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Tag: Napoli

Il Napoli batte il Monza, Conte sogna lo scudetto? Bagni: “E’ già nella testa dei giocatori. Squadra convincente”

Dopo aver passato agevolmente il turno di Coppa Italia contro il Palermo, il Napoli batte anche il Monza in casa per 2 a 0. La squadra di Conte conquista l’ennesima vittoria, la quarta su sei giornate di campionato, e adesso l’entusiasmo dei tifosi azzurri è inarrestabile. Il gruppo è solido, gioca bene, si diverte e soprattutto è compatto. La stagione è iniziata da poco ed è difficile parlare già di obiettivi, ma al tempo stesso per gli azzurri non si possono arrestare i sogni. Con la vittoria contro il Monza, il Napoli di Conte ha dimostrato di essere da scudetto? Salvatore Bagni, ex calciatore con un lungo e importante passato nel club partenopeo, ha risposto in esclusiva a Tag24.

Il Napoli di Conte batte il Monza e sogna lo scudetto? Bagni a Tag24

D: Il Napoli ha vinto anche contro il Monza, in maniera piuttosto agevole: quella di Conte è una squadra da scudetto?

R: Non c’è proprio alcun dubbio che questo deve essere l’obiettivo. Davanti in questo momento c’è ancora l’Inter, e poi seguono le altre, e tra queste Il Napoli è una delle più convincenti. I nerazzurri avranno otto partite di Champions da giocare, e credo che peseranno molto sulle energie da spendere. Basta pensare alla prestazione vista con il Manchester City, e al tempo stesso a quella precedente con il Monza e a quella successiva con il Milan. In entrambi i casi ho visto una squadra brutta e sono sicuro che lasceranno ancora punti per strada, nonostante Inzaghi abbia una rosa forte e ben attrezzata. Il Napoli è un grande gruppo e si è visto anche giovedì, da come festeggiano. In questo momento tutti si sentono coinvolti e ognuno è al proprio posto. 

D: Ti sorprende che Conte ci abbia messo così poco tempo ad ottenere questi risultati?

R: Non mi sorprende assolutamente perché lui è sempre stato bravo ad entrare nella testa dei calciatori e anche in questo caso lo ha fatto molto velocemente. C’è stato un cambiamento enorme rispetto allo scorso anno, sia dal punto di vista tecnico che mentale ed è stato lui l’artefice principale. Dopo la scorsa stagione, doveva ridare fiducia alla squadra e all’ambiente e doveva far credere a questi ragazzi di poter essere un gruppo vincente. Io credo e spero che il periodo peggiore, ovvero la prima partita contro il Verona, sia già passata. Ora gli azzurri hanno scoperto la loro forza e in campo si vede. Il mister adesso può anche cambiare i giocatori, senza perdere la qualità. Era necessario un allenatore in grado di mettere ognuno al proprio posto, dalla società ai singoli calciatori. Conte è vincente e convincente.

Il gruppo, la foza del Napoli

D: Effettivamente giovedì Lukaku ha festeggiato come se avesse segnato lui, dalla panchina, e lo stesso è successo ieri. Conte è già riuscito a cementare il gruppo?

R: Questo è uno dei grandi meriti di Antonio Conte ed è un fattore che si vede. Sanno perfettamente che c’è gente che troverà meno spazio, rispetto ad altri, ma si sente comunque importante perché lui considera tutti allo stesso livello. È la seconda partita consecutiva che cambia tutti e tre lì davanti e succederà ancora. Non ha alcun problema nel gestire questo tipo di situazioni. Questa è una squadra, non certo un singolo. 

D: A proposito però di singoli, Lukaku può tornare ad essere quello visto con l’Inter, sotto la sua guida?

R: Lukaku è fondamentale anche come presenza all’interno dello spogliatoio e lo è soprattutto per il gioco di Conte. Che non sia in perfetta forma si nota, perché propone un calcio ancora molto statico, ma lo ha voluto lui e sicuramente avrà ragione. Conte non aveva integrato Osimhen, quando Lukaku non era ancora arrivato. Sono convinto che andrà sicuramente in doppia cifra, e segnerà dai 14 gol in su. Quel che è certo però è che per ora va aspettato. 

Napoli, col Monza Conte chiede continuità. Dionigi: “Lotterà fino alla fine per lo scudetto”

Dopo aver strapazzato il Palermo, giovedì sera in Coppa Italia, adesso il Napoli si prepara per la sfida di domenica, con fischio d’inizio alle ore 20:45 in casa contro il Monza. Nesta è già in bilico e potrebbe giocarsi la panchina nel match contro gli azzurri, che però non hanno intenzione di lasciare nulla per strada perché vanno alla ricerca di continuità di risultati e di prestazioni, per lanciare un messaggio forte anche al campionato. Le ultime settimane sono servite per compattare il Napoli e adesso il gruppo è unito e coeso, sotto la guida di un condottiero dal carattere forte e determinato. L’entusiasmo in città è tangibile e il popolo partenopeo ha già ricominciato a sognare in grande. Contro il Monza, il Napoli non vuole sbagliare, ma la squadra di Conte è davvero una delle favorite per lo scudetto? L’ex attaccante azzurro Davide Dionigi, ha risposto in esclusiva a Tag24.

Napoli, col Monza Conte chiede continuità. Dionigi a Tag24

D: Dopo la vittoria in Coppa Italia, adesso il Napoli di Conte deve immediatamente tornare con la testa al campionato perché domani sera al Maradona dovrà affrontare il Monza. Che aspettative hai? 

R: Per il Napoli non sarà una partita scontata, ma Conte è un maestro nel tenere alta l’attenzione e la pressione di ogni singolo giocatore. Il Monza utilizza un sistema di gioco che potrebbe mettere in difficoltà gli azzurri, che però con il nuovo assetto tattico hanno trovato compattezza di squadra e qualità. Non sarà una gara semplice, ma penso che il Napoli, visto anche l’entusiasmo del momento, farà senza alcun dubbio bene. 

D: Nesta è già in bilico e la partita di domani gli potrebbe costare la panchina: che ne pensi?

R: Nesta è alla sua prima esperienza in Serie A e quando prendi un allenatore esordiente, gli devi dare il tempo di capire la categoria e di adattarsi. Questo è ciò che vedo da fuori, ma evidentemente nessuno di noi può conoscere le dinamiche interne. 

La vittoria in Coppa Italia

D: In Coppa Italia il Napoli è andato a valanga sul Palermo: come li hai visti e quanto possono aiutare questi risultati?

R: Il 5 a 0 di giovedì sera è un risultato che va contestualizzato, perché è arrivato comunque contro una buona squadra, ma di Serie B. Ritengo però fondamentale il modo in cui è maturata la vittoria, specialmente perché mister Conte ha deciso di mandare in campo le seconde linee. Credo sia una bella iniezione di fiducia per tutti. Ha tenuto sulle corde i calciatori che finora avevano giocato meno, e bene o male tutti si sono fatti trovare pronti. Queste sono vittorie che rafforzano il gruppo e si è visto anche dalle immagini delle esultanze ai gol. Vuol dire che anche quelli che giocano meno sono dentro al progetto e questo non può fare altro che andare a rinforzare l’autostima di tutta la squadra.

D: E’ stata l’occasione anche per dare minuti ai giocatori che sono arrivati all’ultimo sul mercato?

R: Man mano che il campionato va avanti, non essendoci neanche le coppe europee, chi trova meno spazio in campionato deve approfittare di queste opportunità. Sono minuti importanti che vanno sfruttati al massimo.

La lotta scudetto

D: L’Inter è sottotono, e nessuna delle big per ora convince. Qualcuno inizia a identificare il Napoli come la favorita per lo scudetto: che ne pensi?

R: Il Napoli sta smaltendo adesso i carichi di lavoro, perché lo sappiamo tutti che le preparazioni di Conte sono massacranti. Adesso che si gioca e le gambe sono più libere e sono convinto che andrà sempre meglio. Lo avevo già detto in tempi non sospetti che questa squadra avrebbe potuto lottare fino alla fine per la vittoria dello scudetto, e adesso ne sono ancora più convinto. È una delle candidate per la vittoria finale, sia per l’assenza delle coppe europee, che per la bravura del tecnico scelto. E poi c’è il pubblico napoletano, che è sempre straordinario e che spingerà questa squadra, come ha fatto con Spalletti. 

D: Dell’impatto di Lukaku che mi dici?

R: Era esattamente il giocatore di cui il Napoli aveva bisogno. Parliamo di un attaccante in grado di spostare gli equilibri e di fare la differenza. D’altronde la bravura dell’allenatore conta, ma solo fino a un certo punto, perché poi in campo ci vanno i calciatori. Per l’idea di calcio di Antonio Conte, Lukaku è un pivot e uno abile come lui farà sicuramente la differenza. 

Napoli tra Coppa Italia e lotta scudetto? Bucchi: “Sono due obiettivi, ma l’Inter sta mancando”

Dopo le prime cinque giornate di campionato è difficile avere un’idea chiara sulla lotta scudetto. L’Inter resta la squadra da battere, quella più forte, quella costruita meglio, eppure ha già incassato due pareggi e una sconfitta. La Juventus ha una grande solidità difensiva, ma manca davanti e dopo le prime due vittorie, ha fatto tre 0-0 consecutivi. Il Napoli di Conte è una bella scommessa, ha cambiato tanto, ha una sola competizione e vorrà per questo lottare fino alla fine per il titolo. E poi ci sono quelle partite a rilento come Milan, Roma e Atalanta. Mille motivi in più, dunque, per far sì che gli azzurri possano davvero crederci. Conte sta lavorando sodo e domani contro il Palermo, in Coppa Italia, potrà dare minutaggio anche a chi finora ha giocato meno. Ma il Napoli può essere davvero protagonista nella lotta scudetto? Christian Bucchi, ex calciatore e allenatore, ha risposto a Tag24.

Napoli tra Coppa Italia e lotta scudetto? Bucchi a Tag24

D: L’Inter è la squadra più forte, ma non la macchina da guerra vista l’anno scorso. Juve e Napoli ci credono: ma c’è una squadra che ti ha convinto maggiormente per la lotta scudetto?

R: Sinceramente no. Io mi aspettavo un Napoli, un Milan, una Roma e una Juventus alla ricerca di un’identità precisa, visto che hanno cambiato tanto questa estate. È normale che abbiano bisogno di tempo pensavo che l’Inter ne avrebbe facilmente approfittato. Mi aspettavo i nerazzurri e punteggio pieno e che avessero già preso in mano il campionato, invece ho visto una squadra a tratti in difficoltà. Il campionato è equilibrato, più per demerito della squadra di Inzaghi, che per merito delle altre. Penso che se la giocheranno alla grande.

