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Tag: cocktail

Cocktail anni 90: i più mitici, da bere anche oggi

L’epopea recente più mitica per quanto riguarda l’arte della mixology è indubbiamente quella della decade degli anni Novanta, nel corso della quale letteralmente spopolavano i cocktail bar e tutti li bevevano in ogni occasione, non solo le star. Quindi quali erano i cocktail anni 90 più in voga? Ecco per voi un tuffo nel passato e le ricette di questi iconici drink, da provare e gustare ancora oggi. Se sognate ancora il fantastico Long Island Ice Tea, questo è l’articolo che fa per voi.

Sex on the beach

Non potevamo non iniziare la nostra carrellata dei cocktail anni 90 in nessun altro modo, perché il Sex on the beach è stato bevuto a litri: per il nome accattivante e trasgressivo, certo, ma anche perché è davvero molto buono. Leggero e fruttato, caratterizzato da un bel colore arancione, si prepara con vodka, liquore alla pesca, succo di mirtilli rossi, granatina e succo d’arancia.

Di fatto si tratta di un long drink, che è stato inventato negli anni 80 in Florida dal barista da Ted Pizio, che aveva accettato (e vinto) la sfida di vendere più liquore alla pesca possibile inserendolo all’interno di un cocktail. E il nome? Il Sex on the beach si chiama così in riferimento ai due motivi che secondo Pizio attiravano i turisti in Florida per la settimana di ferie primaverili: il sesso e le spiagge.

Come si prepara

Per fare questo cocktail anni 90 vi servono:

  • Vodka 4 cl
  • Vodka alla pesca 2 cl
  • Succo d’arancia 4 cl
  • Succo di mirtilli 4 cl

Riempite uno shaker di cubetti di ghiaccio e versateci poi la vodka, la vodka alla pesca e il succo di arancia. Shakerate energicamente e versate poi il tutto in un bicchiere tumbler alto. Aggiungete infine il succo di mirtilli, ma senza mescolare: in questo modo il succo si depositerà sul fondo del bicchiere e creerà il particolare contrasto di colori che caratterizza questo drink. Decorate con una fetta d’arancia, di ananas o una ciliegina.

Un’icona dei cocktail anni 90: il Cosmopolitan

Quando pensiamo al Cosmopolitan, una cosa ci viene subito in mente ed è Sex and the city, la fortunatissima serie americana ambientata a New York nella quale le 4 amiche, Carrie Bradshaw in testa, ne bevono decisamente ad ogni occasione. Pensato proprio per un pubblico femminile, caratterizzato da un bel colore rosa acceso, questo cocktail anni 90 unisce la dolcezza della vodka e del cointreau all’acidità del lime e del mirtillo rosso.

Per farlo vi servono:

  • 40 ml di vodka citron
  • 15 ml di cointreau
  • 15 ml di succo di lime
  • 30 ml di succo di mirtillo rosso
  • 1 lime
  • ghiaccio

Per prima cosa mettete in freezer la coppetta nella quale servirete il vostro cocktail, in modo che sia ben ghiacciata. Utilizzando il dosatore jigger versate nello shaker il succo di lime, il succo di mirtillo, quindi il cointreau e la vodka. Riempite con dei cubetti di ghiaccio la campana di acciaio più piccola che compone lo shaker e inserite altri tre cubetti nella campana più grande dello shaker.

Chiudete bene lo shaker e agitate vigorosamente. Versate poi il tutto nella coppetta tolta dal freezer, bloccando il ghiaccio con l’aiuto di uno strainer. Guarnite il vostro Cosmopolitan con una fettina di lime posizionata al centro del drink.

Tuffo nel passato: l’Alexander

Concludiamo il nostro back to the Nineties con un cocktail anni 90 che è stato il re degli after dinner: l’Alexander. Cremoso e avvolgente, si prepara con panna, cognac e crème de cacao scura, completando con una spolverizzata di noce moscata. Scopriamo come si fa, a partire dagli ingredienti:

  • 30 ml di cognac
  • 30 ml di crema di cacao (bruna)
  • 30 ml panna fresca
  • noce moscata

Versate tutti gli ingredienti in un Boston shaker: prima il cognac, poi la crema di cacao e infine la panna. Aiutandovi con una pinza, riempite poi di ghiaccio il Mixing tin che compone lo shaker. Inserite infine Procedete 3 cubetti di ghiaccio anche nella campana più piccola dello shaker. Shakerate vigorosamente e poi versate il tutto in una coppa ben ghiacciata di freezer, filtrando con lo strainer. Completate il drink con della noce moscata grattugiata.

Manatthan cocktail: la ricetta originale di uno dei drink più famosi al mondo

Prende il nome dal quartiere di New York dove è nato, è un dei cocktail più amati e bevuti in tutto il mondo, è fatto con whisky, vermouth e qualche goccia di angostura. Naturalmente stiamo parlando del Manatthan cocktail, ricetta originale made in USA, inventato nel 1874 al Manhattan Club di New York durante un banchetto organizzato da Jennie Jerome, futura consorte di Lord Randolph Churchill, Duca di Marlborough, dando alla luce poco dopo il Primo Ministro inglese Winston Churchill.

Come avrete intuito dalla presenza del whisky e del vermouth tra i suoi ingredienti, il Manatthan non è un drink da bersi alla leggera, perché presenta un tenore alcolico pari a 30 gradi: meglio quindi sceglierlo per un dopo cena, piuttosto che per un aperitivo, naturalmente servito nelle stesse coppe che si utilizzano per il daiquiri.

La ricetta originale del Manatthan cocktail

Per realizzare la ricetta originale del Manatthan cocktail è necessario padroneggiare la tecnica Stir & Strain: in fase di miscelatura si aggiunge al Manhattan del ghiaccio, ma poi il cocktail viene servito senza. A mantenere la temperatura ci penserà la coppa, che prima di essere utilizzata dovrà essere messa in freezer per 5 minuti, in modo da diventare bella ghiacciata.

