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Tag: Ciclismo

Volta Catalunya 2024, rivincita di Pogacar nella seconda tappa

Tadej Pogacar si è preso la rivincita dopo il secondo posto di ieri alla Volta Catalunya 2024. Il corridore sloveno della UAE Team Emirates ha infatti conquistato l’arrivo in salita di Vallter 2000, rifilando distacchi davvero molto importanti: Mikel Landa ha chiuso secondo a 1’23”, Alexander Vlasov a 1’24”, Egan Bernal ha chiuso settimo a 1’47”. Il discorso classifica generale potrebbe addirittura già essere chiuso, vista la grande forma di Pogacar, che si prende la rivincita alla Volta Catalunya 2024.

Volta Catalunya 2024, la rivincita di Pogacar

Nella seconda tappa della Volta Catalunya, gli scalatori puri hanno avuto la possibilità di mettersi alla prova. Il traguardo era in cima alla salita di Vallter 2000 (11,4 km al 7,4%), all’interno del comprensorio sciistico posto a 2.135 metri sul livello del mare. La fuga di giornata ha preso il largo dopo due chilometri. Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck) ha tentato l’azione insieme a Samuel Fernández (Caja Rural-Seguros RGA), Álex Jaime (Equipo Kern Pharma) e Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi), Kevin Colleoni (Intermarché-Wanty) e Jambaljamts Sainbayar (Burgos-BH). Il gruppo ha lasciato a questi fuggitivi un vantaggio massimo di sei minuti.

La fuga

A un certo punto della seconda tappa, Tadej Pogacar è stato segnalato da solo all’inseguimento dei fuggitivi, scortato dal proprio compagno di squadra Domen Novak, ma alla fine si è fatto riprendere dal gruppo. Nel frattempo, Janssens, Fernández, Jaime, Isasa, Colleoni e Sainbayar hanno scollinato sulla prima salita di giornata, il Coll de Coubet, con un vantaggio di poco meno di tre minuti sul resto del gruppo. I fuggitivi, da lì, hanno però perso l’armonia: Janssens ha insistito nella propria azione e solo Fernández è stato in grado di rimanere alla sua ruota: gli altri fuggitivi sono stati riassorbiti dal gruppo.

L’accelerazione di Janssens e Fernández ha fatto la differenza, con il gruppo cronometrato di nuovo a tre minuti, ma le squadre dei favoriti hanno poi iniziato ad attrezzarsi. La UAE Team Emirates ha immediatamente preso il comando, inseguendo i fuggitivi: vedendo il vantaggio diminuire, Janssens ha deciso di continuare da solo. Il belga ha lasciato il suo compagno di fuga spagnolo e ha iniziato la salita finale tentando l’azione solitaria.

Rivincita di Pogacar alla Volta Catalunya 2024

Il vantaggio di più di un minuto non si è rivelato sufficiente per la vittoria. Il coraggioso ma ormai stanco Janssens è stato ripreso a otto chilometri dalla vetta. A sei chilometri dal traguardo è arrivata l’inevitabile accelerazione dello sloveno: nessuno è riuscito a seguirlo. Alla Volta Catalunya 2024 arriva così la rivincita di Pogacar dopo il secondo posto nella prima tappa.

Mikel Landa, Aleksandr Vlasov, Lenny Martinez, Egan Bernal e Chris Harper hanno cercato di limitare i danni, ma il successo finale è stato sempre fuori discussione. Grazie a questo trionfo, Tadej Pogacar si prende anche la maglia di leader della classifica generale della Volta Catalunya 2024.

Giro delle Fiandre 2024, Van der Poel parte per scrivere la storia

Mathieu Van der Poel potrebbe scrivere la storia al Giro delle Fiandre 2024. Il corridore olandese, fresco di rinnovo contrattuale con la Alpecin-Deceuninck, si sta preparando per affrontare le grandi classiche del nord. La scelta è stata quella di esordire alla Milano-Sanremo per prendere parte a tutte le classiche, senza distinzione tra Fiandre e Ardenne. Van der Poel correrà quindi fino alla Liegi-Bastogne-Liegi, corsa che dovrebbe essere il suo grande obiettivo della primavera, dato che non l’ha mai vinta.

Giro delle Fiandre 2024, Van der Poel per il tris

Prima di arrivare alla Liegi c’è però il Giro delle Fiandre da affrontare, la corsa che, risultati alla mano, maggiormente si addice alle caratteristiche tecniche e fisiche di Mathieu Van der Poel. L’attuale campione del mondo in carica ha chiuso primo nel 2020, secondo nel 2021 alle spalle di Kasper Asgreen, primo nel 2022 e di nuovo secondo nel 2023, questa volta alle spalle di Tadej Pogacar. I risultati dicono quindi che Mathieu Van der Poel, domenica 31 marzo 2024, prenderà parte al Giro delle Fiandre in qualità di favorito numero uno per la vittoria finale.

Giro delle Fiandre 2024, Van der Poel a caccia del tris

Qualora l’olandese della Alpecin-Deceuninck dovesse riuscire nell’impresa di vincere la classica fiamminga, entrerebbe nel ristretto novero dei corridori che sono riusciti a calare il tris sulle pietre fiamminghe. Ad oggi, nel novero dei corridori che sono riusciti a vincere per tre volte la classica monumento sono stati Achiel Buysse, Eric Leman, Johan Museeuw, Tom Boonen, Fabian Cancellara e Fiorenzo Magni. Quest’ultimo è stato anche l’unico corridore della storia capace di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della corsa per tre anni consecutivi, dal 1949 al 1951. Mathieu Van der Poel, in caso di vittoria, entrerebbe nella storia del Giro delle Fiandre per aver vinto tre volte la corsa. Avrebbe poi tutto il proseguo della propria carriera per cercare di diventare l’unico al mondo capace di calare il poker in una gara che è tutt’altro che semplice: i muri in pavè sembrano però essere davvero terreno fertile per un corridore potente come lui, che si è forgiato dopo lunghi anni praticando la specialità del ciclocross.

Assente Pogacar, torna Van Aert

In questa occasione, Mathieu Van der Poel al Giro delle Fiandre 2024 non dovrà confrontarsi con Tadej Pogacar. Il corridore sloveno, infatti, non prenderà parte alla corsa vinta nel 2023 in quanto il suo obiettivo sarà quello di preparare sia il Giro d’Italia che il Tour de France. Al termine della gara dello scorso anno, l’olandese dichiarò apertamente che Pogacar fece un numero eccezionale nel finale: un’accelerazione sull’Oude Kwaremont portata avanti con un ritmo altissimo anche per uno specialista come lui.

Bettiol speranza azzurra

In attesa delle corse di un giorno che precedono il Giro delle Fiandre 2024, sappiamo già che l’olandese dovrà vedersela con Wout Van Aert, corridore che ha deciso di non affrontare la Milano-Sanremo per preparare in altura il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Per quanto riguarda le speranze italiane è possibile contare, per ora, su Alberto Bettiol, quinto alla Milano-Sanremo e vincitore alla Milano-Torino. Il toscano ha già vinto il Giro delle Fiandre nel 2019 e sarà la grande speranza azzurra per queste corse, vista l’assenza di Filippo Ganna, che concentrerà le proprie attenzioni sul Giro d’Italia e sui Giochi Olimpici di Parigi 2024, dove sarà al via sia nella gara a cronometro che nelle prove su pista.

Nuovo intervento al cuore per Peter Sagan

Peter Sagan è costretto ad operarsi di nuovo al cuore. Dopo l’intervento subito nel mese di febbraio, quando, nel corso di una gara di mountain bike, i battiti del cuore del corridore slovacco sono saliti troppo in alto, sui social Sagan ha reso noto che si è resa necessaria un’altra operazione. Un fulmine a ciel sereno per tutti coloro che seguono da vicino lo slovacco in questa marcia di avvicinamento verso la prova olimpica di Parigi 2024, nella quale Sagan gareggerà nel cross country, disciplina della mountain bike.

Peter Sagan, nuova operazione al cuore

La corsa di Peter Sagan per qualificarsi all’evento di mountain bike cross country alle Olimpiadi di Parigi ha subito un altro contrattempo dopo che i suoi problemi legati a ritmi cardiaci anomali sono emersi di nuovo mentre si stava allenando a Marsiglia. Il tre volte campione del mondo su strada ha annunciato che dovrà sottoporsi a un secondo intervento chirurgico la prossima settimana. “Nulla di cui preoccuparsi, si potrebbe dire che il mio cuore ha bisogno di una sosta ai box”, ha scritto Sagan sui social.

Peter Sagan “cuore matto”

La prossima settimana, Peter Sagan sarò sottoposto a un intervento chirurgico che sarà portato avanti dal cardiologo sportivo dottor Roberto Corsetti. Lo slovacco è fiducioso per poter tornare in sella molto presto. L’ultimo intervento chirurgico a Sagan è avvenuto appena tre settimane fa, quando i medici hanno impiantato un monitor per valutare eventuali aritmie cardiache dopo aver escluso problemi seri al cuore. La notizia arriva inoltre due giorni dopo che il team Specialized Factory Racing ha annunciato ufficialmente di aver ingaggiato Sagan per la stagione 2024. Una scelta scontata, visto che dal 2015 Sagan pedala su bici di questo marchio.

La gara a Marsiglia

Lo slovacco, in una nota ufficiale, ha spiegato di essere entusiasta di far parte due un team con volti familiari. Nonostante i problemi di salute salute all’inizio di quest’anno, era tornato ad allenarsi con continuità. In questo fine settimana, Sagan avrebbe dovuto prendere parte alla gara di cross country di Marsiglia, ma è stato fermato da questi problemi cardiaci. La vittoria è andata al suo nuovo compagno di squadra, Victor Koretzky, che si è aggiudicato l’evento short track.