D: Ma quindi secondo te quali sono le squadre che si giocheranno lo scudetto fino alla fine? 

R: Qualche settimana fa ti avrei detto che immaginavo un’Inter in grado di fare un campionato a parte. Pensavo che il solco tra i nerazzurri e le altre si sarebbe assottigliato, ma non di più. Allo stesso modo però devo dire che mi aspettavo che il Milan potesse avere da subito un’identità forte e precisa, come d’altronde aveva con Pioli. La Juve una squadra quadrata, che poteva piacere o non piacere, ma le sue cose le faceva in modo definito. Nel passaggio da Allegri a Thiago Motta, si è cambiato totalmente idea di gioco. Lo stesso si può dire con il Napoli e Conte, mentre la Roma con De Rossi ha fatto molta confusione, ma avrebbe potuto avere continuità. Di squadre che per organico percorso potessero avvicinarsi all’Inter non ne vedevo, mentre oggi sì perché i nerazzurri hanno già steccato due o tre partite in modo evidente. Napoli e Juventus comunque sono avanti. 

L’avvio di stagione del Napoli

D: Concentriamoci sul Napoli. Colpi portati di mercato sono arrivati negli ultimi giorni, pensi che abbiano ancora bisogno di tempo per ingranare?

R: Assolutamente sì, ma lo stesso vale anche per le altre squadre. Abraham, piuttosto che Morata, sono arrivati al Milan in ritardo, così come è accaduto in casa Juventus con Koopmeiners e Nico Gonzalez. Non hanno 40 o 50 giorni di preparazione, che sono serviti agli altri per capire le richieste del nuovo tecnico. Hanno iniziato già a rincorrere e per questo hanno bisogno di tempo. Le loro difficoltà sono comprensibili ed erano preventivabili.

Napoli-Palermo: l’impegno in Coppa Italia

D: Domani intanto il Napoli giocherà anche in Coppa Italia, che aspettative hai?

R: Credo sia per Conte anche un’occasione per dare minutaggio a quei ragazzi che sono arrivati all’ultimo e che devono ancora entrare in forma. Ce ne sono alcuni che possono diventare importanti, come ad esempio McTominay o Gilmour e Neres. Penso che abbiano bisogno di entrare in sintonia con gli altri sul campo e capire i dettami dell’allenatore. Tra l’altro la Coppa Italia sarà sicuramente un obiettivo di questa squadra.

D: Pensi che questa squadra sia ancora lontana dalle esprimere il gioco che Conte richiede?

R: Credo che per vedere il gioco dell’allenatore serve ancora del tempo, anche perché questa estate si è fatta una vera e propria rifondazione tecnico-tattica. Si è passati dal 4-3-3 è un gioco molto fraseggiato, ad un allenatore che organizza la squadra e richiede un gioco verticale, attacco dello spazio e profondità. Questo processo necessita di tempo. Io credo che il vero Napoli di Conte lo vedremo a pieno nella prossima stagione, quando avrà già allenato per molto tempo questo gruppo e avrà fatto due o tre sessioni di mercato. Un po’ come è successo con l’Inter. 

Sorpresa Conte: come cambia il Napoli con la Juventus? Novità per il Fantalcacio

La mossa a sorpresa è ormai stata decisa. Antonio Conte stravolge il suo Napoli in vista della tanto attesa trasferta dell’Allianz Stadium contro la Juventus, nella gara valida per la quinta giornata del campionato di Serie A in programma oggi alle ore 18 a Torino. Nonostante le tre vittorie nelle prime quattro partite di campionato, l’allenatore azzurro ha ormai deciso per una svolta tattica che ha del clamoroso perché non solo stravolge l’undici azzurro – non tanto negli interpreti, quanto nel modo di affrontare il match – ma va in controtendenza contro una delle idee base che hanno fatto la fortuna del Conte allenatore.

In occasione della sfida tra Juventus e Napoli, Antonio Conte infatti cambia modulo e volto alla sua squadra: niente più 3-4-2-1, bensì un 4-3-3 che verrà adottato per la prima volta dagli azzurri proprio a Torino. Una vera e propria rivoluzione per Conte che decide di abbandonare la tanto amata difesa a tre, uno dei capisaldi su cui ha basato i suoi successi in panchina, per adottare una linea difensiva a quattro, adottata solamente a inizio carriera.

Perché Conte ha deciso di cambiare modulo per Juventus-Napoli?

Ma perché Conte ha optato per il cambio di modulo e chi saranno i nuovi interpreti del suo Napoli? La risposta è da ricercarsi nell’abbondanza a centrocampo che il mercato ha portato nel reparto azzurro. Oltre agli intoccabili Lobotka e Anguissa, Conte può anche contare su McTominay e Gilmour, arrivati proprio nelle ultime ore del mercato estivo. I due centrocampisti scozzesi sono molto stimati dall’allenatore azzurro che ha spinto molto per portarli a Napoli e adesso vuole contare sulle loro qualità. E per sfruttarli al meglio senza dover rinunciare a Lobotka e Anguissa, Conte ha deciso per un centrocampo a tre che contro la Juventus – in un match dal pronostico incerto – vedrà McTominay dal primo minuto e Gilmour pronto a subentrare al posto di uno di tre.

Novità anche in chiave Fantacalcio

Il passaggio alla difesa a quattro e l’inserimento di un centrocampista in più dal primo minuto comporta ovviamente a degli aggiustamenti tattici. Conte riporta Di Lorenzo nel suo ruolo originario di terzino destro (fino a oggi giocava da braccetto), adatta Buongiorno a centrale di una difesa a quattro (nel Torino ha quasi sempre giocato a tre) e rinuncia a Mazzocchi, fino a oggi sempre schierato da quarto di destra a centrocampo. Nessuno stravolgimento in attacco invece, dove agiranno Kvaratskhelia, Lukaku e uno tra Neres e Politano. Con il cambio di modulo Conte potrebbe optare dal primo minuto per Politano, più propenso anche ai compiti difensivi. Una rivoluzione totale che avrà “conseguenze” anche in chiave Fantacalcio.

NAPOLI (4-3-3), probabile formazione: Meret; Di Lorenzo, Buongiorno, Rrahmani, Olivera, Anguissa, Lobotka, McTominay; Kvaratskhelia, Lukaku, Politano. Allenatore: Conte.

Juventus-Napoli, per Conte primo big match da scudetto? Rastelli: “E’ presto ma darà un segnale forte”

Dopo la prima sconfitta contro il Verona, per il Napoli sono arrivate 3 vittorie di fila che hanno ufficialmente lanciato la squadra di Conte nella lotta scudetto. E’ sicuramente presto, ma gli azzurri hanno vinto pur soffrendo, non hanno ancora sfruttato al masismo i nuovi acquisti e sono in continua crescita. Questi sono segnali importanti per il presente e per il futuro. Alla quinta giornata di campionato però, c’è già un big match che può dare tante risposte. Domani alle ore 18.00, all’Allianz Stadium di Torino, gli azzurri affronteranno infatti la Juventus, terza pretendente al titolo, dietro all’Inter. È sicuramente presto, ma Juventus-Napoli è per Conte il primo big match da scudetto? L’ex calciatore azzurro, e allenatore, Massimo Rastelli, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Juventus-Napoli, per Conte primo big match da scudetto? Rastelli a Tag24

D: Alla quinta giornata di campionato c’è già un big match importante e difficile. È sicuramente presto, ma Juventus-Napoli è per Conte il primo big match da scudetto?

R: E’ vero che siamo all’inizio, ma queste sono gare che ti fanno capire a che punto è il lavoro di squadra. Entrambe hanno obiettivi importanti. Da quello che ho potuto vedere, la Juventus mi sembra una squadra che ha velocemente assorbito i dettami di Motta. Sono giovani, ma stanno già facendo molto bene e hanno le idee davvero chiare. Da questo punto di vista li vedo un passetto davanti al Napoli, che però nel complesso, dal punto di vista qualitativo di esperienza, a mio avviso a qualcosa in più.

D: C’è stato l’esordio in Champions da parte della Juventus, mentre il Napoli ha preparato la partita per tutta la settimana. Questo quanto può influire?

R: Adesso siamo ancora all’inizio e questo tipo di competizioni si possono assorbire meglio. Con il passare del tempo e nel corso della stagione però, probabilmente sarà più difficile e a quel punto il Napoli potrà avere un grosso vantaggio.

L’avvio di stagione

D: Il Napoli è partito con la sconfitta di Verona ma poi ha invertito la rotta contro il Parma e da lì ha ingranato la marcia: la squadra di Conte ti sta convincendo, o siamo ancora lontani da vedere quello che lui si aspetta?

R: Siamo ancora all’inizio e credo che ci voglia del tempo per vedere davvero la squadra di Conte. Dallo stesso modo devo dire che era prematuro anche per tutte le critiche che ho ascoltato per la partenza degli azzurri, ma capisco che perdere in quel modo fa sempre male. Ora servirebbero semplicemente un po’ di equilibrio, e pazienza. Credo che per avere un’idea chiara bisognerà attendere ancora cinque o sei partite, così da poter vedere a che punto è il lavoro del nuovo tecnico.

D: E’ una squadra che deve ancora entrare in forma, soprattutto per quel che riguarda i nuovi acquisti?

R: Assolutamente sì, perché ci sono dei calciatori che sono arrivati negli ultimi giorni di mercato e non sappiamo che tipo di preparazione avevano fatto fino a quel momento. Si dovranno integrare dal punto di vista tattico, ma è anche una questione fisica. Non so se sono tutti in una condizione accettabile e soprattutto se sono allo stesso livello di coloro che hanno iniziato il ritiro con mister Conte.

Lotta scudetto e mercato

D: E’ un Napoli che lotterà per lo scudetto?

R: E’ davvero difficile da dire al momento, bisognerà aspettare un attimo. Ci sono tante cose da valutare, ma quel che è certo è che il Napoli vorrà fare sicuramente un campionato di vertice e arrivare minimo tra le prime quattro. Si dovranno valutare tutte le dinamiche possibili e in base a tutte le variabili si potrà capire se ci saranno o meno le condizioni per puntare anche allo scudetto, oppure se ci si dovrà accontentare di un secondo, terzo o quarto posto. L’importante è centrare la Champions.

D: Che mi dici in fine dell’impatto di Lukaku, ti aspettavi di più o di meno?

R: Quando arriva in un ambiente nuovo, Lukaku ha sempre un impatto importante, ma i problemi li ha nella continuità. È lì che si fa la differenza, e lui ha dimostrato che con Conte può performare al massimo, perché lo mette nelle condizioni migliori e il belga si sente responsabile. Dà sempre il 110%, ma in questo momento ha ancora bisogno di lavorare tanto. Mi auguro solo di poter vedere il miglior Lukaku in questa stagione. 