Vediamo quindi quali sono gli ingredienti che bisogna procurarsi:

  • Whisky 5 cl
  • Vermouth rosso dolce 2 cl
  • Angostura 2 gocce
  • Ciliegie al maraschino
  • Ghiaccio

Per ottenere un risultato perfetto, meglio scegliere il Rye whisky, anche detto whisky americano, e un vermouth dolce, diverso da quello secco che si utilizza solitamente per il Martini. A seconda della tipologia di whisky scelta, si possono realizzare delle varianti della ricetta originale del Manatthan cocktail: utilizzando il whisky bourbon si ottiene il Bourbon Manhattan, mentre con lo scotch whisky si ottiene il Rob Roy. In alternativa si può anche sostituire il whisky con del Grand Marnier o del brandy, come nel caso del Brandy Manhattan. Discorso analogo anche per il vermouth: sostituendo il vermouth dolce con del vermouth secco si otterrà la versione dry.

Infine, potete anche scegliere di sostituire le ciliegie al maraschino con della buccia di limone o di arancia: in questo caso spremetele direttamente nel cocktail e poi passatele sul bordo del bicchiere per farne risaltare il sapore.

Per quanto riguarda invece l’attrezzatura vi servono: un mixing glass, grande bicchiere in vetro nel quale miscelare il vostro cocktail; un bar spoon, cucchiaino con il manico allungato ideale per mescolare gli ingredienti; un jigger, dosatore usato dai barman; uno strainer, accessorio simile a un colino che serve a rimuovere il ghiaccio dai cocktail dopo che sono stati miscelati o agitati. 

Procedimento passo passo

La prima cosa da fare prima di accingersi alla preparazione del Manatthan cocktail, ricetta originale, è mettere in freezer la coppa nella quale andrete a servire il vostro drink: si raffredderà mentre procedete a miscelare gli ingredienti. Prendete dunque il mixing glass (se non lo avete utilizzate un bicchiere di vetro alto) e versateci dentro del ghiaccio, eliminando se necessario l’acqua in eccesso. Aggiungete quindi il whisky, il vermouth e due gocce di angostura, dopodiché mescolate delicatamente. Recuperate la coppa dal freezer e, con l’aiuto dello strainer, filtrate il vostro drink direttamente nella coppa. Decorate con una ciliegia al maraschino e servite subito.

La variante Manatthan Perfect

La variante forse più conosciuta della ricetta originale del Manatthan cocktail è quella chiamata Manatthan Perfect, o Manatthan Medium, che contempla l’introduzione dei due tipi di vermouth, dry e rosso, e l’eliminazione dell’angostura: una combinazione ideata per rendere il cocktail ancora più equilibrato e gustoso. Gli ingredienti sono:

  • 4,2 cl di Rye wiskey
  • 1,4 cl di Vermouth rosso
  • 1,4 cl di Vermouth dry

Per preparare questa variante vi basterà mettere del ghiaccio in un mixing glass e poi versarvi all’interno tutti gli ingredienti. Mescolateli con un bar spoon e poi versate, utilizzando lo strainer, in una coppetta da cocktail già fredda. Decorate infine con una scorza di limone o con una ciliegina.

Ricetta del daiquiri, il long drink caraibico

Se avete voglia di stupire i vostri amici con un aperitivo fuori dall’ordinario, che non sia il solito calice di bollicine o il canonico spritz, provate a cimentarvi nella preparazione di qualche cocktail. Niente di complicato o troppo forte, ma un drink sfizioso, fresco e che magari ci porti in casa il profumo dei Caraibi. Stiamo parlando della ricetta del daiquiri, long drink a base di rum bianco, succo di lime e sciroppo di zucchero. Una vera istituzione nel mondo della mixology, tant’è che era apprezzatissimo da Fidel Castro e da Ernest Hemingway.

Un po’ di storia

Prima di passare alla ricetta del daiquiri, andiamo a scoprirne la storia, anche se in realtà non ci sono certezze sulle origini di questo drink, legate perlopiù a leggende tramandatesi nel tempo. Secondo alcuni il daiquiri nasce nel 1898 durante la guerra tra Spagna e Stati Uniti. Dopo l’affondamento della sua nave nel porto dell’Avana, un marine approdò nel villaggio di Daiquiri, entrò in un bar e chiese qualcosa da bere. Visto che era disponibile soltanto il rum, il marinaio decise così di allungarlo con succo di lime e zucchero, creando così il daiquiri.

Un’altra leggenda fa risalire invece la nascita della ricetta del daiquiri al 1905. Degli ingegneri americani che lavoravano presso una miniera di ferro a Cuba lo inventarono per bere qualcosa a fine giornata, avendo a disposizione solo rum, lime e zucchero.

Come si fa la ricetta del daiquiri

Come avrete intuito leggendo le sue origini del tutto casuali, la ricetta del daiquiri è piuttosto semplice da realizzare, così come gli ingredienti che lo costituiscono:

  • Rum bianco 4,5 cl
  • Succo di lime 2 cl
  • Sciroppo di zucchero 0,5 cl

Spremete il succo di lime e filtratelo. Versatelo poi nello shaker assieme a qualche cubetto di ghiaccio, al rum e allo sciroppo di zucchero. Shakerate energicamente per una decina di secondi e versate in una coppetta precedentemente raffreddata con del ghiaccio. Guarnite con una fettina di lime ed il gioco è fatto.

La variante Hemingway Special

Se l’originale ricetta del daiquiri è quella che abbiamo appena visto, sappiate che ci sono moltissime varianti di questo coktail e una di queste era proprio quella amata dallo scrittore Ernest Hemingway. Questa preparazione contiene il liquore al maraschino e il succo di pompelmo da mixare agli ingredienti classici. Ecco come si fa, a partire dagli ingredienti:

  • 60 ml rum bianco
  • 15 ml succo di lime 
  • 15 ml succo di pompelmo 
  • 1 cucchiaio maraschino

Prendete lo shaker, riempitelo con il ghiaccio e poi versateci il rum, il succo di lime, il succo di pompelmo e il maraschino. Agitate bene per circa 8 secondi, in modo che il drink possa raffreddarsi bene. Filtrate e versate in un bicchiere da cocktail freddo. Servite immediatamente, guarnendo con una fetta di lime o di pompelmo.

