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Tag: Napoli

Gioia Napoli al 96′ con Rrahmani: 2-1 alla Salernitana. Cronaca e tabellino

Napoli-Salernitana, cronaca e tabellino del match – Una vittoria sofferta ma importantissima per il Napoli di Walter Mazzarri. La formazione azzurra trova il gol del successo contro la Salernitana grazie Rrahmani quando ormai davvero non ci credeva più nessuno. Il difensore, al termine di una mischia, supera Ochoa al minuto 96 e sigla il 2-1 nel derby campano della 20^ giornata.

A passare in vantaggio è la squadra di Inzaghi con una perla di Candreva, poi allo scadere del primo tempo arriva il pari di Politano su rigore. Poi all’ultimo respiro il successo azzurro. Il Napoli torna così al successo in campionato dopo tre gare senza i tre punti: una vittoria che permette alla squadra di Mazzarri di guardare con più ottimismo alla classifica, che momentaneamente recita sesto posto a quota 31 punti. Ko che fa male, per il morale più ancora che per la classifica, per la Salernitana, che resta ultima ma con 12 punti.

Qualche novità di formazione nel Napoli, con Mazzarri costretto a rinunciare a Zielinski, out per un affaticamento muscolare, al suo posto Gaetano. Maglia da titolare anche per Cajuste e il Cholito Simeone al centro dell’attacco, con Raspadori che parte dalla panchina. Pippo Inzaghi invece affida il peso del reparto offensivo della Salernitana a Simy, alle sue spalle agiscono Candreva e Tchaouna.

Napoli-Salernitana, la cronaca del match

Il Napoli prova a fare la partita, ma nonostante un buon possesso palla non crea nessuna potenziale occasione da gol. Al primo reale tentativo a passare in vantaggio è invece la Salernitana: Candreva controlla e tira a giro dal limite dell’area, traiettoria che supera Gollini e si insacca all’incrocio. Granata in vantaggio al 29’ e fischi dei tifosi del Maradona rivolti alla squadra di Mazzarri. Che prova a reagire e a va vicina al pari con Simeone, stoppato però da Ochoa; qualche minuto dopo è Politano a calciare alto dall’interno dell’area di rigore. Nel primo minuto di recupero l’arbitro – grazie al richiamo del Var – assegna un calcio di rigore al Napoli per fallo di Fazio su Simeone. Dal dischetto si presenta Politano che supera Ochoa a fa 1-1.

Rrahamani “rianima” il Maradona

Parte forte il Napoli nella ripresa, con Cajuste due volte vicino al raddoppio: palla, specialmente nella seconda occasione, fuori di un nulla. Mazzarri manda in campo anche Raspadori, a fargli spazio è Gaetano: azzurri dunque con quattro attaccanti contemporaneamente sul terreno di gioco. La Salernitana non sta a guardare e si rende pericolosa in contropiede: al 72’ è bravissimo Gollini ad allungarsi e togliere la palla dalla portata di Simy, pronto ad appoggiare in rete sul cross da sinistra.

All’81’ grande azione personale di Kvaratskhelia, ma la conclusione esce di pochissimo. La scena si ripete al 94′: il georgiano semina il panico nell’area avversaria e calcia a colpo sicuro, ma Ochoa è bravissimo a respingere di piede e a salvare così il risultato. Quando ormai non ci credeva più nessuno, ecco la rete del 2-1 firmata da Rrahamani, bravo a risolvere nel migliore dei modi una mischia in area con la conclusione vincente arrivata al minuto 96.

Napoli-Salernitana 2-1: il tabellino

29′ Candreva (S), 49’ rig. Politano (N), 96′ Rrahmani (N)

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo , Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Cajuste (77′ Demme), Lobotka, Gaetano (56′ Raspadori); Politano (65′ Zerbin), Simeone, Kvaratskhelia. Allenatore: Mazzarri.

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Gyomber (83′ Daniliuc), Lovato, Fazio; Sambia (91′ Bronn), Legowski (66′ Pierozzi), Martegani, Bradaric; Tchaouna, Candreva; Simy (91′ Ikwuemesi). Allenatore Filippo Inzaghi.

Genoa-Torino 0-0, cronaca e tabellino del match

Il Genoa ritrova Retegui dal primo minuto, mentre il Torino continua ad affidarsi al tandem offensivo composto da Zapata e Sanabria. Il primo squillo del match è di marca rossoblù, con Gudmundsson che al quinto minuto calcia da posizione defilata all’interno dell’area di rigore ma trova la respinta di Milinkovic-Savic. La replica granata è affidata a un colpo di testa di Buongiorno (obiettivo di mercato del Milan), poi è il Genoa a rendersi nuovamente pericoloso con la conclusione, forte ma troppo centrale, di Malinovsky.

Allo scadere del primo tempo Torino vicino al gol: Zapata colpisce di testa all’interno dell’area, ma è provvidenziale la deviazione di Messias che nel contrasto manda la palla in calcio d’angolo. Nella ripresa il Genoa va vicino al gol con Vazquez di testa, replica immediata – sempre di testa – del Torino con Sanabria. Poi tanta intensità ma poche emozioni: Genoa e Torino si dividono così un punto a testa.

Genoa-Torino 0-0: il tabellino

GENOA (3-5-2): Martinez; De Winter, Bani, Vazquez; Sabelli (43′ st Strootman), Malinovskyi, Badelj (43′ st Vogliacco), Messias (26′ st Frendrup), Martin (36′ st Haps); Gudmundsson, Retegui. Allenatore: Gilardino.

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Djidji (38′ st Sazonov), Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Ilic, Lazaro (38′ st Voivoda); Vlasic (16′ st Tameze); Sanabria (21′ st Pellegri), Zapata. Allenatore: Juric.

Napoli, rider attraversa binari con lo scooter a Scafati: muore 50enne travolto dalla Circumvesuviana

Raffaele Acampora, rider 50enne di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, è morto nella tarda serata di ieri, venerdì 12 gennaio, mentre attraversava con il suo scooter i binari della ferrovia Circumvesuviana lungo la tratta Torre Annunziata-Poggiomarino. L’incidente fatale è avvenuto all’altezza del passaggio a livello nel comune di Scafati, tra le stazioni di San Pietro e Cangiani, comprese tra le località di Boscoreale e Scafati. Le segnalazioni ottiche e luminose sull’imminente arrivo del treno erano regolarmente in funzione. La circolazione e rimasta sospesa sul percorso ferroviario per buona parte della mattinata, in modo da consentire i rilievi delle autorità.

Dramma sui binari della Circumvesuviana: travolto e ucciso dal treno sul suo scooter a Napoli

La vittima stava attraversando i binari sul suo scooter, nonostante il segnale luminoso stesse avvisando dell’imminente arrivo del convoglio. Si presume che il rider, in servizio per una consegna, abbia comunque tentato di passare dall’altra parte per la fretta, ma il mezzo a due ruote potrebbe essere stato fermato dai binari, lasciandolo senza scampo.

Il tratto della ferrovia della Circumvesuviana lungo cui si è verificato l’evento è quello tra Torre Annunziata e Poggiomarino. Il mezzo è stato travolto sul passaggio a livello in via Bernardetti, nel territorio comunale di Scafati, tra le stazioni di San Pietro e Cangiani. La Procura di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta, mentre le indagini sono affidate ai carabinieri del nucleo di Scafati.

Sistema di segnalazione regolarmente in funzione. Il sindaco di Scafati annuncia azione legale: “Passaggi a livello pericolosi e incustoditi

Questa mattina, l’Eav, azienda che gestisce la ferrovia nel napoletano, ha fatto sapere in una nota che al momento dell’incidente il sistema di segnalazione era “regolarmente funzionante”. In quel passaggio a livello, non ci sono infatti barriere di sbarramento, ma solo segnali luminosi. La drammatica vicenda riaccende i riflettori sulle condizioni precarie di lavoro in cui molti rider sono costretti a lavorare.

Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha espresso questa mattina la sua vicinanza alla famiglia di Raffaele Acampora. Il primo cittadino del comune nel quale è avvenuto l’incidente ha poi aggiunto che la sua giunta valuterà se procedere contro la società Eav al fine di accertare le responsabilità. “Questo tipo di passaggi a livello sono pericolosi e incustoditi” avrebbe specificato il sindaco.

Valuteremo le eventuali responsabilità della società Eav, che, nonostante abbia concordato con noi alla fine di ottobre e su nostra convocazione i lavori da farsi proprio a questo tipo di passaggi a livello pericolosi e incustoditi, da quell’incontro non ha dato seguito agli interventi programmati. Se ci sono i presupposti per costituirci in giudizio lo faremo senza guardare in faccia a nessuno. Solidarietà e vicinanza alla famiglia

Pasquale Aliberti, sindaco di Scafati

Napoli-Traorè, l’affare si fa: dalla malaria a Samardzic, i retroscena

Napoli-Traorè, affare vicino alla chiusura – Una sliding doors di mercato potrebbe cambiare le strategie del Napoli in questo calciomercato di gennaio. La società azzurra è molto vicina a regalare un nuovo trequartista a Walter Mazzarri: si tratta di Hamed Junior Traorè, ex Sassuolo oggi in Premier League al Bournemouth, dove però sta faticando a trovare spazio. Il calciatore ivoriano classe 2000 è in grado di ricoprire più ruoli: trequartista (posizione a lui più congeniale), sotto punta, ma anche esterno impiegabile su entrambe le fasce. Un vero e proprio jolly offensivo per Mazzarri che spera di avere presto a disposizione il calciatore: un desiderio che potrebbe essere esaudito a breve.

Napoli-Traorè, fumata bianca vicina

La trattativa tra il Napoli e il Bournemouth è infatti in uno stato molto avanzato: la società azzurra nelle ultime ore ha accelerato per evitare l’inserimento di altri club italiani interessati al calciatore, Roma in primis, ma anche Milan e Lazio. A favorire l’operazione sono anche i costi molto ridotti: Hamed Junior Traorè si trasferirà al Napoli in prestito (resta da capire se verrà inserito o meno un diritto di riscatto), con la società azzurra che dovrà così pagare solo i costi dell’ingaggio per i prossimi sei mesi. Affare low-cost dunque.

È completamente guarito dalla malaria

Il calciatore, ricordiamo, nelle scorse settimane ha avuto la malaria ma adesso si è completamente ristabilito ed è pronto a scendere subito in campo: nei giorni scorsi Traorè, accompagnato dal suo entourage, si è recato a Roma per sottoporsi a esami e visite approfondite che hanno confermato la sua completa guarigione. Un messaggio che il Napoli, vista anche l’evoluzione (tutt’altro che positiva) dell’affare Samardzic, ha subito recepito.

Napoli-Samardzic, affare (quasi) sfumato. Virata su Traoré

Un dribbling dietro l’altro, anche sul mercato. Lazar Samardzic difficilmente – salvo colpi di scena che con il ragazzo e il suo entourage sono sempre dietro l’angolo – indosserà la maglia del Napoli. Eppure tra il club azzurro e l’Udinese l’accordo è già raggiunto: 20 milioni di euro più 5 di bonus ma, particolare decisamente importante, non c’è mai stato il “sì” definitivo del calciatore. Mai arrivato e che difficilmente arriverà. Perché sul centrocampista offensivo/trequartista dell’Udinese c’è il forte pressing della Juventus, che sta spingendo per bloccare il calciatore per giugno prossimo.