Il Napoli di Conte è da scudetto? Bruscolotti: “Troppo presto, l’obiettivo è la Champions”

Dopo la brutta battuta d’arresto alla prima giornata di campionato, contro il Verona, il Napoli ha ingranato la marcia e adesso non intende più fermarsi. I tre gol presi dalla squadra di Zanetti, sono stati come uno schiaffo in faccia e hanno svegliato la squadra di Conte che dopo aver battuto nell’ordine, Parma, Bologna e Cagliari, ora si attesta come una delle pretendenti alla vittoria dello scudetto. Il campionato sarà sicuramente lungo ed è troppo presto per fare voli pindarici, ma gli azzurri segnano e si divertono, nonostante i nuovi acquisti non siano ancora entrati in forma. Tra l’altro le altre pretendenti al titolo, ovvero Milan, Juventus e Inter, da oggi sono anche impegnate con la Champions League. Ma il Napoli di Conte è davvero da scudetto? Quanto può aiutare l’entusiasmo dell’ambiente? In esclusiva a Tag24 ha risposto Giuseppe Bruscolotti, vera e propria bandiera per gli azzurri.

Il Napoli di Conte è da scudetto? Bruscolotti a Tag24

D: La vittoria sul Cagliari per 4 a 0 sembra aver convinto tutti gli addetti ai lavori: il Napoli di Conte è una seria pretendente per lo scudetto?

R: Siamo appena all’inizio e credo che sia davvero troppo presto per poter dare una risposta a questa domanda. Solo con il passare del tempo, il campionato sarà più chiaro. Guardate ad esempio a come è partita l’Udinese, che oggi è in cima alla classifica di Serie A. Si deve ancora definire il tutto ed è davvero complicato prevedere la griglia finale. Sicuramente però il Napoli se la vorrà giocare e ha le qualità per farlo.

D: Nessuna delle big per ora ha rispettato le aspettative e tutte hanno avuto dei passaggi a vuoto. Che cosa l’ha stupita di più?

R: Nessuno mi ha stupito positivamente, perché tutte quelle di alta classifica comunque sono partite a singhiozzo. L’Inter e la Juventus, che erano le squadre più attese, hanno già ha avuto dei passaggi a vuoto e nessuna sta viaggiando ad alti livelli. Chiaramente questo è un discorso che vale ancor di più per il Milan che sta incontrando molte difficoltà. L’unica vera sorpresa è l’Udinese, mentre per il resto non vedo nulla di straordinario.

L’impatto di Conte

D: Da parte del Napoli e soprattutto di Antonio Conte, si aspettava questo tipo di approccio?

R: Il modo di lavorare e di giocare di Antonio Conte si conosce perfettamente. Il Napoli questa estate ha praticamente dovuto rifondare completamente la squadra ed è chiaro che gli servirà un pochino di tempo per trovare la perfezione. Ci sono delle cose che devono essere ancora sistemate, ma la squadra è stata costruita bene. Si deve ricercare il giusto equilibrio tra i reparti, e sono sicuro che con il tempo tutto sarà messo a posto. Se analizziamo ad esempio la partita con il Cagliari, non possiamo non sottolineare che è vero che il Napoli ha fatto quattro gol, ma è altrettanto vero che ne avrebbe potuti prendere molti. Un applauso va fatto anche a Meret, che ha fatto diverse parate importanti. C’è da lavorare e sono sicuro che i risultati si vedranno.

Il mercato

D: Lukaku è l’uomo giusto per il Napoli?

R: Antonio Conte si è speso tanto per lui, e nel mio piccolo l’ho fatto anche io finché non è arrivato. Lui è in grado di cambiare la squadra, e il Napoli senza di lui, lì davanti aveva poco e niente. Credo che lui possa essere un uomo determinante ed è per quello che è stato preso. Da quando è arrivato la squadra si muove in modo completamente diverso: il suo impatto è stato incredibile.

Inter, Milan e Juventus

D: Milan, Inter e Juventus da questa sera saranno impegnati anche in Champions League. Questa cosa aiuterà il Napoli?

R: È chiaro che quando hai più impegni ravvicinati, qualcosa dal punto di vista fisico lo perdi. Il Napoli può trarre alcuni vantaggi, ma è altrettanto vero che queste sono squadre abituate a giocare ogni tre giorni e mantengono sempre lo stesso livello. Le rose in questione sono costruite proprio per questo. È innegabile però che, preparando una gara a settimana, gli azzurri potranno avere maggior freschezza degli altri.

D: L’obiettivo stagionale però resta la Champions?

R: L’obiettivo minimo deve essere chiaramente quello che ha già annunciato la società, ovvero la Champions League, poi tutto ciò che verrà dal quarto posto in poi, sarà in più.

Napoli da scudetto? L’ex Fontana: “L’obiettivo è la Champions. Mercato top, Lukaku sarà centrale”

Le prime tre partite di campionato hanno mostrato pregi e difetti del nuovo Napoli di Antonio Conte, ma per avere un’idea chiara del tipo di stagione che vorranno affrontare gli azzurri, bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo. Negli ultimi giorni di mercato il club si è mosso ancora ed ha chiuso almeno due o tre operazioni importanti, sia in entrata che in uscita. Ridurre il gap con l’Inter, rispetto alla scorsa stagione, è sicuramente il primo passo da compiere, ma il Napoli può avere addirittura ambizioni più alte e rientrare anche in lotta per lo scudetto, considerando anche l’innesto di Lukaku? Gaetano Fontana, ex calciatore che nel corso della sua carriera ha vestito anche la maglia azzurra, e oggi allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Napoli da scudetto con Lukaku? L’ex Fontana a Tag24

D: Visto l’allenatore scelto e il mercato fatto, quale può essere l’obiettivo stagionale del Napoli e soprattutto, può avere anche ambizioni di scudetto, considerando anche Lukaku?

R: Credo sia davvero troppo presto per rispondere a questa domanda, anche perché in casa a Napoli c’è tanto da lavorare. Quello che è certo è che Conte non avrebbe accettato un progetto di secondo piano e farà di tutto per rendere la squadra altamente competitiva. Questo però non vuol dire che già al primo colpo si potrà lottare per lo scudetto. Lui è un tecnico di carattere, vincente, e sicuramente ha questo desiderio, ma sa che è un traguardo estremamente difficile da raggiungere. Il Napoli deve però trovare una nuova dimensione e centrare almeno la Champions, che è l’obiettivo minimo. Dalle prime partite di questo campionato comunque non vedo troppe squadre più forti.

D: L’Inter parte come la squadra favorita?

R: L’Inter è evidentemente la squadra più avanti e il Napoli dovrà lavorare molto per ridurre il gap con la formazione di Inzaghi. Per il resto non mi sembra che ci siano tante altre squadre molto più forti degli azzurri. Con la Juventus, piuttosto che con l’Atalanta o il Milan, non c’è una differenza abissale. Anche i bianconeri hanno cambiato tanto. È chiaro che per il Napoli, il fatto di non avere competizioni europee, può essere un vantaggio. Conte può lavorare maggiormente durante la settimana e questo favorirà anche l’inserimento di tanti elementi, che sono arrivati alla fine del mercato.

Il mercato del Napoli

D: Come valuti il mercato fatto dal club?

R: Sono arrivati i giocatori forti, che vanno inseriti e sono arrivati nell’ultimo periodo del mercato. La sosta è comunque una possibilità di lavorare, anche se i giocatori forti sono fuori, con le rispettive Nazionali. Bisognerà dare del tempo ad Antonio Conte, e sono convinto che il vero Napoli lo vedremo tra circa un mesetto, quando ogni giocatore saprà esattamente ciò che deve fare e tutti saranno interni al progetto del nuovo tecnico. Solo a quel punto Conte potrà fare le scelte, anche in base a quelle che sono le caratteristiche di ogni singolo calciatore. Il mercato è stato chiaramente molto importante e questo bisogna ribadirlo, perché nessuno si aspettava una rivoluzione del genere, anche conoscendo la filosofia del club.

D: Non ti aspettavi che De Laurentiis accontentasse tutte le richieste di Conte?

R: Sono arrivati giocatori forti, e sono arrivati nel momento in cui sembrava che tutto dipendesse dalla cessione di Osimhen. In realtà poi il presidente e il direttore sportivo hanno addirittura bypassato questo discorso, chiudendo delle trattative anche senza aver venduto il nigeriano. Per fortuna, alla fine, questa situazione si è risolta ma a mio avviso il Napoli è andato oltre le aspettative e De Laurentiis ha dato un segnale importante alla squadra, all’ambiente e a tutta la tifoseria.

D: Hai aspettative alte nei confronti di Lukaku?

R: Sì, ma questo non vuol dire che lui debba fare 30 gol. Sarà un giocatore centrale in questo nuovo corso, anche perché Conte lo conosce bene e lo ha voluto a tutti i costi. Parliamo di un leader e soprattutto di un calciatore che, per le sue caratteristiche, può favorire l’inserimento dei compagni. Lo ha già fatto vedere nella prima partita contro il Parma. È uno che riesce a fare sportellate, che libera spazio, può fare gol, ma al tempo stesso anche assist. Credo che sarà fondamentale per tutti questi motivi. 

Concorso ASL Napoli 3: requisiti e come fare domanda

Concorso ASL Napoli 3: con la pubblicazione di un apposito bando all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 46 del 1° luglio 2024, all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 65 del 13 agosto 2024, nonché all’interno del proprio sito web ufficiale, è stato indetto un concorso pubblico, per titoli e colloquio, ai fini dell’assunzione di un Direttore di Struttura Complessa.

Il candidato che risulterà vincitore al termine dell’iter di selezione sarà assunto con un contratto di lavoro a tempo determinato, di durata pari a 5 anni, per svolgere la propria attività nel profilo professionale, nella disciplina, nell’Area, nell’Unità Operativa Complessa e nel Dipartimento che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il concorso ASL Napoli 3 ed, in particolare, qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

Concorso ASL Napoli 3: ecco qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalla recente deliberazione n. 837 del 30 maggio 2024, ecco qui di seguito qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere per quanto riguarda il concorso pubblico ai fini dell’assunzione a tempo determinato di una unità di personale presso l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Sud – Torre del Greco:

  • 1 posto da Direttore di Struttura Complessa (S.C.) nel profilo professionale di Dirigente Medico nella disciplina di Pediatria presso l’Area Medica e delle Specialità Mediche e l’Unità Operativa Complessa (U.O.C.) Materno Infantile e Medicina di genere afferente al Dipartimento attività strategiche di Direzione Sanitaria.

