Pozzobon ha iniziato la gara per Italia 2, seguita da Sofie Callo che, nonostante la stanchezza, ha dato il massimo. Mario Sanzullo ha mantenuto una buona prestazione, mentre Diego Verani ha chiuso la gara con determinazione, nonostante la consapevolezza delle difficoltà incontrate lungo il percorso. L’evento ha visto la partecipazione di squadre di alto livello, tra le quali il Brasile, guidato dalla campionessa olimpica Ana Marcela Cunha, e la Germania, con Leonie Beck al comando. Tuttavia, è stata l’Italia a emergere come protagonista, grazie a una combinazione di strategia, preparazione e determinazione.

La tappa di Golfo Aranci della Coppa del Mondo di nuoto in acque libere ha quindi regalato grandi emozioni e confermato l’eccellenza della squadra italiana a circa due mesi dai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Per Paltrinieri è stato anche un modo per potersi testare nell’acqua fredda, con la quale non riesce mai a sentirsi troppo a suo agio: dato che a Parigi l’acqua sarà fredda, è stato un bel modo per poter fare un test in vista dell’appuntamento a cinque cerchi.

Mondiali di nuoto a Doha, Rosolino: “Giusto esaltarsi in vista di Parigi 2024. La Quadarella mi ha impressionato”

Un oro olimpico a Sydney 2000 e il Mondiale nel 2001 a Fukuoka, entrambe le volte nei 200 misti e poi ancora 4 medaglie olimpiche, 15 medaglie Mondiali e 41 medaglie continentali, oltre a 41 titoli italiani, 32 argenti e 14 bronzi. I numeri bastano per presentare Massimiliano Rosolino, un campione con la C maiuscola. Icona di sport e simbolo del nuoto in Italia, è considerato uno dei più grandi in assoluto e si è fatto amare da sempre dal grande pubblico. Per commentare i risultati arrivati durante il Mondiale di nuoto a Doha, Rosolino è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Mondiali nuoto Doha: Rosolino a Tag24

I Mondiali di Doha hanno dato le loro risposte e l’Italia, ancora una volta, ne esce a testa altissima. Le nuove leve stanno crescendo e maturando, sulla scia di nuotatori e nuotatrici di esperienza che non mollano il passo. Dal Qatar arrivano molte conferme, a partire dalla straordinaria prestazione di Simona Quadarella, sia negli 800 che nei 1500 stile libero. Un traguardo che prima di lei aveva raggiunto solo Federica Pellegrini. Ora testa agli Assoluti, ma l’obiettivo resta uno: arrivare al massimo della forma per le Olimpiadi di Parigi del 2024. Per commentare i risultati arrivati durante il Mondiale di nuoto a Doha, Rosolino, ex nuotatore e campione olimpico, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Sono appena terminati i Mondiali di Doha e ora si tirano le somme: Simona Quadarella è la regina?

“La Quadarella è una ragazza che è negli appuntamenti importanti è sempre andata meglio rispetto a quanto fatto durante l’anno. A dicembre, sotto carico, aveva fatto fatica: non era riuscita a qualificarsi anticipatamente per le Olimpiadi, un po’ come è successo a Martinenghi, a differenza di Razzetti ed altri che ci erano riuscisti. Ai Mondiali, però, ha dimostrato di avere una padronanza pazzesca. Mi ha impressionato soprattutto negli 800 sl”.

Tante soddisfazioni, ma anche qualche delusione. Cosa ti ha lasciato questo Mondiale?

“Ognuno di noi si aspetta sempre un po’ di più da se stesso: questo è un principio dello sport. Quelli che hanno portato a casa il risultato sono stati gli atleti storici. La gara più bella però è stata quella di Sara Franceschi con il bronzo nei 400 misti quasi in chiusura di campionato. Poi, in generale, guardando i tempi non ce ne sono stati di eclatanti, da nessuna parte del mondo. Sono un po’ tutti in attesa, come dei felini, della qualifica olimpica”.

E da questo punto di vista siamo già messi bene…

“Come Nazione abbiamo avuto l’opportunità di vedere qualificati i nostri azzurri anticipatamente rispetto alle gare che si faranno a Riccione tra pochi giorni, dal 5 al 9 marzo con gli Assoluti. Di chi ha partecipato a Doha, penso ai ragazzi delle acque libere, passando per la staffetta 4×100 stile libero che ormai va sempre a podio, andando avanti con Gregorio Paltrinieri con un 800 sl strepitoso a dispetto di un 1500 che lo ha beffato, ma che gli ha insegnato che non bisogna più sottovalutare nessuno, proseguendo con Martinenghi che è stato un bravissimo lottatore. E poi una incredibile Simona Quadarella fino ad arrivare a Benedetta Pilato”. 