Daiquiri alla fragola

Un’altra variante alla ricetta del daiquiri classico è quella fatta con le fragole. Qui ve la proponiamo nella versione frozen, ovvero con l’aggiunta di ghiaccio. La soluzione perfetta per un’estate rovente. Gli ingredienti che vi servono sono i seguenti:

      • 150gr di fragoole
      • 6 cl di rum bianco
      • 2 cl di sciroppo di zucchero
      • 2 cl di succo di lime
      • 80 gr di ghiacci tritato

      Mettete nel frullatore il ghiaccio, le fragole, lo sciroppo di zucchero e il succo di lime, quindi frullate per 10 secondi: partite con una velocità bassa, poi passate ad una velocità maggiore e infine, dopo qualche secondo, terminate con quella bassa. Dovete ottenere una consistenza quasi spumosa in modo che le cannucce, una volta immerse, rimangano ben ferme. Prendete ora la coppetta, versateci il rum e poi la purea ghiacciata: una vera delizia.

      Caipirinha: ricetta dal gusto brasiliano

      Se avete voglia di assaporare il gusto del Brasile, l’immensa nazione che occupa quasi tutto il sud America caratterizzando territori vastissimi allora è tempo di degustare una caipirinha: ricetta tipica di questi luoghi meravigliosi che mette d’accordo tutti gli oltre 200 milioni di abitanti della nazione. Sì perché in un territorio che va dall’equatore a una zona temperata, che comprende foresta amazzonica, splendide spiagge, montagne è chiaro che non tutti la pensino allo stesso modo su cucina, sapori e tradizioni. 

      Che cos’è la caipirinha

      Dunque oggi parliamo di un cocktail che è uno dei simboli del Brasile, la caipirinha, ricetta tradizionale che però tutta la popolazione dell’immenso stato sudamericano apprezza e riproduce in casa. Alla base di questo cocktail c’è una miscela di cachaça, zucchero di canna, lime e tanto ghiaccio. La caipirinha è sicuramente un cocktail rinfrescante, ma di certo non è una bevanda da bere a cuor leggero: la cachaça è piuttosto alcolica e l’abbondanza di zucchero presente nel cocktail favorisce l’assorbimento dell’alcol potenziandone gli effetti. Quindi attenzione: freschezza si, ma con la possibilità di effetti collaterali piuttosto importanti. 

      Dal punto di vista della realizzazione la caipirinha è piuttosto semplice: la si può fare in casa avendo tutti gli ingredienti a disposizione. Vediamo quali sono e come si prepara questo cocktail carioca. 

      Una breve digressione: la cachaça

      Alla base della caipirinha c’è l’acquavite tradizionale del Brasile: la cachaça. Di cosa si tratta? È un distillato ricavato dalla spremitura della canna da zucchero che viene effettuata per ricavare il suo succo che in seguito viene bollito, fermentato con l’aggiunta di lieviti e poi distillato. La cachaça è uno sport nazionale: per cui può capitarvi di trovare una distilleria clandestina in mezzo alla foresta che produce ettolitri di questa acquavite locale così apprezzata, chiaramente al di fuori di qualsiasi regola igienica. Caipirinha: ricetta tradizionale del Brasile che più tradizionale non si può, proprio perché utilizza questo distillato, particolarmente dolce, la cachaça, che ha circa 2.000 nomi e viene prodotto in grandissime quantità.

      Caipirinha: ricetta da fare in casa per rinfrescare l’estate

      Andiamo a scoprire quali sono gli ingredienti principali che ci servono per realizzare la caipirinha: ricetta brasiliana che ha come componente principale la cachaça che, una volta trovata in commercio, ci può permettere assieme a poche altre cose, di realizzare il cocktail iconico del Brasile.

      • 6 cl di cachaça
      • 1/2 lime tagliato a pezzetti
      • 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco
      • ghiaccio
      • spicchio di lime

      Come fare e come bere la caipirinha: ricetta brasiliana

      I brasiliani la sorseggiano a tutte le ore: non c’è un vero e proprio momento che ci spinga a bere questo cocktail rinfrescante e alcolico che rende la vita più fluida e, se necessario, ci aiuta nell’ancheggiare al ritmo di samba. Se volete proporlo ai vostri ospiti potrete orientarvi su di un dopo cena particolare, da meditazione, accompagnandolo con musiche adeguate, è ovvio. 

      Qualche suggerimento: in Brasile si usa anche lo zucchero bianco, ma si tratta sempre di zucchero di canna però raffinato. La quantità che abbiamo indicato è, appunto, indicativa. Ogni caipirinha è bella a mamma sua: imparate a gestire la quantità di zucchero per creare la vostra personalissima caipirinha. Ricetta difficile? No basta tagliare a pezzetti il lime (non a spicchi mi raccomando perché in questo modo vi darà più succo quando andrete a pestarlo) e il ghiaccio va spaccato in modo rustico: niente cubetti a forma di cuore o farfalline, il Brasile è pur sempre una terra di forti contrasti e di gente caparbia. 

      Non per nulla il nome di questo cocktail deriva da caipira, ovvero il nome dei contadini poveri, abitanti delle favelas, che lavorano duramente per conquistarsi ogni giorno il loro sudato pezzo di pane. 

      I passaggi

      E finalmente caipirinha: ricetta originale brasiliana che si inizia tagliando a pezzi il lime e poi pestandolo direttamente nel tumbler che vi servirà per servire il cocktail. Mentre pestate aggiungete lo zucchero e continuate a lavorare il tutto: dovreste iniziare a sentire il profumo del lime che si sparge. Mentre pestate ruotate il pestello per aiutare gli ingredienti ad amalgamarsi. Spaccate il ghiaccio con il classico coltello e versatelo nel tumbler con gli altri ingredienti. Non siate parchi con il ghiaccio: questo è un cocktail rinfrescante! Infine versate la cachaça sopra a tutto e chiudete il cocktail mescolando con un cucchiaino dal gambo lungo e guarnendo il bicchiere con uno spicchio di lime. 

