Pogacar conquista la Liegi-Bastogne-Liegi 2024, van der Poel terzo
Tadej Pogacar si prende la quarta classica monumento stagionale, la Liegi-Bastogne-Liegi. Per il corridore sloveno della UAE Team Emirates si tratta del secondo successo in carriera alla Doyenne, la decana delle classiche, dopo il trionfo conquistato nel 2021. Era partito da grande favorito il corridore sloveno e non ha deluso le aspettative: una vittoria da manuale, con un attacco sulla Cote de la Redoute, a circa 35 km dall’arrivo, dove Pogacar non ha avuto rivali e ha finalizzato alla grande il perfetto lavoro di tutta la sua squadra.
Pogacar show alla Liegi-Bastogne-Liegi
Nella prima parte della Liegi-Bastogne-Liegi 2024, infatti, la UAE Team Emirates ha controllato la corsa in maniera impeccabile, in un modo quasi scientifico, verrebbe da dire. Andatura sempre molto alta e squadra sempre davanti per evitare le cadute, come quella che ha rallentato Mathieu Van der Poel. Una vittoria che proietta Tadej Pogacar verso la maglia rosa al Giro d’Italia 2024: lo sloveno, quest’anno, affronterà infatti sia la corsa rosa che il Tour de France, motivato a realizzare la doppietta nei grandi giri, quell’accoppiata Giro-Tour che fu realizzata per l’ultima volta da Marco Pantani nel 1998. Da quell’anno in poi ci hanno provato in tanti, ma nessuno ci è più riuscito.
Secondo trionfo alla Liegi per Pogacar
Tornando alla Liegi, Pogacar ha vinto con un’azione nata a 35 km dall’arrivo. Prima della Redoute c’è stato poco da segnalare, a parte una brutta caduta occorsa a metà gruppo. circa 60 km dal traguardo. In quella circostanza il campione del mondo, Mathieu Van der Poel, è rimasto attardato, in quanto si trovava nella parte posteriore del plotone e ha dovuto mettere piede a terra. Quando Pogacar ha attaccato, solo Richard Carapaz ha cercato di mantenere la sua ruota: il campione olimpico in carica è però riuscito a resistere solo pochi metri di fronte al ritmo imposto dallo sloveno. Da lì in poi, Ben Healy e Tom Pidcock, vincitore la scorsa settimana dell’Amstel Gold Race, hanno provato a fare il ritmo, ma non è stato possibile tenere il passo di Tadej Pogacar.
Bardet e van der Poel sul podio
Alla fine della gara, esulta per il suo secondo posto Romain Bardet: il corridore francese si è avvantaggiato rispetto al gruppo degli inseguitori nella parte finale della corsa ed è riuscito ad ottenere un ottimo piazzamento, il primo podio in carriera in una classica monumento. La volata per il terzo posto viene invece vinta da Mathieu Van der Poel: il corridore olandese ha dovuto rimontare non solo dopo la caduta occorsa davanti a lui, ma anche nel finale di gara, quando il gruppo si è spezzato in più parti: finisce quindi con un podio la primavera del corridore olandese, che riesce a conquistare un ottimo risultato in una classica tutt’altro che adatta alle sue caratteristiche. Nei prossimi anni può riprovarci, anche perchè questo podio significa che su queste salite può davvero dire la sua.
La sfida Pogacar-Van der Poel
Per il corridore sloveno, il trionfo alla Liegi-Bastogne-Liegi è una sorta di rivincita: alla Milano-Sanremo 2024 Pogacar ha provato a più riprese a mettere in difficoltà Mathieu Van der Poel, ma l’olandese è sempre riuscito a rientrare su tutte le sue azioni e ha messo il proprio compagno Jasper Philipsen in condizione di poter vincere. Pogacar, in quella circostanza, si è dovuto accontentare della terza posizione. Lo sloveno, poi, non ha preso parte né al Fiandre né alla Roubaix, proprio con l’obiettivo di preparare il Giro d’Italia: tornato alla Liegi-Bastogne-Liegi, lo sloveno ha ottenuto una vittoria da manuale, succedendo, nell’albo d’oro, ai due trionfi di Remco Evenepoel ottenuti dal belga nel 2022 e nel 2023.
Liegi femminile, Longo Borghini seconda
Ha chiuso in seconda posizione, nella gara femminile, Elisa Longo Borghini. L’azzurra si è dovuta piegare allo sprint solo davanti a Gace Brown, autrice di una gara fenomenale: in fuga fin dalle fasi iniziali, la britannica è riuscita a trionfare quando il gruppo delle migliori ha raggiunto lei e altre due fuggitive. Per la Longo Borghini si chiude una grande primavera, culminata con la vittoria al Fiandre e con grandi piazzamenti nelle ultime cinque gare, dove non è mai uscita dalla top-5.