Una trattativa che potrebbe però mutare gli scenari rapidamente: per provare a bruciare la concorrenza (sul calciatore ha chiesto informazioni anche il Brighton di De Zerbi), la Juventus – una volta trovato l’accordo definitivo su ingaggio e commissioni con il papà del ragazzo – potrebbe decidere di anticipare l’operazione già a gennaio. Il Napoli ovviamente ha preso atto del nuovo dietrofront di Samardzic e, pur restando alla finestra sempre vigile sull’evolversi della trattativa, ha deciso comunque di virare su Traoré, così da non farsi trovare impreparato. Quella dell’ex Sassuolo è infatti un’operazione low-cost che eventualmente non andrebbe a compromettere l’arrivo di Samardzic sul cui futuro però aleggia sempre più il bianconero della Juventus

Napoli, macchina scorta magistrati investe coppia anziani: morto un 72enne, moglie in prognosi riservata

L’incidente è avvenuto ieri, su Corso Umberto I, areteria principale del centro di Napoli. Una macchina di scorta ad alcuni magistrati avrebbe investito una coppia di anziani mentre attraversavano sulle strisce pedonali. Francesco Esposito, di 72 anni, è deceduto nel pomeriggio di martedì, mentre la moglie, una donna di origine ucraina di 70 anni, è ricoverata in prognosi riservata. Sull’accaduto indaga la polizia locale.

Macchina di scorta investe e uccide un anziano: dramma in centro a Napoli

Intorno alle 8.30 di ieri, martedì 9 gennaio, un anziano di 72 anni è stato investito da un’auto dei carabinieri del reparto dei servizi di scorta, un’Alfa Romeo Stelvio blindata, in servizio nel capoluogo campano. L’autovettura procedeva su Corso Umberto I, noto anche con il nome di Rettifilo, in direzione piazza Bovio. La vittima stava attraversando sulle strisce pedonali in compagnia della moglie, una donna ucraina di 70 anni, anche lei coinvolta nell’incidente, avvenuto all’altezza del civico 272. Il magistrato da scortare non era presente a bordo dell’autovettura al momento dell’accaduto.

Entrambi sono stati subito soccorsi e trasportati all’Ospedale del Mare nel quartiere Ponticelli. Nel pomeriggio, l’uomo è però deceduto in seguito ai traumi riportati nell’impatto. La moglie è ancora ricoverata in prognosi riservata. La donna avrebbe riportato una frattura alla spalla e diverse ecchimosi. Le sue condizioni sono gravi.

Vittime incidenti stradali 2023, maglia nera ai pedoni: più della metà è un over 65

Il report di Asaps indica che nel 2023 gli anziani deceduti in un incidente stradale sono stati 227, più della metà delle vittime. Un dato riferito al totale di 434 vittime tra i pedoni, principali “bersagli” dell’infortunistica sulle strade urbane italiane. La Campania è al terzo posto tra le regioni con più pedoni uccisi, dopo Lazio e Lombardia.

Concorso Ospedale dei Colli Napoli: requisiti e come fare domanda

Concorso Ospedale dei Colli Napoli: con la pubblicazione di un apposito bando all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 83 del 27 novembre 2023, nonché all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 96 del 19 dicembre 2023, l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale (A.O.R.N.) “Azienda Ospedaliera dei Colli” ha indetto un concorso pubblico ai fini dell’assunzione di una unità di personale.

Il candidato che risulterà vincitore al termine dell’iter di selezione sarà assunto con un contratto di lavoro a tempo indeterminato ai fini dello svolgimento delle proprie attività presso la disciplina che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il concorso Ospedale dei Colli Napoli ed, in particolare, qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

Concorso Ospedale dei Colli Napoli: ecco qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in baso a quanto è stato disposto dalla recente deliberazione n. 103 del 24 febbraio 2023, ecco qui di seguito qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere:

Concorso Ospedale dei Colli Napoli: ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere per partecipare alla procedura di selezione

Per poter prendere parte alla procedura di selezione e per avere la possibilità, dunque, di essere reclutati nelle sopra citata posizione professionale, i candidati devono obbligatoriamente possedere i seguenti requisiti generali:

  • la cittadinanza italiana, di un altro Stato membro dell’Unione Europea (UE) oppure di un Paese terzo, a patto che questi ultimi siano in possesso di uno dei seguenti documenti:
    • il diritto di soggiorno;
    • il diritto di soggiorno permanente;
    • il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
    • lo status di rifugiato;
    • lo status di protezione sussidiaria;
  • l’idoneità fisica all’impiego e alle mansioni che sono previste dal bando in oggetto;
  • il godimento dei diritti civili e politici;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non essere stati destituiti, dispensati o licenziati durante il corso di un precedente impiego presso una pubblica amministrazione;
  • il rispetto degli obblighi di leva, esclusivamente per i candidati di sesso maschile che sono nati entro il 31 dicembre 1985.

Oltre ai sopra citati requisiti generali, i candidati devono essere in possesso anche dei seguenti requisiti specifici per poter essere assunti nel profilo professionale che è previsto dal bando di concorso:

  • il diploma di laurea in Medicina e Chirurgia;
  • l’iscrizione all’Albo professionale presso l’Ordine dei Medici Chirurghi;
  • la specializzazione oppure l’iscrizione a partire dal secondo anno del corso di formazione specialistica nella disciplina di Pediatria.

Come e quando fare domanda? Ecco quali sono i termini e le modalità per la presentazione dell’istanza ai fini della partecipazione alla procedura di selezione

Per quanto riguarda quelle che sono le modalità per la presentazione della domanda al fine di partecipare al concorso Ospedale dei Colli Napoli, il bando in oggetto prevede che i candidati debbano presentare l’istanza esclusivamente tramite la procedura telematica disponibile al seguente indirizzo: https://ospedalideicolli.iscrizioneconcorsi.it.

In merito al termine ultimo per l’invio dell’istanza, invece, il bando prevede che i candidati debbano presentare la stanza entro il 30° giorno successivo rispetto alla data di pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, ovvero entro la scadenza del 18 gennaio 2024.

Crisi Napoli, Crippa: “La delusione più grande del campionato, ma Mazzarri non c’entra. Per il futuro mi aspetto e un tecnico giovane”

“Una vita da mediano”, proprio come cantava Ligabue: Masimo Crippa ne è l’esempio. Votato al sacrificio per il bene della squadra, con polmoni d’acciaio e grande spirito di adattamento. Partito dalle categorie minori, è stato il Torino a lanciarlo nel calcio professionistico, ma è con il Napoli che si è tolto le sue soddisfazioni più grandi. Guidato dal mito Maradona, vince una Coppa UEFA, uno scudetto e una Supercoppa italiana. In cinque stagioni colleziona oltre 150 presenze, prima di passare al Parma, altro club con cui scrive un’importante pagina di storia. Per commentare la folle crisi del Napoli, Crippa è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Crisi Napoli, Crippa a Tag24

L’arrivo del nuovo allenatore sembrava potesse rappresentare una svolta per il Napoli, ma le cose anzichè migliorare, sono addirittura peggiorate. Il rapporto con Garcia non è mai decollato, la scintilla con la squadra non è scoccata e Mazzarri sperava di poter normalizzare uno spogliatoio a rischio deriva. Il 3 a 0 di ieri contro il Torino però, dopo un mese di dicembre disastroso e l’eliminazione anche dalla Coppa Italia, presta il fianco a una disamina ancora diversa. I Campioni d’Italia non riescono a riprendersi, il gioco latita e ai pricnipali artefici del grande spettacolo dello scorso anno, ora non riesce più niente. La squadra sembra aver mollato, ma il campionato è solo a metà e c’è ancora tanta strada da fare. Per commentare la crisi del Napoli, Crippa, che in azzurro ha vinto lo scudetto del 1990 e che conosce bene l’ambiente, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Quella del Napoli è una stagione disastrosa. La squadra, secondo te, ha completamente mollato?

“E’ evidente che il Napoli è in un momento di grave difficoltà. Dopo il cambio dell’allenatore si sperava in una svolta, e invece i risultati sono addirittura peggiorati. L’unica cosa positiva è stata il passaggio del turno in Champions League, ma serve qualcosa di diverso anche in campionato. Peccato, perché c’erano le basi per aprire davvero un ciclo vincente. La stagione dello scorso anno era evidentemente irripetibile, ma resta il fatto che da questi ragazzi ci si aspettava molto di più. Non è possibile che i Campioni d’Italia, alla fine del girone d’andata, siano a metà classifica e a 20 punti dalla vetta”.

Ma sei riuscito a darti una spiegazione per quello che è successo?

“Io a Napoli ho vissuto una situazione molto simile. Abbiamo vinto lo scudetto nel ’90 e l’anno successivo abbiamo incontrato tantissime difficoltà. Probabilmente, dopo aver vinto in una piazza così complicata, ripetersi è difficilissimo. E poi subentra l’appagamento e un po’ di rilassatezza. Però credo che rispetto alla nostra squadra ci siano molte difficoltà. Il Napoli dell’epoca era fatto di tanti giocatori di grande esperienza, arrivati ormai a una certa età e che si avviavano verso la fine della carriera. Quella di adesso invece è una squadra di giovani di grande talento, che poteva davvero aprire un ciclo importante. È chiaro che fino a questo momento è la delusione più grande del campionato”.

Dipende anche dal mercato?

“Sul mercato il napoli ha perso solo Kim, che è stato rimpiazzato da un calciatore giovane. Forse si poteva fare una scelta diversa, perchè Natan ha bisogno di un po’ più di tempo per capire alle perfezione le nuove dinamiche. Ma per il resto la formazione è più o meno la stessa. Tutti si aspettavano qualcosa di più, e Mazzarri non poteva di certo fare i miracoli. Il Napoli ora è davvero in grossa difficoltà”.

Eppure dall’arrivo di Mazzarri qualcosa sembrava poter cambiare, ma poi le cose sono crollare. Ha qualche responsabilità anche il mister?

“Assolutamente, no. Mazzarri non è responsabile di niente. In campo ci vanno i giocatori e sono loro che devono riuscire a dare una svolta a questa stagione. Adesso il Napoli non avrà neanche i calciatori impegnati in Coppa d’Africa, Osimhen, su tutti. Il campionato si fa ancora più complicato, ma c’è tutto un girone di ritorno per fare bene. Le partite per recuperare ci sono e i punti in palio sono ancora molti. La Champions deve rimanere l’obiettivo, e dista solo cinque punti, ma questa squadra dovrebbe darsi una registrata immediatamente. E poi la svolta dovrà essere immediata, perché tra poco ci sarà anche la partita con il Barcellona in Champions League. Sulla carta la squadra di Mazzarri può giocarsela, ma di certo non quella vista ieri a Torino”.