      Pastis: l’aperitivo francese all’anice simbolo di Marsiglia

      Ed ora sognatevi su di una terrazza a Marsiglia rivolta verso il mare e accarezzata dalla brezza, sotto di voi una piazzetta con gli anziani del quartiere a giocare alla pétanque (le bocce locali), e mentre guardate l’orizzonte sorseggiate un gustoso aperitivo francese all’anice. Già, il pastis: l’irrinunciabile bevanda spiritosa tipica della Provenza che ha conquistato tutta la Francia con il suo gusto inconfondibile. 

      Dissetante, colorato, alcolico, fresco: il pastis è questo. Ovvero l’aperitivo francese all’anice simbolo di Marsiglia, della Provenza, della Costa azzurra, di un modo scanzonato e ironico di vivere la vita. 

      Fu inventato quando una nuova legge vietò la vendita dell’assenzio, bevanda spesso distillata in modo poco ortodosso, che non solo provocava dipendenza, ma anche danni epatici e celebrali importanti ai suoi consumatori. L’assenzio, rivisto nella formula produttiva, è da poco riapparso sugli scaffali dei locali. Ma intanto il pastis aveva conquistato il primato e nessuno sarà in grado di scalzarlo, neppure lo spritz Aperol che sta furoreggiando anche oltralpe.

      Perché il successo dell’aperitivo francese all’anice?

      Come abbiamo anticipato prima il pastis, aperitivo francese all’anice, ha alcune caratteristiche che lo rendono appetibile in tante situazioni: può essere un simpatico aperitivo oppure un efficace dopo cena. Il suo gusto stimola lo stomaco: può stuzzicare l’appetito o contribuire a digerire il fritto più unto. Il liquore va diluito in acqua e rafforzato con tanto ghiaccio. Le parti sono ¼ di pastis, ¾ acqua e ghiaccio. 

      Un tempo in Francia c’era un vivace dibattito su quale fosse il vero (e migliore) pastis fra quelli in commercio: diatriba risolta direttamente dai maggiori produttori della bevanda alcolica che nel 1975 si sono fusi in un’unica realtà. 

      Come anticipato questa bevanda è il simbolo di Marsiglia e della Provenza e nei decenni scorsi aveva conquistato la Francia intera per il suo gusto e perché a tutti, anche nelle zone più rurali o minerarie dell’Esagono, ricordava la bellezza del sud. 

      Pastis vuol dire proprio quello che sembra?

      Eh già: l’aperitivo francese all’anice è un vero e proprio pasticcio. Infatti “pastis” significa proprio pasticcio, oppure miscela. Dopo la proibizione dell’assenzio i produttori di liquore fecero un nuovo pasticcio, sostituendo l’artemisia con l’anice, addolcendola con lo zucchero e portando l’alcol a livelli più consoni. 

      Fare in casa un buon pastis

      Proviamo ora ad immaginare che ci si ritrovi lontano da rivenditori accurati e illuminati e che ci risulti difficile acquistare una bottiglia di pastis per trasformare un aperitivo cittadino in un party su di una terrazza marsigliese con vista sul Mediterraneo. Cosa si fa? Si realizza in casa un aperitivo francese all’anice. Con pazienza e tenacia, ma l’obiettivo è alla portata di tutti. Ecco gli ingredienti che dobbiamo procurarci:

      • 5 l alcol 45°
      • 100 g anice stellato
      • 50 g semi di anice
      • 25 g finocchio
      • 25 g coriandolo
      • 5 g liquirizia schiacciata

      il procedimento è particolarmente semplice perché si tratta di infusione: tutti gli ingredienti vanno messi in un contenitore sterile, andranno mescolati con cura, e poi lasciati macerare per non meno di un mese in un luogo asciutto, lontano da umidità e luce. Passato questo tempo sarà sufficiente filtrare il tutto e imbottigliare il vostro pastis. Si conserva poi al fresco, meglio se in frigo. 

      Ed ora qualche suggerimento

      L’aperitivo francese all’anice per eccellenza vede il pastis essere consumato semplicemente allungandolo con acqua e ghiaccio. Ma si possono anche realizzare delle varianti. Come il pastis perroquet che si realizza versando in un tumbler: 

      • 40 ml di Pastis
      • 10 ml sciroppo alla menta
      • 120 ml di acqua ghiacciata

      Per un cocktail tomate (del pomodoro in questo caso prende solo il colore, si versa, sempre direttamente nel tumbler questi ingredienti:

      • 120 ml acqua
      • 40 ml di Pastis
      • 10 ml di granatina

      Aperitivo estivo a casa? Ecco cosa bere

      Quando volete organizzare a casa vostra, magari in terrazza o in giardino, un aperitivo tra amici il dubbio è sempre quello: che cosa offrire da bere accanto agli snack? Delle bollicine freschissime fanno sempre piacere, così come la birra, ma se si vuole offrire ai propri ospiti qualcosa di più elaborato bisogna sicuramente armeggiare con qualche cocktail, seppur semplice. Ma niente paura! Ecco svelato come preparare a casa un fantastico aperitivo estivo.

      Partiamo con un fresco Margarita

      Avete presente il classico bicchiere a forma di Sombrero con il sale lungo il bordo? Se la risposta è sì, avete presente il Margarita, l’iconico cocktail messicano particolarmente adatto ad essere gustato nei mesi estivi. Una irresistibile miscela di tequila, lime, Triple Sec o Cointreau, servita appunto con un bordo di sale che ne esalta il sapore dolce-piccante. I vostri amici lo adoreranno! Ecco quello che vi serve per prepararlo:

      • Tequila (100% Agave bianca) 5 cl
      • Succo di lime 1,5 cl
      • Triple sec 2 cl
      • Ghiaccio
      • Lime 
      • Sale fino 

      La prima cosa da fare è preparare la “crusta”, ovvero il bordo, di lime e sale. Prendete il bicchiere (coppa sombrero) e passate mezzo lime lungo tutto il bordo esterno. Una volta fatto adagiate il bicchiere capovolto su un piattino contenente del sale fino, in modo che il sale si attacchi al bordo.