Nuovo intervento al cuore per Sagan

Ricordiamo che Peter Sagan ha appeso la bici al chiodo alla fine della scorsa stagione solo per quanto riguarda il ciclismo su strada. nel corso di quest’anno, Sagan si concentrerà solo sulla mountain bike, puntando alla prova olimpica. Il periodo di qualificazione termina il 26 maggio. Solo i Paesi nelle prime 19 posizioni della Classifica Nazioni UCI MTB ottengono l’ingresso nella gara insieme ai primi due classificati nelle gare elite e under-23 dei Campionati del Mondo UCI del 2023. Ad oggi, la priorità è chiaramente quella di superare tutti i problemi cardiaci per potersi concentrare solo sullo sport: una brutta tegola da affrontare per il corridore slovacco, che aveva fatto preoccupare tutti gli appassionati di ciclismo e non solo quando aveva annunciato il suo primo intervento chirurgico. Ora se ne è reso necessario un altro: per il tre volte campione del mondo su strada sarà un ostacolo da affrontare prima di capire quando potrà tornare in sella.

Alpecin-Deceuninck, rinnovo del contratto di Mathieu Van der Poel fino al 2028

Mathieu Van der Poel rinnova il proprio contratto che lo legherà alla Alpecin-Deceuninck fino alla fine del 2028. Il campione del mondo resterà quindi sostanzialmente “a vita” con la formazione che lo ha ingaggiato quando era un giovane crossista e che lo ha accompagnato nella crescita personale per diventare uno dei migliori ciclisti al mondo.

Van der Poel sotto contratto fino al 2028

Secondo quanto si legge nel comunicato stampa diramato dalla Alpecin-Deceuninck, Mathieu van der Poel ha prolungato il suo contratto con la squadra fino alla fine del 2028. Al termine di questo periodo, il campione del mondo in carica avrà quindi pedalato ben 18 anni sotto l’ala protettrice dei fratelli Roodhooft. Alla fine del 2028, di anno in anno, Mathieu Van der Poel deciderà se continuare a correre o meno su strada: avrà quindi eventualmente la facoltà di poter correre nel fuoristrada, mountain bike o ciclocross.

La vittoria alla Milano-Sanremo 2024 di Philipsen

Sono giorni memorabili per la Alpecin-Deceuninck. La squadra olandese si sta godendo l’eccezionale prestazione della squadra alla Milano-Sanremo, culminata con la vittoria di Jasper Philipsen, ma oggi Mathieu Van der Poel ha firmato un accordo davvero importante con i fratelli Roodhooft, mettendo così definitivamente fine alle voci di ciclomercato che lo scorso anno lo avevano visto protagonista. Si era infatti parlato a lungo del fatto che la UAE Team Emirates avrebbe voluto ingaggiare il campione olandese, ma di concreto non c’è mai stato nulla tra la formazione emiratina e il campione del mondo in carica.

Van der Poel, rinnovo del contratto con la Alpecin-Deceuninck

La Alpecin-Deceuninck e Mathieu van der Poel hanno quindi sciolto il loro contratto esistente, che vedeva l’olandese legato alla squadra fino alla fine del 2025, e lo hanno prolungato nientemeno che fino alla fine del 2028. Questo nuovo accordo crea una situazione unica nel ciclismo: Mathieu, che ha mosso i suoi primi passi con i fratelli Roodhooft nel 2011, avrà pedalato sotto la loro ala protettrice per ben 18 anni alla fine del suo percorso. Dopo il 2028, Mathieu potrà decidere anno dopo anno se continuare o meno come ciclista professionista su strada. In un accordo separato, Alpecin-Deceuninck ha rinnovato anche il proprio accordo con il marchio di bici Canyon, rapporto che era iniziato nel 2017.

Senza dubbio, questo accordo contrattuale è un plus non indifferente per Mathieu Van der Poel, il quale, dopo la Milano-Sanremo, correrà tutte le classiche fino alla Liegi-Bastogne-Liegi. Il principale obiettivo a breve termine è il Giro delle Fiandre, corsa che l’olandese ha già vinto nel 2020 e nel 2022. Qualora dovesse vincere, Van der Poel rientrerebbe nello stretto novero dei ciclisti che sono riusciti a vincere la classica monumento fiamminga per tre volte in carriera.

Le parole dell’olandese

Le parole di Mathieu Van der Poel sul rinnovo contrattuale fino al 2028

“Questo ampliamento è una scelta logica per me. Fin dall’inizio mi sono sentito particolarmente a mio agio nelle strutture di Philip e Christoph Roodhooft. Sono cresciuto insieme al team e sento ancora che stiamo facendo progressi. E anche se abbiamo già ottenuto molti successi insieme, ho ancora fame di ottenerne altri. Non è poco importante il fatto che Alpecin-Deceuninck sia anche una squadra multidisciplinare. Questo è il team perfetto per continuare a combinare strada, mountain bike e ciclocross.”

Volta Catalunya 2024, Schultz batte Pogacar nella prima tappa

La prima tappa della Volta Catalunya 2024 ha visto la bella vittoria di Nick Schultz, che nello sprint finale è riuscito a battere nientemeno che Tadej Pogacar. A Sant Feliu de Guíxols, tutti gli occhi erano puntati sul corridore sloveno, che si è presentato al via dopo il terzo posto conquistato alla Milano-Sanremo, ma l’australiano del team Israel-Premier Tech è riuscito a sorprendere tutti con un’accelerazione finale.

Volta Catalunya 2024, Pogacar chiude secondo nella prima tappa

La frazione odierna era lunga 174 chilometri con partenza e arrivo a Sant Feliu de Guíxols. 2.677 metri di dislivello e tre salite in programma, delle quali l’ultima posta a venti chilometri dal traguardo. La salita di Alt de Sant Grau è lunga 8,1 km e presenta una pendenza media del 4%. I velocisti sarebbero riusciti a tenere il passo su questa salita? Era questa la grande domanda della vigilia.

La fuga

La fuga principale di giornata è nata dopo la prima salita del giorno – l’Alt de la Ganga – ed era composta da cinque corridori: Simone Petilli (Intermarché-Wanty), Kenny Elissonde (Cofidis), Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale), Ådne Holter (Uno-X Mobility) e Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi) Il loro vantaggio massimo è stato di tre minuti, in quanto gli uomini di Pogacar hanno deciso di mettersi in testa al gruppo per mantenere sotto controllo la fuga. La UAE Team Emirates è quindi riuscita a controllare il distacco riassorbendo l’azione dei coraggiosi attaccanti.

Volta Catalunya 2024, grande lotta nel finale

I fuggitivi sono stati ripresi proprio prima dell’ultima salita in programma, l’Alt de Sant Grau. Appena prima di questa salita abbiamo assistito ad uno sprint per l’abbuono che è stato conquistato da Egan Bernal. Pogacar è arrivato secondo e ha così guadagnato due secondi in classifica generale. Tuttavia, il bottino non era ancora completo per Pogacar: lo sloveno puntava anche alla vittoria di tappa.

UAE Team Emirates al lavoro per Pogacar

Sulle rampe non troppo ripide dell’Alt de Sant Grau il ritmo è stato imposto sia dalla UAE Team Emirates che dalla Visma – Lease a Bike, con i velocisti che sono stati definitivamente tagliati fuori. A poche centinaia di metri dalla cima, Marc Soler ha deciso di partire all’attacco insieme a Pogacar. All’ultimo chilometro c’è stato però l’attacco decisivo di Nick Schultz: l’australiano del team Israel-Premier Tech ha saputo creare un buon divario, anche perché i grandi favoriti non volevano tirare, quindi Pogacar ha cercato di inseguirlo ma era ormai troppo tardi.

Volta Catalunya 2024, caduta per Egan Bernal

Per il corridore di 29 anni è solo la sua terza vittoria da professionista nella sua carriera. Pogacar oggi, dopo il duro lavoro dei suoi compagni di squadra, ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Stephen Williams ha completato la festa del team Israel-Premier Tech arrivando terzo. L’ultimo chilometro ha purtroppo visto la rovinosa caduta di molti corridori, tra i quali anche Egan Bernal.

Trofeo Binda 2024, Elisa Balsamo batte la campionessa del mondo Kopecky

Con un numero pazzesco, Elisa Balsamo si porta a casa il successo al Trofeo Binda 2024, tradizionale gara internazionale che si è svolta a Cittiglio, battendo nientemeno che la campionessa del mondo Lotte Kopecky. Per l’azzurra si tratta del secondo successo in carriera al Trofeo Binda dopo quello conquistato nel 2022, ma più in generale, sulla corsa italiana, continuano a sventolare i colori della Lidl-Trek, dato che dal 2021 ad oggi la squadra diretta da Luca Guercilena ha sempre vinto questa corsa, anche quando il team aveva la denominazione di Trek-Segafredo. Oltre alla doppietta di Elisa Balsamo, a vincere per questa formazione negli ultimi quattro anni sono state Elisa Longo Borghini nel 2021 e Shirin van Anrooij lo scorso anno, imponendosi proprio davanti alla Balsamo.

Elisa Balsamo trionfa al Trofeo Binda 2024

Elisa Balsamo trionfa nel Trofeo Binda 2024 con uno sprint dei suoi, uno di quelli che le hanno permesso di diventare campionessa del mondo tra le Juniores e tra le elite. Grazie al duro lavoro della compagna di squadra e vincitrice dello scorso anno, Shirin Van Anrooij, Balsamo è riuscita a superare la campionessa del mondo in carica, Lotte Kopecky (SD Worx-Protime), che ha forse lanciato lo sprint un po’ troppo presto. Il podio è stato completato da Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck) e Soraya Paladin (Canyon//SRAM Racing), con Silvia Persico (UAE Team ADQ) ottava al traguardo e terza delle italiane.