Questi risultati, riabilitano un po’ la figura di Garcia, oppure pensi che i problemi partano proprio dalla preparazione fisica del mister francese?

“Non conosco dall’interno il tipo di preparazione fatta da Garcia e non posso esprimermi in merito. Quel che è chiaro però, è che dopo Spalletti, ci si aspettava un allenatore completamente diverso. Il francese era fuori dal campionato italiano già da un po’ di tempo, era reduce dal campionato arabo, che per quanto possa essersi sviluppato, è ancora ben distante dal nostro. L’impatto non è stato dei migliori insomma. Non so se fosse l’allenatore giusto per ripartire dopo la vittoria dello scudetto. Probabilmente De Laurentiis aveva altre idee, ma alla fine ha dovuto ripiegare sul tecnico ex Roma”.

A proposito di allenatore e di futuro, per la prossima stagione ti aspetti un nome altisonante, tipo Conte, oppure De Laurentiis deciderà di ripartire da un giovane di talento e prospettiva?

“Conte lo conosciamo tutti, è un allenatore che ha fatto bene ovunque, ma è anche un mister che vuole determinati giocatori. Se dovesse essere lui il mister del Napoli, farebbe richieste specifiche sul mercato perchè vuole calciatori con certe caratteristiche. Credo invece che per ripartire, questa squadra abbia bisogno di un allenatore giovane. Arrivati a questo punto serve qualcosa di nuovo”. 

Napoli, arrestato broker narcotraffico internazionale: “tradito” dalle sigarette

A Napoli, Faslii Qibini, 64enne di origini albanesi, noto come broker del narcotraffico trans-frontaliero, è finito in manette grazie a un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Napoli. Sulla testa dell’uomo, latitante dal 2011, pendeva una condanna definitiva a 22 anni per traffico internazionale di droga. Gestiva traffici illegali tra Albania, Grecia, Turchia e Sud Italia. Uscito dal suo nascondiglio a Secondigliano per comprare le sigarette, è stato subito accerchiato e arrestato dalle forze dell’ordine. Lo scorso settembre, un’operazione a Milano aveva smantellato una rete di internazionale di narcotraffico con rete di scambi tra Albania, Italia e Svizzera.

Broker narcotraffico arrestato: latitante da 11 anni, era tornato a Napoli per le festività natalizie

L’operazione di ricerca durava da diversi anni. Faslii Qibini era infatti latitante dal 2011. Mentre era agli arresti domiciliari, riuscì a far perdere le sue tracce. I militari del nucleo investigativo di Napoli non hanno mai smesso di cercarlo. Grazie a un’accurata e tenace indagine, fatta di appostamenti e osservazioni meticolose delle abitudini dei familiari del ricercato, si è giunti finalmente all‘arresto nel pomeriggio di venerdì 5 gennaio.

La sua attività di mediatore nel traffico di eroina si estendeva dal suo Paese d’origine, l’Albania, a Grecia, Turchia e Sud Italia. Tracciando la sua rete di affari nel meridione, gli inquirenti hanno individuato tra i contatti il clan Di Lauro e il gruppo criminale dei Nardielli.

Faslii Qibini arrestato mentre comprava le sigarette: culmine di una serrata e meticolosa indagine dei carabinieri

La latitanza sarebbe stata condotta fuori dall’Italia. Qibini però avrebbe fatto ritorno in Campania per trascorrere il Natale in famiglia. I militari hanno infatti notato che moglie e figlio del ricercato avevano cambiato alcune abitudini: la spesa giornaliera era aumentata, ma soprattutto si fermavano in tabaccheria a comprare sigarette, nonostante i due non fossero fumatori. Il particolare ha messo in allerta gli investigatori, che hanno intensificato i controlli e presidiato senza sosta la zona dell’abitazione di famiglia.

La svolta è arrivata nel pomeriggio di ieri, quando Faslii Qibini, convinto di non essere più nel mirino delle forze dell’ordine, ha deciso di uscire allo scoperto. L’uomo si è dunque recato a comprare un pacchetto di sigarette in autonomia, passeggiando indisturbato per Secondigliano, il quartiere nell’area settentrionale di Napoli. Immediata è scatta l’operazione dei carabinieri, che lo hanno accerchiato e arrestato.

Concorso Ospedale Cardarelli Napoli: requisiti e come fare domanda

Concorso Ospedale Cardarelli Napoli: con la pubblicazione di un apposito bando all’interno del proprio sito web ufficiale, nella sezione “Amministrazione trasparente – Bandi di concorso”, all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 82 del 20 novembre 2023, nonché all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 96 del 19 dicembre 2023, l’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli ha indetto un concorso pubblico, per titoli e colloquio, ai fini dell’assunzione di un direttore.

Il candidato che risulterà vincitore al termine dell’iter di selezione sarà assunto con un contratto di lavoro a tempo determinato, di durata pari a 5 anni, e saranno assegnati presso la disciplina e l’unità operativa complessa che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il concorso Ospedale Cardarelli Napoli ed, in particolare, qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che i candidati devono necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

Concorso Ospedale Cardarelli Napoli: ecco qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalla recente deliberazione n. 946 del 30 ottobre 2023, ecco qui di seguito qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere per quanto riguarda il concorso pubblico ai fini dell’assunzione di una unità di personale presso l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” di Napoli:

  • 1 posto da direttore dell’unità operativa complessa (UOC) di endocrinologia (disciplina di endocrinologia).

Concorso Ospedale Cardarelli Napoli: ecco quali sono i requisiti necessari per partecipare alla procedura di selezione

Ecco qui di seguito l’elenco dei requisiti generali che i candidati devono possedere obbligatoriamente nel caso in cui vogliano effettuare l’iscrizione al concorso per il posto da Direttore della UOC endocrinologia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli:

  • la cittadinanza italiana, la cittadinanza di un altro degli altri Stati membri dell’Unione Europea (UE) oppure tutte le equiparazioni che sono previste dall’ordinamento giuridico nazionale;
  • l’idoneità fisica all’impiego;
  • un’età anagrafica pari o inferiore a 18 anni (maggiore età), ma comunque non superiore rispetto a quella che l’ordinamento giuridico nazionale prevede per il collocamento a riposo;
  • non essere stati destituiti o dispensati da un precedente impiego presso una pubblica amministrazione;
  • non essere stati interdetti dai pubblici uffici in seguito alla pronuncia di una sentenza passata in giudicato.

Oltre ai requisiti generali che abbiamo appena citato, i candidati devono possedere anche i seguenti requisiti specifici per poter essere assunti nel profilo professionale previsto dal bando di concorso:

  • la laurea in medicina e chirurgia;
  • l’iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici;
  • un’anzianità di servizio effettivo minima pari a 7 anni, dei quali:
    • 5 anni nella disciplina prevista dal bando, con il possesso della specializzazione;
    • 10 anni nella disciplina prevista dal bando;
  • il curriculum vitae (CV);
  • l’attestato di formazione manageriale.

Come e quando fare domanda? Ecco quali sono i termini e le modalità per la presentazione dell’istanza ai fini della partecipazione alla procedura di selezione

Per quanto riguarda i termini per la presentazione della domanda ai fini della partecipazione al concorso Ospedale Cardarelli Napoli, l’Azienda Ospedaliera appartenente alla Regione Campania ha disposto all’interno dell’apposito bando pubblicato nel Bollettino Ufficiale che la scadenza per l’invio delle istanze da parte dei candidati interessati è fissata al termine di 30 giorni dalla data in cui il medesimo è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, ossia entro la giornata del 18 gennaio 2024.

La modalità per la presentazione della domanda di ammissione alla procedura di selezione pubblica, invece, è esclusivamente l’utilizzo della PEC (posta elettronica certificata), la quale deve essere recapitata al seguente indirizzo: [email protected].

Concorso ASL Napoli 3 Sud: requisiti e come fare domanda

Concorso ASL Napoli 3: con la pubblicazione di due appositi bandi all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 82 del 20 novembre 2023, all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 96 del 19 dicembre 2023, nonché all’interno del proprio sito web ufficiale, l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Sud – Torre del Greco ha indetto due concorsi pubblici, per titoli ed esami, ai fini dell’assunzione di venticinque dirigenti medici.

I candidati che risulteranno vincitori al termine dell’iter di selezione saranno assunti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato per effettuare la propria attività lavorativa nelle discipline e nelle aree che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il concorso ASL Napoli 3 ed, in particolare, quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

Concorso ASL Napoli 3: ecco quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalla recente deliberazione n. 1279 del 25 ottobre 2023 e n. 1299 del 31 ottobre 2023, ecco qui di seguito quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere per quanto riguarda il concorso pubblico ai fini dell’assunzione di venticinque unità di personale presso l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Sud – Torre del Greco:

  • 10 posti da dirigente medico nella disciplina di ortopedia e traumatologia presso l’area di chirurgia e delle specialità chirurgiche;
  • 15 posti da dirigente medico nella disciplina di psichiatria presso l’area medica e delle specialità mediche.

Concorso ASL Napoli 3: ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere per partecipare alla procedura di selezione

Per poter prendere parte alla procedura di selezione e per avere la possibilità, dunque, di essere reclutati nella sopra citata posizione professionale, i candidati devono obbligatoriamente possedere i seguenti requisiti generali:

  • un’età anagrafica pari o superiore a 18 anni (maggiore età), ma comunque non superiore rispetto a quella che l’ordinamento giuridico nazionale prevede per il collocamento a riposo;
  • la cittadinanza italiana, di un altro Stato membro dell’Unione Europea (UE) oppure di un Paese terzo, a patto che questi ultimi siano in possesso di uno dei seguenti documenti:
    • il diritto di soggiorno;
    • il diritto di soggiorno permanente;
    • il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
    • lo status di rifugiato;
    • lo status di protezione sussidiaria;
  • l’idoneità fisica all’impiego e alle mansioni che sono previste dal bando in oggetto;
  • il godimento dei diritti civili e politici;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti durante il corso di un precedente impiego presso una pubblica amministrazione;
  • l’assenza di condanne penali o di procedimenti penali in corso per delle tipologie di reato che impediscono l’assunzione presso una pubblica amministrazione;
  • il rispetto degli obblighi militari, esclusivamente per i candidati di sesso maschile che sono nati entro il 31 dicembre 1985;
  • un’adeguata conoscenza della lingua italiana esclusivamente per i candidati che hanno la cittadinanza in un Paese estero.

Oltre ai sopra citati requisiti generali, i candidati devono essere in possesso anche dei seguenti requisiti specifici per poter essere assunti nel profilo professionale che è previsto dal bando di concorso:

  • il diploma di laurea in Medicina e Chirurgia;
  • la specializzazione nella disciplina prevista dal bando in oggetto, ovvero in ortopedia e traumatologia oppure in psichiatria;
  • l’iscrizione all’Albo dell’Ordine professionale dei medici chirurghi;
  • l’abilitazione all’esercizio della professione.

Come e quando fare domanda?