      Passate poi alla preparazione del cocktail e versate il ghiaccio nel tin alto dello shaker. Nella parte superiore dello shaker, quella meno capiente, versate il succo di lime, poi il Triple Sec e infine la tequila. Poggiate lo strainer sul tin con ghiaccio ed eliminate l’acqua in eccesso. 

      Versate ora nello shaker i componenti liquidi, chiudete bene e shakerate in maniera decisa per un paio di volte. Versate, sempre aiutandovi con lo strainer, il cocktail nel bicchiere e completate posizionando una fettina di lime sul bordo del bicchiere.

      L’intramontabile Mimosa

      Se pensate che iniziare il vostro aperitivo estivo con un Margarita sia troppo e volete restare su qualcosa di più leggero, potete optare per l’intramontabile Mimosa, drink fresco e leggero a base di succo d’arancia e bollicine. Facile e veloce da fare, si può preparare a caraffe da lasciare sul tavolo: vedrete, non ne resterà nemmeno un po’. Gli ingredienti per 1 porzione sono semplicissimi:

      • Spumante brut 75 ml
      • Succo d’arancia 75 ml
      • Arance 1 fetta

      Spremete circa mezza arancia in modo da ottenerne il succo e versatelo in un flute. Aggiungete lo spumante Brut ben freddo e guarnite con una fetta d’arancia sul bordo del bicchiere.

      Non c’è aperitivo estivo senza Hugo

      Non c’è aperitivo estivo che si rispetti senza Hugo, il cocktail dell’Alto Adige a base di Prosecco e sciroppo di sambuco. Una soluzione davvero leggera e super fresca, che i vostri ospiti adoreranno. Preparatelo per due persone con:

      • 10 foglie menta
      • 4 cucchiai sciroppo di sambuco
      • 300 ml Prosecco
      • 150 ml acqua frizzante
      • Succo di lime

      Prendete due bicchieri, mettete in ognuno di essi 5 foglie di menta e pestatele brevemente, in modo che possano sprigionare il loro aroma. Versate quindi lo sciroppo di sambuco, il Prosecco e l’acqua frizzante, completando con qualche goccia di succo di lime. Aggiungete qualche cubetto di ghiaccio e servite freschissimo.

      L’esotico Mai Tai

      Se avete in mente un aperitivo estivo dal gusto esotico la scelta migliore è il Mai Tai, cocktail tropicale a base di rum, orange curacao, lime e orzata. Il nome significa “buono” in tahitiano: serve aggiungere altro? Ecco gli ingredienti per un bicchiere:

      • 2 cl rum chiaro
      • 2 cl rum scuro
      • 2 cl Orange Curacao
      • 1-2 cl sciroppo di orzata
      • 3 cl succo di lime
      • ghiaccio
      • foglie di menta fresca
      • lime a rondelle

      Riempite lo shaker di ghiaccio in cubetti e poi aggiungete il succo del lime appena spremuto. Versate poi il rum scuro, quello chiaro, l’orange curacao e lo sciroppo d’orzata. Chiudete bene lo shaker e agitate vigorosamente. Mettete dei cubetti di ghiaccio nel bicchiere e versateci il contenuto dello shaker attraverso lo strainer. Aggiungete del ghiaccio tritato a riempimento. Completate decorando con menta fresca e una rondella di lime.

      Fa caldo? Rinfrescatevi con un caffè shakerato

      Se le temperature sono davvero elevate persino il nostro amato caffè può darci noia: troppo caldo! Che ne pensate allora di optare per un ottimo caffè shakerato? Freschissimo, dissetante, cremoso, rinvigorente: che cosa volere di più? Attenzione però: il caffè shakerato non va confuso con quello freddo. Il caffè freddo è un caffè messo in un contenitore e fatto raffreddare in frigo. Il caffè shakerato è invece un caffè che viene messo in uno shaket con del ghiaccio e qui raffreddato agitando il contenitore, in modo da ottenere la cremina in superficie che lo caratterizza.

      Che cosa vi serve

      Preparare a casa il caffè shakerato non è difficile, ma vi serve assolutamente uno shaker. Questo strumento è infatti fondamentale per ottenere quella schiuma spumosa e compatta che trovate sempre sulla superficie e che contraddistingue questo tipo di preparazione. Oltre allo shaker vi dovete procurare anche una coppa Martini e:

      • Ghiaccio 200 g + 50 g per la coppa
      • Caffè espresso 100 g
      • Zucchero di canna liquido 50 g (se volete farlo dolce)

      Come si fa il caffè shakerato

      Una volta procurato tutto il necessario, il procedimento per realizzare una versione base del caffè shakerato è piuttosto semplice. La prima cosa da fare è mettere a raffreddare in freezer la coppa Martini nella quale servirete il vostro caffè; in alternativa potete anche metterla a raffreddare in freezer per qualche minuto.

      Prendete poi lo shaker e riempitelo con una decina di cubetti di ghiaccio. Versate quindi lo zucchero liquido (se volete il caffè amaro non utilizzatelo) e a seguire il caffè. Per un risultato ottimale seguite rigorosamente quest’ordine, versando il caffè nello shaker per ultimo: in questo modo eviterete che il calore del caffè sciolga il ghiaccio e determini quindi una minore formazione della schiuma.

      Una volta versato il caffè, richiudete immediatamente lo shaker ed agitatelo vigorosamente per circa 10-15 secondi. Recuperate dal freezer la coppa Martini e versateci il caffè, ricordandovi di filtrarlo prima con l’apposito strainer. Il caffè shakerato è pronto!

      Provate anche le versioni alcoliche

      Una volta presentata la versione base del caffè shakerato, andiamo ora a soddisfare i gusti degli amanti dell’espresso corretto con grappa o altri liquori, proponendovi delle versioni alcoliche che lo faranno diventare quasi un vero cocktail.