La gara

La prima parte della gara è stata caratterizzata dalla fuga solitaria di Clara Emond (EF Education-Cannondale), che è riuscita a guadagnare un vantaggio di quasi 1’30” sul gruppo. La sua azione è stata interrotta a circa 60 chilometri dal traguardo, quando è stata ripresa da un gruppo selezionato. Successivamente, diversi tentativi di fuga sono stati vanificati, inclusi quelli di Mireia Benito (AG Insurance-Soudal Team), Clara Koppenburg (EF Education-Cannondale), Debora Silvestri (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi) e Henrietta Christie (Human Powered Health).

Verso la fine della gara, Jade Wiel (Fdj-Suez) ha provato ad andare in fuga in cima alla salita di Orino, ma è stata riassorbita dal gruppo poco prima della penultima scalata dello strappo di Casale. Successivamente, Puck Pieterse ha preso il comando, guadagnando un margine di circa quindici secondi sul gruppo. Tuttavia, è stata ripresa prima dell’ultima ascesa di Orino. Nelle fasi finali, diversi tentativi di fuga sono stati vanificati, fino a quando un gruppo compatto è arrivato insieme all’ultimo chilometro.

Trofeo Binda 2024, Elisa Balsamo si impone allo sprint

A dieci chilometri dal traguardo, Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck) ha provato a lanciarsi tutta sola verso il traguardo, ma è stata raggiunta dal gruppo, che ha sempre mantenuto una velocità davvero molto elevata. Infine, Neve Bradbury (Canyon//SRAM Racing) e Mareille Meijering (Movistar) hanno guadagnato un piccolo vantaggio, ma sono state superate da Niamh Fisher-Black, che ha lanciato l’azione finale. Grazie al grande lavoro finale di Shirin Van Anrooij, Elisa Balsamo è riuscita a rimanere coperta fino agli ultimi metri, quando ha sfoderato una potente accelerazione, superando Lotte Kopecky e tagliando il traguardo per prima.

Marta Cavalli è tornata

Nelle corse di un giorno, per Lotte Kopecky, si tratta della seconda sconfitta stagionale su quattro classiche alle quali ha preso parte. Fino ad oggi è stata battuta solo da Marianne Vos alla Omloop Het Nieuwsblad e oggi al Trofeo Binda. Nel frattempo, per l’Italia, è da segnalare anche il ritorno alle corse di Marta Cavalli dopo l’infortunio patito prima dell’inizio della stagione: la cremonese ha quindi potuto fare finalmente il suo esordio stagionale.

Milano-Sanremo 2024, Jasper Philipsen: “Felice di aver finalizzato il lavoro di Van der Poel”

Jasper Philipsen ha vinto la Milano-Sanremo 2024 potendo contare sull’appoggio del campione del mondo in carica, il suo compagno di squadra Mathieu Van Der Poel. Non è la prima volta che i due corrono con un’intesa perfetta una classica monumento: nel 2023, Philipsen chiuse al secondo posto la Parigi-Roubaix vinta proprio da Mathieu Van Der Poel. Il corridore belga, tra l’altro, aveva suscitato le simpatie del grande pubblico quando è stata pubblicata la serie Netflix dedicata al Tour de France, nel corso della quale già spiegato che viene soprannominato Jasper Disaster perché spesso si dimentica le cose.

Milano-Sanremo 2024, Jasper Philipsen trionfa

Maglia verde nel 2023 al Tour de France, Philipsen è considerato uno dei velocisti più forti al mondo, ma anche un uomo da classiche. Il belga ha saputo resistere al ritmo infernale imposto dalla UAE Team Emirates sulla Cipressa e sul Poggio, lottando con i migliori sulla linea del traguardo della Milano-Sanremo 2024, in via Roma. Per due anni consecutivi, la Alpecin-Deceuninck può festeggiare il successo nella Classicissima.

Le parole di Jasper Philipsen

Alla vigilia della corsa, la squadra aveva annunciato a chiare lettere che i capitani sarebbero stati due. Lo stesso Van der Poel aveva spiegato che non avrebbe avuto problemi a mettersi a disposizione del proprio compagno di squadra. L’impressione della vigilia, però, era quella di qualcosa che non funzionava: Philipsen era stato infatti battuto da Jonathan Milan nella volata di Giulianova della Tirreno-Adriatico e anche a San Benedetto del Tronto non era riuscito a esprimersi al meglio. La condizione di forma, però, ha sostenuto Jasper Philipsen nel giorno più importante, quello della Milano-Sanremo. Proprio il corridore ha spiegato di sentirsi nella condizione ideale per affrontare la gara.

In conferenza stampa, le parole di Jasper Philipsen dopo la vittoria alla Milano-Sanremo 2024.

Sono davvero grato per ciò che ha fatto Mathieu per me, ha tenuto cucito il gap e mi ha mantenuto coperto per lo sprint finale. Siamo orgogliosi come team per aver vinto per due volte consecutive questa corsa. Il mio contratto in scadenza? Per ora mi godo la vittoria alla Milano-Sanremo. Sul contratto non verrà presa alcuna decisione prima della fine del periodo delle classiche. Dopo la Tirreno abbiamo fatto una ricognizione dei chilometri finali della Sanremo e in questi ultimi giorni ho cercato soprattutto di riposare e recuperare per arrivare qui nella migliore condizione. Non credo che negli anni scorsi ero così in forma alla Sanremo: quando Tadej è scattato ero ancora lì, quindi ero davvero in grande condizione. Io e Mathieu andiamo molto d’accordo, è stato molto forte oggi, per me l’importante era parlarci e capire chi di noi due poteva giocarsi la corsa. Essere lì in due nel finale della Milano-Sanremo è stato un plus rispetto agli altri. Anche l’anno scorso alla Roubaix abbiamo dimostrato che possiamo lavorare bene insieme, sono grato per ciò che ha fatto e cercherò di restituirgli questo favore. La UAE Team Emirates secondo me ha perso molta energia con quelle azioni, noi abbiamo aspettato l’attacco di Tadej sul Poggio e da lì ci siamo giocati le nostre carte”. 

Milano-Sanremo 2024, Pogacar non riesce ancora a vincere: “L’anno prossimo sarò secondo?”

Tadej Pogacar non riesce ancora a vincere la Milano-Sanremo: per l’edizione 2024 era il grande favorito della vigilia, ma il corridore sloveno non è riuscito a imporsi, piazzandosi terzo alle spalle di Jasper Philipsen e di Michael Matthews. Per un corridore come Pogacar, particolarmente abituato a vincere, venire respinto così a lungo da una corsa è senza dubbio un fattore da evidenziare. Senza dubbio, vincere questa gara è molto difficile: l’ultimo corridore che ha sfiorato l’en plein in carriera per le cinque classiche monumento, Philippe Gilbert, si è dovuto arrendere solo davanti alla Milano-Sanremo, vincendo tutte le altre corse.

Milano-Sanremo 2024, Pogacar sul podio

L’edizione 2024 della Milano-Sanremo è stata infiammata dalla UAE Team Emirates. La formazione emiratina ha fatto il bello e il cattivo tempo sui capi, le salite che precedono Cipressa e Poggio. Pogacar ha poi attaccato per ben due volte sull’ultima salita, ma Mathieu Van der Poel ha sempre richiuso il gap, diventando così l’uomo fondamentale per il successo finale del suo compagno Jasper Philipsen. Alla fine, il corridore sloveno ha provato a lanciarsi nello sprint, ma ha chiuso in terza posizione.

Pogacar protagonista della Milano-Sanremo 2024

Tralasciando la sua prima partecipazione nel 2020, Pogacar ha chiuso quinto nel 2022, quarto nel 2023 e terzo quest’oggi. Dopo il traguardo ha voluto subito esorcizzare la possibilità di arrivare secondo nel 2025, scherzando sul fatto che se dovesse essere così forse rinuncerebbe alla partecipazione. Dopo la vittoria alla Strade Bianche con 81 km di fuga, stavolta lo sloveno ha dovuto chinare il capo: ha fatto il massimo, ma, come lui stesso ha spiegato nell’intervista post gara, i velocisti e gli uomini da classiche erano riusciti a resistere, nonostante la squadra abbia fatto davvero tutto nel modo giusto. Ad oggi, il sogno di Pogacar di vincere in carriera tutte le classiche monumento va quindi a sbattere contro il sogno Milano-Sanremo, unica classica di un giorno che gli manca insieme alla Parigi-Roubaix, alla quale non ha però ancora mai partecipato nella sua carriera.

Le reazioni

Il suo prossimo appuntamento è per la prossima settimana alla Volta Catalunya, dove per la prima volta in stagione si confronterà con Jonas Vingegaard, recente vincitore della Tirreno-Adriatico. Sarà il primo scontro tra i due vincitori delle ultime quattro edizioni del Tour de France. Prima di passare alle prossime gare, però, Tadej Pogacar ha voluto analizzare la Milano-Sanremo 2024 ai microfoni dei giornalisti. E’ trapelata un po’ di amarezza nelle sue parole: non potrebbe essere altrimenti per un corridore abituato a vincere così tanto.

“Ogni anno miglioro di una posizione. Ma se il prossimo anno dovessi fare secondo, forse sarebbe meglio non partecipare.Comincio a perdere la pazienza, la Milano-Sanremo è una corsa che vorrei vincere ma ancora non ci riesco. L’attacco che ho lanciato in cima al Poggio era molto forte, Tim Wellens ha fatto un ottimo lavoro e in generale, come squadra, non potevamo fare di meglio. Abbiamo imposto il nostro ritmo in salita e abbiamo controllato nel modo giusto. Sul Poggio ho provato ad attaccare due volte ma gli sprinter sono stati forti nel finale, hanno tutti retto molto bene. Purtroppo non si è formato un gap abbastanza importante in cima alla salita. Posso però dire che sono felice per la mia forma fisica, di questo non posso lamentarmi”.

Milano-Sanremo 2024, Van der Poel riparte da favorito dopo il successo dello scorso anno

Mathieu van der Poel è ancora una volta il favorito per la Milano-Sanremo 2024. Il campione del mondo, che ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro della Classicissima di Primavera l’anno scorso, farà il suo esordio su strada domani dopo aver vinto, lo scorso febbraio, il mondiale di ciclocross. L’olandese ha spiegato di sentirsi bene anche se avrebbe bisogno di alcune gare per capire quale sia la sua reale condizione di forma.