La domanda di partecipazione al Concorso ASL Napoli 3 deve essere presentata esclusivamente con modalità telematiche, attraverso l’utilizzo dell’apposita piattaforma informatica che viene messa a disposizione all’interno del seguente indirizzo web: https://aslnapoli3sud.iscrizioneconcorsi.it.

Il termine ultimo per l’invio dell’istanza, invece, è fissato per le ore 24:00 del 18 gennaio 2024.

Calciomercato Anellucci

Calciomercato, Anellucci (agente): “Squadre indebitate, tante chiac…

Agente Fifa ed esperto di mercato, Claudio Anellucci è un procuratore navigato, che nel corso della sua carriera ha lavorato con il club più importanti e scoperto talenti cristallini. La sessione invernale di mercato, anche quest’anno, sta per entrare nel vivo e sono già tante le trattative di cui sentiamo parlare. ma chi avrà bisogno di muoversi di più? Per presentare il calciomercato, Anellucci è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Calciomercato, Anellucci a Tag24

Mancano pochi giorni all’apertura ufficiale della sessione invernale, ma il mercato è già entrato nel vivo. Tutte le squadre, da quelle che stanno andando meglio a quelle che si trovano in difficoltà, cercheranno di puntellare la rosa aggiudicandosi le occasioni migliori. L’Inter procede a gonfie vele, ma Inzaghi si aspetta comunque qualcosa e non è il solo. La Roma lavora su Bonucci e De Laurentiis ha già annunciato che farà tre colpi. Quello di gennaio però è sempre un mercato particolare, fatto di pochi nomi altisonanti e pochi spostamenti concreti. Per entrare nel vivo, e capire meglio cosa dobbiamo aspettarci da questa sessione di calciomercato, Anellucci, agente ed esperto della materia, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Sta per aprirsi la sessione invernale di calciomercato. Che cosa dobbiamo aspettarci e a che tipo di operazione andiamo incontro?

“Credo che sarà un mercato molto povero, fatto di tante chiacchiere e pochi fatti. È vero che ci sono delle squadre che devono assolutamente fare qualcosa, ma ad oggi è più che altro un mercato di idee. La legge che ha portato alla proroga del decreto crescita agevola in buona parte le squadre italiane, perché non ci dimentichiamo che sono davvero tante quelle in gravi difficoltà economiche. Parliamo di società che comandano la classifica ma che hanno milioni di euro di debiti. Ci sono banche d’affari che stanno tenendo in piedi la giostra, ma parliamo di livelli molto alti di indebitamento. Credo che tutti dovranno ridimensionarsi. L’Inter è la squadra più forte, e ha oltre 800 milioni di debito; è seguita a ruota dalla Roma è da tanti altri club. Come si fa a parlare di mercato se non ci sono i soldi?”.

Ci sono però anche club che dovranno comprare per forza. De Laurentiis ad esempio ha già annunciato che farà tre colpi ed è ufficiale la cessione di Elmas. Il Napoli è la squadra che si muoverà di più?

“De Laurentiis lo ha annunciato, ma adesso ci sarà da vedere chi prenderà. La scorsa estate ha venduto Kim, sfruttando la clausola e prendendo tanti soldi, ma ne ha investiti pochissimi per comprare un ragazzo di belle speranze, ma che ad oggi ha fatto vedere davvero poco. La squadra campione d’Italia avrebbe sicuramente meritato di più. I punti interrogativi sono tanti, ma non è solo il Napoli a doversi muovere”.

Ti aspetti qualcosa anche dall’Inter?

“I nerazzurri hanno una rosa importante e grande qualità anche nelle seconde linee, ma da quanto ne so vorrebbero comunque fare qualcosa. Inzaghi vorrebbe un altro attaccante, visti gli infortuni di Arnautovic e visto che su Sanchez non può contare, ma pare che la società sia in difficoltà. Tutti comunque dovrebbero muoversi almeno un po’, compreso il Milan, la Juventus, la Roma e la Lazio. Anche la Fiorentina sta cercando di inserire nomi importanti. Forse l’unica squadra che non dovrà far nulla è il Bologna, visto il campionato straordinario, ma per il resto tutte si vogliono muoversi e si stanno guardando intorno”.

La Roma prenderà Bonucci?

“Tiago Pinto ha già preso una botta importante con il fallimento di Renato Sanches. Si sapeva perfettamente che era infortunato. Sarebbe potuto diventare la ciliegina sulla torta, ma è un calciatore di cristallo e si è rivelato un bluff. Poi ci sono calciatori che non giocano nel loro club, e allora mi domando, perché dovrebbero fare bene altrove? Ci sono sempre motivazioni che portano al mercato invernale, ma non tutti gli investimenti rendono come sperato, e poi si generano dei problemi. Vedo anche tanti svincolati ancora a spasso, e ce ne sono di livello. Boateng ad esempio sta cercando squadra, ma resta da capire come sta fisicamente. Molti sono fermi da sette o otto mesi e prima di rimetterli in sesto ci vorrà tempo. E’ difficile trovare last minute importanti, pronti e che facciano da subito la differenza”.

Con gli infortuni di Luis Alberto e Immobile, e l’impegno in Coppa d’Asia di Kamada, la Lazio farà qualcosa?

Non penso proprio, lo ha dimostrato il modus operandi di Lotito in questi anni. Il mercato di gennaio non ha mai dato soddisfazione in casa Lazio e quest’anno non andrà diversamente”.

Zielinski all’Inter invece, è possibile?

“Credo di sì, penso sia un’operazione già definita. Il Napoli è uno dei club che avrebbe dovuto strutturarsi meglio e invece sta perdendo pezzi importanti. Elmas, visti gli infortuni e le assenze, avrebbe fatto comodo e si sarebbe potuto ritagliare un ruolo importante. Lo è stato con Spalletti, e per la vittoria dello scudetto e ora non capisco certe dinamiche. Il presidente ha scelto un allenatore come Mazzarri, per sei o sette mesi. Ma quando programmerà il futuro? Andrebbe fatto insieme al nuovo allenatore, ma vedo una grande confusione. Siamo a un terzo del campionato, c’è ancora tempo davanti, ma vedo gli azzurri in grossa difficoltà”.

Guardiamo anche alla parte bassa della classifica. Sabatini è stato richiamato a Salerno per tentare il miracolo, come già fatto in passato?

“Non credo. Penso piuttosto che la volontà sia quella di programmare la risalita nella prossima stagione. Il campionato è molto tosto e le partite che poteva chiuderle non le ha chiuse. Ora i punti iniziano ad essere meno e la vedo davvero complicata. Credo piuttosto sia l’inizio di una ristrutturazione per il futuro”. 

Le italiane in Champions, De Biasi: “L’Inter poteva fare di più; Na…

Prima calciatore, poi allenatore, Gianni De Biasi ha costruito passo dopo passo tutta la sua carriera, riuscendo a togliersi grandi soddisfazioni. Da centrocampista, è con le maglie di Brescia e Palermo che vive i frangenti più importanti del suo percorso; come guida tecnica invece è con l’Albania che scrive la storia. Idolo indiscusso per una popolazione intera, ad Euro 2016, trasforma una piccola realtà in una bella ‘Cenerentola‘ e si posiziona al terzo posto del girone. In Italia ha allenato anche la Spal, il Brescia e il Torino, oltre che l’Udinese. Per commentare il percorso delle italiane in Champions, De Biasi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Le italiane in Champions, De Biasi a Tag24

Con le partite di ieri sera si è chiusa la prima parte di questa stagione di Champions League. Il bilancio per le italiane, alla fine resta positivo: su quattro squadre impegnate, tre sono riuscite a strappare il pass per gli ottavi di finale e una è retrocessa in Europa League. Probabilmente le aspettative, soprattutto nei confronti dell’Inter, erano addirittura più alte, ma per il percorso fatto non ci si può di certo lamentare. Domani Inzaghi, Mazzarri, Sarri e Pioli, conosceranno le prossime avversarie, ma per pensare di nuovo alla competizione europea adesso c’è tempo. Per commentare quanto fatto dalle italiane in Champions, mister De Biasi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Andiamo per gradi e commentiamo ciò che abbiamo visto in questi giorni. L’Inter si qualifica, ma al secondo posto. Vista la forza di questa squadra, c’è un pò di delusione?

“Sicuramente, e credo che in primis la società, i tifosi, l’allenatore e la squadra non siano felici del risultato ottenuto. E’ una squadra che poteva finire facilmente al primo posto, per qualità, forza e organico. Credo che l’Inter abbia tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo, come lo scorso anno, ma è chiaro che adesso si è complicata la faccenda. L’importante adesso sarebbe pescare, dalle urne, un’avversaria che non sia proibitiva come il Manchester City”.

Passiamo al Napoli, la squadra di Mazzarri aveva già un piede agli ottavi, ma quella con il Braga, dopo tre sconfitte consecutive, dimostra che gli azzurri sono vivi?

“E’ un Napoli che sta ritrovando la propria identità. Ha perso tre partite, ma con squadre con cui si può anche perdere purchè si faccia in maniera onorevole e così è stato. Credo che l’arrivo di Mazzarri sia positivo, sta dando maggiori certezze e riuscirà a farsi dare qualcosa di più dai suoi calciatori”.

Ma che tipo di percorso può fare il Napoli in Champions?

“Questo è un enorme punto interrogativo, aspettiamo il sorteggio e poi vediamo chi gli sarà capitato. I rischi più grandi sono gli stessi anche per Inter e Lazio. Nella prima fascia ci sono tutte squadre fortissime e che possono creare a chiunque grandi difficoltà. E’ ovvio che se il Napoli pesca una squadra come la Real Sociedad, magari ha meno problemi rispetto al City. E’ una compagine che ha leggermente meno qualità delle altre, ma nessuno arriva primo per caso”.

Capitolo Lazio. La formazione di Sarri approda agli ottavi, ma è ancora lontana dall’essere una squadra convincente?

“Anche ieri sera contro l’Atletico, che è una suqadra importante, ma non una squadra che potrà ambire a vincere la Champions, a meno che non succede il miracolo, la Lazio ha dimostrato che non si è ancora ritrovata. I biancocelesti sono al di sotto dei propri standard, specie se consideriamo la qualità di cui dispongono nella rosa. Sono convinto che anche Maurizio non sia soddisfatto. La cosa bella però è che la Lazio è riuscita a qualificarsi, anche se in campionato non è messa bene e sono convinto che Sarri saprà, nel futuro, tirar fuori il massimo dalla sua squadra”.

Chiudiamo con il Milan, l’unica squadra a retrocedere in Europa League ma anche quella inserita nel girone più difficile. Oggi prevale il rammarico, per le prime uscite e i punti persi, o va tirato un sospiro di sollievo per l’approdo in Europa League?

“Viste le diffoicoltà del girone, penso che il Milan possa essere contento anche se solo a metà. Ora approda in Europa League e credo che lì avrà qualche chance in più. E’ chiaro che il rammarico è soprattutto per le prime partite, dove non è mai riuscita a fare grandi cose. Contro il PSG e il Newcastle invece ha dimostrato che quando questa squadra gioca, può mettere in difficoltà chiunque. Ha avuto la fortuna, comunque di incontrare gli inglesi in un momento di difficoltà e con parecchi indisponibili e infortunati. Resto però convinto che Pioli possa fare ancora molto bene e tirar fuori una bella stagione per questa squadra”.