Concorso ASL Napoli 3: ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere per partecipare alla procedura di selezione

Per prendere parte alla procedura di selezione e per avere, dunque, la possibilità di essere reclutati nella sopra citata posizione professionale, i candidati devono obbligatoriamente possedere i seguenti requisiti generali:

  • la cittadinanza italiana, di un altro Stato membro dell’Unione Europea (UE) oppure di un Paese terzo, a patto che questi ultimi siano in possesso di uno dei seguenti documenti:
    • il diritto di soggiorno;
    • il diritto di soggiorno permanente;
    • il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
    • lo status di rifugiato;
    • lo status di protezione sussidiaria;
  • il godimento dei diritti civili e politici;
  • un’adeguata conoscenza della lingua italiana, solamente per i candidati che hanno la propria cittadinanza in uno Stato estero.
  • l’idoneità fisica all’impiego;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione.

Oltre ai sopra citati requisiti generali, i candidati devono essere in possesso anche dei seguenti requisiti specifici al fine di poter essere assunti nel profilo professionale che è previsto dal bando di concorso:

  • l’iscrizione all’Albo professionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi;
  • un’anzianità di servizio di almeno 7 anni, di cui un minimo di 5 anni nella disciplina prevista dal bando in oggetto, ovvero in Pediatria, oppure un’anzianità di servizio di almeno 10 anni nella stessa disciplina;
  • l’attestato di formazione manageriale.

Come e quando fare domanda?

La domanda di partecipazione al concorso ASL Napoli 3 deve essere presentata esclusivamente a mezzo del servizio pubblico postale, tramite l’invio di una raccomandata con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo: Via Marconi n. 66 ex Presidio Bottazzi – 80059 Torre del Greco.

Il termine ultimo per l’invio dell’istanza è fissato per il 12 settembre 2024.

Napoli, qual è l’obiettivo stagionale? Di Fusco sicuro: “Arrivare tra le prime tre”. Poi su Osimhen…

Il Napoli visto in queste prime tre giornate non è ancora la squadra che Antonio Conte desidera, anche se qualche segnale sicuramente è già arrivato, e i sei punti racimolati in classifica ne sono un buon esempio. La società si è mossa molto sul mercato, per accontentare le richieste del tecnico e questa sosta per le Nazionali servirà soprattutto agli ultimi arrivati, per mettersi a disposizione del mister ed entrare in sintonia con il resto della squadra. Nel frattempo, in questi giorni, il club ha trovato il sistema anche per liberarsi di Osimhen, che ha sicuramente condizionato l’estate azzurra. Ora la squadra non dovrà far altro che ingranare, ma per il Napoli, quale deve essere l’obiettivo stagionale e soprattutto, può addirittura lottare per lo scudetto? In esclusiva a Tag24, Raffaele Di Fusco, ex portiere azzurro, ha risposto alle nostre domande.

Napoli, qual è l’obiettivo stagionale? L’intervista a Di Fusco

D: Guardando anche i risultati delle altre, in queste prime tre giornate di campionato, a cosa può ambire il Napoli e quale deve essere l’obiettivo stagionale della squadra di Conte ?

R: In questo avvio di campionato penso che la Juventus abbia dimostrato di essere la squadra più avanti di tutte, anche se alla fine l’Inter resta la squadra da battere. Praticamente tutti i top club, in questa sessione estiva di mercato, hanno cambiato tantissimo, e sono convinto che i bianconeri siano quelli che hanno dimostrato finora il miglior calcio. Per quel che riguarda il Napoli, invece, penso che vedremo le risposte migliori a partire dal mese di ottobre. Anche l’Atalanta ha fatto un grandissimo mercato e credo che questa stagione sarà la più equilibrata di tutti gli ultimi anni.

D: Ma quindi è un Napoli che può rientrare addirittura in lotta per lo scudetto?

R: E’ difficile dirlo adesso perché dobbiamo vedere come si ambienranno i nuovi arrivati. Quel che è certo è che il Napoli è una squadra forte, e ha una squadra forte. Lotterà sicuramente per i primi posti e io mi azzardo a dire che dovrà arrivare tra le prime tre. Molto dipenderà anche da come andrà l’Inter, perché è chiaro che se dovesse fare quel che ha fatto lo scorso anno, sarebbe difficile da riprendere. I nerazzurri restano in testa, ma la squadra di Conte può sicuramente dire la sua. 

L’avvio di stagione

D: Prime tre giornate di campionato, cosa ti ha lasciato il Napoli e come hai visto la squadra di Conte?

R: Per alcuni versi devo dire che mi è sembrato di vedere ancora il Napoli dello scorso anno. Questa rosa andava ampliata e rivista e infatti mi sono sentito di dare ragione a Conte per quanto detto in conferenza stampa, soprattutto dopo la sconfitta arrivata contro il Verona. Sono stati commessi troppi errori, ma con l’innesto dei nuovi, le cose possono sicuramente cambiare. Gli ultimi minuti della partita con il Parma ci hanno già mostrato una squadra diversa. È chiaro che con Lukaku attacchi in un modo, con Raspadori lo fai in un altro.

Il mercato del Napoli

D: La società però si è mossa moltissimo sul mercato, per accontentare le richieste di Conte, anche se i colpi più importanti sono arrivati negli ultimi giorni. Come valuti il lavoro svolto in questa sessione estiva?

R: Credo che alla società non si possa dire nulla, nel modo più assoluto. Penso che il Napoli abbia fatto un ottimo mercato, e che avrebbe potuto concluderlo in modo eccellente, se avesse preso anche un altro difensore centrale. Purtroppo se si dovesse infortunare Rrahmani, sarebbe un bel problema, perché a quel punto dovresti spostare Buongiorno centrale e poi giocare con Juan Jesus. Lui è uno di quelli che ha già commesso gli errori che faceva un anno fa. Questa credo che sia l’unica pecca, perché ritengo che la difesa sia incompleta, ma molto è dipeso dal blocco di mercato che la non cessione di Osimhen ha comportato. Altrimenti gli azzurri avrebbero fatto qualcosa in più, e credo che avrebbero portato a casa anche un altro centrale.

D: Nei confronti di Osimhen il club ha tenuto il pugno duro, e alla fine ha trovato la soluzione cedendolo in Turchia. Che ne pensi di come è stata gestita la questione?

R: Sinceramente credo che la gestione Osimhen sia stata disastrosa. Alla fine il Napoli è stato costretto a svendere il suo giocatore, inserendo una clausola rescissoria più bassa, rispetto ai 130 milioni previsti inizialmente. Penso che sia stato fallimentare, ma credo al tempo stesso che vada fatto un applauso a De Laurentiis per la dimostrazione che ha dato a tutto il calcio. Non sono sempre i giocatori a comandare, ma a farlo dovrebbero essere presidenti. Alla fine è stata un po’ una via di mezzo e sicuramente il patron del Napoli ha dovuto optare per quella che era in quel momento la soluzione migliore.

Concorso Santobono infermiere pediatrico, 20 posti a Napoli: requisiti e come fare domanda

Concorso Santobono infermiere pediatrico: con la pubblicazione di un apposito bando all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 51 del 15 luglio 2024, all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 62 del 2 agosto 2024, nonché all’interno del proprio sito web ufficiale, nella sezione “Avvisi e concorsi“, è stato indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, ai fini dell’assunzione di venti infermieri pediatrici.

I candidati che risulteranno vincitori al termine dell’iter di selezione saranno assunti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato per svolgere la propria attività presso l’Area che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il concorso Santobono infermiere pediatrico ed, in particolare, quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

Concorso Santobono infermiere pediatrico: ecco quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalla recente deliberazione del Direttore Generale n. 421 del 20 giugno 2024, ecco qui di seguito quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere per quanto riguarda il concorso pubblico ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato di venti unità di personale presso l’Azienda Ospedaliera di rilievo nazionale “Santobono – Pausilipon” di Napoli:

  • 20 posti da Infermiere Pediatrico presso l’Area dei Professionisti della Salute e dei Funzionari (codice di selezione: CP-INFPED/2024).

Concorso Santobono infermiere pediatrico, 20 posti a Napoli: ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere per partecipare alla procedura di selezione

Al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione e per avere, quindi, la possibilità di essere reclutati nella sopra citata posizione professionale, i candidati devono obbligatoriamente possedere i seguenti requisiti generali:

  • la cittadinanza italiana, di un altro Stato membro dell’Unione Europea (UE) oppure di un Paese terzo, a patto che questi ultimi siano in possesso di uno dei seguenti documenti:
    • il diritto di soggiorno;
    • il diritto di soggiorno permanente;
    • il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
    • lo status di rifugiato;
    • lo status di protezione sussidiaria;
  • l’idoneità fisica all’impiego;
  • il godimento dei diritti civili e politici;
  • non aver subito condanne penali e non avere procedimenti penali pendenti che impediscano la costituzione di rapporti di pubblico impiego;
  • non essere stati destituitidispensati, dichiarati decaduti o licenziati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per aver conseguito lo stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
  • non essere stato interdetto dai pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato.

Oltre ai sopra citati requisiti generali, i candidati devono essere in possesso anche dei seguenti requisiti specifici per essere assunti nel profilo professionale bandito:

  • la Laurea triennale in Infermieristica Pediatrica (classe L/SNT1) oppure il Diploma universitario di Infermiere Pediatrico;
  • l’iscrizione all’Albo professionale.

Come e quando fare domanda?

La domanda di partecipazione al concorso Santobono infermiere pediatrico deve essere presentata esclusivamente con modalità telematiche, attraverso l’utilizzo della piattaforma online che viene messa a disposizione all’interno del seguente indirizzo web: https://santobonopausilipon.selezionieconcorsi.it.

Il termine ultimo ai fini dell’invio dell’istanza, invece, è fissato per il 30° giorno successivo rispetto alla data di pubblicazione del bando in oggetto all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 62 del 2 agosto 2024, ovvero entro le ore 23:59 del 2 settembre 2024.

Concorso Ospedale Monaldi: requisiti e come fare domanda

Concorso Ospedale Monaldi: con la pubblicazione di un apposito bando all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 48 dell’8 luglio 2024, all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 62 del 2 agosto 2024, nonché all’interno del proprio sito web ufficiale, nella sezione “Home > Amministrazione Trasparente > Bandi di Concorso > Concorsi e Borse di Studio”, è stato indetto un concorso pubblico, per titoli e colloquio, ai fini dell’assunzione di un Direttore di Struttura Complessa.