Milano-Sanremo 2024, Van der Poel cerca conferme

Mathieu Van der Poel ha spiegato che dopo il ciclocross si è allenato molto duramente in Spagna, ma avrebbe bisogno di alcune gare nelle gambe per raggiungere il suo livello più alto. Ci sono alcuni punti interrogativi, anche l’olandese si sente pronto a sfidare Tadej Pogacar per un possibile bis alla Milano-Sanremo.

Immaginando l’andamento della gara, Mathieu Van der Poel si aspetta un’andamento simile a quella dell’anno scorso. Pogacar è chiaramente già in buona forma dopo il successo arrivato alla Strade Bianche in seguito ad una fuga di ben 81 km in solitaria.

La sfida Pogacar-Van der Poel in numeri

I numeri dicono che Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar, nella loro carriera da professionisti, fino ad oggi hanno gareggiato l’uno contro l’altro per 15 volte nelle classiche monumento. L’olandese si è imposto per sei volte, mentre lo sloveno una sola volta, al Giro delle Fiandre dello scorso anno. Spesso si è infatti parlato del dualismo tra Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel, ma l’olandese ha spesso dovuto confrontarsi anche con l’amico-rivale Tadej Pogacar. Nel corso del 2023 si era addirittura paventato che Van der Poel potesse raggiungere Pogacar trasferendosi alla UAE Team Emirates, ma le voci sono state subito smentite da entrambe le parti.

Milano-Sanremo 2024, il ruolo di Van der Poel e Jasper Philipsen

Oltre a Van der Poel, la Alpecin-Deceuninck potrà contare anche su Jasper Philipsen in vista della Milano-Sanremo 2024. Il belga avrà sicuramente un ruolo libero, con l’obiettivo di capire le sue condizioni di forma sul Poggio in caso di arrivo allo sprint. Ovviamente, fare una volata dopo una corsa così lunga è ben diverso dal farla dopo una frazione del Giro d’Italia o del Tour de France.

Di seguito le parole di Mathieu Van der Poel in conferenza stampa alla vigilia della Milano-Sanremo 2024.

“Pogacar è in grande forma, lo ha ampiamente dimostrato alla Strade Bianche. Io farò l’esordio alla Milano-Sanremo: è l’unica classica che, per vincerla, non devi essere al 100%, ma avrei bisogno di mettere qualche gara nelle gambe per capire quale possa essere la mia condizione. Il mio obiettivo sarà quello di seguire Tadej, sicuramente attaccherà già sulla Cipressa, non aspetterà il Poggio. La Milano-Sanremo è la classica più difficile da vincere anche se, come ho detto, non è necessario essere al massimo della condizione per portarla a casa. Sicuramente, averla già vinta può essere per me un vantaggio, ma bisogna vedere come si metterà la corsa. Qualora dovessimo arrivare in via Roma con un gruppo compatto possiamo contare anche su Philipsen: sarei pronto a mettermi a sua disposizione qualora si sentisse bene. Non avrei problemi, dobbiamo solo essere chiari tra di noi e capire come stanno le nostre gambe dopo così tanti chilometri. In primavera affronterò tutte le classiche, sono tutte degli obiettivi da raggiungere. La corsa più difficile sarà la Liegi, perchè il percorso si addice di più ad atleti come Pogacar ed Evenepoel, ma mai dire mai”.

Ciclismo, multa di 20.000 franchi a Patrick Lefevere per commenti denigratori verso le donne

Il team manager della Soudal Quick Step, Patrick Lefevere, è stato sanzionato con una multa di 20.000 franchi dall’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) a seguito di commenti pubblici considerati denigratori verso le donne. Secondo quanto riportato in un comunicato stampa emesso dall’Unione Ciclistica Internazionale, la Commissione Etica ha confermato due violazioni dell’articolo 5 e 6.1 del Codice Etico in relazione alle dichiarazioni di Lefevere.

Multa di 20.000 franchi per Patrick Lefevere

L’UCI ha chiesto ufficialmente a Lefevere di rilasciare pubblicamente una dichiarazione nella quale deve scusarsi e ammettere l’uso inappropriato delle sue parole. In caso contrario, verrà applicata una multa di 20.000 franchi svizzeri.

La vicenda Alaphilippe

Il personaggio Patrick Lefevere è molto conosciuto nell’ambiente del ciclismo per avere delle esternazioni particolarmente colorite, a volte anche eccessive. Recentemente, Lefevere è salito agli onori della cronaca quando, commentando pubblicamente le prestazioni del due volte campione del mondo Julian Alaphilippe, si è scagliato contro la sua compagna Marion Rousse, direttrice del Tour de France Femmes, affermando che il corridore non riusciva più ad ottenere risultati perchè non riusciva a fare la vita del ciclista e si dedicava troppo all’alcool. Avrebbe anche chiesto a Rousse di lasciare il suo lavoro per dedicarsi solo al suo compagno.

Lefevere, la multa e le frasi sulle donne

Nel caso specifico, non è chiaro a cosa si riferisca l’Unione Ciclistica Internazionale quando ha comminato la multa di 20.000 franchi a Patrick Lefevere. In particolare, non è stato specificato quali siano esattamente le dichiarazioni incriminate. La Soudal Quick Step ha anche una squadra femminile, la AG Insurance, formazione che si è spesso distinta per i buoni risultati conquistati, ma Lefevere, anche in questo caso, è salito alla ribalta della cronaca per una frase che ha fatto molto discutere: “Non è corretto che una ciclista donna guadagni 60.000 euro l’anno”.

Nel recente passato, Patrick Lefevere si è espresso con dei toni eccessivi anche nei confronti di Sam Bennett, corridore che era tornato alla Bora-hansgrohe dopo due anni con la sua squadra. “Sam Bennett alla Bora è come una donna che torna a casa dopo una violenza domestica”, disse in quella circostanza il team manager, che fu poi costretto a scusarsi pubblicamente per una frase così inappropriata.

Soudal Quick Step, nervi tesi alla Milano-Sanremo 2024

Questa vicenda porta ulteriore tensione all’interno della Soudal Quick Step proprio alla vigilia della Milano-Sanremo 2024. La formazione belga, fino ad oggi, è riuscita a brillare nelle corse a tappe grazie all’estro di Remco Evenepoel, ma nelle corse di un giorno, dove storicamente si è sempre distinta come uno dei migliori team al mondo, non è ancora riuscita a mettersi in evidenza. In vista della Milano-Sanremo di domani, la squadra si affiderà a Julian Alaphilippe, vincitore della Classicissima nel 2019, e a Kasper Asgreen, che tra il 2020 e il 2021 ha vissuto due annate spettacolari, culminate nel successo al Giro delle Fiandre, ma negli ultimi anni non è più riuscito a riconfermare quei risultati così prestigiosi. L’obiettivo del team sarà quello di cercare di arrivare in forma al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix, corse particolarmente sentite in Belgio, dove la squadra potrebbe puntare a delle tattiche particolari come fatto lo scorso anno, attaccando da lontano con l’obiettivo di mettere in difficoltà i team maggiormente in forma.

Giro d’Italia 2024, Ciccone riprende gli allenamenti ma non sarà al via della corsa

Giulio Ciccone non sarà al via del Giro d’Italia 2024. Il corridore abruzzese dovrà saltare per il secondo anno consecutivo l’appuntamento con la corsa rosa in quanto solo negli ultimi giorni, dopo un mese di stop, è riuscito a risalire in sella per tornare ad allenarsi.

Giro d’Italia 2024, Ciccone non ci sarà

Il vincitore della maglia a pois al Tour de France 2023, lo scorso 5 febbraio, si è dovuto sottoporre a un intervento chirurgico per rimuovere una ciste perineale. L’intervento è andato molto bene, ma si è reso necessario uno stop di un mese per permettere al suo fisico di riprendersi al meglio e, soprattutto, non sollecitare eccessivamente una zona che è a contatto continuo con la sella. Lo stop di Ciccone aveva portato la Lidl-Trek a fare una prima riprogrammazione della stagione, ma si pensava che l’azzurro avesse potuto comunque prendere parte al Giro d’Italia 2024. Oggi, però, dopo un lungo confronto con i tecnici della squadra, l’abruzzese ha ufficializzato che anche quest’anno non sarà al via della corsa rosa.

L’intervento chirurgico

Giulio Ciccone ha ricevuto solo nei giorni scorsi il via libera dai medici per riprendere a correre in bici dopo la sosta inaspettata che lo ha costretto a ribaltare i suoi piani originali per questa stagione. La ripresa degli allenamenti ha coinciso con il primo briefing tra il corridore abruzzese e la squadra per definire i prossimi passi. Anche se molto dipenderà dal feedback che arriverà nelle prossime settimane, di comune accordo e con grande delusione, è stato deciso che Ciccone non correrà il Giro d’Italia.

Ciccone assente al Giro d’Italia 2024

Purtroppo, al fine di raggiungere la forma ideale per perseguire l’obiettivo della classifica generale, o per correre il Giro come uno dei principali protagonisti, serve molto più tempo. Di conseguenza la squadra preferisce far allenare Ciccone con più calma e fargli programmare dei nuovi obiettivi. Considerando il lungo periodo di inattività e la necessità di un approccio graduale all’allenamento per evitare ulteriori problemi, è stato deciso, di comune accordo, di spostare la sua attenzione verso altri obiettivi più avanti nella stagione.