Può vincere l’Europa League?

“Glielo auguro con tutto il cuore. E’ una speranza per tutti gli italiani, dopo che lo scorso anno siamo arrivati in finale in tutte e tre le competizioni e abbiamo perso ovunque. L’importante però è arrivarci, e questo è già indicativo del percorso di crescita del nostro campionato”.

Tirando le somme, su quattro squadre italiane in Champions, tre si sono qualificate, seppur da seconde e una è arrivata in Europa League. Bilancio positivo?

“Dobbiamo essere soddisfatti e cercare sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Noi siamo sempre bravi quando le situazioni diventano difficili, o quasi impossibili. Guardate il Milan ieri, che è riuscita a vincere anche se le speranze erano pochissime. Ma nelle difficoltà, noi italiani diamo sempre il meglio”.

Napoli agli ottavi di Champions: 2-0 al Braga. Cronaca e tabellino

Napoli-Braga, cronaca e tabellino del match – Due gol, tre punti e biglietto per gli ottavi di finale di Champions League in tasca. Missione compiuta per il Napoli di Walter Mazzarri, che supera agevolmente il Braga (agli azzurri sarebbe bastato anche il pareggio o una sconfitta per 1-0) e si qualifica come secondo, alle spalle del Real Madrid, nel girone C. Gara subito in discesa per gli azzurri che passano in vantaggio al 9′ grazie all’autogol di Serdar, poi al 33′ arriva il raddoppio di Osimhen. Il resto del match è accademia per gli azzurri, con la squadra di Mazzarri che controlla agevolmente la gara andando in più occasioni vicino al 3-0.

Nessuna novità rispetto alle previsioni della vigilia, con Walter Mazzarri che schiera il suo Napoli con il consueto 4-3-3. A sinistra, vista l’emergenza terzini, viene adattato il brasiliano Natan, nel tridente offensivo ci sono sia Kvaratskhelia, che ha smaltito la febbre, sia Osimhen, regolarmente in campo dal primo minuto dopo il volo in Marocco per ritirare il premio di miglior giocatore africano del 2023. A completare il reparto offensivo spazio a Politano a destra. Modulo e atteggiamento offensivo per il Braga, che si presenta al Maradona con il 4-2-3-1, con Banza come unica punta.

Napoli-Braga, la cronaca del match

I portoghesi partono con convinzione e creano, dopo appena quattro minuti, una prima palla gol con Bruma che calcia da ottima posizione dall’interno dell’area di rigore senza però inquadrare lo specchio della porta. A passare in vantaggio è però il Napoli: discesa di Politano sulla destra, cross basso deviato goffamente verso la propria porta dal difensore del Braga Serdar che si trasforma in una clamorosa autorete. Azzurri avanti con un pizzico di fortuna al 9’. Al 25’ invece solo una splendida parata di Meret sulla conclusione della distanza di Ricardo Horta evita il pari del Braga. Al 30’ bella azione del Napoli con Zielinski che arriva al tiro dall’interno dell’area ma trova la risposta del portiere dei portoghesi. Appuntamento con il raddoppio che non fallisce Osimhen, che appoggia in rete (con un tocco anche in questo caso abbastanza fortunoso) l’ottimo assist di Natan. 2-0 Napoli e qualificazione in cassaforte.

A inizio ripresa il Napoli sfiora il tris con una potente conclusione di Politano respinta dal portiere del Braga.  Al 64’ altra grandissima occasione per il terzo gol azzurro con Anguissa, che però calcia centralmente dall’altezza del dischetto del rigore. Grande occasione sprecata anche da Kvaratskhelia al 72’. Il Braga torna a farsi vivo dalle parti di Meret all’80’ con Ricardo Horta che colpisce il palo con una bella conclusione mancina. Per il Napoli missione ottavi di Champions compiuta.

Napoli-Braga 2-0: il tabellino

9′ aut. Serdar (N), 33′ Osimhen (N)

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus (73′ Ostigard), Natan; Anguissa, Lobotka (69′ Gaetano), Zielinski (60′ Cajuste); Politano (60′ Elmas), Osimhen (69′ Raspadori), Kvaratskhelia. Allenatore: Mazzarri.

BRAGA (4-2-3-1): Matheus; Gomez (81′ Mendes), Fonte, Serdar, Borja; Moutinho (81′ A.Horta), Zalazar  (68′ Musrati); Bruma, Pizzi (46′ Ruiz), Horta  (88′ Rony Lopes ); Banza. Allenatore: Arthur Jorge.

Napoli-Inter, le probabili formazioni: Osimhen dal 1’

Napoli-Inter, le probabil formazioni – Una sfida che promette gol, emozioni e tantissimo spettacolo. Domenica sera, ore 20.45, Napoli e Inter si affrontano al Maradona in una gara che mette in palio molto in più dei tre punti. La formazione allenata da Walter Mazzarri è chiamata ad accorciare rispetto alle zone di vertice della classifica, mentre i nerazzurri vogliono vincere per riprendersi la vetta del campionato oggi occupata dalla Juventus che nell’anticipo del venerdì sera ha battuto per 2-1 il Monza grazie alla rete di Gatti in pieno recupero.

Napoli-Inter, le scelte di Mazzarri e Inzaghi: probabili formazioni

Il sorriso principale a Walter Mazzarri lo regala Victor Osimhen, ormai del tutto recupero e pronto a partire dal primo minuto dopo gli spezzoni di gara contro Atalanta e il secondo tempo giocato a Madrid in Champions contro il Real. Il nigeriano tornerà dunque al centro dell’attacco del Napoli che vedrà ai suoi fianchi Politano a destra e Kvaratskhelia a sinistra. Scelte obbligate in difesa, dove davanti a Meret agiranno Di Lorenzo, Rrahmani e Natan, con Juan Jesus che giocherà sulla fascia sinistra orfana degli infortunati Mario Rui e Olivera. A centrocampo Zielinski non è al meglio ma dovrebbe comunque partire dal primo minuto insieme a Lobotka e Anguissa. In caso di forfait del polacco è pronto Elmas.

Le probabili formazioni di Napoli-Inter – Idee chiare sull’undici da mandare in campo anche per Simone Inzaghi. L’allenatore dell’Inter deve rinunciare ancora all’infortunato Pavard e difficilmente rischierà Bastoni, comunque recuperato, per evitare ricadute dopo il problema muscolare che lo ha tenuto ai box nelle ultime gare. Terzetto di difesa che sarà dunque composto da Darmian, De Vrij e Acerbi. A destra torna Dumfries che ha pienamente recuperato dall’affaticamento che lo ha costretto a saltare la sfida con il Benfica, a sinistra spazio a Dimarco. In mezzo torna la mediana titolare con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. In avanti, intoccabile il tandem composto da Lautaro Martinez e Thuram.

NAPOLI (4-3-3), la probabile formazione: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Juan Jesus; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Walter Mazzarri.

INTER (3-5-2), la probabile formazione: Sommer; Darmian, De Vrij, Acerbi; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. Allenatore: Simone Inzaghi.

Come arrivano Napoli e Inter

La cura Walter Mazzarri sembra aver dato subito effetti positivi al Napoli. Gli azzurri infatti hanno battuto l’Atalanta in campionato nel primo match con il nuovo allenatore in panchina, poi hanno perso contro il Real Madrid in Champions ma giocando per lunghissimi tratti della gara alla pari con la squadra di Ancelotti. Ora l’esame Inter. Napoli che al momento occupa la quarta posizione in classifica con 24 punti. L’Inter cerca una vittoria per riprendersi la vetta della classifica adesso occupata dalla Juventus: i bianconeri, che hanno già giocato e vinto in questo turno, sono avanti di un punto.

Dove vedere Napoli-Inter in tv e streaming

La gara tra Napoli e Inter, valida per la 14^ giornata di Serie A, si gioca domenica sera alle ore 20.45 allo stadio Diego Armando Maradona. Il match sarà trasmesso in esclusiva in tv e in streaming su tutti i dispositivi che supportano l’app di Dazn.

Real Madrid-Napoli, Mazzarri: “Dobbiamo tornare a giocare a calcio!…

Real Madrid-Napoli, Mazzarri in conferenza – Battere il Real Madrid e ottenere, senza attendere il risultato del Braga, il pass agli ottavi di finale di Champions League. È questo l’obiettivo del nuovo Napoli targato Walter Mazzarri, che dopo l’esordio vincente in campionato contro l’Atalanta a Bergamo, spera in un’altra trasferta vittoriosa in uno dei campi più prestigiosi al mondo, il Santiago Bernabeu di Madrid.

Una gara, quella contro il Real Madrid, che l’allenatore del Napoli Mazzarri presenta così nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match:

Affrontiamo la squadra più forte del mondo, per noi sarà un test fondamentale in Champions. E’ stato importante vincere a Bergamo. Nella scorsa stagione il Napoli ha sposato il concetto del gioco: è proprio da li che dobbiamo ripartire. E io devo aiutare la squadra a  ritrovare quel filo conduttore, come successo nel primo tempo di Bergamo. Dobbiamo tornare a giocare quel tipo di calcio. Personalmente sono carico a mille per fare del mio meglio sia per questi tifosi sia per questa società”.

Napoli, Mazzarri su Ancelotti e Osimhen

Mazzarri ha poi speso parole d’elogio per Carlo Ancelotti, ex allenatore del Napoli e oggi alla guida del Real Madrid. L’allenatore azzurro ha parlato anche di Osimhen, non sciogliendo il dubbio sulla titolarità o meno del nigeriano. Queste le sue parole:

“Con Carlo c’è un rapporto incredibile, è una persona squisita oltre a un grandissimo allenatore. Ci siamo sempre sentiti in questi anni: è il più vincente di tutti e, ribadisco, una grande persona. Per me merita di rimanere a vita al Real… Domani parlerò con Osimhen e con lo staff. Victor non ha i 90’ e non vogliamo sovraccaricarlo ma domani giocherà sicuramente un tempo. Dobbiamo ancora decidere se partirà dall’inizio o se giocherà durante la partita. Al mio arrivo ho trovato un gruppo incredibile, composto da bravi ragazzi. Non sempre negli anni ho trovato uno spogliatoio così amalgamato. Obiettivi? Il bello del calcio è che non devi porti limiti, facendo anche cose che sulla carta sembrano impossibili. Io spero sempre di fare qualcosa di importante”.

Napoli, Di Lorenzo: “Non cambierei nessuno dei miei compagni con uno del Real Madrid”

Al fianco di Walter Mazzarri, presente in conferenza anche il capitano del Napoli Di Lorenzo che ha presentato così la sfida contro il Real Madrid di domani sera.