Il candidato che risulterà vincitore al termine dell’iter di selezione sarà assunto con un contratto di lavoro ai fini dello svolgimento delle proprie attività nel profilo professionale, nella disciplina, nell’Area e nell’Unità Operativa Complessa che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il concorso Ospedale Monaldi ed, in particolare, qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

Concorso Ospedale Monaldi: ecco qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalla recente deliberazione n. 299 del 9 maggio 2023, ecco qui di seguito qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere per quanto riguarda la procedura di selezione ai fini dell’assunzione di una unità di personale presso l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale (A.O.R.N.) “Azienda Ospedaliera dei Colli”:

  • 1 posto da Direttore di Struttura Complessa (S.C.) nel profilo professionale di Dirigente Medico nella disciplina di Cardiologia presso l’Area Medica e delle Specialità Mediche e l’Unità Operativa Complessa (U.O.C.) “Cardiopatie congenite dell’adulto ed aritmie congenite e familiari”.

Concorso Ospedale Monaldi: ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere per partecipare alla procedura di selezione

Al fine di prendere parte alla procedura di selezione e per avere, dunque, la possibilità di essere reclutati nella sopra citata posizione professionale, i candidati devono obbligatoriamente possedere i seguenti requisiti generali:

  • la cittadinanza italiana, di un altro Stato membro dell’Unione Europea (UE) oppure di un Paese terzo, a patto che questi ultimi siano in possesso di uno dei seguenti documenti:
    • il diritto di soggiorno;
    • il diritto di soggiorno permanente;
    • il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
    • lo status di rifugiato;
    • lo status di protezione sussidiaria;
  • l’idoneità fisica all’impiego;
  • un’età anagrafica pari o inferiore a 65 anni e, comunque, non superiore rispetto al limite massimo per il collocamento a riposo;
  • non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso uffici pubblici;
  • non essere stati interdetti dai pubblici uffici in base a sentenze passate in giudicato;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo.

Oltre ai sopra citati requisiti generali, i candidati devono essere in possesso anche dei seguenti requisiti specifici per poter essere assunti nel profilo professionale messo a concorso:

  • la Laurea in Medicina e Chirurgia;
  • l’iscrizione all’Albo professionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi;
  • l’abilitazione all’esercizio della professione;
  • un’anzianità di servizio di:
    • almeno 7 anni, di cui un minimo di 5 anni nella disciplina bandita (Cardiologia);
    • almeno 10 anni nella stessa disciplina;
  • l’attestato di formazione manageriale.

Come e quando fare domanda?

La domanda di partecipazione al concorso Ospedale Monaldi deve essere presentata esclusivamente per via telematica mediante l’utilizzo di posta elettronica certificata (PEC) personale, alla seguente casella PEC:
[email protected].

Il termine ultimo per l’invio dell’istanza, invece, è fissato per le ore 23:59 del 2 settembre 2024.

Concorso dirigente medico Ospedale Cardarelli: requisiti e come fare domanda

Con la pubblicazione di un apposito bando all’interno del proprio sito web ufficiale, nella sezione “Amministrazione trasparente – Bandi di concorso”, all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 48 dell’8 luglio 2024, nonché all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 61 del 30 luglio 2024, è stato indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, ai fini del conferimento di 8 posti da dirigente medico presso l’Ospedale Cardarelli.

I candidati che risulteranno vincitori al termine dell’iter di selezione saranno assunti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato per svolgere la propria attività nella disciplina che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il concorso dirigente medico Ospedale Cardarelli ed, in particolare, quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che i candidati devono necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

Concorso dirigente medico Ospedale Cardarelli: ecco quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalla recente Delibera n. 680 del 28 giugno 2024, ecco qui di seguito quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere per quanto riguarda il concorso pubblico ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato di otto unità di personale presso l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” di Napoli:

  • 8 posti da Dirigente Medico nella disciplina di Medicina Interna.

Concorso dirigente medico Ospedale Cardarelli: ecco quali sono i requisiti necessari per partecipare alla procedura di selezione

Ecco qui di seguito l’elenco dei requisiti generali che i candidati devono obbligatoriamente possedere nel caso in cui intendano effettuare l’iscrizione al concorso per gli otto posti da Dirigente Medico nella disciplina di Medicina Interna dell’Ospedale Cardarelli di Napoli:

  • la cittadinanza italiana, la cittadinanza di un altro degli altri Stati membri dell’Unione Europea (UE) oppure tutte le equiparazioni che sono previste dall’ordinamento giuridico nazionale;
  • l’idoneità fisica all’impiego;
  • il godimento dei diritti civili e politici;
  • il rispetto degli obblighi di leva, esclusivamente per i candidati di sesso maschile che sono nati entro il 31 dicembre 1985;
  • l’assenza di validi ed efficaci atti risolutivi di precedenti rapporti d’impiego eventualmente costituiti con pubbliche amministrazioni a causa d’insufficiente rendimento o per produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
  • l’assenza di cause ostative all’accesso eventualmente prescritte ai sensi di legge per la costituzione del rapporto di lavoro;
  • un’età anagrafica pari o superiore a 18 anni (maggiore età), ma comunque non superiore rispetto al limite previsto per il collocamento a riposo d’ufficio.

Oltre ai requisiti generali che abbiamo appena citato, i candidati devono possedere anche i seguenti requisiti specifici al fine di poter essere assunti nel profilo professionale messo a concorso:

  • la Laurea in Medicina e Chirurgia;
  • la specializzazione oppure l’iscrizione a partire dal secondo anno del corso di formazione specialistica nella disciplina bandita, ovvero in Medicina Interna;
  • l’iscrizione all’Albo professionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi.

Come e quando fare domanda?

La domanda ai fini della partecipazione al concorso Ospedale Cardarelli deve essere presentata esclusivamente con modalità telematiche, attraverso l’utilizzo della procedura online che viene messa a disposizione all’indirizzo web https://ospedalecardarelli.iscrizioneconcorsi.it.

Il termine ultimo per l’invio dell’istanza, invece, è previsto per il 30° giorno successivo alla pubblicazione del bando all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, ovvero entro le ore 23:59 del 29 agosto 2024.

Perché Brescianini non va al Napoli? La “colpa” non è solo dell’Atalanta: i motivi

La notizia ha del clamoroso, ma il calciomercato ci ha abituato a colpi di scena imprevedibili. Certo, pronosticare che Marco Brescianini non andasse al Napoli ma all’Atalanta, dopo che il centrocampista ha svolto in mattinata le visite mediche per la società azzurra sembrava davvero follia. Invece è andata proprio così: una trattativa con il Napoli sfumata per diversi motivi, con Brescianini che adesso è a un passo dall’Atalanta, club che lo aveva già cercato nelle scorse settimane.

Brescianini, niente Napoli: va all’Atalanta. I motivi

Ma andiamo con ordine. Il Napoli aveva superato l’Atalanta e trovato un accordo con il Frosinone per Brescianini: affare impostato in prestito oneroso a 1 milioni di euro e obbligo di riscatto, a condizioni facilmente verificabili, impostato a 11 milioni di euro. Tutto fatto dunque, con il calciatore che in mattinata ha svolto e superato le visite mediche.

Ma nelle ultime ore qualcosa è cambiato. A iniziare dalla trattativa sfumata tra Cajuste e il Brentford: il centrocampista avrebbe dovuto liberare il posto a Brescianini portando denaro fresco nelle casse azzurre, ma così non sarà. Il Napoli allora ha provato a cambiare i termini dell’accordo, proponendo condizioni diverse e più complicate per far scattare l’obbligo di riscatto: una mossa che ha infastidito il Frosinone, che ha subito riavviato i contatti con l’Atalanta.

Cambiano le cifre? Sorride anche il Milan

L’Atalanta era da tempo interessata a Brescianini e adesso sta lavorando intensamente per portare il calciatore a Bergamo, evitando un ritorno del Napoli. Ma c’è di più: adesso il Frosinone potrebbe strappare condizioni più favorevoli dalla cessione di Brescianini. Una notizia che sorriderebbe anche al Milan… il club rossonero, infatti, vanta il 50% sulla futura rivendita del cartellino di Brescianini. Tradotto: dei 12 milioni che il Napoli avrebbe dovuto versare al Frosinone, 6 sarebbe andati nelle casse rossonere.

Un vero e proprio intrigo di mercato che l’Atalanta spera di risolvere al più presto portando il calciatore alla corte di Gian Piero Gasperini. Di sicuro, visto quanto accaduto, l’affare Brescianini si chiuderà in un senso o nell’altro (pensare a un ritorno del Napoli è molto difficile ma comunque non impossibile) nel giro di poche ore.

Il mancato approdo di Bresciani al Napoli ha scatenato diverse reazioni sui social da parte dei tifosi azzurri, preoccupati da quanto sta accadendo. A pochi giorni dall’inizio del campionato il Napoli ha ancora tanto da fare sul mercato, ma i movimenti in entrata sono bloccati per via delle cessioni che la società azzurra non riesce a operare, da Cajuste al caso ancora più spinoso di Osimhen. Con il caso Brescianini divenuto ormai l’emblema di questa fase di stallo.

Quanto incasserà il Milan dal trasferimento di Brescianini al Napoli? Le cifre

Il campanello d’allarme scattato contro il Modena in Coppa Italia ha inquietato Antonio Conte e tutto l’ambiente azzurro. Per iniziare fin da subito con il giusto piede in campionato evitando di perdere terreno con le big, il Napoli ha bisogno di rinforzi e nel più breve tempo possibile. Detto, fatto. Perché il nuovo direttore sportivo Giovanni Manna, su mandato del presidente Aurelio De Laurentiis, ha chiuso per l’arrivo di Marco Brescianini, centrocampista che arriva al Napoli dal Frosinone per cifre importanti e che farà guadagnare anche il Milan, suo ex club.

Brescianini al Napoli, sorride anche il Milan: le cifre dell’affare

Brescianini si trasferisce al Napoli in prestito oneroso a 1 milione di euro con obbligo di riscatto fissato a 11 milioni di euro. Il Frosinone incassa così cifre importanti, ma dalla cessione del centrocampista classe 2000 guadagnerà anche il Milan. Quando, nell’estate del 2023, la società rossonera ha venduto il calciatore al Frosinone si è infatti mantenuto una percentuale del 50% sulla futura rivendita: visto che il Napoli lo acquisterà per 12 milioni di euro complessivi, nelle casse del Milan entreranno ben 6 milioni di euro.

Il Napoli è riuscito a strappare Brescianini alla concorrenza dell’Atalanta, operazione ormai chiusa tanto che il calciatore nelle giornata di martedì 13 agosto sosterrà le visite mediche con la società azzurra. Una volta arrivato l’ok dai test medici, poi il calciatore firmerà con gli azzurri un contratto per i prossimi 5 anni.

Brescianini sarà titolare nel Napoli?