Per il momento, la decisione di saltare il Giro d’Italia è l’unica che è stata presa. Se la preparazione dovesse continuare senza problemi, ci sono buone probabilità di vedere Ciccone correre per la prima volta in questo 2024 a maggio. La decisione sul suo debutto sarà presa ad aprile, insieme all’annuncio di un nuovo calendario di corse. Ricordiamo che anche lo scorso anno Ciccone ha saltato il Giro d’Italia in quanto era risultato positivo al Covid-19 pochi giorni prima della partenza dalla sua regione, l’Abruzzo. Per Ciccone fu un boccone molto amaro da mandare giù, ma l’abruzzese riuscì a rifarsi vincendo la maglia a pois del Tour de France, quella che contraddistingue il leader della classifica degli scalatori. Un risultato davvero importante al termine di una edizione della Grande Boucle davvero molto dispendiosa, dove Ciccone ha corso con grande generosità fino all’ultima tappa.

Milano-Sanremo 2024, Filippo Ganna parte con l’obiettivo podio

Lo scorso anno alla Milano-Sanremo, Filippo Ganna ci è andato davvero vicino. Il corridore italiano aveva infatti chiuso la Classicissima di Primavera in seconda posizione, alle spalle di Mathieu Van der Poel, autore di una stagione eccezionale, e davanti a Wout Van Aert. Bellissima è stata la battaglia nel finale, con Ganna che ha dovuto cedere solo negli ultimissimi chilometri davanti a uno scatenato Van der Poel. Quest’anno, il corridore della Ineos-Grenadiers ci riproverà di nuovo: sarà la sua unica presenza in una classica monumento per questo 2024.

Filippo Ganna sogna la Milano-Sanremo

Filippo Ganna affronterà la Milano-Sanremo 2024 con la consapevolezza di poter fare ancora bene. L’azzurro è reduce da una buona Tirreno-Adriatico e in questi giorni ha cercato soprattutto di riposare.

“Ho finito la Tirreno-Adriatico molto stanco, ho cercato di recuperare il più possibile per poi fare uno step in più in questi ultimi giorni. Ogni anno è sempre più difficile terminare la Tirreno-Adriatico, i ritmi sono davvero molto elevati. Per sabato parto fiducioso con l’obiettivo di fare bene”.

La corsa più bella

Per Filippo Ganna, la Milano-Sanremo è una delle corse più belle e più importanti dell’anno. Il corridore piemontese, lo scorso anno, è partito da capitano in quanto il suo capitano Tom Pidcock è rimasto vittima di un infortunio. Quest’anno, invece, la Ineos-Grenadiers punterà solo ed esclusivamente su di lui. Molto forte è stata la scelta della squadra di spingerlo a correre solo questa classica monumento, saltando la Parigi-Roubaix: il calendario è infatti molto fitto e non c’è possibilità di correre sempre per essere al top nei momenti più importanti della stagione.

“Adoro questa corsa l’obiettivo sarà quello di lottare dal primo all’ultimo metro. A inizio stagione purtroppo ho preso una brutta influenza, ho avuto a lungo tosse e naso che colava, però spero che quel periodo possa non portare problemi in vista della prestazione di sabato. Vorrei davvero fare una buona gara”.

Milano-Sanremo, Ganna guida la truppa italiana

Filippo Ganna guida la truppa italiana alla Classicissima di Primavera. I due grandi favoriti della vigilia sono senza dubbio Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel, ma è anche vero che gli azzurri potrebbero inserirsi come possibili outsider. Al via ci sarà anche Alberto Bettiol, recente vincitore della Milano-Torino con 30 km di fuga, oltre a Jonathan Milan, corridore che potrebbe dire la sua in caso di arrivo in volata. La sua squadra, la Lidl-Trek, potrebbe idealmente essere messa come favorita numero due per il successo finale dietro i due grandi nomi dell’olandese e dello sloveno: la squadra può infatti puntare su nomi come Jasper Stuyven, vincitore nel 2021, e il campione del mondo 2019 Mads Pedersen. Gli azzurri non partono quindi per vedere gli altri vincere, ma si parte con delle possibilità concrete di conquistare un buon piazzamento in una gara che è la più lunga della stagione (288 km).

Milano-Torino 2024, Alberto Bettiol vince dopo 30 km di fuga

Grande vittoria per Alberto Bettiol alla Milano-Torino 2024. Il corridore della EF-EasyPost si è imposto dopo una fuga solitaria di ben 30 km, conquistando così la corsa più antica del calendario. Il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 riesce quindi a dare un segnale molto importante in vista della Milano-Sanremo che si svolgerà sabato 16 marzo: proprio nel 2019 l’azzurro provò a far saltare il banco nelle fasi finali della Classicissima. Anche quest’anno partirà quindi da possibile favorito per il successo finale.

Milano-Torino 2024, Bettiol corona la fuga

La corsa ha vissuto il proprio apice sulla salita di Prascorsano, la penultima di giornata, dove Bettiol è riuscito a scattare nonostante la UAE team Emirates stesse imponendo un ritmo davvero vertiginoso. Il corridore della EF-EasyPost si è poi difeso alla grande sull’ultima salita ed è riuscito a coronare la fuga verso la vittoria. Un grande trionfo per il corridore italiano, che nel corso degli ultimi anni è stato fermato dalla sfortuna. Dopo aver trascorso un inverno tranquillo, l’azzurro potrà schierarsi al via della Milano-Sanremo 2024 con i favori del pronostico. L’obiettivo di Bettiol sarà quello di inserirsi in un possibile duello tra Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel, i due grandi favoriti in vista della gara di sabato.

Milano-Torino 2024, Numero di Bettiol

Alberto Bettiol ha vinto la Milano-Torino 2024 superando il gruppo degli inseguitori che stava cercando di rientrare. La squadra battuta è senza dubbio la UAE Team Emirates, che vede Jan Christen, Marc Hirsci e Diego Ulissi chiudere dal secondo al quarto posto. Un successo che dà tanto morale all’Italia in vista della Milano-Sanremo 2024: sicuramente i nostri non partono come favoriti numeri uno, ma il tridente composto da Alberto Bettiol, Jonathan Milan e Filippo Ganna può sicuramente impensierire gli avversari in una gara sempre molto complicata e difficile come la Classicissima.

Tridente azzurro per la Milano-Sanremo 2024

Fino ad oggi, la stagione di Alberto Bettiol era stata buona, anche se senza acuti. Il corridore toscano, come di consueto, si è posto l’obiettivo di entrare in forma in vista della Milano-Sanremo e del Giro delle Fiandre, che quest’anno si svolgerà nel giorno di Pasqua. Il corridore toscano ha dimostrato ancora una volta di essere uno degli uomini più forti in gruppo quando la condizione di forma lo sostiene al meglio: l’azione di Bettiol era difficilmente preventivabile, in quanto il percorso, sulla carta, sembrava ideale per i velocisti. Grazie al ritmo imposto dalle squadre che sono state in testa al plotone, tanti velocisti hanno dovuto alzare bandiera bianca, come è successo a Mark Cavendish. Dopo il traguardo, scherzando, Alberto Bettiol ha ringraziato il comitato organizzatore per aver reso il finale di questa Milano-Torino leggermente più duro rispetto al passato: grazie a questa modifica del percorso, infatti, l’azzurro è riuscito a imporre il proprio ritmo prendendosi una vittoria mozzafiato a tre giorni dalla Milano-Sanremo.

Merlier e Kopecky alla Nokere Koerse

Vittoria belga in patria alla Nokere Koerse, la corsa che si è svolta in contemporanea alla Milano-Torino. Tim Merlier si è imposto nella gara maschile, ottenendo il terzo successo consecutivo personale in questa corsa. Buon quinto posto per Simone Consonni, primo degli italiani .Tra le donne trionfo in solitaria della campionessa del mondo Lotte Kopecky.

Morte Melissa Hoskins, l’ex ciclista Rohan Dennis rischia 15 anni di carcere

Rischia 15 anni di carcere l’ex ciclista Rohan Dennis, due volte campione del mondo di ciclismo nella disciplina della cronometro. L’ex corridore australiano si è presentato ieri davanti alla corte australiana che dovrà giudicarlo in qualità di unico indiziato riguardo la morte di sua moglie, Melissa Hoskins, avvenuta lo scorso 30 dicembre 2023 nei pressi della loro abitazione ad Adelaide.

Rohan Dennis rischia 15 anni di carcere

Secondo quanto riportato dai media australiani, Rohan Dennis ha prorogato la propria cauzione per poter rimanere in liberà mentre è in attesa di giudizio. Dennis aveva pagato una cauzione già lo scorso 30 dicembre, subito dopo la morte di sua moglie. Il giudice ha stabilito che l’ex ciclista, che ha appeso la bici al chiodo al termine della stagione 2023, dovrà presentarsi di nuovo in tribunale nel mese di agosto, quando dovrebbe essere presa una decisione definitiva sul suo futuro. Dennis è infatti ad oggi l’unica persona indagata sulla morte di sua moglie Melissa Hoskins, ma si sono resi necessari dei mesi ulteriori per permettere alla polizia di terminare la ricostruzione delle circostanze che hanno portato alla morte della sua consorte, anch’ella ciclista, olimpionica su pista con la nazionale australiana a Londra 2012 e a Rio 2016.

Giudizio il 6 agosto 2024

La corte dovrebbe esprimersi definitivamente sul caso della morte di Melissa Hoskins il 6 agosto 2024. Attualmente, non è in carcere Rohan Dennis, ma è a casa insieme ai due figli che la coppia ha avuto durante il loro matrimonio. La sera del 30 dicembre 2023, ad Adelaide, secondo quanto è apparso dalle prime ricostruzioni, Melissa Hoskins sarebbe stata investita dal pickup di Rohan Dennis. In quei momenti drammatici, l’ex ciclista australiana ha provato ad evitare l’impatto aggrappandosi a una portiera, ma non c’è stato nulla da fare. I soccorsi sono intervenuti immediatamente, ma hanno potuto solo constatarne il suo decesso.