“Questa gara può darci uno slancio sia per il campionato che per la Champions, sarà un test importante anche per capire a che livello siamo. Affronteremo una grande squadra, in uno stadi molto bello. Per me sarà la prima volta, sarà bellissimo. All’andata ci sono stati anche degli errori nostri, come nel mio caso in occasione del gol di Vinicius. Ma quella di domani sera sarà una partita del tutto diversa rispetto a quella giocata a Napoli. Quale giocatore del Real vorrei come compagno di squadra? Con tutto il rispetto non cambierei nessuno dei miei compagni”.

La classifica del girone C: Napoli padrone del proprio destino

A 180’ dal termine del girone C, il Napoli è padrone del proprio destino. Gli azzurri infatti vincendo entrambe le partite che restano si qualificherebbe al primo posto. Per il passaggio del turno da secondo, invece, servirà anche di meno: un successo contro il Real garantirebbe la certezza aritmetica del passaggio del turno. A comandare il raggruppamento C è il Real Madrid con 12 punti, insegue il Napoli con 7, terzo il Braga con 3, ultimo con un solo punto l’Union Berlino.

Real Madrid-Napoli, le probabili formazioni

Nel Real Madrid Carlo Ancelotti ritrova Rodrygo e lancia dal primo minuto l’ex Milan Brahim Diaz, alle loro spalle ancora spazio al “bomber” Bellingham. In casa Napoli, invece, il grande dilemma di Mazzarri riguarda l’attacco: Osimhen (qui per le ultime sul suo futuro) è rientrato nei minuti finali contro l’Atalanta ma non ha ancora i 90’ nelle gambe. Resta dunque da capire se partirà dall’inizio o se, come più probabile, giocherà Simeone dal primo minuto con il nigeriano che subentrerà a gara in corso. In porta torna Meret dopo l’infortunio, sulla fascia sinistra – priva degli infortunati Mario Rui e Olivera – spazio a Juan Jesus.

REAL MADRID (4-3-1-2),la probabile formazione: Lunin; Carvajal, Rudiger, Alaba, Mendy; Valverde, Kroos, Ceballos; Bellingham; Brahim Diaz, Rodrygo. Allenatore. Ancelotti.

NAPOLI (4-3-3), la probabile formazione: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Juan Jesus; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. Allenatore. Mazzarri.

Mazzarri ritorno al Napoli,  Vincenzo Salemme a TAG24: “Nessun fall…

Vincenzo Salemme è pronto a tornare al cinema da protagonista per “La Guerra dei Nonni”, ma da grande tifoso del Napoli è concentrato anche sul ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina se gli azzurri.  Il popolare attore e regista ha rilasciato un’intervista esclusiva a TAG24 parlando per l’appunto del cambio alla guida tecnica del club campione d’Italia in carica.

Mazzarri ritorno al Napoli, l’intervista video a Vincenzo Salemme

 Vincenzo Salemme non ci sta quando gli chiediamo un commento sulla scelta di licenziare Garcia per riportare all’ombra del Vesuvio l’ex allenatore vincitore della Coppa Italia Walter Mazzarri: Ragazzi ma quale fallimento… noi non ci vogliamo rassegnare, il Milan è 2 punti sopra senza parlare poi delle altre squadre. Non è successo niente. Tutto sto bordello, ma noi ancora siamo lì. Cara Inter non ti preoccupare perché non è ancora detta, non siamo neppure alla penultima parola. Stiamo arrivando per cui occhio”.

“A proposito di cavalli di razza occhio al buon Mazzarri, che tra l’altro ha detto di aver anche studiato”, spiegando dunque come secondo lui il tecnico toscano possa essere più di un semplice traghettatore e sottolineando anche come i veri tifosi azzurri siano pronti a stare accanto alla squadra in questo momento “Io ho fiducia in chiunque viene ad allenare il Napoli, se te vieni e De Laurentiis ha fiducia in te la ho anche io (ride ndr). È anche grazie alla fiducia che abbiamo avuto in lui che Spalletti ha fatto bene. Noi vogliamo bene a chiunque vuole bene al Napoli.”

Napoli, Zielinski ha l’angina: cos’è e cosa comporta

Piotr Zielinski ha lasciato il ritiro della Polonia, con cui era impegnato nelle gare di qualificazione al prossimo campionato Europeo, per far ritorno al Napoli a causa di un problema fisico. Al centrocampista classe 1994 è stata infatti diagnosticata un’angina che non gli ha permesso di scendere in campo già nell’ultimo match contro la Repubblica Ceca e che lo costringerà a saltare anche l’impegno contro la Lettonia, in programma martedì sera alle 20.45. A comunicare le condizioni di salute di Zielinski è stata direttamente la Federazione polacca attraverso un comunicato ufficiale:

“Piotr Zielinski ha lasciato il ritiro della nazionale polacca a causa di una malattia. Il medico della Nazionale ha diagnosticato al giocatore l’angina. Nonostante le cure immediate, le condizioni del giocatore non sono migliorate abbastanza da consentirgli di prendere parte all’allenamento e alla partita di martedì contro la Lettonia. Pertanto, Piotr Zieliński ha fatto rientro al proprio club di appartenenza (il Napoli, ndr)”, si legge nella nota ufficiale della Federcalcio polacca.

Cos’è l’angina, malattia riscontrata da Zielinski

Nella nota della Federazione polacca si legge appunto che a Zielinski è stata riscontrata un’angina. Nel comunicato però non viene specificato se si tratta di un’angina o di un’angina pectoris, variante decisamente più grave. Come si legge sul sito specializzato msdmanuals.com:

L’angina è un dolore transitorio al torace o sensazione di pressione che si manifesta quando il muscolo cardiaco non riceve una sufficiente quantità di ossigeno. In genere, i sintomi di angina riportati dal paziente sono oppressione o dolore dietro lo sterno. Il paziente spesso interpreta la sensazione come un fastidio o pesantezza anziché dolore. Il fastidio può anche manifestarsi a livello delle spalle, sulla faccia interna delle braccia, lungo la schiena e a livello di gola, mandibola o denti”.

Cos’è invece l’angina pectoris? In questo caso una corretta definizione la fornisce il sito humanitas.it:

L’angina pectoris è una condizione clinica che si identifica in larga misura con il proprio sintomo principale: il termine deriva dal latino e sta a indicare la presenza di dolore al torace. Questa condizione si verifica solitamente nell’ambito della cardiopatia ischemica, poiché è causata da un fenomeno che prende il nome di ischemia: una temporanea riduzione dell’afflusso di sangue al cuore che determina mancanza di ossigeno al tessuto cardiaco e si manifesta con dolore. La malattia si manifesta abitualmente con dolore toracico, tipicamente da sforzo, solitamente transitorio e che va incontro a regressione con il riposo”.

Nuovi accertamenti a Napoli per Zielinski

Al rientro a Napoli, dunque, Zielinski verrà visitato dai medici del club azzurro e si capirà con precisione la malattia di cui soffre. Solo dopo avere un quadro clinico preciso allora si potrà fare una diagnosi e stabilire quando il calciatore polacco potrà essere a disposizione di Walter Mazzarri, che con ogni probabilità dovrà fare a meno di Zielinski nel suo nuovo esordio sulla panchina del Napoli.

Il ritorno di Mazzarri a Napoli, Mascara: “Se lavora sulla testa di…

Da Catania, a Catania. La carriera di Giuseppe Mascara è legata a doppia mandata ai colori rossazzurri. Dopo aver girovagato tra Serie D, C2, C1 e B, al Massimino conquista la promozione e assaggia finalmente la Serie A. Poi, appesi gli scarpini al chiodo, è sempre da lì che riparte per la sua nuova vita da allenatore. Attaccante grintoso e tignoso, con 60 reti realizzate è ancora oggi il miglior cannoniere della storia del club siciliano. Nel suo percorso, però, ci sono state anche scelte difficili e sofferte e così il 31 gennaio 2011, nell’ultimo giorno di calciomercato, Peppe accetta il trasferimento al Napoli. All’ombra del Vesuvio trova mister Mazzarri e gioca la Champions League. Resta appena un anno. Da quel momento, di stagioni, ne sono passate 11 e oggi la storia si ripete. Per commentare il ritorno di Mazzarri a Napoli, Mascara è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Mazzarri e il Napoli, Mascara a Tag24

Il lavoro di Mazzarri è cominciato. Il nuovo allenatore del Napoli ha preso in mano la squadra ed ha iniziato a risistemare le cose. Al momento la rosa non è di certo al completo, visti gli impegni delle Nazionali, ma per il mister non c’è tempo da perdere. Sfrutterà al massimo questi giorni a disposizione, prima di ritrovare nel corso della prossima settimana la squadra al completo ed entrare nel vivo di questa nuova esperienza. Ad attenderlo ci saranno quattro big match pazzeschi, tra campionato e Champions League e la possibilità di sbagliare è davvero minima. Per commentare il ritorno di Mazzarri a Napoli, Mascara, che con gli azzurri ha giocato un anno, proprio sotto la sua guida tecnica, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Il Napoli riparte da Mazzarri, che ne pensi di questa scelta?

“Le stagioni non sono tutte uguali e il Napoli veniva da un anno stratosferico. Nella scorsa stagione giocava un calcio spettacolare e ha fatto il vuoto dietro di sé. Poi le strade con mister Spalletti si sono divise e a quel punto hanno optato per Garcia. Le cose non sono andate come speravano e adesso hanno deciso di far tornare Mazzarri. Un uomo che conosce la piazza, conosce l’ambiente, conosce la società e ha un buon rapporto con il presidente De Laurentiis che sa bene cosa potrà dare al Napoli e viceversa”.

Tu lo hai avuto come allenatore ai tempi del Napoli, secondo te cosa può dare a questa squadra e su cosa dovrà lavorare sodo?

“Penso che in questo momento ci sia poco da lavorare su tecnica e tattica. Bisognerà invece farlo sulla testa di questi ragazzi. Ci sono stati brutti episodi in questo avvio di campionato con alcuni giocatori che se la sono presa, anche in maniera plateale, con Garcia. Queste sono cose che non dovrebbero succedere perché i problemi si risolvono all’interno dello spogliatoio. Mazzarri ripartirà sicuramente da qui. È un allenatore di polso, uno che le cose non te le manda a dire. Lui vuol vedere prima l’uomo, nello spogliatoio, piuttosto che il calciatore ed è uno che affronta di petto le cose, quando non vanno. Per il resto, è un mister che tatticamente conosciamo tutti. Lavora tantissimo durante la settimana, sulla propria squadra e sull’avversario che va ad incontrare. Peccato soltanto che i ragazzi che sono impegnati in Nazionale li conoscerà solo qualche giorno prima dei prossimi impegni”.

Un pregio e un difetto di Mazzarri?

“Il pregio è che sa leggere molto bene le partite, soprattutto a gara in corso. Di solito quando fa un cambio lo azzecca. Ha tanta esperienza e si vede. Un difetto invece, che aveva ai tempi nostri e su cui mi auguro sia migliorato e maturato è sulla gestione del gruppo. Si concentrava troppo sugli 11 titolari, spesso non dandogli turni di riposo e questo spesso diventa controproducente. Deve coinvolgere di più tutta la rosa. Ultimamente è stato fermo e sicuramente avrà avuto modo di guardare dall’esterno, di studiare e sarà migliorato anche su questo”.