      Provatelo ad esempio con amaretti e crema di whisky. Versate nello shaker abbondante ghiaccio, lo zucchero liquido (facoltativo), 1 bicchierino di crema al whisky, qualche goccia di Amaretto di Saronno e, da ultimo, il caffè. Shakerate bene, versate nella coppa e servite con un amaretto sbriciolato in superficie.

      Un altro grande classico, molto amato, prevede l’aggiunta di 25 ml di Baileys Original Irish Cream. Questo liquore è particolarmente indicato per essere aggiunto al caffè shakerato: essendo a base di latte è infatti molto cremoso e si amalgama bene al gusto del caffè.

      Ma le opzioni sono davvero moltissime: provatelo con il Rum, con il liquore allo zabaione, con la vodka… e chi più ne ha, più ne metta.

      Una chicca: l’espresso Martini

      Se amate il caffè shakerato non potete certo perdervi questa chicca: l’espresso Martini, a metà tra il caffè shakerato e il cocktail. Ecco quello che vi serve per realizzarlo:

      • 5 cl vodka
      • 1 cl liquore al caffè Kahlua
      • 1 caffè espresso ristretto
      • sciroppo di zucchero (opzionale)
      • ghiaccio
      • 3 chicchi caffè

      Anche in questo caso raffreddate la coppa Martini in freezer o riempiendola di cubetti di ghiaccio e poi preparate un caffè ristretto. Mettete nello shaker 4-5 cubetti di ghiaccio, quindi versate la vodka, il liquore al caffè Kahlua e infine il caffè ristretto. Se desiderate un caffè più dolce, aggiungete anche un goccio di sciroppo di zucchero. Chiudete quindi lo shaker e agitatelo vigorosamente per 10 secondi.

      Recuperate la coppa Martini e versateci il cocktail, filtrandolo con lo strainer. Guarnite con 3 chicchi di caffè sulla schiuma e servite subito.

      Long Island: ricetta di un cocktail per fegati duri

      A parte gli scherzi, in effetti il Long Island è uno dei cocktail più “cattivi” che ci siano in circolazione: bisogno davvero avere fegato per affrontarlo, abitudine ai superalcolici e soprattutto non avere nulla da fare dopo averlo bevuto e assolutamente nessuna auto da guidare. Long Island: ricetta per pochi eletti quindi? No, se lo si vuole solo preparare, per affrontarlo come detto, la presenza di ben cinque superalcolici diversi lo rende piuttosto impegnativo dal punto di vista del consumo. 

      Il consiglio spassionato e un po’ ironico che ci sentiamo di dare prima di iniziare a raccontare la ricetta Long Island è quella di mettere sul “piatto” (come si diceva una volta) una musica adeguata: il Blasco che canta fegato spappolato andrà benissimo. Ma anche qualcosa di più moderno come i Four Tet o Burial potrebbero fare al caso nostro. Long Island: ricetta che ci apre in modo assolutamente degno il mondo molto interessante dei cocktail storici, quelli che non mancano mai nella lista di un locale che si rispetti e che, nonostante la sua “potenza”, almeno una volta va assaggiato. Perché sarà anche impegnativo ma è anche un ottimo cocktail. 

      Omen nomen: Long Island ice tea

      Alcuni lo chiamano proprio così, Long Island ice tea, perché la colorazione che assume questo cocktail che mescola insieme cinque spiriti e la cola alla fine ricorda quella di un the freddo. Piccolo aneddoto che risulta più essere una leggenda che storia vera è che la ricetta Long Island sia stata inventata da un bartender verso la fine degli anni 20, inizio anni 30 del secolo scorso, quando negli Stati Uniti vigeva il severo proibizionismo. Nessuno poteva bere alcolici in pubblico e per questo abbondavano locali clandestini nel quali poterlo fare. 

      Per questo a Mister Robert Butt, il bartender citato sopra, venne in mente un’idea a dir poco geniale: comporre un cocktail che non avesse l’apparenza di un cocktail e che quindi non attirasse l’attenzione delle Forze dell’ordine incaricate di reprimere l’alcolismo. Oltre a questo Butt pensò che la soluzione ottimale sarebbe stata che, oltre alla vista la ricetta Long Island componesse un cocktail che non emanasse neppure l’odore dell’alcol. Ed ecco la nostra specialissima bevanda, dall’innocente apparenza e dall’aroma che ricorda pienamente quello di un the al limone. 

      Colore, sapore, intensità: ecco la ricetta del Long Island

      Bene avviciniamoci quindi al punto focale: parliamo della ricetta Long Island, ovvero di quel cocktail inserito nella lista internazionale delle preparazioni che viene definita una vera e propria bomba alcolica. Poiché all’anagrafe statunitense non risultata la presenza di un alcun Robert Blutt di professione bartender, dobbiamo arguire che questo signore non abbia lasciato una ricetta Long Island cocktail brevettata. Quindi ci si può affidare a quella che è oggi la ricetta IBA, ma nella tradizione, per esempio, gli spiriti non vanno agitati con ghiaccio nello shaker ma semplicemente mescolati: questo davvero compone una bomba alcolica piuttosto impegnativa. 

      Ciò premesso andiamo ad elencare gli ingredienti e poi i passaggi per comporre uno squisito Long Island: ricetta di cocktail internazionale. Preparate il cocktail direttamente in un bicchiere highball già freddo e versateci: 

      • 1,5 cl di gin
      • 1,5 cl di rum bianco
      • 1,5 cl di tequila
      • 1,5 cl di triple sec
      • 1,5 cl di vodka
      • 2,5 cl di succo di limone
      • 3 cl di sciroppo di zucchero
      • cola per completare

      Per prima cosa rompete il ghiaccio e mettetelo nel bicchiere, quindi versate di seguito gli alcolici (l’ordine non è importante, ma se volete seguire quello elencato negli ingredienti va bene) e infine aggiungete succo di limone, sciroppo di zucchero e la cola. Va mescolato con delicatezza, non serve creare dei turbini. La decorazione finale va fatta con scorze di lime e limone. 

      Una versione più equilibrata di questo cocktail prevede l’utilizzo dello shaker: versatevi dentro tutti gli spiriti e agitate. Quindi versate il composto in un bicchiere con ghiaccio e infine aggiungete la cola. 