Olimpionica su pista

Melissa Hoskins ha gareggiato ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e di Rio 2016 nell’inseguimento a squadre ed era nel team che ha vinto il titolo mondiale 2015. Dopo la sua morte, l’ex ciclista è stata sepolta nella sua città natale, Perth. Ad Adelaide si è invece tenuta una cerimonia commemorativa pubblica nel giorno in cui si sarebbe dovuto celebrare il suo 33esimo compleanno. Rohan Dennis, che era su cauzione dall’inizio di gennaio, ha partecipato a entrambe le cerimonie.

Rohan Dennis rischia il carcere: gli episodi controversi

La comunità del ciclismo è rimasta a dir poco sconvolta dalla morte di Melissa Hoskins. Dopo la sua tragica scomparsa, si è parlato a lungo del carattere a dir poco difficile che aveva Rohan Dennis: sotto gli occhi di tutti è stato l’episodio accaduto al Tour de France 2019, quando decise di ritirarsi nel corso della dodicesima tappa da Toulouse a Bagnères-de-Bigorre mentre era in fuga. L’australiano non comunicò nulla ai suoi direttori sportivi, i quali, attraverso la radio, gli diedero degli ordini di scuderia: contrariato, decise di uscire dal tracciato e fece perdere le sue tracce. Tornò solo a sera inoltrata nell’hotel dove soggiornava in quella che, all’epoca dei fatti, era la sua squadra, la Bahrain-Merida, nella quale correva anche Vincenzo Nibali. Dopo quell’episodio il team decise di non rinnovargli il contratto: lui partecipò da solo al suo secondo mondiale a cronometro, vincendolo, e nel biennio seguente si accasò alla Ineos-Grenadiers prima di concludere la sua carriera nel Team Jumbo-Visma. Nel 2023 prese parte anche al Giro d’Italia al fianco del vincitore Primoz Roglic.

Ciclismo, si torna in Belgio con la Nokere Koerse 2024: presentazione gara e diretta tv

Mercoledì 13 marzo 2024 si torna a correre in Belgio: la Nokere Koerse sarà un appuntamento molto importante per tutti i ciclisti che si esprimono bene sui tortuosi percorsi belgi. In particolare, anche se mancano ancora molti giorni, può essere per tutti un ottimo test in vista di una possibile partecipazione al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix. La Nokere Koerse 2024 conferma la propria formula: un circuito particolarmente impegnativo, dove bisogna stare attenti dal primo all’ultimo metro, prima di un finale scoppiettante.

Nokere Koerse 2024, il percorso

La Nokere Koerse 2024 si svolgerà da Deinze a Nokere sulla distanza di 188 km. Il percorso prevede 25 tratti in pavè da affrontare sui muri tipici delle Ardenne fiamminghe. Una corsa che, durante gli ultimi anni, ha avuto molti consensi da quei corridori che riescono ad ottenere degli ottimi risultati a queste latitudini, dove bisogna sempre fare molta attenzione perchè i pericoli sono sempre dietro l’angolo.

La gara belga sarà l’ultimo appuntamento per Jasper Philipsen prima della Milano-Sanremo. Il corridore belga ha lasciato l’Italia domenica sera per presentarsi al via di questa corsa: da giovedì sarà nuovamente in Italia per affrontare la Milano-Sanremo nella giornata di sabato. Il belga aveva iniziato molto bene la Tirreno-Adriatico 2024, ma nelle ultime volate è stato superato da Jonathan Milan, che ha mostrato di avere una condizione di forma superiore. La Nokere Koerse sarà quindi un esame davvero molto importante per il corridore della Alpecin-Deceuninck.

Nokere Koerse 2024, i favoriti

Tra gli altri possibili favoriti per il successo finale alla Nokere Koerse ci sono Tim Merlier, vincitore lo scorso anno, e Fabio Jakobsen, il corridore olandese che vuole cancellare quello zero dal computo delle sue vittorie stagionali dopo molti piazzamenti. In casa Israel – Premier Tech è molto importante la presenza di Pascal Ackermann, che potrebbe provare a dire la sua in volata.Tra gli italiani, il nome più importante al via è quello di Elia Viviani, che torna a gareggiare dopo lo UAE Tour. In casa Italia c’è anche Simone Consonni: il corridore della Lidl-Trek, spalla fondamentale per Jonathan Milan, potrebbe correre da capitano vista l’assenza del friulano.

La gara femminile

La Nokere Koerse, come avviene per tutte le corse belghe, sarà affrontata anche dalle donne. Per loro il percorso è di 127 km con 14 muri in pavè da affrontare. Il Team SD Worx Protime proverà ad estendere la propria egemonia anche su questa corsa dopo un avvio di stagione a dir poco strepitoso: sotto i riflettori c’è ancora una volta la campionessa del mondo Lotte Kopecky. Tra le avversarie, la UAE Team Adq punterà sul duo composto da Camilla Eleonora Gasparrini e Chiara Consonni, mentre la Ceratizit schiererà al via altre due italiane che potrebbero inserirsi nella lotta per la vittoria, Arianna Fidanza e Alice Maria Arzuffi.

La corsa in tv

La Nikere Koerse 2024 sarà trasmessa in diretta tv a partire dalle ore 14 su Eurosport 2 e in streaming su Discovery Plus e GCN Plus.

Ciclismo, Milano-Torino 2024: presentazione percorso, favoriti e diretta tv

La Milano-Torino 2024 sarà l’ultimo appuntamento in calendario prima della Milano-Sanremo, la Classicissima di primavera. Negli ultimi due anni la gara ha cambiato collocazione e morfologia: in passato, infatti, la Milano-Torino si svolgeva prima de Il Lombardia, e prevedeva l’arrivo in cima alla salita di Superga. Da quando è stata collocata nella settimana che precede la Milano-Sanremo, invece, la corsa organizzata da RCS Sport inizia da Rho e, almeno per quest’anno, si chiude a Salassa, nel Canavese.

Milano-Torino 2024, il percorso

Il percorso della Milano-Torino 2024 misura 179 km. Molto probabilmente il finale sarà in volata, ma l’arrivo allo sprint di gruppo non è così scontato: la salita di Collaretto Castelnuovo, che anticipa il gran finale, potrebbe permettere a qualche attaccante di dire la sua sui 3,8 km di salita. La pendenza media non è per impossibile, visto che si sfiora appena il 4%: anche i velocisti più puri dovrebbero riuscire a resistere su questa ultima asperità.

Assenti Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel

Le difficoltà altimetriche della Milano-Torino 2024 sono quindi tutte poste nella parte finale, con tre salite da affrontare prima dell’arrivo a Salassa. Sarà una corsa perfetta per tutti i corridori che vogliono ultimare la propria preparazione in vista della Milano-Sanremo di sabato, anche se al via non vedremo i due principali favoriti per la Classicissima, Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel. Lo sloveno si sta ancora allenando sul percorso della gara, lo sta facendo dal giorno seguente la vittoria alla Strade Bianche e sta immortalando i suoi allenamenti con delle foto e dei video postati sui social network. Resta in silenzio, invece, Mathieu Van der Poel, che farà il suo esordio stagionale alla Milano-Sanremo, proprio come lo scorso anno, quando iniziò il suo 2023 perfetto proprio facendo l’esordio con vittoria nella prima classica monumento dell’anno.

Milano-Torino 2024, i favoriti

Tra i tanti nomi al via della Milano-Torino 2024 bisogna puntare l’attenzione su Davide Cimolai, corridore uscito in grande forma dalla Tirreno-Adriatico dopo l’ottimo terzo posto conquistato nella frazione finale di San Benedetto del Tronto. Tra gli italiani al via che possono provare a dire la loro ci sono Stefano Oldani della Cofidis e Alberto Bettiol della EF EasyPost: entrambi stanno attraversando un buon momento di forma. Tra i velocisti, attenzione, anche ad Arnaud Demare e Alexander Kristoff, secondo domenica a San Benedetto del Tronto alle spalle di Jonathan Milan. Senza dubbio, i velocisti sono tra i principali favoriti per il successo finale, ma non è da escludere un’azione da lontano: tra le squadre che vogliono provare a ritagliarsi un ruolo da protagonista c’è anche la formazione italiana della Polti-Kometa, con Giovanni Lonardi che partirà con l’obiettivo di ben figurare in una corsa alla quale tiene particolarmente.

Milano-Torino 2024, dove seguirla in tv

La Milano-Torino 2024 prenderà il via alle ore 11:45. L’arrivo a Salassa è previsto tra le 15:45 e le 16:10. La corsa sarà trasmessa in diretta tv a partire dalle 14:20 sia su RaiSport che su Eurosport. Sarà inoltre possibile seguirla in streaming su RaiPlay, Discovery+, Sky Go e Dazn. 

Ciclismo, Vingegaard non dovrebbe partecipare ai Giochi Olimpici 2024

Jonas Vingegaard non dovrebbe prendere parte ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024. Il vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France, in seguito alla vittoria alla Tirreno-Adriatico, ha parlato del suo futuro, confermando che il suo sogno sarebbe quello di partecipare alle Olimpiadi, ma la nazionale danese ha molte frecce nel proprio arco. E’ quindi molto difficile, ad oggi, che Vingegaard possa rimanere in Francia dopo il Tour de France per puntare a una medaglia olimpica.

Giochi Olimpici Parigi 2024, Vingegaard potrebbe non esserci

Jonas Vingegaard ha vinto la Tirreno-Adriatico 2024, ma il suo percorso verso il Tour de France riprenderà a breve con il Giro dei Paesi Baschi, dove, per la prima volta in questa stagione, si confronterà direttamente con Primoz Roglic e Remco Evenepoel. Il corridore danese, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al termine della Tirreno-Adriatico 2024, ha espresso la propria soddisfazione per la vittoria conquistata nella Corsa dei Due Mari, al termine della quale porta a casa due tappe e la maglia azzurra di leader della generale. Il pensiero è però rivolto anche a dopo il Tour de France, in particolare agli impegni con la nazionale danese.