Al rientro dopo la sosta il Napoli è atteso da quattro partite importanti e difficilissime. Dove può

“Mazzarri penserà a una partita alla volta. Non è uno che fa programmi e iniziano tutte da 0 a 0. Il Napoli non ha stravolto la rosa rispetto allo scorso anno ed è una delle squadre più forti d’Italia. Può tornare in corsa per lo scudetto a mio avviso. Per ora ci sono tante squadre in pochi punti e se gli azzurri risolvono i problemi che hanno caratterizzato questa prima parte di stagione, possono risalire sicuramente”.

Mazzarri torna a Napoli, Decaro: “Ha in mano una Ferrari, solo l’In…

Nella seconda metà degli anni Settanta, quando era ancora giovanissimo, si è messo in mostra nella compagnia teatrale ‘La Smorfia’ e ha contribuito a portare alla ribalta la comicità napoletana. Prima il teatro, poi la radio e infine la tv, Enzo Decaro, insieme ad altri due attori straordinari come Massimo Troisi e Lello Arena, ha raggiunto la notorietà grazie a Luna Park di Pippo Baudo. Un trio che per anni ha garantito decine e decine di sketch e risate garantite. Attore, sceneggiatore e regista, negli anni ha lavorato a grandissimi livelli anche per il cinema. Tifoso del Napoli appassionato, per commentare Il ritorno di Mazzarri, Decaro è intervenuto in esclusiva a Tag24

Mazzarri torna a Napoli, Decaro a Tag24

Il campionato è cominciato già da qualche mese, ma il Napoli adesso è un cantiere aperto. Il nuovo ingegnere, mister Mazzarri, è appena arrivato e adesso dovrà rimettere le mani su una struttura che in realtà fino a qualche tempo fa sembrava perfetta. Dovrà ripartire dalle colonne portanti e consentire nuovamente a tutti di lavorare con serenità. Ieri il primo allenamento, da oggi si entra nel vivo. Mazzarri sa bene che non sarà facile, ma ha accettato la sfida con entusiasmo. Il mister ci crede e ci credono soprattutto il Presidente e i tifosi. È vero che la vetta dista già 10 punti, ma è altrettanto vero che il percorso è ancora lungo e al rientro dopo la sosta gli azzurri dovranno affrontare subito tre big match fondamentali. Per commentare il ritorno a Napoli di Mazzarri e l’esonero di Garcia, Decaro, attore e tifoso napoletano, è intervenuto in esclusiva Tag24.

Partiamo dall’esonero di Garcia. Che idea ti sei fatto?

“Purtroppo le cose non sono andate come si sperava. È evidente che non è scoccata la scintilla e che ormai si era creata una situazione ingestibile, non solo con i tifosi ma anche con i calciatori. Così non si poteva continuare più c’erano ormai almeno 12 calciatori stanchi e almeno 8 nervosi. Tutti erano disorientati. La cosa più imperdonabile è stato il fatto che mi pare si sia dimenticato che per quanto siano quasi delle multinazionali, visti i guadagni, questi restano ragazzi di 21, 22 o 25 anni. Andavano tutelati, si doveva agire diversamente e non solo con le lavagnette. Contrariamente alla maggior parte della tifoseria, io continuo ad avere una certa stima della persona, ma purtroppo non ha capito la città e non ha smussato alcuni lati del suo carattere. Ha perso prima la squadra, e poi la fiducia intorno sia dei tifosi che del presidente”.

Martedì e stato ufficializzato Mazzarri, approvi questa scelta?

“Il primo pensiero che mi viene in mente quando penso a Mazzarri è di qualche anno fa, allo stadio che a quel tempo si chiamava ancora San Paolo, quando il mister fece un giro di campo in festa, consegnando dopo tanti anni un Napoli alla Champions, dopo tanti anni. Mi piace pensare che si possa ripartire da lì. Poi con tutte le esperienze che ha avuto in questi anni, spesso non positive, a cominciare da quella al Cagliari in primis, possa essere maturato anche dal punto di vista personale. Mi sembra sulla scia dei toscani che portano bene a Napoli e il meno inadatto a proseguire il percorso. Deve solo rendersi conto che in mano ha una Ferrari e mi sembra abbastanza intelligente per questo. Forse non è la squadra più forte che abbiamo mai visto, ma di certo è la rosa più completa e competitiva”.

Il nuovo mister pare aver accettato di fare il 4-3-3, dovrà lavorare più sulla tattica o sul carattere?

“Torno al discorso della Ferrari, è una macchina che si guida da sola. Deve curare i dettagli e per il resto deve solo far fare a questi ragazzi quello che hanno già dimostrato di essere capaci di fare. E poi credo che abbia un compito preciso, che gli è stato evidenziato da chi contorna questa squadra e che Garcia non ha ritenuto così importante: deve recuperare le persone, che sono questi calciatori. Devono ritrovare serenità e tornare ad essere la famiglia allargata che ha vinto lo scudetto. Questi ragazzi vogliono ridere, si devono divertire e questo aspetto è fondamentale. Se il calciatore è preoccupato e nervoso, è ovvio che rende meno. Sono giovani, che hanno bisogno di supporto e di fiducia”.

Dopo la sosta subito partite importanti e difficili: Atalanta, Inter e Juventus, con la Champions League nel mezzo. Queste quattro gare ci diranno già dove può arrivare il Napoli?

“E’ una stagione complicata, se non fossero state queste quattro sarebbero stata altre partite, comunque complicate. Gli stimoli che portano gare così, possono giocare a nostro favore. È un rodaggio di quattro partite e poi, con la sosta natalizia, potremo fare un primo bilancio. Del modulo non mi importa, bisogna recuperare il valore umano di questi ragazzi e così facendo, il 90% dei problemi sarebbe risolto. Non credo comunque che saranno già partite decisive per il campionato, ci vorrà più tempo. Saranno invece decisive per ritrovare autostima. Anche perché, oltre all’Inter, non vedo altre squadre superiori al Napoli. Per il resto ce la possiamo giocare fino in fondo perché nessuno mi convince appieno”.

Napoli, ADL riporta Mazzarri fino a giugno. Poi l’obiettivo è Conte

Napoli a Mazzari, poi subentra Conte? – Mancava solo l’ufficialità, adesso è arrivata anche quella. Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli fino al 30 giugno 2024. Particolare che potrebbe dire tanto sul futuro prossimo della panchina azzurra. Ma andiamo per ordine. Dopo due giorni di contatti con l’entourage di Mazzarri e Igor Tudor, il presidente del Napoli ha scelto di affidare la squadra all’allenatore italiano. Comunicato ufficiale arrivato, contestualmente all’esonero di Rudi Garcia, nel pomeriggio di martedì 14 novembre:

“La Società Sportiva Calcio Napoli ha deciso di revocare l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Rudi Garcia. A lui e al suo staff il ringraziamento per la collaborazione resa fino a oggi”. Questa invece la nota che annuncia il ritorno in panchina dell’allenatore livornese: “Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli. Bentornato Mister!”.

Napoli-Mazzarri, i motivi della scelta

Una decisione, quella di puntare su Walter Mazzarri, maturata con convinzione in De Laurentiis proprio per le caratteristiche dell’allenatore livornese: Mazzarri, infatti, conosce molto bene l’ambiente e non avrà bisogno di nessun periodo di ambientamento. Alla base poi c’è anche un discorso di natura tattica, con il nuovo allenatore del Napoli pronto a far giocare la sua squadra con il 4-3-3, stesso modulo utilizzato da Spalletti e da Garcia (con risultati decisamene opposti), nonostante negli anni abbia sempre praticato il 3-5-2. Una scelta nel segno della continuità, provando così a dare qualche certezza tattica in più alla squadra.

Fattore determinante nella scelta di affida la panchina del Napoli a Mazzarri è stata anche la durata del contratto: Mazzarri – che ha già allenato il club azzurro in 182 partite da ottobre 2009 a maggio 2013 – ha infatti accettato un contratto fino a 30 giugno 2024, senza nessuna clausola di rinnovo. Un segnale che dice molto sulle idee future di De Laurentiis. Non è infatti un segreto che il presidente del Napoli voglia provare a convincere un big per la prossima stagione e il sogno risponde al nome di Antonio Conte.

Napoli, Conte nel futuro? Piace anche Farioli

Già nelle scorse settimane, quando la panchina di Garcia iniziò a traballare pericolosamente, il presidente del Napoli ha avuto contatti con Conte, proponendogli la panchina del club: una proposta che l’allenatore ha gentilmente declinato, nonostante gli ottimi rapporti con De Laurentiis e gli apprezzamenti per il progetto del club. Un “no” dettato dalla volontà di non prendere squadre in corsa. Situazione che la prossima estate potrebbe dunque cambiare: Conte avrebbe l’opportunità di concordare con il club le mosse di mercato, iniziando a lavorare con la squadra fin dalla preparazione estiva.

Se a oggi Antonio Conte è il grande favorito per la panchina del Napoli 2024-2025, quello dell’ex allenatore della Juventus non è l’unico nome sul taccuino del presidente azzurro. Aurelio De Laurentiis infatti sta seguendo con attenzione il percorso di Francesco Farioli, giovane allenatore italiano che sta facendo benissimo in Ligue con il Nizza che attualmente è secondo a un solo punto di distanza dal Paris-Saint Germain capolista. Pensieri e progetti rimandati a giugno: nel presente spazio a Walter Mazzarri (che nel suo staff avrà anche Frustalupi).

Napoli-Mazzarri, ci siamo? Santacroce: “Non ci credo ancora! Spero …

Lanciato nel calcio dei grandi grazie all’intuizione di Zeman, Fabiano Santacroce mostra tutto il suo talento in Serie B con il Brescia. A suon di ottime prestazioni si guadagna la chiamata del Napoli, le aspettative su di lui sono altissime. In azzurro vive 3 stagioni, fatte di alti e bassi e condizionate da tanti infortuni fisici. Difensore di livello, capace di giocare sia come centrale che come terzino destro, sotto la guida di Edy Reja conquista il posto da titolare. Poi l’arrivo di Mazzarri, gli infortuni alle ginocchia e l’inizio del periodo più complicato della sua carriera. Per commentare la scelta del nuovo allenatore e la trattativa Napoli-Mazzarri, Santacroce, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Napoli-Mazzarri, si tratta: Santacroce a Tag24

Mazzarri sì, Mazzarri no. Sono giorni intensi in casa Napoli. Il presidente Aurelio De Laurentiis ha preso la sua decisione in merito a Garcia. Dopo la sconfitta arrivata con l’Empoli domenica non aveva più scelta e sebbene il comunicato ufficiale dell’esonero del tecnico francese non è ancora arrivato, almeno su questo il dado è tratto. Garcia non ha trovato il giusto feeling né con la squadra, né con l’ambiente e la sua esperienza in azzurro finisce dopo appena 150 giorni. Il popolo napoletano però ora è con il fiato sospeso e aspetta l’annuncio del nuovo allenatore. Il più accreditato, al momento, sembra essere Walter Mazzarri. Si tratterebbe di un ritorno clamoroso, dieci anni dopo. Per commentare la scelta del nuovo allenatore e la trattativa Napoli-Mazzarri, Santacroce, che ha vestito la maglia azzurra, anche negli anni del tecnico toscano, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Non c’è ancora l’ufficialità, ma pare che il prossimo allenatore del Napoli sarà Mazzarri. Tu che lo hai conosciuto, proprio a Napoli, cosa ne pensi?