Inizialmente Marco Brescianini non partirà titolare nel Napoli. Davanti a lui nelle gerarchi di Conte ci sono Lobotka e Anguissa, ma il centrocampista classe 2000 troverà comunque molto spazio durante la stagione. Nonostante il Napoli non disputi le coppe europee, Brescianini – che è stata una precisa richiesta di Antonio Conte – sarà la prima alternativa ai titolari. Molto bravo negli inserimenti, potrebbe inoltre essere schierato anche più in avanti, consentendo a Conte anche di cambiare modulo a gara in corso.

La carriera di Brescianini

Cresciuto nel settore giovanile del Milan, Marco Brescianini ha girato diversi club in prestito a iniziare dalla Virtus Entella e passando per il Monza e il Cosenza. Nell’estate del 2023 la decisione del Milan di privarsi a titolo definitivo del ragazzo, che viene ceduto a zero euro al Frosinone, ma con appunto la clausola del 50% sulla futura rivendita. Nello scorso anno Brescianini è stato protagonista di un ottimo campionato: 4 gol e due assist in 36 presenze di Serie A con il Frosinone, 4 invece le apparizioni in Coppa Italia. Numeri e prestazioni importanti che hanno attirato le attenzioni delle big: con il Napoli che è stato il più veloce di tutti a bruciare la concorrenza.

Brescianini al Napoli per sostituire Zielinski? Dionigi, che lo ha allenato, lo promuove: “Diventerà importante”

Ha aspettato con pazienza e in silenzio, ma finalmente Marco Brescianini è pronto a trasferirsi al Napoli. Il centrocampista, che sia già messo in luce nell’ultima stagione, è di proprietà del Frosinone e arriverà in prestito con obbligo di riscatto. Classe 2000, andrà ad occupare quella casella lasciata vuota con la partenza di Piotr Zielinski, che ha deciso di non rinnovare il suo contratto e, trasferendosi all’Inter. Conte ha avallato questa scelta e non vede l’ora di poter lavorare con il suo nuovo acquisto, ma gli occhi sono sempre puntati anche sulle possibili cessioni. In uscita ci sono sicuramente Meret, Folorunsho, Gaetano e Mario Rui e non solo. Ma con l’arrivo di Brescianini al Napoli, si può davvero pensare di sostituire Zielinski? Davide Dionigi, ex calciatore azzurro che lo ha allenato a Cosenza, risponde in esclusiva a Tag24. 

Brescianini al Napoli per sostituire Zielinski? L’ex azzurro, Dionigi, a Tag24

D: Sembra essere ormai fatta per il trasferimento di Brescianini al Napoli. Un’operazione che ti convince?

R: Brescianini lo conosco bene e lo avevo voluto fortemente a Cosenza due stagioni fa. Si è rilanciato, è andato in crescendo e nel centrocampo può ricoprire più ruoli. Può fare il play, il mediano a due e anche la mezzala di inserimento. Credo sia un profilo in rampa di lancio. Secondo me, sotto la guida di Antonio Conte, potrà fare l’ulteriore salto di qualità che può consentirgli di diventare un giocatore importante. 

D: E dal punto di vista caratteriale, può subire la pressione di una piazza come Napoli?

R: Questo è un banco di prova importante. D’altronde se vuoi diventare un calciatore di livello, devi obbligatoriamente passare da queste realtà, altrimenti rimani un giocatore normale. Marco è un ragazzo intelligente, serio, un professionista. Anche a Cosenza si è trovato in un ambiente piuttosto caldo e ha dimostrato compattezza mentale. Sono convinto che, con un po’ di fiducia, potrà fare il salto di qualità a Napoli. 

D: Brescianini al Napoli per sostituire Zielinski, oppure no?

R: Sinceramente non lo so, lo deve assolutamente dimostrare. Quel che è certo è che ha le caratteristiche tecniche, fisiche e mentali per poterci provare e per diventarlo. 

La cessione di Meret

D: Negli ultimi due giorni si è parlato insistentemente della decisione del Napoli di cedere Alex Meret, ed eventualmente puntare su Szczesny. Che ne pensi?

R: Stiamo parlando di due giocatori importanti ed evidentemente il club avrà fatto ogni tipo di valutazione. È un’operazione che ci può stare, ma vedremo se si concretizzerà oppure no.

D: Hai la sensazione che Meret non abbia mai convinto l’ambiente napoletano?

R: Assolutamente sì, e poi c’è il contratto in scadenza nel 2025. Evidentemente a questo punto c’è la volontà di cambiare. Le motivazioni alla base del club saranno sicuramente molteplici.

Il mercato del Napoli

D: Come valuti il mercato fatto finora dal Napoli?

R: È normale che per l’idea di Conte ci vorrebbero tutti i giocatori e subito. È un allenatore che ha bisogno di un gruppo completo, ma non sempre è possibile. Ho seguito praticamente tutte le amichevoli e si vede già un’idea chiara di gioco e quello che lui vuole proporre. È il classico allenatore che procede per automatismi e per questo serve tempo. Se i nuovi acquisti arriveranno a una settimana o 10 giorni dall’inizio della stagione, diventa più complicato. Purtroppo però bisogna fare i conti con le trattative e con le dinamiche del calciomercato. Il Napoli sta soffrendo questo grosso inghippo. La cosa fondamentale però è che l’idea di gioco si vede già, anche se ci sono sicuramente delle cose che vanno ancora migliorate.

D: Il mercato è bloccato soprattutto per quel che sta succedendo con Osimhen, come ti aspetti che andrà a finire?

R: Penso che alla fine partirà, anche perché finora non ha praticamente mai giocato le amichevoli. Non è nel progetto e conoscendo anche il mister, mi sembra strano che possa rimanere. L’obiettivo è ovviamente Lukaku, per cui vale anche il discorso fatto in precedenza. Avrebbe un giocatore che conosce perfettamente le sue idee, ma il problema è che andrebbe aspettato dal punto di vista fisico. Ormai ci siamo, all’inizio del campionato manca sempre meno e per me Conte vorrà puntare su un attaccante che conosce benissimo.

D: La stagione del Napoli inizierà sabato, nella partita contro il Modena in Coppa Italia. Vedremo già l’idea di Conte?

R: Direi proprio di sì, perché ribadisco che si vede perfettamente anche nelle amichevoli. Conte è uno dei pochi allenatori in grado di incidere già nel breve tempo. Come tutte le grandi squadre, anche il Napoli per vincere, avrà bisogno di grandi calciatori. Solo il mister, a questi livelli, non può bastare. Con la sua bravura, però, si può creare una grande squadra. Sicuramente è già chiara la sua idea di gioco, sia in fase di possesso, che di non possesso. 

Il Napoli mette Meret sul mercato? L’ex portiere azzurro: “Fiducia a Caprile e prenderei Szczesny”

Dopo un avvio a bomba, il mercato del Napoli sembra essere bloccato. Il direttore sportivo, Manna, sta aspettando di cedere Victor Osimhen per poi potersi muovere in entrata. Nel frattempo però si stanno valutando anche tutte le possibili uscite del caso. All’improvviso, in cima alla lista dei partenti, ci sarebbe finito Alex Meret. Il portiere azzurro non ha mai convinto del tutto l’ambiente e adesso, che ha il contratto in scadenza nel 2025, il club potrebbe decidere di darlo via per poi puntare tutto sulla crescita di Capirle, affiancandolo ad un nome esperto e importante come quello di Szczesny, in uscita dalla Juventus. Ma il Napoli ha davvero deciso di mettere Meret sul mercato? L’ex portiere azzurro, Raffaele Di Fusco, ha commentato le ultime news in esclusiva a Tag24.

Il Napoli mette Meret sul mercato? Raffaele Di Fusco a Tag24

D: Sembra che il Napoli abbia deciso di mettere Alex Meret sul mercato, che ne pensi?

R: Meret in questi anni non è mai riuscito a conquistarsi la piena fiducia dell’ambiente napoletano. Inizialmente c’è stata una cattiva gestione, ma a pesare sono stati soprattutto alcuni errori di piede. Molto probabilmente adesso il club ha fatto una valutazione e avrà iniziato a cercare qualche possibile offerta. Non so se ci sono già squadre interessate, ma di sicuro Manna e Conte avranno preso in considerazione ogni aspetto.

D: Su questa decisione può pesare anche l’errore fatto nell’amichevole contro il Girona?

R: Bisognerà prima di tutto cercare il sostituto. Caprile è sicuramente un ottimo portiere, ma non so se il Napoli sia pronto a puntare su un profilo così giovane, oppure se dovrà comprare un altro portiere. È stato fatto più volte il nome di Szczesny e credo che sia un’operazione che gli azzurri stanno valutando. Queste sono cose normali di calcio, ma di sicuro non si può decidere di una possibile cessione, basandosi su un errore nel precampionato. Spesso sentiamo dire che i giocatori non sono ancora in forma e che hanno le gambe imballate, ma questo deve valere anche per i portieri. Non penso che l’errore fatto contro il Girona possa esser determinante. Credo piuttosto che sia stata fatta una valutazione generale e quindi va rispettata. 

D: Il fatto che Meret abbia il contratto in scadenza nel 2025 pesa sulle dinamiche di mercato?

R: Sicuramente sì. Il Napoli però dovrà fare una valutazione considerando anche il fatto che quest’anno non dovrà giocare le coppe europee. Proprio per questo potrebbe decidere di puntare su Caprile, con la consapevolezza però di dovergli concedere qualcosa. Bisogna mettersi l’anima in pace e far sì che possa anche sbagliare. Andrebbe sicuramente protetto.

D: Pensi che un portiere come Szczesny potrebbe funzionare a Napoli?

R: Szczesny è un ottimo portiere, ha 34 anni e parliamo di un esperto. Non sarebbe male, nel senso che questo potrebbe anche favorire la crescita di Caprile. Avresti la garanzia di un portiere internazionale, considerando il fatto che l’obiettivo sarà quello di concentrare la Champions, e al tempo stesso avresti una chioccia per il più giovane, che a quel punto avrebbe modo di maturare. 

La cessione di Osimhen

D: Il mercato in entrata del Napoli è partito in maniera molto forte, ma adesso c’è una situazione di stallo. Dipende dal blocco Osimhen?

R: La cessione di Osimhen sta complicando i piani del Napoli. È arrivato un nuovo allenatore e l’ideale sarebbe avere un gruppo completo Il prima possibile, anche perché Conte deve dare alla squadra alla sua mentalità. Sta di fatto che, oltre a bloccare l’arrivo di Lukaku, è bloccato anche il mercato negli altri ruoli. Non è ancora stato sostituito Zielinski e secondo me questo è un punto davvero importante. Speriamo che la cosa si risolva il prima possibile, anche se non credo. Tutti ormai sanno che il Napoli non può trattenere Osimhen a 10 milioni di euro all’anno e quindi ogni club attua la sua strategia. Si aspetteranno gli ultimi giorni di mercato e alla fine arriverà un’offerta diversa dalla clausola rescissoria. A quel punto sarà De Laurentiis a dover decidere. Arrivare agli ultimi giorni di mercato però significa avere mezza squadra a disposizione.