      Estate a go-go con i cocktail all’anguria

      In estate, quando le temperature diventano roventi e la sete si fa avanti, anche i cocktail devono essere più leggeri, con meno alcol, freschi e dissetanti. Con tantissimo ghiaccio, a base di frutta, con la menta oppure con lo zenzero, i drink estivi sono tantissimi e uno più buono dell’altro. Per rinfrescare i vostri aperitivi e le vostre serate, abbiamo scelto di proporvi dei cocktail all’anguria: provateli, vi stupiranno!

      1. Cocktail all’anguria con Prosecco

      Il primo cocktail all’anguria che vi proponiamo è fresco, leggermente alcolico e frizzantino, perché ha una base di Prosecco. Caratterizzato dal suo bel colore rosso, diventerà uno dei drink irrinunciabili dell’estate. Ecco gli ingredienti che vi servono per realizzarlo:

      • Polpa di anguria 60 g
      • Prosecco 60 ml
      • Soda 60 ml
      • Succo di lime 60 ml
      • Zucchero di canna 10 g
      • Scorza di lime
      • Ghiaccio
      • Menta 

      Eliminiate dalla polpa di anguria tutti i semini, poi tagliatela a pezzettoni, frullatela e mettetela in fresco. Prendete poi una brocca capiente e versateci lo zucchero di canna, qualche foglia di menta, un po’ di scorza grattugiata di lime e mescolate. Riempite con il ghiaccio, poi versate il prosecco, la polpa di anguria frullata e il succo di lime. Alla fine aggiungete anche la soda e mescolate il tutto. Completate con qualche foglia di menta e il vostro cocktail all’anguria frizzante è pronto.

      2. Caipiroska all’anguria

      Passiamo ora ad un cocktail all’anguria che è una rivisitazione della classica caipiroska alla fragola, a base quindi di vodka. Ecco gli ingredienti:

      • Anguria polpa frullata 200 g
      • Vodka liscia 200 g
      • Succo di limone 140 g
      • Zucchero di canna 120 g
      • Lime 80 g
      • Ghiaccio cubetti 2

      Ricavate dall’anguria la sua polpa, togliete tutti i semini e poi passatela alla centrifuga, andando così a ricavarne il succo. Trasferite il succo che avete ottenuto in una caraffa e aggiungete un’uguale quantità di vodka. Tagliate il lime a spicchi, metteteli in un mortaio e pestateli assieme allo lo zucchero di canna. Versateli nella caraffa con il succo di anguria e la vodka, aggiungete il succo di limone e mescolate bene il tutto prima di servire.

      3. Anguria tonic

      Se vi piacciono i drink a base di gin, non perdetevi questo cocktail all’anguria che è una rivisitazione del classico gin tonic. Facilissimo da preparare, è la soluzione ideale per un aperitivo tra amici. Per 4 persone vi servono:

      • 400 ml di acqua tonica
      • 200 ml di gin
      • 80 ml di succo di anguria
      • 2 lime
      • ghiaccio

      Versate in quattro bicchieri un’abbondante quantità di ghiaccio, quindi versate in ogni bicchiere 50 ml di gin e 20 ml di succo di anguria. Mescolate bene, poi versate 100 ml di acqua tonica e spremeteci dentro anche il succo di mezzo lime. Mescolate nuovamente e servite accompagnando con delle fettine di anguria sul bordo del bicchiere.

      4. Cocktail all’anguria: il mojito

      Tra i cocktail all’anguria non può mancare la rivisitazione del mitico mojito che, in questo caso, è ovviamente fatto con l’anguria. Gli ingredienti per realizzarlo sono:

      • 150 g polpa di anguria
      • 50 ml rum bianco
      • Succo di mezzo lime
      • 1 cucchiaio zucchero di canna
      • 4 foglie menta 
      • ghiaccio
      • soda

      Togliete con cura tutti i semini e poi frullate la polpa di anguria nel mixer, in modo da ottenere una sorta di purea. Spremete mezzo lime e versatene il succo in un bicchiere freddo insieme allo zucchero di canna. Aggiungete qualche fogliolina di menta e pestatela con un cucchiaio di legno, in modo che rilasci gusto e profumo. A questo punto unite la polpa di anguria frullata, il rum bianco, i cubetti di ghiaccio e un goccio di soda. Mescolate, decorate con un ciuffetto di menta e servite immediatamente il vostro cocktail all’anguria.

        Sapore di Messico con la ricetta del Paloma cocktail

        Tempo d’estate, tempo di lunghe serate all’aperto, magari ascoltando della buona musica o chiacchierando con gli amici, sorseggiando un buon cocktail. In queste occasioni certamente vanno per la maggiore i grandi classici, come un buon Gin-tonic, un Americano o un Mojito ben fatto, ma perché non farsi stupire di qualcosa in inusuale?

        E’ il caso della ricetta del Paloma, cocktail messicano fresco e fruttato a base di tequila, succo di lime e soda al pompelmo rosa. Anche se viene definito generalmente da aperitivo, si rivela però perfetto per ogni occasione, a seconda della quantità di tequila utilizzata.

        Il Paloma (che significa “colomba” in spagnolo) pare sia stato inventato da Don Javier Delgado Corona, proprietario e bartender del famoso locale La Capilla, a Tequila, che però ha sempre negato la paternità di questo drink. Si narra anche che il Paloma cocktail sarebbe nato dall’azienda messicana Squirt, che creò la soda al pompelmo rosa e la associò poi alla tequila. Dal Messico il Paloma sbarca poi negli Stati Uniti grazie al bartender Evan Harrison, divenendo poi talmente popolare da ottenere un suo giorno celebrativo, il Paloma Day, celebrato ogni 22 maggio.