A proposito di Benedetta Pilato, ti aspettavi qualcosa di più?

“Ripeto: ci aspettiamo sempre un po’ di più da noi stessi. A dicembre la Pilato stava piuttosto bene, adesso nonostante la medaglia che è la quarta consecutiva nei 50 rana da ex primatista del mondo, se la gioca comunque con le migliori al mondo. L’importante è arrivare in condizione ai giochi olimpici e il suo obiettivo, considerando il suo anno di nascita, deve essere quello di puntare a rompere il muro del 1:05 nei 100 rana. Sotto quella barriera inizi a fare paura alle Olimpiadi. Con la sola distanza dei 50 rana non entri in gioco”.

Hai fatto riferimento a Paltrinieri che è andato in difficoltà nel 1500. Pensi che sia arrivato per lui il momento di fare una valutazione rispetto a vasca e fondo?

“Gregorio è uno che in 10 anni ha vinto tutto. Sicuramente un po’ di gestione ci vuole, soprattutto vedendo gli ultimi 3/4 anni. All’Olimpiade scorsa ha fatto bene nella 10 km, e nonostante non fosse in grande condizione ha fatto bene gli 800 ma non i 1500. È ovvio che si presenta a questa qualifica olimpica a pieni voti, ma se la vedrà con il miglior parterre di campioni da quindici anni a questa parte. Non c’è più un solo uomo da battere, ma ce ne sono 3/4, tolti gli outsider che scopriremo strada facendo. Certo il doppio impegno in vasca e in acque libere è difficile, ma Greg è Greg e se decide di fare qualcosa deve farlo fino in fondo”.

Resta il rammarico per i 1500 ai Mondiali?

“Sono convinto che a Doha se si fosse qualificato per la finale dei 1500, guardando quanto fatto negli 800, sarebbe potuto arrivare secondo. Il problema delle Olimpiadi è conquistarsi la qualifica prima e la finale poi. Dopodiché si aprono i giochi. L’esempio della Franceschi è emblematico: qualificata in corsia laterale e poi ha rischiato di vincere il Mondiale. È successo anche alle Olimpiadi: alla Meilutyté quando era un astro nascente quindicenne, alla Ledecky quando era giovanissima, a Michael Phelps che alla prima Olimpiade sembrava già iniziasse a sentire l’odore delle medaglie. Staremo a vedere”. 

Ci sono altri astri nascenti?

“Un ragazzo che mi è piaciuto tantissimo è Razzetti: strepitoso nei 200 delfino e nei 200 misti. Ahimè non nei 400 misti, ma in quelle due gare ha dimostrato che si possono fare batterie, semifinali e finali, nuotare a centro vasca e giocarsela con chi solitamente vediamo dominare”.

C’è ancora tempo per lavorare, ma l’Italia si avvicina a Parigi 2024 con enormi aspettative?

“Sì, le aspettative sono alte. Da un lato è giusto esaltarsi dopo un riscontro così prestigioso. Guardando i tempi siamo in linea con quello che stanno facendo gli altri. Bisognerà però andare forte tra 6 mesi, non adesso. Tutte le medaglie vinte bisogna naturalizzarle all’appuntamento olimpico dove anche i più bravi dovranno gestire. Sul blocchetto, del resto, ci sono altre 7 persone in una finale. Non faccio una previsione di medaglie, ma ogni gara potrebbe aprire un ulteriore gioco. Martinenghi è competitivo nei 100 rana, ma anche nella 4×100 mista e mista mista, Miressi nei 100 stile libero, nella 4×100 stile e così via. Insomma, ce la giochiamo”.

Mondiali di nuoto di Doha, Alessia Filippi: “Un’Italia meravigliosa che ci fa ben sperare in vista di Parigi 2024”

Una campionessa mondiale umile e determinata, che ha fatto sognare tutti gli appassionato di sport. Classe 1986, Alessia Filippi ha iniziato la sua carriera nelle specialità del dorso e dei misti, per poi trasformarsi in corsa e raggiungere i suoi successi più importanti negli 800m e nei 1500m stile libero. Romana nell’animo, ha conquistato un argento olimpico a Pechino nel 2008, un oro nei 1500 e un bronzo negli 800 stile libero ai Mondiali 2009 di casa. Per commentare i risultati della nostra Nazionale ai Mondiali di nuoto di Doha, Alessia Filippi, è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Mondiali di nuoto di Doha, Alessia Filippi a Tag24