D: Lukaku può arrivare a prescindere da Osimhen?

R: Sinceramente non credo, anche perché, ammesso e non concesso che poi Osimhen possa rimanere, che cosa si fa? Non penso davvero che sia possibile.

Meret via dal Napoli? Perché per Conte la cessione è inevitabile

Un colpo di scena clamoroso nel mercato del Napoli. Dopo poche settimane di ritiro, Antonio Conte ha preso una decisione inaspettata in merito a quello che tutti pensavano fosse un titolare fisso nel suo scacchiere tattico. Parliamo del portiere Alex Meret, che da “proprietario” della porta azzurra si è ritrovato invece sul mercato proprio per volontà dell’allenatore: tanto che ora la sua cessione, vista la situazione contrattuale, sembra davvero inevitabile già in questo calciomercato estivo.

Ma andiamo con ordine. L’indiscrezione lanciata nel primo pomeriggio da ‘Repubblica’ trova conferma negli ambienti vicini al Napoli. Antonio Conte ha bocciato Meret e la cessione già nelle prossime settimana è la soluzione più probabile se il club azzurro vuole monetizzare qualcosa dal suo addio, visto che il portiere è in scadenza di contratto nel 2025.

Perché Conte ha bocciato Meret? Il Napoli lavora alla cessione

Ma perché la cessione di Meret è divenuta una priorità in casa Napoli? Antonio Conte ama i portieri molto bravi a giocare con i piedi, capaci di far partire l’azione dal basso. Caratteristica questa che non è proprio il punto forte del portiere classe 1997. L’errore nell’amichevole contro il Girona di qualche giorno fa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: disimpegno sbagliato del portiere e palla consegnata a Van de Beek per il goal degli spagnoli. Una scena che Conte tema si possa ripetere anche in futuro. Da qui la decisione di bocciare Meret e promuovere per il momento Elia Caprile, ma con la precisa richiesta alla società di intervenire sul mercato acquistando un portiere titolare.

Serie A o estero: gli scenari sul futuro di Meret

Ma quale sarà il futuro di Meret? La cessione come detto è la strada più percorribile visto che tra poco più di sei mesi potrebbe lasciare il Napoli a parametro zero. Il portiere classe 1997 sa di non godere della fiducia di Conte e allo stesso tempo ha il desiderio di giocare con continuità. Protagonista di un’ottima stagione nell’annata dello scudetto, nell’ultimo campionato Meret è stato protagonista di qualche errore di troppo: un rendimento sotto le aspettative ma comunque in linea con quello dei compagni di squadra.

Quando manca meno di un mese alla fine del calciomercato, dunque, il Napoli si vede costretto a trovare una soluzione per Meret. Il portiere – che nonostante le lunghe trattative non ha mai prolungato il contratto nei mesi scorsi – ha estimatori in Italia e all’estero: piace molto in Turchia, mentre nella nostra Serie A la Fiorentina ha mostrato intesse. Ma attenzione a una possibile destinazione a sorpresa: con il Milan che cerca un vice Maignan, quella rossonera potrebbe essere una soluzione ideale, sempre che Meret accetti di non avere i gradi da titolare. Quelli che Antonio Conte gli ha levato al Napoli.

AOU Federico II, concorso per 2 posti da dirigente medico: requisiti e come fare domanda

Con la pubblicazione di un apposito bando all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 45 del 24 giugno 2024, all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 54 del 5 luglio 2024, nonché all’interno del proprio sito web ufficiale, nella sezione “Home > Amministrazione Trasparente > Bandi di Concorso“, l’AOU Federico II ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, ai fini del conferimento di 2 posti da dirigente medico.

I candidati che risulteranno vincitori al termine dell’iter di selezione saranno assunti con un contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato per svolgere la propria attività nella disciplina e nel Dipartimento che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il concorso AOU Federico II per 2 posti da dirigente medico ed, in particolare, qual è la disciplina per la quale i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

AOU Federico II, concorso per 2 posti da dirigente medico: ecco qual è la disciplina per la quale i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalla recente Deliberazione n. 861 del 3 giugno 2024, ecco qui di seguito quali sono i posti per i quali i candidati possono concorrere per quanto riguarda la procedura di selezione ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato di due unità di personale presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” di Napoli:

  • 2 posti da Dirigente Medico nella disciplina di Patologia Clinica e Biochimica Clinica, per le esigenze del Dipartimento ad Attività Integrata (D.A.I.) di Medicina di Laboratorio e Trasfusionale.

AOU Federico II, concorso per 2 posti da dirigente medico: ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere per partecipare alla procedura di selezione

Per prendere parte alla procedura di selezione e per avere, quindi, la possibilità di essere reclutati nella sopra citata posizione professionale, i candidati devono obbligatoriamente possedere i seguenti requisiti generali:

  • la cittadinanza italiana, di un altro Stato membro dell’Unione Europea (UE) oppure di un Paese terzo, a patto che questi ultimi siano in possesso di uno dei seguenti documenti:
    • il diritto di soggiorno;
    • il diritto di soggiorno permanente;
    • il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
    • lo status di rifugiato;
    • lo status di protezione sussidiaria;
  • la piena idoneità fisica all’impiego e al posto da ricoprire, senza alcuna limitazione;
  • il godimento dei diritti civili e politici;
  • il rispetto delle leggi sul reclutamento militare, esclusivamente per i candidati di sesso maschile che sono nati entro il 31 dicembre 1985;
  • un’adeguata conoscenza della lingua italiana, solamente per i candidati che hanno la propria cittadinanza in un Paese estero.

Oltre ai sopra citati requisiti generali, i candidati devono essere in possesso anche dei seguenti requisiti specifici al fine di poter essere assunti nel profilo professionale messo a concorso:

  • il diploma di laurea in Medicina e Chirurgia;
  • il diploma di specializzazione oppure l’iscrizione alla scuola di specializzazione a partire dal secondo anno nella disciplina bandita, ovvero in Patologia Clinica e Biochimica Clinica;
  • l’abilitazione all’esercizio della professione;
  • l’iscrizione all’Albo professionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi.

Come e quando fare domanda?

La domanda di partecipazione al concorso AOU Federico II per 2 posti da dirigente medico deve essere presentata esclusivamente con modalità telematiche, tramite la procedura online disponibile all’indirizzo web https://policlinicounina.selezionieconcorsi.it.

Il termine ultimo per l’invio dell’istanza è previsto per le ore 23:59 del 4 agosto 2024.

Bando ASL Napoli 3 Sud: requisiti e come fare domanda

Bando ASL Napoli 3 Sud: con la pubblicazione di un apposito bando all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 42 del 3 giugno 2024, all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4° Serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 53 del 2 luglio 2024, nonché all’interno del proprio sito web ufficiale, è stato indetto un concorso pubblico, per titoli e colloquio, ai fini dell’assunzione di una unità di personale.

Il candidato che risulterà vincitore al termine dell’iter di selezione sarà assunto con un contratto di lavoro a tempo determinato, di durata pari a 5 anni, per svolgere la propria attività nel profilo professionale, nella disciplina, nell’Area e nell’Unità Operativa Complessa che andremo a specificare durante il corso del paragrafo successivo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il bando ASL Napoli 3 Sud ed, in particolare, qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere, quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere al fine di poter prendere parte alla procedura di selezione, nonché quali sono i termini e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione.

Bando ASL Napoli 3 Sud: ecco qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalla recente deliberazione n. 684 del 6 maggio 2024, ecco qui di seguito qual è il posto per il quale i candidati possono concorrere per quanto riguarda il concorso pubblico ai fini dell’assunzione a tempo determinato di una unità di personale presso l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Sud – Torre del Greco:

  • 1 posto da Direttore di Struttura Complessa (S.C.) nel profilo professionale di Dirigente Medico e nella disciplina di Pediatria presso l’Area Medica e delle Specialità Mediche e l’Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Pediatria del Presidio ospedaliero di Castellammare-Gragnano.

Bando ASL Napoli 3 Sud: ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere per partecipare alla procedura di selezione

Per prendere parte alla procedura di selezione e per avere, dunque, la possibilità di essere reclutati nella sopra citata posizione professionale, i candidati devono obbligatoriamente possedere i seguenti requisiti generali:

  • la cittadinanza italiana, di un altro Stato membro dell’Unione Europea (UE) oppure di un Paese terzo, a patto che questi ultimi siano in possesso di uno dei seguenti documenti:
    • il diritto di soggiorno;
    • il diritto di soggiorno permanente;
    • il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
    • lo status di rifugiato;
    • lo status di protezione sussidiaria;
  • il godimento dei diritti civili e politici;
  • un’adeguata conoscenza della lingua italiana, esclusivamente per coloro che hanno la propria cittadinanza in uno Stato estero.
  • l’idoneità fisica all’impiego;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione.

Oltre ai sopra citati requisiti generali, i candidati devono essere in possesso anche dei seguenti requisiti specifici al fine di poter essere assunti nel profilo professionale messo a concorso:

  • l’iscrizione all’Albo professionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi;
  • un’anzianità di servizio di:
    • almeno 7 anni, di cui un minimo di 5 anni nella disciplina messa a concorso (Pediatria);
    • almeno 10 anni nella stessa disciplina;
  • l’attestato di formazione manageriale.

Come e quando fare domanda?

La domanda di partecipazione al bando ASL Napoli 3 Sud deve essere presentata esclusivamente tramite l’utilizzo del servizio pubblico postale, con l’invio di una raccomandata con avviso di ricevimento.

Il termine ultimo per l’invio dell’istanza, invece, è fissato per il 30° giorno successivo rispetto alla data di pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale, ovvero entro il 1° agosto 2024.

Osimhen, lo scambio tra Napoli e Chelsea è possibile? Risponde l’ex capitano azzurro

Dopo i primi colpi iniziali, con cui il Napoli ha totalmente rifondato la difesa, il mercato degli azzurri adesso sembra bloccato. Il presidente De Laurentiis sta aspettando di cedere Osimhen per poter agire ancora in entrata e nelle ultime ore sta prendendo sempre più piede la possibilità di uno scambio con il Chelsea, in cui inserire anche Romelu Lukaku. Il belga potrebbe arrivare in Italia a titolo definitivo, mentre per Victor si tratetrebbe di un prestito con opzione d’acquisto. L’agente del nigeriano però, Roberto Calenda, per ora frena e chiede rispetto. Conte nel frattempo continua a lavorare con la squadra, ma anche lui vorrebbe una soluzione definitiva per preparare al meglio la nuova stagione. Ma quindi per il futuro di Osimhen, lo scambio tra Napoli e Chelsea è davvero possibile? In esclusiva a Tag24, lo abbiamo chiesto all’ex calciatore e capitano azzurro, Francesco Montervino.