        La ricetta del Paloma cocktail

        Scopriamo quindi la ricetta del Paloma cocktail, partendo dagli ingredienti che vi dovete procurare per placare la vostra sete di Messico:

        • Tequila 4,5 cl
        • Succo di lime 2 cl
        • Sciroppo d’agave o miele 1,5 cl
        • Cubetti di ghiaccio
        • Soda al pompelmo rosa
        • Bicchiere freddo di frigo

        Prendete il vostro bicchiere freddo di frigo (se ve ne siete dimenticati potete prenderne uno a temperatura ambiente e raffreddarlo bene utilizzando dei cubetti di ghiaccio). Tagliate in due il lime, spremetelo per ottenere il succo e versatene nel bicchiere 2 cl. Aggiungete ora l’elemento dolce, il succo di agave oppure il miele, per bilanciare l’acidità del lime. Mescolate bene il tutto con un bar spoon  in modo da far sciogliere completamente lo sciroppo d’agave all’interno del succo di lime.

        A questo punto aggiungete la tequila, i cubetti di ghiaccio e, infine la soda al pompelmo rosa: utilizzatene la quantità necessaria a riempire il bicchiere lasciando un dito, un dito e mezzo libero dal bordo. Sempre utilizzando il bar spoon, muovete il ghiaccio dall’alto verso il basso in modo da unire, miscelare e raffreddare tutti gli ingredienti.

        La ricetta del Paloma cocktail è pronta. Se volete donarle un tocco aromatico, il consiglio è quello di aggiungere un rametto di rosmarino a fine preparazione e mescolarlo delicatamente al tutto.

        Un tocco d’artista

        La preparazione base della ricetta del Paloma cocktail può essere arricchita da qualcosa di veramente speciale, così come proposto dal bartender Bruno Vanzan: l’aria di sale. Si tratta del cambiamento della texture di un ingrediente, in questo caso il sale, per mezzo di alcuni emulsionanti, come ad esempio la lecitina di soia. Scopriamo quindi gli ingredienti per questa particolare preparazione:

        • Acqua 200 ml
        • Lecitina di soisa 1/2 cucchiaino
        • Sale

        Per realizzare l’aria di sale versate l’acqua in un contenitore, aggiungete il sale e mescolate bene. Unite anche la lecitina di soia e mescolate con un frullino manuale. Mettete quindi nel contenitore un aeratore, in modo da formare delle micro bollicine: il liquido si gonfierà e si trasformerà in una sorta di schiuma. Prendetela quindi con dei cucchiaini forati e posizionatela come guarnizione sul Paloma cocktail.

        Qualche consiglio

        Per realizzare al meglio la ricetta del Paloma cocktail, il consiglio è quello di scegliere sempre una tequila 100% agave: questa tipologia è infatti più morbida e caratterizzata da sentori di frutta e fiori. Anche la soda al pompelmo deve essere di qualità. Se non la trovate, preparatevela in casa con del succo di pompelmo rosa spremuto fresco e un gasatore. 

        Boulevardier: ricetta parigina di un grande classico dei cocktail

        Ah Parigi, Parigi! Chi non conosce, ammira, aspira a vedere Parigi almeno una volta nella vita? La grande quantità di mezzi di trasporto che oggi abbiamo a disposizione ci può permettere di raggiungere la capitale dell’Esagono con molto meno fascino rispetto ad una volta, quando di moda era l’Orient Express. Quando, giusto per focalizzare, è stato inventato il Boulevardier, ricetta che ha rivoluzionato in senso parigino un grande classico, ovvero l’italianissimo Negroni. 

        Parigi val bene un buon cocktail

        Parliamo dunque oggi di cocktail, anzi di grandi cocktail da aperitivo, di quelli che hanno fatto la storia e rappresentano una pietra miliare di queste bevande alcoliche. Partiamo da una storia italiana, quella del Negroni, per arrivate al Boulevardier, ricetta parigina che ha innovato il conosciutissimo cocktail inventato a Firenze dal conte Camillo Negroni nel 1919. 

        Dunque: ormai annoiato dal solito Americano, cocktail che dominava i salotti aristocratici dell’epoca e che, lo ricordiamo, è costituito da una parte di vermouth rosso, da una di Campari e dalla terza di selz, il conte Camillo Negroni chiese al suo barman di fiducia di sostituire il selz con del gin.
        Siccome la storia è una linea infinita, urge ricordare che anche l’Americano era derivato da un altro cocktail di gran moda nei salotti buoni dell’Ottocento: il Milano Torino. Una soluzione che richiedeva soltanto prodotti italiani, ovvero bitter e vermouth rosso. Questo secondo era tradizionalmente il Punt e Mes, di tipica produzione torinese, mentre il Campari era e resta uno dei simboli di eccellenza di Milano. 

        Riprendiamo la nostra storia: il conte Camillo Negroni fa un viaggio a New York, se ne innamora, e quando rientra nella natia Firenze chiede al suo barman di fiducia un’innovazione per trasformare l’Americano in qualcosa di diverso. Il barman sostituisce la parte di selz con una sostanziosa parte di gin ed ecco che immediatamente dilaga la fama dell’Americano alla maniera del Conte Negroni, famosissimo cocktail che ormai tutti chiamiamo solo con il cognome del conte. 

        Boulevardier: ricetta innovativa o semplice modifica?

        Le sperimentazioni del bartender dell’Harry’s non andarono tanto lontano: si limitò a sostituire il gin del Negroni con del whiskey, chiudendo il cocktail con una spruzzata di scorza d’arancia. Però quel giorno fece la storia. Era nato un nuovo cocktail: il Boulevardier.

        La ricetta del cocktail dedicata all’editore statunitense trapiantato a Parigi è semplice: partiamo dal una coppetta ghiacciata. Poi resta valido il gioco delle tre parti: versiamo in un mixing tin il bitter Campari e poi il bourbon whiskey. Aggiungete il vermouth rosso (se riuscite ancora a trovare del Punt e Mes sarà fantastico) e unite qualche cubetto di ghiaccio. Miscelate con un bar spoon gli ingredienti e poi versate il tutto nella coppetta ghiacciata. Dopo aver tagliato una scorza d’arancia (precedentemente lavata per bene) tenendola tra le dita strizzatela sul cocktail e poi unitela a questo. Ecco che il vostro Boulevardier è pronto per essere gustato.