Molte conferme e qualche novità. L’Italia del nuoto torna da Doha con soddisfazione e tante medaglie. 12 quelle conquistate in corsia dai nostri atleti, che battono sè stessi: erano state 9 a Budapest nel 2022, per l’edizione con più podi in assoluto. Straordinaria Simona Quadarella, che si conferma regina della spedizione azzurra, facendo doppietta sulla lunga distanza. Lente di ingrandimento su Benedetta Pilato, giovane e di prospettiva. Importanti conferme ai vertici mondiali anche tra gli uomini con Martinenghi nella rana e Miressi per lo stile libero. Rimandato, per ora, Greg Paltrinieri, ancora non al top della forma. Il capitano arriva terzo negli 800 stile, ma viene incredibilmente escluso dalla finale dei 1500. C’è ancora tempo per crescere, ma nel frattempo sono già dieci gli azzurri con il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Per commentare i Mondiali di nuoto di Doha, Alessia Filippi è intervenuta in esclusiva a Tag24.

La Quadarella fa doppietta sulla lunga distanza e scrive la storia. E’ vero che mancava la Ledecky, ma ti aspettavi un risultato del genere?

“Simona ha grande potenziale e forse in parte me lo aspettavo. Più che altro era una speranza. E’ vero che mancava la Ledecky, ma io non penso che questo vada sottolineato. E’ sempre un Mondiale e al di là di chi c’è e chi non c’è, detta alla romana, chissene frega. Anche a noi mancavano degli atleti purtroppo. Quel che conta sono i due ori presi. Questo è uno sprint straordinario per i prossimi mesi, in vista di Parigi 2024″.

Paltrinieri resta fuori dalla finale dei 1500. Riuscirà ancora, nel futuro, a gestire il doppio impegno vasca e acque libere?

“Mi auguro di sì, ma credo che non fosse pronto e preparato per questa manifestazione. Non ci dimentichiamo che è sempre febbraio. La preparzione è fatta in vista delle Olimpiadi e lui che non è più un ragazzino, non può affrontare al massimo così tanti impegni. A dicembre e a marzo gli Assoluti; a febbraio il Mondiale. Io penso che lui andrà dritto verso Parigi per prendersi ciò che vuole. Ha sbagliato e lo ha ammesso lui stesso pe primo. Sa quale errore ha commesso nei 1500 e dove lavorare, questa è la cosa più importante. Per quel che riguarda il fondo lui resta Super Greg. Poi è chiaro che più si va avanti con l’età e più diventa complicato; il fisico non sempre segue la mente. Lui però ha alle spalle un’esperienza tale da poter fare tutto”.

A che punto è la crescita di Benedetta Pilato?

“E’ fenomenale e ha appena 19 anni. Ha già alle spalle una carriera importante ed è la terza italiana con più medaglie Mondiali. Ha iniziato giovanissima e ha fatto già tanta esperienza. Ora secondo me deve puntare in alto. Quest’anno ha avuto un cambio importante, cambiando allenatore e città e non è semplice. E’ stata coraggiosa. Questo sarà un anno fondamentale e sono convinta che ne vedremo delle belle. Questo è un Mondiale importante, ma di passaggio. Non avremo visto quello che volevamo, ma sono certa che darà il massimo questa estate”.

Qual è il tuo bilancio per questi Mondiali?

“Uno dei Mondiali più belli che l’Italia ci ha regalato, con tantissime medaglie, a partire dal nuoto artistico, passando per la pallanuoto, fino al fondo e alla corsia. Sono stati tutti straordinari. Io direi non al 100% ma al 110% perchè è stata una manifestazione particolare. Ho visto una grande crescita di tanti ragazzi. La Franceschi ieri ha preso il bronzo, ad esempio, e questo ci dà la giusta carica per il futuro. Anche le staffette sono state emozionanti. Questa Nazionale è meravigliosa perchè vincono sia le ragazze che i ragazzi”.

Tutto questo ci fa ben sperare per Parigi 2024?

“Sì, e non solo. Non dobbiamo guardare solo a breve termine ma anche a lungo termine. Con Parigi si chiuderà un quadriennio felice e la concentrazione sarà massima. Terminate queste Olimpiadi poi inizerà un nuovo quadriennio e usciranno ancora tanti ragazzi forti, ne sono sicura. Il movimento sta vivendo un momento fantastico, è in grande crescita e va bene così. 10 anni fa abbiamo dato la carica io, la Pellegrini, Magnini e Rosolino, ma ora tocca a loro trainare i più giovani. C’è stato un bel ricambio generazionale e ci sarà ancora”.