Osimhen, lo scambio tra Napoli e Chelsea è possibile? La risposta di Montervino a Tag24

D: Il Napoli al momento sembra incartato nella cessione di Osimhen, ma alla fine pensi che in questa sessione estiva di calicomercato riuscirà a cederlo?

R: Credo onestamente di sì. Probabilmente il Napoli non si dovrà aspettare quelle cifre che inizialmente aveva previsto, e dunque la clausola da 130 milioni di euro, ma è indubbio che alla fine l’operazione si farà, per il bene di tutti.

D: Finora si era parlato sempre di PSG, ma sta diventando una possibilità concreta anche los cambio con Lukaku, tra Napoli e Chelsea. Come la vedi?

R: Credo che l’eventuale scambio con Lukaku, con il Chelsea, sarebbe l’operazione più semplice e lineare. Gli azzurri avrebbero subito il sostituto e gli inglesi, con una contropartita tecnica, dovrebbero dare solo una parte di soldi per il cartellino. Mi sembra l’operazione più semplice da fare e non so perchè, invece, si stiano incartando in altre situazioni.

D: Non c’è dubbio quindi che sarà Lukaku a prendere il posto di Osimhen?

R: Non c’è alcun dubbio, anche perchè credo che sia l’unico vero attaccante che il Napoli potrebbe considerare.

Il mercato del Napoli

D: Come valuti il lavoro fatto finora?

R: Assolutamente straordinario. Conte è un valore aggiunto per questa nuova annata e credo che finora il Napoli stia dimostrando di voler fare un grandissimo percorso.

D: La difesa è stata completamente ricostruita. Come vedi i nuovi acquisti e soprattutto quali sono le tue asepttative su Buongiorno?

R: Sono arrivati due giocatori importanti, come Buongiorno e Marin e mi aspetto che possa arrivarne addirittura un altro. Già così facendo, credo che si possa aprire un ciclo diverso, almeno dal punto di vista difensivo. L’arrivo di Buongiorno può garantire al Napoli qualche anno di serenità per quel che riguarda la retroguardia. Parliamo di un giocatore di grande talento, direi straordinario. Lo scorso anno per me è stato il difensore migliore di tutta la Serie A.

D: Credi nella pace fatta con Di Lorenzo, e soprattutto pensi che lo perdoneranno i tifosi azzurri?

R: Sì, perchè i tifosi del Napoli sono persone intelligenti e soprattutto perchè il ragazzo ha fatto un atto di umiltà grossissimo. Mi è piaciuta molto la lettera scritta per i tifosi, perchè l’ho trovata vera e sentita. Il tifoso napoletano sa riconoscere quando le cose vengono dal cuore ed eventualmente è pronto per fare un passo indietro.

D: Quali saranno gli obiettivi del Napoli, può già ambire allo scudetto?

R: Potrebbe succedere, ma credo che l’obiettivo principale sia quello di rientrare nelle prime 3 o 4. Poi, a metà dell’anno, vedremo in quale condizione di classifica sarà. Solo in base a quello valuterà se pensare in grande, oppure no.

Napoli, Ngonge cambia ruolo? Ecco dove lo sta provando Conte

Napoli, Ngonge cambia ruolo? Ecco in quale posizione lo sta provando Antonio Conte Arrivato al Napoli nel corso dello scorso mercato di gennaio dall’Hellas Verona, Cyril Ngonge deve ancora riuscire a mostrare tutto il suo potenziale con la maglia dei campani. Con l’arrivo di Antonio Conte in panchina, il classe 2000 spera di riuscire a tornare protagonista e di ritagliarsi uno spazio importante. Il belga è un’ala destra di piede mancino, che ama partire largo per accentrarsi e calciare con il suo piede forte. In queste prime settimane di ritiro, Conte sta però provando Ngonge anche in un nuovo ruolo.

Napoli, Ngonge cambia ruolo? Ecco in quale posizione lo sta provando Antonio Conte

Come detto, la posizione in cui Cyril Ngonge preferisce giocare è quella di ala destra. All’occorrenza, in carriera il classe 2000 ha però giocato anche come prima o seconda punta. In queste posizioni, però, a Napoli c’è moltissima concorrenza e, per riuscire a garantirgli più spazio, Antonio Conte sta provando Ngonge in una nuova posizione.

Sky Sport ha infatti rivelato che l’ex allenatore del Tottenham ha provato Ngonge nella posizione di esterno destro a tutta fascia. Già in passato, nelle sue precedenti squadre, Conte aveva adattato un’ala nel ruolo di esterno a tutta fascia. È infatti già successo con Ivan Perisic all’Inter e con Simone Pepe alla Juventus. In entrambi i casi il cambio di ruolo ha dato esito più che positivo e anche Ngonge potrebbe quindi rinascere in questo nuovo ruolo.

Anche in questa posizione, però, la concorrenza non è da sottovalutare. Il titolare a destra sarà sicuramente il capitano Giovanni Di Lorenzo, che si è convinto a rimanere a Napoli proprio grazie al nuovo allenatore. L’alternativa a Di Lorenzo è Pasquale Mazzocchi, che all’occorrenza può però giocare anche a sinistra. Rispetto ai due compagni, Ngonge è sicuramente un’opzione più offensiva e Conte potrebbe quindi decidere di schierare il belga quando avrà bisogno di ribaltare un risultato.

Al momento, quella di schierare Ngonge come esterno destro a tutta fascia è solo un’idea. Vedremo nel corso della stagione se e quando Antonio Conte deciderà di schierare davvero il classe 2000 in quella posizione.

I numeri di Ngonge

Ngonge è stato acquistato dal Napoli a gennaio 2024 per circa 18 milioni di euro. Il belga, arrivato dall’Hellas Verona, ha firmato un contratto fino al 30 giugno del 2028 con opzione per un altro anno. Nei suoi primi sei mesi in Campania, il classe 2000 ha 14 partite, per un totale di 308 minuti. A livello realizzativo, finora Ngonge è riuscito a mettere a segno una sola rete e a servire un solo assist con la maglia del Napoli.

Prima del suo trasferimento al club partenopeo, nella prima parte di stagione Ngonge aveva giocato 21 partite con l’Hellas Verona, realizzando 6 reti e 2 assist. In totale, con la maglia gialloblù ha giocato 36 partite, segnato 11 gol e servito 3 assist.

Osimhen blocca il mercato del Napoli? Il commento dell’ex difensore azzurro

Il Napoli ha già portato a casa 3 acquisti e ricostruito la difesa, ma il mercato non è certo chiuso. Il club si è mosso per tempo nel reparto in cui aveva più bisogno e Conte ha iniziato a lavorare con la rosa a disposizione, ma vuole altri profili per attuare il suo gioco. Servono un centrocampista, un esterno, un difensore destro e un attaccante. In questo momento, De Laurentiis e Manna stanno vivendo una fase di stallo, che può essere sbloccata solo dalla cessione di Osimhen. L’attaccante ha trovato l’intesa con il PSG e il suo agente, Calenda, è a Parigi per trovare l’accordo anche sulla clausola da 130 milioni. Gli azzurri non vorrebbero fare sconti, ma non sarà semplice trovare qualcuno disposto a pagare l’intera cifra. Osimhen blocca il mercato del Napoli? Lo abbiamo chiesto a Fabiano Santacroce, che ha vestito la maglia azzurra per tre stagioni.

Osimhen blocca il mercato del Napoli? L’intervista a Santacroce

D: La situazione legata a Victor Osimhen blocca il mercato del Napoli?

R: Direi di sì, sicuramente lo sta bloccando perchè quei soldi in entrata servirebbero per liberare poi alcuni colpi ulteriori. Mi aspetto ancora almeno un paio di innesti importanti. L’uscita di Osimhen la stanno aspettando tutti con ansia e poi vedremo cosa farà il club sul mercato.

D: L’attaccante ha già trovato l’accordo con il PSG, pensi che alla fine si troverà una soluzione anche con il Napoli?

R: Penso proprio di sì, ma qualora non ci fosse questa possibilità, credo che Osimhen alla fine andrà comunque via, destinazione Arabia Saudita. Al momento solo loro possono pagare una cifra così importante.

D: Lukaku è già pronto per prendere il posto del nigeriano?

R: Assolutamente sì e spero proprio che arrivi perchè parliamo di un giocatore di livello molto alto. Con Conte sono un’accoppiata perfetta, un sodalizio. Il belga conosce benissimo il modo di giocare dell’allenatore e sarebbe il profilo ideale. Ha avuto qualche probelma negli ultimi anni, ma resta un attaccante di grandissimo livello e se sta bene, sono convinto che possa dare tantissimo a questa squadra.

Le prossime mosse e la strategia su Hermoso

D: Di cos altro ha bisogno il Napoli per consentire a Conte di avere una rosa completa?

R: Potezialmente la rosa è già importante e non so che tipo di piani possa avere l’allenatore per l’attacco. Starà valutando, dal punto di vista tattico, i giocatori che ha a disposizione, anche perchè c’è un cambio radicale dal punto di vista del gioco. Vedremo se gli andranno bene gli esterni e se, in base all’attaccante, si dovrà fare invece qualche altro cambiamento. Giocare con Osimhen o con Lukaku è chiaramente diverso. Nonostante tutto però, la rosa sarà ancora puntellata, ma al tempo stesso parliamo di una squadra molto forte.

D: La difesa è stata ricostruita, ma sono arrivati tutti mancini. Nonostante le dichiarazioni del club, pensi che Hermoso sia una possibilità o non ci saranno altri acquisti per la retorguardia?

R: Penso che bisognerà aspettare le altre amichevoli, qualche partita più probante, per capire se la difesa è o meno completa. Mi auguro che possa rimanere Nathan perchè è un giovane importante e che può crescere ancora. Il Napoli ha già un’ottima difesa, ma per quel che riguarda Hermoso credo che ci sia stato anche qualche depistaggio. Tutto questo fa parte del mercato.

D: Con Di Lorenzo è tornata la pance, ma riuscirà a convincere di nuovo tutto l’ambiente?

R: Si, ma diciamo che questo polverone, alzato dal manager di Di Lorenzo, potrebbe ritorcersi contro il giocatore. Il rischio è che ai primi errori, tutto quello che è accaduto verrà ritirato fuori. Non dobbiamo dimenticare che sarà utilizzato in un modo e in un ruolo diverso rispetto a quanto fatto finora. Credo che sia stato alzato un polverone inutile. Sarebbe stato meglio agire, ma senza dire nulla.