“Vi dico la verità, finchè non vedo l’ufficialità non ci credo. Siamo abituati al presiedente e alle sue scelte e sappiamo tutti che è capace di stravolgere tutto e di buttarsi anche su un nome che non è ancora stato fatto. Ha sondato il terreno con vari profili. Per quel che mi riguarda resterebbe un azzardo, così come lo sarebbe con qualunque altro tecnico. Intervenire in questo momento, prima di partite così difficili, non sarà facile per nessuno”.

Per quello che si è visto però, il cambio di Garcia era praticamente necessario?

Non è scoccata la scintilla fin dall’inizio. Penso sia entrato in maniera troppo prepotente, cercando di cambiare tutto dove invece c’era da cambiare il meno possibile. Poi si è reso contro, ha fatto un dietro front che è stato controproducente. La squadra e l’ambiente azzurro ha perso ancor più fiducia nei suoi confronti. Il cambio doveva esserci, era a questo punto l’unica strada percorribile ed è giusto che sia fatto. Questo è poco ma sicuro”.

Tu hai avuto modo di conoscerlo bene, cosa potrebbe dare Mazzarri a questo Napoli?

“E’ un allenatore che è rimasto fermo e ha avuto modo di guardare molto, aprendosi anche a nuove tecniche. Avrà seguito il Napoli lo scorso anno e in questa stagione e sono sicuro che lo avrà studiato bene. Penso che Mazzarri abbia avuto anche molta sfortuna nella sua carriera perché spesso si è trovato a dover affrontare situazioni particolari. Ha un carattere forte e non sempre si è sposato bene con società e ambiente. Credo che non abbia neanche avuto a disposizione calciatori giusti per quella che è la sua idea di gioco. Le difficoltà che può incontrare a Napoli però sono parecchie, a partire dal modo di giocare di questa squadra che non è di certo il suo modo di interpretare il calcio”.

Qualche settimana fa ha raccontato di aver studiato tanto in questo periodo, pensi riesca a trasformarsi passando dal 3-5-2 al 4-3-3?

“Ma non penso che sia solo una questione di modulo. La cosa importante è che dovrebbe adattarsi ai giocatori che ha a disposizione. Poi il modulo non è importante. Con Spalletti la squadra era in grando di cambiare anche a partita in corso, più e più volte. In fase difensiva faceva il 4-4-2 mentre in fase offensiva il 4-2-3-1, c’erano cambiamenti continui e questa era la straordinaria forza del mister. Mazzarri però ha un modo di giocare che si basa soprattutto sul difendersi in maniera più bassa e non so se questa squadra ne ha le caratteristiche. Garcia non è riuscito a centrare il punto. La sua prima dichiarazione, quando ha detto che non aveva guardato il Napoli dello scorso anno, gli si è girata contro. Direi che si è visto, eccome”.

La vetta dista già 10 punti. Ritrovando il giusto umore il Napoli può riuscire nella rincorsa?

“Assolutamente sì! Questo è un Napoli capace di tutto, deve solo ritrovare l’assetto e l’equilibrio. È la squadra più forte e ci sono ancora tantissime partite. Abbiamo visto che con la Champions, un po’ tutte perdono punti e gli azzurri devono essere bravi in quelle occasioni. Manca ancora tanto alla fine del campionato”.

Un pregio di Mazzarri e in cosa speri sia migliorato?

Il suo pregio principale è che fa stare bene la squadra e fa stare tranquillo chi gioca. Non so se è cambiato nel corso degli anni, ma deve stare più attento nella gestione dello spogliatoio e nel curare di più il rapporto con chi gioca meno”.

Il Napoli ha scelto Mazzarri per il dopo Garcia: a breve l’annuncio

Napoli, Mazzarri è il dopo Garcia – Scacco matto alla panchina azzurra. La mossa di Aurelio De Laurentiis sembra – con il presidente del Napoli i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo – ormai chiara: affidare lasquadra, da qui al termine delle stagione, al grande ex Walter Mazzarri. Nelle ultime ore infatti ci sono stati diversi colloqui, decisamente positivi, tra le parti che hanno posizionato l’allenatore livornese in pole per sostituire Rudi Garcia. Il ciclo del francese si è praticamente concluso con la rete di Kovalenko nel recupero di Napoli-Empoli: la debacle al Maradona contro la formazione toscana ha convinto De Laurentiis a cambiare guida tecnica.

Napoli, Mazzarri la spunta su Tudor

Il nome di Walter Mazzarri ha da subito stuzzicato il presidente del Napoli che parallelamente ha contattato anche Igor Tudor, libero da ogni vincolo contrattuale dopo la fine del contratto con l’Olympique Marsiglia. A entrambi è stato proposto un contratto fino al termine della stagione ed entrambi hanno detto sì: alla fine però la scelta dovrebbe ricadere su Walter Mazzarri, allenatore che Aurelio De Laurentiis conosce bene e pensa possa essere l’uomo giusto per traghettare la squadra fino al termine della stagione. Quando poi ci saranno altre scelte in panchina, con i nomi di Antonio Conte – già cercato senza successo nelle scorse settimane – e Francesco Farioli in pole position.

Il presente in panchina però sarà con ogni probabilità di Walter Mazzarri. Tra Aurelio De Laurentiis e l’allenatore livornese l’accordo è già stato raggiunto su un contratto fino al termine della stagione senza l’inserimento di nessuna clausola di rinnovo. Tra i motivi che hanno spinto De Laurentiis a preferire Mazzarri a Tudor – profilo che comunque piace molto al presidente azzurro – c’è la maggiore conoscenza dell’ambiente da parte dell’allenatore italiano. Mazzarri, ricordiamo, ha allenato il Napoli in 182 partite tra tutte le competizioni nell’intervallo temporale che va da ottobre 2009 a maggio 2013.

C’è anche un motivo tattico…

Ma c’è di più. Oltre a una maggiore conoscenza dell’ambiente Napoli, c’è anche un motivo tattico che ha spinto De Laurentiis a optare per Walter Mazzarri. Nonostante il 3-5-2 sia il modulo preferito dall’allenatore livornese, lo stesso Mazzarri – nei colloqui avuti con De Laurentiis – avrebbe deciso di ar giocare il Napoli con il 4-3-3, modulo utilizzato durante la cavalcata scudetto con Spalletti e adottato, con risultati ben diversi, quasi sempre anche da Garcia. Tudor invece avrebbe proseguito con una difesa a tre e altre idee di calcio che avrebbero quantomeno “snaturato” la squadra a stagione in corso. Un rischio che evidentemente De Laurentiis non ha voluto correre.

Per Walter Mazzarri allenatore del Napoli fino al 30 giugno 2024, manca dunque solo l’annuncio ufficiale da parte di Aurelio De Laurentiis, atteso comunque a breve, già nelle prossime ore. Contestualmente sarà comunicato l’esonero di Rudi Garcia, che metterà così fine a una storia, iniziata male in estate (scelta contestatissima fin da subito da tutto il popolo azzurro) e proseguita peggio.

Napoli, è il giorno di Tudor: è lui il prescelto per il dopo Garcia

Napoli-Tudor, ci siamo – Domenica 12 novembre, minuto 91’ della sfida tra Napoli ed Empoli, dodicesima giornata di Serie A. Kovalenko, centrocampista ucraino dei toscani, calcia di interno destro dallo spigolo dell’area di rigore e indirizza la palla sotto l’incrocio opposto dove Gollini non può arrivarci. Il gol vittoria per l’Empoli, la fine dell’avventura di Rudi Garcia sulla panchina del Napoli. Perché proprio in quel preciso momento Aurelio De Laurentiis ha deciso che era arrivato il momento di cambiare guida tecnica, mettendo fine alle gestione dell’allenatore francese – arrivato in estate per sostituire Luciano Spalletti – mai del tutto “digerita” da squadra, spogliatoio e ambiente, come testimoniano i risultati deludenti di questa prima parte di stagione. Napoli quarto a 21 punti, 10 in meno dell’Inter capolista: un divario enorme a questo punto del campionato per la squadra che porta il tricolore sul petto.

Napoli, Tudor è l’uomo giusto secondo De Laurentiis

La sconfitta contro l’Empoli ha dunque definitivamente chiuso l’era Rudi Garcia al Napoli. Aurelio De Laurentiis ha così deciso per quella svolta tecnica che era già stata a un passo prima della sosta: all’epoca a “salvare” Garcia fu il rifiuto di Antonio Conte ad accettare il progetto azzurro, questa volta invece il presidente del Napoli è sicuro di riuscire a ottenere il “sì” di Igor Tudor, allenatore croato libero dopo la fine dell’avventura con l’Olympique Marsiglia in Francia. È proprio l’ex allenatore del Verona il prescelto per la panchina del Napoli: già in giornata De Laurentiis conta di definire il tutto, così da ufficializzare l’esonero di Garcia – ormai certo – e affidare la squadra a Tudor, che potrà così iniziare a lavorare fin da subito portando le sue idee e approfittando di qualche giorno di lavoro in più per la sosta delle nazionali.

Il nodo contratto con Tudor e il sogno Farioli

De Laurentiis ha individuato Tudor come l’uomo giusto a cui affidare il Napoli in questo momento: il croato ha anche quelle qualità caratteriali – oltre che tecniche – che secondo il presidente azzurro servono per risollevare una squadra in crisi di risultati e identità. Scottato dall’esperienza Garcia, la volontà del presidente del Napoli è quella di proporre a Tudor un contratto fino al termine della stagione (30 giugno 2024), magari con l’inserimento di qualche clausola di rinnovo legata al raggiungimento di alcuni risultati sportivi, e poi discutere nei mesi successivi nuovamente di futuro valutando il lavoro svolto insieme. Nessuna mancanza di fiducia nei confronti di Tudor, anzi, ma anche una “tutela” dal punto vista economico, visto che De Laurentiis dovrà pagare l’ingaggio all’esonerato Garcia e a un nuovo allenatore.

La grande tentazione del presidente del Napoli è quella di affidare la squadra, a partire dalla prossima stagione, al giovane Francesco Farioli, grandissimo protagonista con il Nizza con cui è secondo in Ligue 1 a -1 dal Psg. Uno scenario che riguarda il futuro e che dipenderà da come Tudor si ambienterà a Napoli. Se, soluzione difficile ma non del tutto da escludere, non si dovesse trovare l’accordo a breve con Igor Tudor, allora il Napoli si affiderà a un traghettatore. E anche in questo caso il profilo è già stato individuato nell’ex Walter Mazzarri, allenatore che conosce bene l’ambiente e lo stesso De Laurentiis.