Giochi Olimpici Parigi 2024, la Danimarca non punterà su Vingegaard

Ad oggi, non abbiamo molte indicazioni sul rendimento di Jonas Vingegaard nelle grandi corse di un giorno. Lo scorso anno ha infatti partecipato solo ed esclusivamente a gare a tappe: la sua ultima partecipazione a una grande corsa di un giorno risale al 2022, anno in cui prese parte a Il Lombardia, concludendo nella top-20 finale. Sulla carta, però, il percorso della prova in linea di Parigi è davvero ricco di dislivello, quindi Vingegaard potrebbe provare a dire la sua su un tracciato così difficile e ricco di asperità. I tanti nomi che potrebbero far parte della nazionale danese, come quelli di Kasper Asgreen, Mattias Skjelmose e Mads Pedersen, potrebbero far chiudere le porte a una possibile convocazione di Vingegaard ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Le sue parole dopo la Tirreno-Adriatico 2024

Queste le parole di Vingegaard in conferenza stampa.

“Durante l’inverno avevo già spiegato che probabilmente potrei non essere convocato per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Partecipare alla gara olimpica è un sogno, ma mi rendo conto che la nazionale danese ha davvero molti nomi che potrebbero far bene a Parigi. Non credo, quindi, che il commissario tecnico della nostra nazionale possa puntare su di me: ci sono corridori di grande qualità nelle corse di un giorno ed è giusto puntare su di loro. Con la nazionale, un obiettivo potrebbe essere quello del mondiale di Zurigo, ma ne parleremo dopo il Tour de France, anche per capire quale sarà il mio calendario di gare al termine della stagione. Per ora mi concentro sui prossimi impegni: tra due settimane sarò al via del Giro dei Paesi Baschi e non vedo l’ora di sfidare Remco Evenepoel e Primoz Roglic. Sarà strano correre contro Primoz: fino allo scorso anno eravamo compagni di squadra, ma ora dovremo lottare l’uno contro l’altro per la vittoria”.

Tirreno-Adriatico 2024: l’ultima tappa è di Milan, a Vingegaard la generale

Trionfo italiano nell’ultima frazione della Tirreno-Adriatico 2024, con partenza e arrivo a San Benedetto del Tronto: Jonathan Milan ha infatti bissato il successo già ottenuto a Giulianova, conquistando un grande successo in ottica Milano-Sanremo. Mancano infatti solo sei giorni alla Classicissima di Primavera: negli ultimi anni gli arrivi a ranghi compatti non sono stati molti, ma qualora le cose dovessero prendere una certa piega l’azzurro potrebbe giocarsi il successo con i migliori. La classifica generale viene invece conquistata da Jonas Vingegaard: la Visma – Lease a Bike conquista così sia la Parigi-Nizza che la Tirreno-Adriatico nello stesso giorno.

Tirreno-Adriatico 2024, il sigillo di Milan

Il circuito di San Benedetto del Tronto, come di consueto, ha visto molti corridori cercare di attaccare per scongiurare l’arrivo in volata. Davvero eccezionale è stato il lavoro fatto da Simone Consonni nel finale, in appoggio a Jonathan Milan. Negli ultimi chilometri, infatti, era stata la squadra della Uno-X a prendere in mano la situazione, con l’obiettivo di lanciare Alexander Kristoff in volata. Consonni, compagno di squadra di Milan anche su pista, ha dato fondo a tutte le sue energie per mantenere alta la velocità. Da lì, Milan ha concretizzato il grande lavoro svolto da tutta la Lidl-Trek, andando a prendersi il successo davanti ad Alexander kristoff e al nostro Davide Cimolai, che ottiene una bella terza piazza. Nulla da fare per Jasper Philipsen: il grande favorito della vigilia deve accontentarsi del quarto posto al termine di una frazione che, sulla carta, poteva essere perfetta per lui.

Tirreno-Adriatico 2024, bis di Jonathan Milan

In questa Tirreno-Adriatico 2024, Jonathan Milan aveva già battuto Jasper Philipsen a Giulianova nel testa a testa finale. Stavolta, però, la Lidl-Trek ha corso da grande padrona, imponendo un ritmo davvero altissimo nel finale. La squadra diretta da Luca Guercilena può quindi guardare ai prossimi appuntamenti con grande fiducia: per la Milano-Sanremo può schierare Jasper Stuyven, già vincitore della Classicissima, oltre a Mads Pedersen e lo stesso Jonathan Milan. Tre punte per la squadra statunitense, che potrebbe essere la vera alternativa ai due corridori che, sabato prossimo, partiranno con i favori del pronostico: Tadej Pogacar e Mathieu van der Poel. Per Jonathan Milan, che ha ottenuto la consacrazione nel 2023 vincendo la tappa del Giro d’Italia a San Salvo, è un avvio di stagione strepitoso, con già tre successi all’attivo.

Vingegaard si prende la classifica generale

La classifica generale della Tirreno-Adriatico 2024 viene invece conquistata da Jonas Vingegaard. Il corridore danese, vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France, succede nell’albo d’oro della corsa al suo ex compagno di squadra Primoz Roglic. I due si incontreranno tra due settimane al via del Giro dei Paesi Baschi, dove non mancherà anche Remco Evenepoel. Per Vingegaard continua la marcia di avvicinamento verso il Tour de France con due vittorie in due corse alle quali, fino ad oggi, ha preso parte. Il danese aveva vinto O Gran Camino a febbraio, la corsa d’esordio per la stagione 2024, e ora ha messo le mani anche sul Tridente, il trofeo che simboleggia il re dei due mari. La sensazione che si ha, dopo questa Tirreno-Adriatico 2024, è che Jonas Vingegaard sia praticamente inattaccabile, in quanto, fino ad oggi, non ha dimostrato di avere punti deboli. Per ora, il danese non prenderà parte ad alcuna classica: l’obiettivo principale sarà la terza maglia gialla consecutiva alla Grande Boucle dopo i trionfi ottenuti nel 2022 e nel 2023.

Parigi-Nizza 2024: a Evenepoel l’ultima tappa, a Jorgenson la generale

Si è chiusa oggi un’edizione scoppiettante della Parigi-Nizza 2024: al termine di una tappa incerta fino all’ultimo, Remco Evenepoel è andato a prendersi il successo al termine della frazione con arrivo posto sul lungomare di Nizza. Il corridore belga ha battuto Matteo Jorgenson nello sprint a due, ma grazie a questo piazzamento lo statunitense della Visma – Lease a Bike riesce a strappare la maglia gialla di leader della classifica generale al connazionale Brandon McNulty.

Parigi-Nizza 2024, Evenepoel e Jorgenson si spartiscono i successi

La solita frazione finale della Parigi-Nizza ha previsto sei gran premi della montagna che hanno reso la corsa imprevedibile dal primo all’ultimo metro. Tra i responsi che sono arrivati da questa ultima fatica, c’è la conferma del fatto che Primoz Roglic non sia al top della forma in questo inizio di stagione: il corridore della Bora-hansgrohe ha infatti perso terreno nelle fasi cruciali della gara e ha dovuto alzare bandiera bianca davanti ai suoi avversari. Si è invece ripreso, rispetto ai giorni scorsi, Egan Bernal: anche lui non è riuscito a lottare per rientrare in classifica generale, ma è riuscito a non perdere troppo terreno rispetto ai principali favoriti della vigilia.

Capolavoro Evenepoel-Jorgenson alla Parigi-Nizza

Matteo Jorgenson mette a segno così un vero e proprio capolavoro: scattato nelle fasi finali di corsa insieme a Remco Evenepoel, lo statunitense conferma la grande condizione mostrata nel week end di apertura delle corse in Belgio, quando si è messo in evidenza nelle fasi finali della Omloop Het Nieuwsblad 2024. La fuga era stata lanciata da Remco Evenepoel con l’obiettivo di ribaltare la classifica generale, anche perchè il leader Brandon McNulty non è riuscito a resistere alle accelerazioni del belga. I due sono andati d’amore e d’accordo fino al traguardo, con Evenepoel che è andato a trionfare davanti a Jorgenson. Chiude terzo Alexander Vlasov, che ha terminato questa Parigi-Nizza con una condizione davvero in crescita, mentre Brandon McNulty chiude solo quinto alle spalle del danese Mattias Skjelmose. La classifica finale della Parigi-Nizza 2024 vede Matteo Jorgenson vincitore della Parigi-Nizza 2024 con 30″ su Remco Evenepoel e 1’47” su Brandon McNulty: in casa UAE Team Emirates bisognerà analizzare questa sconfitta, anche perchè alla partenza McNulty e Jorgenson avevano solo 4 secondi di divario.

Battistella sesto

In una corsa che ha regalato poche soddisfazioni all’Italia, nella tappa di Nizza riesce a mettersi in evidenza Samuele Battistella: il corridore dell’Astana Qazaqstan ha ottenuto la sesta posizione nella tappa di oggi, chiudendo a oltre due minuti da Remco Evenepoel. Nella top-20 di tappa troviamo anche Mattia Cattaneo: in quest’ultima tappa si è vista un po’ la bandiera tricolore nell’ordine d’arrivo.

Obiettivo classiche

Matteo Jorgenson, dopo questa vittoria alla Parigi-Nizza, sarà a disposizione della Visma – Lease a Bike in vista della Campagna del Nord. La formazione olandese, che ha ipotecato anche la Tirreno-Adriatico, sta dominando questo avvio di stagione dopo aver realizzato la tripletta nei grandi giri nel 2023. L’obiettivo principale, per la Visma – Lease a Bike, sarà quello di mettersi in evidenza soprattutto al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix con Wout van Aert e con il resto della squadra, che sembra essere davvero più competitiva dello scorso anno nelle corse di un giorno.

Tirreno-Adriatico 2024, Vingegaard si impone anche a Monte Petrano

Seconda vittoria in due giorni per Jonas Vingegaard alla Tirreno-Adriatico 2024. Il corridore della Visma – Lease a Bike si è imposto anche nell’arrivo in salita di Cagli Monte Petrano, ipotecando così la vittoria finale in attesa della passerella conclusiva prevista per domani a San Benedetto del Tronto. Tutto come da copione: il corridore della Visma – Lease a Bike, vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France, ha superato Juan Ayuso e Jai Hindley, che si sono giocati il piazzamento d’onore allo sprint a due.

Tirreno-Adriatico 2024, Vingegaard impeccabile

Jonas Vingegaard continua in maniera trionfale la propria marcia di avvicinamento verso il Tour de France 2024: il corridore danese ha vinto la corsa d’esordio in questa stagione, O gran Camino, nel corso della quale ha vinto tutte le tappe e la classifica generale, con la prima frazione che è stata annullata per maltempo. La Tirreno-Adriatico per Vingegaard era il secondo appuntamento del 2024: dopo un buon avvio, il corridore della Visma – Lease a Bike ha imposto la propria legge sia nella frazione di ieri a Valle Castellana, sia oggi a Cagli Monte Petrano. In attesa del primo scontro diretto stagionale con Tadej Pogacar, che avverrà alla Volta Catalunya, Jonas Vingegaard si gode il successo mentre il suo rivale è in Liguria a rifinire la preparazione in vista della Milano-Sanremo, che si svolgerà sabato prossimo.

Tirreno-Adriatico 2024, Vingegaard si impone per la seconda volta

La giornata di gara è stata animata da una fuga: negli ultimi chilometri, solo Richard Carapaz è riuscito a rimanere là davanti. La Bahrain-Victorious ha cercato di imporre il ritmo a inizio salita, con Damiano Caruso che ha lavorato per Antonio Tiberi e Wout Poels. Quando il gruppo ha approcciato la salita, Jai Hindley ha cercato, con grande scaltrezza, di anticipare il corridore danese, partito con la maglia azzurra di leader della generale. Vingegaard non ha però mai mollato la presa, nemmeno quando ci ha provato anche Juan Ayuso: il corridore della Visma – Lease a Bike ha quindi deciso di salutare la compagnia dei propri avversari a 6 km dall’arrivo e si è involato tutto solo verso il traguardo.

Gran finale a San Benedetto del Tronto

La nuova classifica generale vede quindi Jonas Vingegaard in testa alla classifica generale con 1’24” su Juan Ayuso e 1’52” su Jai Hindley. Nessun italiano figura nei primi 10 della classifica generale, con Antonio Tiberi che è uscito di classifica definitivamente dopo la frazione odierna. Grazie al successo di oggi, Vingegaard ha quindi ipotecato la sua seconda corsa su due fin qui disputate in questa stagione: senza dubbio il prossimo test, previsto per la Volta Catalunya, sarà davvero molto importante per capire quali sono le reali forze in campo in vista del prossimo Tour de France. Nello scontro tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard tenterà di inserirsi anche Primoz Roglic, ex compagno di squadra del danese: prima, però, c’è la frazione di domani, 154 km con partenza e arrivo a San benedetto del Tronto, dove si sfideranno i velocisti per la vittoria finale.

Parigi-Nizza 2024: McNulty ancora leader, vittoria di Vlasov a La Madone d’Utelle

La Parigi-Nizza 2024 continua ad essere incerta e appassionante fino alla fine. La frazione odierna, la Nizza – La Madone d’Utelle, è stata accorciata in quanto le condizioni meteo parlavano di neve in quota, con conseguenti rischi per tutti i partecipanti. L’accorciamento di questa che doveva essere la frazione regina della Parigi-Nizza 2024 ha spinto i corridori ad affrontare la tappa a tutta dal primo all’ultimo chilometro, con la vittoria finale di Alexander Vlasov, che riesce ad anticipare di otto secondi il resto del gruppo. Una bella fuga solitaria per il russo della Bora-hansgrohe, che ha approfittato del fatto di essere ormai fuori classifica per riuscire ad anticipare i migliori.

Parigi-Nizza 2024, a La Madone d’Utelle Evenepoel ci prova

Tra i corridori che stanno lottando per la classifica generale, senza dubbio il più in forma è sembrato Remco Evenepoel. Il corridore belga aveva promesso battaglia al mattino e non ha deluso le attese: sull’ultima salita il corridore della Soudal Quick Step ha cercato in tutti i modi di conquistare quantomeno la vittoria di tappa, ma si è dovuto accontentare della seconda posizione per soli otto secondi. E’ terzo, invece, Primoz Roglic, apparso in condizioni di forma decisamente migliori rispetto alle frazioni precedenti. Il leader della classifica generale, lo statunitense Brandon McNulty, ha dovuto cedere qualcosa, arrivando al traguardo con 27 secondi di ritardo rispetto a Vlasov.

Perde terreno Egan Bernal

In vista della frazione di domani con partenza e arrivo a Nizza, ottava e ultima in calendario, la classifica generale rimane davvero molto aperta. Brandon McNulty, corridore della UAE Team Emirates, veste la maglia gialla di leader della Parigi-Nizza con 4 secondi di vantaggio su Matteo Jorgenson, altro corridore statunitense, e 35″ su Mattias Skjelmose. A 36 secondi, in quarta posizione, c’è Remco Evenepoel, mentre Primoz Roglic paga un ritardo di 1’14”. Ha perso terreno quest’oggi Egan Bernal: il colombiano è stato autore, fino ad oggi, di un’ottima Parigi-Nizza, ma ora deve inseguire a 1’42” dalla maglia di leader della classifica generale.

Parigi-Nizza 2024, tutto aperto dopo La Madone d’Utelle

La Parigi-Nizza, dopo la tappa di Madone d’Utelle, rimane quindi davvero molto aperta e nella giornata di domani c’è ancora tanto terreno per poter ribaltare la classifica generale, anche se Brandon McNulty ha dimostrato di essere davvero in grande condizione di forma e meriterebbe il successo per quanto ha fatto vedere dall’inizio della stagione ad oggi. Nella giornata di domani ci sono sei gran premi della montagna da affrontare, tra i quali due di prima categoria: in una giornata come quella che si prospetta, può ancora succedere di tutto. Con un percorso simile è infatti difficile, per la UAE Team Emirates, tenere la corsa cucita: le squadre potrebbero allearsi per lanciare degli attacchi da lontano, che porterebbero a vivere una frazione davvero spettacolare. Sulla carta delle alleanze, la UAE Team Emirates potrebbe contare anche sulla Visma – Lease a Bike per mantenere la corsa cucita: il distacco minimo di Matteo Jorgenson potrebbe permettere alla formazione olandese di non far prendere troppo vantaggio a una possibile fuga, con lo statunitense che potrebbe provare a impensierire McNulty negli ultimi chilometri.

Parigi-Nizza 2024, Skjelmose è il più veloce a La Colle-sur-Loup

Mattias Skjelmose ha trionfato nell’entusiasmante finale della sesta tappa della Parigi-Nizza 2024, la Sisteron – La Colle-sur-Loup di 198 km. Lo statunitense Brandon McNulty si prende invece la maglia gialla di leader della classifica generale, strappandola a Luke Plapp. Il corridore danese, nel finale, ha superato proprio il nuovo leader della generale Brandon McNulty e Matteo Jorgenson in un ultimo chilometro davvero molto impegnativo: vistosa è stata l’esultanza di Skjelmose, che si è fatto il segno della croce nel momento in cui ha tagliato il traguardo. Ed è festa doppia per la Danimarca, che ha trionfato anche alla Tirreno-Adriatico con Jonas Vingegaard.

Parigi-Nizza 2024, vittoria di Skjelmose

La sesta tappa della Parigi-Nizza 2024 è stata caratterizzata da un percorso impegnativo, con quattro salite di seconda categoria e una di terza categoria tra Sisteron e La Colle-sur-Loup. L’altimetria della tappa ha ispirato numerosi ciclisti a lanciarsi in vari attacchi fin dall’inizio, dando vita a un gruppo di testa composto da dieci corridori, tra cui Mads Pedersen, Laurence Pithie, Gijs Leemreize, Cedric Beullens, Marco Haller, Bruno Armirail, Christian Scaroni, Georg Zimmermann, Mathieu Burgaudeau e Michael Storer. Nonostante gli sforzi del gruppo di testa, con la Ineos-Grenadiers che ha imposto un ritmo davvero molto elevato, il vantaggio degli attaccanti è stato limitato e il gruppo davanti è stato raggiunto a circa sessanta chilometri dalla linea d’arrivo.

Roglic ci prova senza successo

L’ascesa finale della sesta tappa della Parigi-Nizza 2024 è stata La Colle-sur-Loup (1,8 km al 10,3% di pendenza). Dopo il primo passaggio in salita sul circuito finale, Primoz Roglic ha cercato di seminare i suoi avversari, ma l’azione non ha avuto vita lunga. Santiago Buitrago è stato il primo a lanciarsi al suo inseguimento, poco dopo hanno seguito Remco Evenepoel e il resto dei corridori in classifica. Uno di quegli uomini era Matteo Jorgenson, che poi ha lanciato un altro attacco. L’americano è stato seguito da Mattias Skjelmose e Brandon McNulty, con i tre che sono andati a giocarsi il successo finale. Il danese si è quindi imposto nello sprint a tre.

Parigi-Nizza 2024, la situazione dopo la vittoria di Skjelmose

Al traguardo, Remco Evenepoel è stato il migliore degli uomini di classifica, tagliando il traguardo 52 secondi dopo i primi. La classifica generale vede quindi Brandon McNulty in maglia gialla con 23″ di vantaggio su Matteo Jorgenson e 34″ su Luke Plapp. Si complica la situazione per i tre grandi favoriti della vigilia di questa edizione della Parigi-Nizza: Remco Evenepoel è distante 1’03” dalla vetta, Egan Bernal 1’14”, Primoz Roglic 1’44”. Considerando anche che la frazione di domani è stata accorciata, c’è davvero poco spazio per poter recuperare: i tre grandi favoriti della vigilia, se vogliono ribaltare questa situazione, devono affrontare le frazioni di domani e di domenica con il coltello tra i denti.